Pastorino: “Vogliamo fermare il Pd, il Partito Della Regione”
2 maggio 2015, by admin
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Il candidato di “Rete a Sinistra” attacca gli ex compagni e parla del malessere della base
Luca Pastorino, è il sindaco di Bogliasco, deputato, ex Pd, il partito da cui si è dimesso per dissensi sulla linea politica, per candidarsi alle elezioni regionali in Liguria con “Rete a Sinistra” e una sua lista civica.
Accusato, prima del segretario del Pd di Genova, Alessandro Terrile, poi da quello ligure, Giovanni Lunardon, di far perdere voti a Raffaella Paita a favore di Giovanni Toti e del centrodestra, non ci sta e ribatte. Punto su punto.
Spiega che aveva avvisato, lui come molti altri e prima delle primarie, che c’era molto malessere nella base del partito, senza essere ascoltato. Adesso, in compenso, commenta, “mi attaccano tutti. Vuol dire che la nostra è una proposta chiara e trasparente“. Far vincere il centrodestra? Buffo se chi accusa con il centrodestra ha provato addirittura a allearsi. E sono gli stessi che sognano il “Pd”, Partito della Regione.
Onorevole Luca Pastorino, perché vuol far vincere il centrodestra?
“Non è vero. Ma partiamo da una premessa, mi stanno attaccando un po’ tutti, si vede che la nostra è una proposta chiara e trasparente che preoccupa molti. Per il resto si fa del vittimismo e si travisa la realtà e la storia dell’ultimo anno del Pd“.
Che cosa dice questa storia?
“Noi avevamo segnalato anche prima delle primarie, il disagio che si sentiva in giro. Niente. Il Pd, parafrasando quello che sta forse avvenendo a Roma, in Liguria ha cambiato rotta, in nome di un Partito della Regione. Senza contare le capriole con il centrodestra, saltate nella forma non nella sostanza“.
E lei che cosa spera? Di arrivare secondo?
“Noi vogliamo vincere con l’unica proposta di centrosinistra che è in campo. Il malessere, il disamore è enorme, si vede nei circoli, da una campagna iscrizioni del Pd tendente al nulla, dal fatto che scopiazzano il nostro programma“.
Un esempio?
“Il reddito di autonomia, o la riduzione dei compensi, nel nostro programma è tutto scritto da tempo, e l’abolizione dei vitalizi interesserà anche i consiglieri di questa legislatura“.
E poi?
“Guardassero le loro liste, piene di segretari di ogni tipo, è un come avere un congresso politico all’interno delle elezioni regionali“.
genova.repubblica.it
Massimo Lombardi (Rete a Sinistra): “Buon primo maggio a tutti i lavoratori. Renzi, Paita e Federici facce della stessa ipocrisia”
2 maggio 2015, by admin
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Pastorino: “Contro di noi intimidazioni in stile mafioso”
29 aprile 2015, by admin
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Luca Pastorino ha presentato le liste che lo appoggeranno alle elezioni per la presidenza di regione: “Nessuna alleanza con Paita”
Avviso di garanzia alla Paita, Lombardi: “In Liguria è ora di cambiare la gestione del territorio”
16 aprile 2015, by admin
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Il tema è grave e delicato: la notizia che giunge dell’avviso di garanzia nei confronti di Raffaella Paita per i fatti legati all’alluvione mette in luce ancora una volta come la gestione del territorio viene assunta attraverso forme di emergenzialità.
La Liguria è una regione falcidiata perché non c’è una programmazione e una prevenzione del territorio, la logica delle emergenze lascia spazio a queste situazioni che poi vengono sottoposte giustamente al vaglio della magistratura.
Nessuno è colpevole fino al terzo grado di giudizio, ma questi fatti danno la conferma che in Liguria è tempo di cambiare la gestione del territorio.
