Elezioni comunali, Fedi: “Ottimo risultato di Spezia Bene Comune, si prepari una sinistra unita lontano dal Pd. Nessuna indicazione al ballottaggio”
21 giugno 2017, by admin
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La federazione provinciale di Rifondazione Comunista esprime piena soddisfazione per l’ottimo risultato raggiunto dalla lista Spezia Bene Comune che il partito ha sostenuto dando un contributo essenziale alla sua realizzazione.
L’elezione in consiglio comunale del compagno Massimo Lombardi, grazie ai quasi duemila voti ottenuti insieme ai trentadue “guerrieri”, sono la dimostrazione che ci avevamo visto giusto nel voler proseguire la strada dell’alternativa di sinistra che possa dare una speranza a chi intende rompere una volta per tutte il monopolio del “partito degli affari”, la forza trasversale che si nasconde negli schieramenti finiti in competizione al ballottaggio.

Lettera di fine anno alle spezzine e agli spezzini di Massimo Lombardi
31 dicembre 2015, by admin
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Vorrei augurare un buon anno di cuore a tutti i miei concittadini.
Che il 2016 sia un anno di lotta, di lavoro, di riscossa per tutti. E’ stato un 2015 difficile, a Spezia come nel resto d’Italia, soprattutto per quanto riguarda il lavoro. Mi balzano alla mente, e sembra quasi un assurdo ossimoro, i lavoratori del Centro per l’Impiego, persone che aiutano gli altri a trovare un’occupazione e che ora si trovano in seria difficoltà. Penso a tutti coloro che il lavoro l’hanno perduto perché licenziati all’improvviso, come gli operai della Saeco di Bologna, o a quelli che non riescono a trovarlo, ai padri e alle madri di famiglia di oltre i cinquant’anni costretti a lavori precari e saltuari, o ai giovani che non riescono non solo ad avere uno stipendio dignitoso, ma anche condizioni di lavoro degne di un paese civile. Come i lavoratori della grande distribuzione, costretti a orari indegni, a restrizioni dei propri diritti, a contratti di pochi mesi per essere subito dopo licenziati e lavorare durante le feste senza poter nemmeno protestare. Altro che terzo millennio: siamo regrediti di più di cent’anni, nel nome della “competitività”: un concetto utile solo per chi fa profitti sulle spalle di chi lavora. Questa vergogna deve finire. Per questo occorre unirsi, coalizzare i nostri pensieri e le nostre azioni, assumere una coscienza comune che in questi ultimi decenni è stata, purtroppo, minata.
Ci hanno infatti inculcato come un mantra che il lavoro e le pensioni sono optional trascurabili, da Berlusconi-Tremonti a Monti-Fornero, da Letta al “fenomeno” Renzi. Lui e il ministro Poletti, assieme al suo servile parlamento, hanno cancellato l’ultimo baluardo dello Statuto dei lavoratori, il famoso articolo 18, che finora nessuno, nemmeno la peggiore destra, era riuscito ad eliminare. Ora assieme ai sindacati, assieme ai cittadini e alle parti sane di questa società possiamo e dobbiamo riconquistare i nostri diritti. E’ vietato abbassare la testa. Un altro mio pensiero va a tutte le vittime degli incidenti sul lavoroe alle famiglie che hanno perso una persona cara mentre stava lavorando. Pure questa piaga è lontana dall’essere debellata e non ci stancheremo mai di gridarlo.
Perché Rifondazione, nel suo piccolo, c’è sempre stata, con la sua voce e i suoi militanti, come nelle battaglie sui fronti più caldi del nostro territorio: Enel, Acam e Atc su tutti. Abbiamo denunciato usi e abusi di potere nei consigli comunali e nelle azioni politiche quotidiane: i nostri compagni ci hanno messo in prima persona la faccia contro le prepotenze di chi governa, che siano comuni, come regioni o stato.