Massimo Lombardi,
segretario provinciale Prc La Spezia
Santo Stefano, Lombardi: “Ha ragione il sindaco Mazzanti, la chiusura dell’ambulatorio pediatrico è una porcata”
15 aprile 2015, by admin
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Ha ragione il sindaco Mazzanti che ha definito “una porcata” il blitz dell’Asl che chiuderà l’ambulatorio pediatrico di Santo Stefano per trasferirlo a Sarzana. Invece che salvaguardare e potenziare i servizi sanitari, a partire da quelli territoriali e che fanno prevenzione, si continua a smantellare pezzo dopo pezzo il nostro sistema sanitario.
I vertici Asl hanno indubbiamente le loro responsabilità ma ciò che sta accadendo è il frutto di precisi indirizzi politici.
Tali indirizzi sono spesso condivisi anche dal centrodestra che non a caso, per esempio, è stato decisivo in Regione Liguria per approvare la leggina-regalia ai primari voluta dal duo Burlando-Paita e contrastata dallo stesso assessore alla Sanità.
Di fronte a tutto questo ogni protesta che la gente di Santo Stefano e la stessa amministrazione comunale decideranno di attuare sarà sacrosanta.
Elezioni regionali, Pastorino: “Gli attacchi di Renzi sono determinati dalla crescita del mio consenso”
7 aprile 2015, by admin
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Prc Liguria: “Con Luca Pastorino per l’alternativa a Paita e alle destre”
23 marzo 2015, by admin
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Ordine del giorno sulle elezioni regionali presentato dalla Segreteria regionale di Rifondazione Comunista
La necessità di mettere in campo nelle prossime Elezioni regionali liguri una proposta unitaria alternativa e di rottura con le politiche del governo Renzi e del Pd non deriva solo da ragioni di carattere generale.
Si è prodotta in questi anni, infatti, una progressiva ed inarrestabile involuzione nelle politiche dell’amministrazione regionale da rendere impensabile la riproposizione di un’alleanza con il Partito Democratico in Liguria.
La Regione non ha saputo e voluto operare coerentemente in difesa dell’apparato industriale ligure che è stato ridimensionato quando non smantellato e svenduto; la disoccupazione non solo è cresciuta, ma è aumentata in maniera anche più forte rispetto ad altre regioni del nord Italia; la precarietà e la sofferenza sociale si sono estese; il degrado e il dissesto del territorio hanno assunto una dimensione drammatica, come è evidenziato dalle tragiche alluvioni dell’ultimo anno, ma la manutenzione e la tutela del suolo, al di là dei proclami di facciata, non sono una priorità per un’Amministrazione regionale che continua invece a favorire la cementificazione e la privatizzazione delle coste e degli affacci a mare. Ed alla difesa ed alla riqualificazione della sanità pubblica si è preferito invece proseguire nelle politiche dei tagli e delle regalie alle lobby come con l’ultima legge regionale a favore dei primari ed a scapito della salute di tutti.
La credibilità di larga parte della classe dirigente a tutti i livelli è stata fortemente compromessa da un lato dalle inchieste in corso come quella relativa a Carige che vedono coinvolto il mondo imprenditoriale e della finanza e dall’altro dalle vicende che hanno portato all’incriminazione ed alle dimissioni di ben due vicepresidenti della giunta regionale.
In questa situazione prosperano traffici illeciti e da più parti sono state denunciate infiltrazioni della criminalità organizzata che avrebbero gettato la loro ombra anche sull’esito delle recenti primarie del Pd.
Per tutte queste ragioni è urgente costruire una proposta alternativa per il governo della Regione in grado di vincere sia la continuità con le politiche dell’attuale Amministrazione regionale rappresentata dalla candidatura di Raffaella Paita che la falsa alternativa proposta dalle destre.
Nelle ultime settimane è diventata concreta la possibilità di dare corpo ad una proposta di alternativa credibile e potenzialmente vincente anche sul piano elettorale.