Enel ha prodotto più di cinquant’anni di scempio ambientale, pagato sulla pelle dei nostri concittadini. Nella vicina Vado Ligure è stata la magistratura a fermare lo scandalo. Qui, invece, si sono attesi i comodi della dirigenza, ossia del governo, per arrivare all’annuncio della futura chiusura. Ma ora c’è chi fa a gara a mettere il cappello sul destino dell’area di Vallegrande, rivendicando la vittoria. Se è vero che tra cinque o sei anni la centrale sarà chiusa, non è di certo merito di chi ha governato la città e il Paese in questi anni: sono solo scelte strategiche per interessi economici di pochi. Ebbene, nessuno ha mai ascoltato i cittadini: noi saremo la loro voce, da Melara a Fabiano, da Arcola a Portovenere. Non pensate di ignorarli un’altra volta, come avete fatto su piazza Verdi e in numerose altre occasioni.
Non possiamo non nominare anche la questione sanità, con i nostri ospedali sull’orlo del collasso, e Atc, un bene comune preziosissimo, che pure ha tagliato il servizio, aumentato i biglietti e non provveduto a proteggere i propri lavoratori e gli utenti dei mezzi fatiscenti, un caso denunciato da un sindacato e da un coraggioso lavoratore, Luca Simoni, al quale è stata offerta piena solidarietà da parte nostra e dei consigli comunali spezzini.
Su Acam abbiamo votato contro il piano presentato dalla dirigenza, approvato senza fiatare dall’assemblea dei sindaci: continueremo a pagare in prima persona per anni e anni, sulla salute e sulle bollette, i gravi errori e le mancanze incredibili avvenute negli anni passati da parte di chi, puntualmente, ad ogni scadenza elettorale, chiede loro il voto per poter restare al vertice. Le elezioni regionali di maggio sono state un ottimo esempio della risposta dei cittadini alla mala politica, specie quella che ha tradito la Sinistra e i suoi principi più alti. La Liguria è ora guidata dalla destra populista, forzista e leghista. Una destra che ha subito pensato bene di cementificare tra i più “rapallizzati” d’Italia. Ebbene, sappiamo tutti la natura del berlusconismo e del populismo, troppo simili al renzismo attuale, di cui in molti ora si vantano di esserne i fedeli depositari. Per questo ci sono sembrate lacrime ipocrite le levate di scudi del Pd contro il vergognoso piano casa di Toti, non molto diverso, in verità, da ciò che fece il governo Burlando-Paita nel precedente quinquennio.
Sono tantissime altre le cose che vorrei aggiungere, ma intendo chiudere con un ricordo e con un augurio. Il 2015 ci ha visto perdere il nostro presidente onorario, il nostro Comandante, il grande partigiano Luigi “Fra Diavolo” Fiori. Un autentico esempio di come deve essere un comunista: orgogliosamente antifascista, tenace, lottatore, perennemente giovane e combattente.
La vita di Luigi è stata lunga e davvero incredibile. Abbiamo avuto la fortuna di ascoltare mille suoi racconti, non solo quelli di eroe che ha contribuito a sconfiggere il nazifascismo, ma anche quelli di semplice cittadino che ha attraversato il novecento italiano: dal dopoguerra alle stragi di stato, dalla fine della “Prima repubblica” al primo presidente proveniente dall’ex Pci, che lui ha sempre duramente contestato, Giorgio Napolitano. “Fra Diavolo” ha percorso quasi un secolo di storia, per fermarsi solo il 30 maggio scorso, dopo 95 anni indomiti, dopo una vecchiaia spesa fino all’ultimo secondo a spiegare a tutti il vero significato dell’essere partigiano, cioè quello che ci ha tramandato Antonio Gramsci. Non un monumento “per i piccioni”, come diceva lui, ma qualcuno che sia “di parte”, che dia continuamente la scossa agli altri e insegni la ribellione contro le ingiustizie. Sempre e ovunque.