Le scontro frontale con il sindacato e con i lavoratori voluto dal Governo Renzi da un lato e, dall’altro, le politiche regionali e le vicende legate alle primarie, hanno aperto una crisi nel corpo sociale del Pd, nel suo bacino elettorale di riferimento, nella base degli iscritti e dei militanti e in parti significative del Partito stesso.
In questo scenario si colloca la decisione di Luca Pastorino di lasciare il Pd e di candidarsi alla guida della Regione in maniera alternativa alla candidatura sostenuta da quel partito.
Dalla Liguria può dunque prendere l’avvio quel progetto di costruzione di unità delle sinistre al quale stiamo lavorando da tempo, che non può e non deve limitarsi alla pur importante scadenza elettorale: l’impegno è dunque quello che, a sostegno della candidatura di Luca Pastorino, convergano anche Giorgio Pagano e le sensibilità che rappresenta non solo per evitare che ci siano due candidature sul versante dell’alternativa al Pd ma anche perché il loro apporto sarebbe prezioso per qualificare il progetto di unità nel senso del sociale e dell’apertura.
Un progetto di alternativa oltre ad unire la sinistra ed ad individuare un candidato Presidente deve caratterizzarsi anche programmaticamente. Per queste ragioni Rifondazione Comunista caratterizzerà la propria azione politica su tre punti centrali: lavoro per dare una risposta alla crisi che sta “uccidendo” la nostra Regione, lotta alle privatizzazioni, difesa del territorio a partire dal no alle grandi opere.
Il Comitato Politico del Prc della Liguria da mandato alla segreteria regionale di definire i dettagli politico-programmatici per il sostegno del nostro Partito alla candidatura di Luca Pastorino ed invita le federazioni provinciali a convocare con urgenza i rispettivi Comitati politici per individuare le candidature in quota al Partito da proporre alla discussione per la composizione delle liste unitarie indicando alla Federazioni, quali criteri per la scelta, la piena rispondenza alle regole sancite dallo Statuto e la rappresentatività del Partito, della sua unità e del suo rapporto con la società.
Approvato con 19 voti a favori, 3 contrari e 2 astenuti.
Genova, 22 marzo 2015
Comitato Politico Regionale Prc Liguria
Caso Sarzana-‘ndrangheta: “Cavarra, Paita e il Pd si rendano conto del problema invece di lanciare ridicoli spot elettorali”
17 marzo 2015, by admin
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Quanto accaduto pochi giorni fa a Sarzana al convegno organizzato dalla Casa della Legalità ha a dir poco dell’incredibile.
Lombardi: “Nessun accordo, pronti a creare la Sinistra Ligure Unita”
12 gennaio 2015, by admin
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Il segretario punta all’unione di tutte le componenti per una sinistra plurale e alternativa, radicale e anticapitalista: “L’appoggio a Federici fa parte di un passato remoto morto e sepolto. Seguiamo i modelli di Front de Gauche e dell’Izquierda“
Vuoi vedere che alla fine il voto che incorona Raffaella Paita non diventa il più clamoroso degli assist alla sempre più moribonda e sfilacciata sinistra d’opposizione? Sarebbe stato molto diverso se ieri fosse stato Sergio Cofferati a primeggiare, soprattutto per quella parte di elettorato di estrema sinistra che, pur non andando a votare, aveva visto nell’ex segretario della Cgil una soluzione più rispondente ai valori tradizionali della ‘gauche’ italica. Vuoi vedere che il malcontento di ieri si trasforma in un’alternativa alla Paita stessa alle prossime elezioni di maggio, attraverso una coalizione di sinistra che migliori e superi l’esperienza Tsipras, in un soggetto politico capace di essere punto di riferimento dell’altra sinistra, smarcatasi dalla Paita? Massimo Lombardi, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, inizia da subito a tessere una tela intricata ma densa di possibilità, soprattutto se quella parte di Pd che ieri è uscita malconcia dalle Primarie, vorrà “affilare i coltelli” per dare battagli ‘dentro’ ma soprattutto ‘fuori’.
Segretario Lombardi, sorpreso di com’è andata?