Una volta ci disse: “Non dobbiamo mai smettere di lottare: la vittoria, una volta acquisita, va difesa. Se smetti di combattere, torni a perdere. A fine guerra pensavamo di avercela fatta. Pensavamo di aver conquistato la democrazia e la libertà. Ebbene, ci è mancato un niente che De Gasperi non mettesse in soffitta la Costituzione appena approvata, con il pretesto dei tumulti e dell’ingovernabilità. Me lo ricordo bene, anche se ora fanno finta di dimenticarlo. Eravamo usciti dalla dittatura e stavamo quasi per piombarne in un’altra. Chi calpesta la Costituzione compie un atto di delinquenza, il peggiore che si possa fare”.
Settant’anni dopo la Costituente ecco Renzi, la Boschi e il Pd che, a colpi di maggioranza e di fiducia parlamentare, stravolgono la Costituzione nata dalla Resistenza nel nome del più becero presidenzialismo, come già auspicavano i vari Cossiga, Craxi e Berlusconi. Il presidente del consiglio ha dichiarato, con la sua solita spocchia, che nel referendum confermativo (previsto proprio dalla Costituzione) si giocherà il destino del suo governo: o Lei o lui, insomma.
E allora auspico, nel nome di Luigi e di tutti i partigiani di oggi e di ieri, la costruzione di un gruppo che porti, a Spezia e nel Paese, alla vittoria nell’ottobre 2016: salviamo la nostra Costituzione, mandiamo a casa Renzi e ricostruiamo la Sinistra. Nel 2006 tutti uniti, sindacati, partiti, associazioni, battemmo la schifezza fascioleghista di Berlusconi e Bossi Credevamo di avere respinto gli assalti della reazione per lungo tempo, ma ci sbagliavamo.
Aveva, infatti, ancora ragione Luigi: mai abbassare la guardia. Su la testa, compagni.
Buon anno di lotta a tutte/i!
Enel, Lombardi e Ornati replicano a Erba: “Non presenti al tavolo perché non siamo stati informati”
14 dicembre 2015, by admin
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Non tarda ad arrivare la risposta di Andrea Ornati e Massimo Lombardi, rispettivamente segretari provinciali di Sinistra ecologia libertà e Rifondazione Comunista, alle dichiarazioni rese ieri dal giovane politico spezzino (leggi qui).“In primo luogo, occorre chiarire al giovane politico spezzino – affermano – che è difficile essere presenti ad una conferenza stampa se non se ne conoscono né il giorno né l’ora di svolgimento. Questo per quanto riguarda l’aspetto che regola le normali prassi di interlocuzione politica. Ci sorprende dunque che in una fase così delicata per la politica provinciale e regionale, si intraprendano iniziative improvvisate, mediatiche ed autoreferenziali, potenzialmente lesive della serietà della discussione dei grandi temi che riguardano i cittadini. Abbiamo appreso ieri pomeriggio dalla stampa online della vostra iniziativa. Come ben Erba sa, la sinistra spezzina da anni è attiva sulla tematica legata ad Enel, attraverso iniziative e proposte nel consiglio comunale. E’ importante chiarire che, fino a pochi giorni fa, il Sindaco della Spezia ci tacciava di conservatorismo ideologico, rispedendo sempre al mittente tutte le idee legate alla riconversione ecologica della centrale. Ed è stato questo uno dei motivi che ha portato Sel e Rc all’opposizione della Giunta Federici. Oggi apprendiamo con favore che il Pd ha cambiato idea – e non poteva essere diversamente vista la nuova strategia nazionale di Enel – e sicuramente le nostre forze politiche non fuggiranno davanti ad un serio confronto – pubblico e all’interno delle Istituzioni – incentrato sul futuro di una delle aree strategiche non solo della città, ma della provincia intera. A noi interessa coniugare, preservare e salvaguardare il lavoro, l’occupazione, l’ambiente, la salute della cittadinanza. Temi che, per anni, il Pd e il sindaco della Spezia hanno puntualmente bocciato. Ci dispiace constatare che la lettera di Erba sia l’ennesimo tentativo targato Pd di incutere timore nella possibile vittoria della destra: singolare, visto che a Roma proprio l’asse del suo premier-segretario con Alfano e Verdini permette al Pd di governare (male) il Paese; e che il Partito della Nazione fosse l’obiettivo della candidata Paita alle primarie per la Regione ed oggi riemerso con forza alla Leopolda. Ai cittadini di accordi, coalizioni e tattiche politiche non interessa nulla: noi pensiamo che solo attraverso una puntuale risposta alle esigenze locali (vedi nostra iniziativa di ieri su Hospice della Spezia) si possano concludere questi mesi che ci separano dalla tornata elettorale”.