“L’esito delle primarie mi ha parzialmente sorpreso, pensavo infatti che Cofferati riuscisse ad avere la meglio, anche e soprattutto per il livello di notorietà che aveva come leader sindacale e la straordinaria capacità di mobilitazione connessa“.
Cosa pensa di quelli che, dichiaratamente di sinistra ma esterni al Pd, ieri sono andato a votare Cofferati?
“Chi è esterno al Pd ma è andato a votare Cofferati intendeva favorire il rafforzamento del centro sinistra ed arginare la deriva a destra, operata con lo sdoganamento di ex fascisti ed il sostegno del partito trasversale degli affari che nulla centra con le idee ed i valori della sinistra“.
Pentiti di non aver appoggiato la candidatura di Cofferati oppure l’esito delle elezioni apre una pagina nuova, quella che speravate?
“Ritengo corretta la posizione adottata da Rifondazione Comunista a livello regionale, non eravamo interessati a personalismi ed a competizioni interne ad un altro partito. Come già dichiarato abbiamo certamente notato la differenza di posizioni politiche, non apprezzando minimamente aperture di credito a culture destrorse e pratiche di sistematica cementificazione e merceficazione del territorio”.
Un Pd spostato a destra, dice il suo segretario regionale, rende più o meno forte Rifondazione e tutti gli altri attori che vorranno unirsi in una ipotetica costellazione di sinistra?
“E’ l’ora di rompere gli indugi e creare finalmente la Sinistra Ligure Unita, che si definisca tale ed agisca da sinistra. Basta con i tatticismi, le posizioni di equilibrismo, la moderazione per piacere a questo o a quello. Una sinistra che deve essere costruita dal basso e contemporaneamente dall’alto, che sappia riunire quelle compagne e quei compagni, da tempo divisi, non tramite un ennesimo effimero scatolone ma sulla condivisione di temi: la salvaguardia del territorio, la valorizzazione dei beni comuni, la difesa dei diritti dei lavoratori contro ogni sfruttamento, il diritto alla casa, la lotta alle mille fonti di nocività ed inquinamento. Progetti concreti da declinare insieme, nulla di precostituito nelle segreterie di partiti o associazioni, ma piattaforme progettuali condivise attraverso percorsi di democrazia partecipativa. Non vuole essere una sommatoria di sigle di partiti, associazioni, comitati ma un soggetto che parta dall’idea collettiva dell’agire politico, lontano dalla personalizzazione“.
La Ministra Pinotti ha ricordato che che “Ncd è alleato di governo”. Le fa paura che anche su scala regionale sia possibile una riproposizione dell’asse Renzi-Alfano?
“La riproposizione dell’asse Renzi-Alfano ha trionfato in queste primarie, noi la contrasteremo con ogni mezzo lecito possibile. Scuotere le coscienze e risvegliare la passione del popolo della sinistra sarà la nostra sfida“.
Tanti vostri ex elettori vi contestano l’appoggio alla candidatura di Federici e temono un’alleanza in extremis a favore del candidato Pd alle regionali.
“L’appoggio a Federici fa parte di un passato remoto morto e sepolto. Voglio rassicurare chi teme questo. Non faremo nessun tipo di accordo con il Pd. Anzi siamo già mobilitati per costruire una sinistra plurale e alternativa, radicale e anticapitalista, che sappia unire la salvaguardia del lavoro con la tutela dell’ambiente e della salute, inclusiva e aperta al contributo di tutte/i quelli che hanno il loro dna nei valori della Resistenza, dell’anifascismo, della Costituzione. Una Sinistra vera non sommatoria ma fronte popolare, seguendo il modello francese del Front de Gauche e dell’Izquierda spagnola. Ora più che mai c’è bisogno di Sinistra in Liguria“.
“No all’innalzamento dell’hotel Colombo a Lerici. Caluri sfiduciato dalla sua stessa corrente di partito”
7 novembre 2014, by admin
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