Spezia, a sinistra nasce un fiorellino
16 novembre 2015, by admin
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Mattinata con #Possibile alla galleria Il Gabbiano, presenti esponenti delle forze della sinistra spezzina. Obbiettivo una casa unica in corsa alle comunali 2017
“Oggi nasce un fiorellino“. Delicata e bucolica l’immagine suscitata stamattina alla galleria Il Gabbiano da Massimo Lombardi, segretario provinciale di Rifondazione, per salutare il primo tassello di una nuova forza di sinistra pronta a farsi spazio, con credibilità e ambizione, nel contesto locale. Una creatura di cui si è dibattuto nell’ambito di un incontro convocato da La Spezia #Possibile, movimento fondato da Pippo Civati, in vista degli stati generali in programma a Napoli il 21 novembre, occasione che vedrà l’associazione trasformarsi in soggetto politico. In via Ricciardi, dopo un confronto sui documenti che saranno approfonditi e votati nel corso dell’evento partenopeo, si è alzato il sipario su un’intensa tavola rotonda con i rappresentanti della sinistra spezzina. Per parlare, appunto, del fiorellino. In ottica nazionale, va bene, ma soprattutto guardando alle scadenze elettorali – particolarmente ghiotta la deadline delle comunali spezzine 2017 -, alle esigenze e alle spinte del territorio.
C’era anche Pierluigi Sommovigo, ancora ringalluzzito dall’approvazione della mozione anti piano casa in consiglio comunale alla Spezia, di cui è stato coriaceo fautore. E Gipo ha parlato dalla posizione un po’ sui generis, per l’ambiente, di uomo di maggioranza. Tale è l’esponente PCdI in consiglio comunale alla Spezia, “dove esprimiamo anche il vice sindaco“, ha rimarcato, con riferimento a Cristiano Ruggia. “Noi siamo disponibilissimi a un confronto per dare vita a un’idea politica che voglia risolvere i problemi concreti delle persone, a partire dal dramma di chi è senza lavoro. Ci siamo, sì, ma è importante non perdere la propria identità“, ha chiarito, prima di passare la parola al menzionato Lombardi.
L’avvocato ultras è parso molto più pronto al grande salto rispetto a Gipo Sommovigo. Donata a tutti la figura del “fiorellino”, ha assicurato senza mezzi termini: “Rifondazione ci sta! Oggi è stato gettato un seme importante per il rilancio. C’è un 50% di elettorato sfiduciato, dobbiamo riconquistarlo, su tanti temi. In questa città sono state fatte, da pochi, scelte disastrose. Invito le forze di sinistra che sostengono la giunta Federici a non farlo più“. Tanto per solleticare l’amico e compagno comunista da cui ha raccolto il microfono. “Non perdiamoci sulle cose nazionali – ha concluso -, diamoci da fare qui. Contaminiamoci e non separiamoci ai primi conflitti“.
Ha timbrato il cartellino alla tavola rotonda gauchista un altro avvocato, Andrea Ornati, coordinatore provinciale Sel e consigliere d’opposizione a Lerici con la lista Cambiamo in Comune, ulteriore esempio di buon successo di una creatura civica che guarda saldamente a sinistra. “Il successo di Cambiamo in Comune e di esperienze simili come quelle di Arcola, Follo, in parte Ameglia – ha dichiarato -, sta nel fatto che si è detto basta ad aste al ribasso. Un primo tassello, fondamentale. Certo, c’è anche da fare mea culpa. Noi a Sarzana, finché non è stata cacciata l’assessore Giulia Chiatti, sostenevamo Cavarra, forse il peggiore decisionista Pd della provincia”. Un invito dall’ex presidente del consiglio comunale lericino: “Pensiamo a noi, lasciamo stare il Pd: è l’ultimo dei problemi“.
Nei giorni scorsi il segretario regionale dell’Italia dei valori, lo spezzino Paolo Carbonaro, aveva dichiarato che il partito, essendo interessato a coalizioni con il Pd, non avrebbe preso parte al meeting di #Possibile alla galleria Il Gabbiano. Detto fatto, a metà mattinata si è presentato in via Ricciardi l’esponente Idv Aldo Sebastiani. “Guardiamo con interesse a questo progetto unitario di sinistra per la nostra città – ha assicurato -. Molta gente vota Cinque stelle per non votare in Pd, anche nella mia famiglia! Lavoriamo per dare a queste persona una forza di sinistra credibile. Siamo in sintonia. Possiamo andare avanti insieme, costi quel che costi“.
Pollice all’insù per il segretario Cgil Matteo Bellegoni: “C’è un bisogno assoluto di sinistra. Non è per niente semplice portare avanti certe battaglie per il lavoro senza un riferimento politico. Il Pd ha perso quella strada verso un ‘nuovo umanesimo’ auspicata da Alfredo Reichlin. Una strada inattuata, ma ancora di fortissima attualità“.
Desideroso di veder nascere una casa comune anche il coordinatore comunale spezzino di Sel, Emiliano Ceretti: “Di qui a Natale – ha detto – dobbiamo iniziare con il dibattito in vista delle elezioni comunali del 2017. Diamoci da fare per il bene della nostra città“.
Special guest della mattinata, Luca Pastorino, deputato di #Possibile, nonché sindaco di Bogliasco e candidato alla presidenza regionale per Rete a Sinistra lo scorso maggio. Scagliate due battute al vetriolo alla Paita e impostata una curiosa posizione da fenicottero – in piedi, con un ginocchio sulla sedia, per farsi sentire meglio dall’uditorio raccolto nella lunga sala – ha messo in guardia: “Alla Spezia c’è tutto il tempo per non commettere gli errori del passato. Ora bisogna procedere in modo naturale, togliendosi dalla testa l’idea della sommatoria di partiti e forze politiche. Un concetto tanto amato dai media, ai quali piace vedere ammucchiate di gente magari un po’ cotta. Lavoriamo dal basso, e facciamolo sul serio, altrimenti la gente di dice ‘ciao’. Banchetti, gruppi tematici. Torniamo in piazza, lungo le banchine, fuori da Fincantieri. Elaboriamo una proposta utile, abbracciamo i problemi, per conoscerli. E ricordiamoci – ha chiuso – che il tempo della mediazione è finito“.
Appuntamento a breve, quindi, per vedere se i petali del fiorellino sono gagliardi, e se lo stelo regge.
Lombardi: “Costruiamo la sinistra unita sui temi fondamentali per la collettività”
16 giugno 2015, by admin
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Rilanciare la sinistra spezzina sui temi forti come Enel, sanità, golfo, aree militari, lavoro, socialità e invertire la rotta sulle storiche definizioni-cliché della sinistra: quella dei “no” e quella del “buonismo”. E’ la ricetta politica di Massimo Lombardi, avvocato spezzino e segretario provinciale di Rifondazione Comunista, 1641 preferenze alle ultime elezioni regionali nella lista “Rete a Sinistra” in appoggio a Luca Pastorino.
“Le regionali hanno dimostrato che c’è un grande vuoto che va riempito con le nostre lotte e con i nostri contenuti” – afferma Lombardi – “troppa gente non è andata a votare, troppi sono rimasti delusi dal brutto andazzo che la politica da tempo ha intrapreso a tutti i livelli. I cittadini non si fidano più di chi li amministra e nelle urne non perdonano. C’è bisogno di trasparenza e limpidezza: ripartiamo dalla questione morale per tornare alla partecipazione collettiva“.
La sinistra è stata accusata di aver fatto perdere la Paita, ma Lombardi è chiaro: “Non ci interessano i problemi interni del Pd, credo che la loro sconfitta sia stata bruciante proprio perché troppo netto è stato lo stacco percepito dall’elettorato sui temi e i metodi proposti dalla candidata presidente e dai suoi dirigenti. Ci interessano solo i contenuti, ma ci deve essere una vera volontà di agire e, soprattutto, rispetto. Da anni parliamo lingue opposte: nei comuni le forze di sinistra sono state prima utilizzate dal Pd per vincere le elezioni, per poi venire eliminate alla prima occasione a risultato acquisito. Il caso di Sarzana, dove è stata appena cacciata l’assessore di Sel, è solo l’ultimo esempio di una lunga serie”.
Lombardi pone l’attenzione al futuro di Spezia: “La causa Atc-comune sui parcheggi della Pinetina oltrepassa i limiti dell’assurdo. Dopo le numerose “perle” della sua gestione, tra cui spiccano i casi Acam e Piazza Verdi, il sindaco Federici non è stato nemmeno in grado di gestire questa situazione, in pratica portando se stesso in tribunale. Credo che l’episodio commenti l’intera da solo epoca federiciana“.
“L’amministrazione comunale dovrebbe accompagnare i cittadini nella battaglia per il no al carbone all’Enel” – prosegue l’esponente Prc – “difendendo al contempo i lavoratori in vista della futura chiusura della centrale. Dovrebbelottare per un golfo che torni ad essere pulito dai fanghi e dai veleni, pretendere una sanità efficiente e aiutare economicamente i commercianti delle zone più disagiate per combattere la criminalità con la socialità e non con la repressione, anche se va usata tolleranza zero con chi delinque, perché non c’è giustizia sociale senza giustizia reale. Occorre inoltre fornire incentivi alle società sportive per togliere dalla strada i ragazzini e sottrarli alla delinquenza: lo sport per tutti è garanzia di una società sana. Questi sono temi concreti da affrontare con urgenza“.
Il segretario di Rifondazione lancia infine uno sguardo al panorama nazionale in cui si muoverà la sinistra: “Guardiamo con interesse al laboratorio di Landini e anche a quello di Civati. Ma dobbiamo uscire dalle singole sigle di partiti e associazioni, comitati e liste civiche, per costruire tutti insieme un’alternativa sociale. Senza primeggiare tra di noi, ma solo per lavorare per il bene della collettività. Tantissimi spezzini ce lo stanno chiedendo e noi lo faremo”.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
“Privatizzazione del trasporto pubblico firmata Pd alle porte. Dal 15 giugno tagli alle corse e rincari dei biglietti”
11 giugno 2015, by admin
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Le politiche sul trasporto pubblico dell‘ex presidente Burlando e della sua giunta hanno portato i primi risultati negativi al trasporto pubblico locale spezzino.
La Legge Regionale n.33 approvata dalla Regione Liguria nel novembre 2013 ha in questi giorni dato il via, tramite l’Agenzia Regionale del Trasporto, alla manifestazione di interesse alla gara che affiderà l’intero trasporto pubblico locale ligure ad un solo gestore.
Vi ricordate le parole dell’allora assessore Vesco e quelle della candidata presidente Paita? “Dal 1 gennaio 2016 il nuovo gestore partirà con il servizio”.
Ovviamente sono parole che non trovano riscontro nella realtà. Questo abissale ritardo, tipico della politica italiana, ha lasciato le aziende come Atc Esercizio senza la possibilità di compiere quelli investimenti necessari per l’effettuazione di un servizio pubblico almeno dignitoso, con autobus vecchi in deposito e officine fatiscenti.
Ad aggravare il quadro ecco la Provincia della Spezia, gestore del servizio pubblico spezzino, che non ha più le necessarie risorse economiche per far fronte al mantenimento del servizio.
Atc è così costretta a ridurlo: i famigerati tagli sono sotto gli occhi di tutti.
Questa situazione è stata rappresentata dalla Provincia ai comuni spezzini in due riunioni, peccato che vi hanno partecipato solo quattro enti su trentadue: è evidente che il trasporto pubblico interessa molto poco agli amministratori locali.
La federazione provinciale spezzina di Rifondazione Comunista ha contrastato con tutti i mezzi a sua disposizione questa legge che privatizza il trasporto pubblico e che dal prossimo 15 giugno comincerà a produrre i sui effetti negativi sull’utenza: tagli alle corse e, inevitabilmente, rincari dei titoli di viaggio. Questa è la “ricetta” che rischia di portare al baratro il Tpl.
Forse è anche per via di queste scellerate politiche di privatizzazione degli ultimi anni che il Pd (vedasi Raffaella Paita) ha perso le elezioni regionali. Non certo per Luca Pastorino.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Massimo Lombardi (Rete a Sinistra): “Paita, Burlando e Federici continuano a prendere in giro gli spezzini: il nuovo Felettino “inaugurato” per la quarta volta!”
21 maggio 2015, by admin
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Al peggio non c’è mai fine. Dopo la “presa in Giro d’Italia” in mondovisione di qualche giorno fa, il duo Paita e Federici torna a canzonare impudicamente gli spezzini, questa volta con un tema assai più serio: l’ormai fantomatico nuovo ospedale Felettino.
Sono infatti oltre 30 anni che nella provincia della Spezia si discute e si promette e il risultato è sempre quello: una sanità allo sfascio, un ospedale Sant’Andrea al collasso, il San Bartolomeo di Sarzana a mezzo servizio, code vergognose sulle prenotazioni mediche e vecchio ospedale Felettino fatiscente, su cui pende un esposto alla Procura della Repubblica da me presentato un mese fa.
La cosa più incredibile è come riuscire ad utilizzare bellamente il “jolly” Felettino sempre e solo a biechi scopi elettorali, sempre e solo pochi giorni prima di ogni appuntamento importante con le urne.
L’inesistente struttura è stata infatti spacciata come in pompa magna in occasione delle elezioni regionali del 2010, delle comunali spezzine del 2012, e addirittura per le politiche del 2013.
Ora, puntuale come un orologio svizzero, ecco la “sparata” mediatica del 2015, dove si annuncia, tra lazzi e coriandoli, “entro quattro mesi il progetto esecutivo”!!
Ma credono che gli spezzini abbiano la memoria come i pesci rossi?
Paita, Burlando e Federici, in evidente affanno elettorale, sono i responsabili di questa pagliacciata, che specula sul tema più sacro e delicato, la sanità. Se ne vergognino.
Massimo Lombardi (Rete a Sinistra): “400 euro ai disoccupati? Paita prende in giro la gente dopo dieci anni di governo del nulla”
16 maggio 2015, by admin
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Massimo Lombardi (Rete a Sinistra): “Giro d’Italia o presa in giro? La vera volata la tira Burlando alla Paita con i soldi dei liguri”
12 maggio 2015, by admin
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Oggi a Spezia sarà una grande giornata di sport con l’arrivo in volata del Giro d’Italia.
Massimo Lombardi (Rete a Sinistra): “Nuova biblioteca sul Dorgia? Grazie alla legge pro-cemento sugli alvei di Burlando e Paita”
7 maggio 2015, by admin
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Massimo Lombardi