Spezia in solidarietà al popolo Palestinese: tutti in piazza Europa contro la scandalosa violenza di Israele
22 maggio 2021, by admin
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Anche a Spezia abbiamo raccolto l’appello della Comunità Palestinese italiana, affinché uomini e donne amanti della Pace, della libertà, dell’antifascismo e della giustizia scendano in piazza per denunciare e condannare l’aggressione e l’oppressione israeliana nei confronti della popolazione palestinese di Gerusalemme e Gaza. Chiediamo che l’Italia si faccia promotrice di un’azione diplomatica di pace e di rispetto del diritto internazionale chiedendo alle Nazioni Unite, all’Unione Europea e ai capi di governo che hanno a cuore la pace e la coesistenza tra palestinesi e israeliani:
- di fermare questa nuova ondata di violenza, intimando al governo israeliano di rimuovere l’assedio di Gaza e di fermare qualsiasi tipo di ritorsione contro la popolazione della Striscia di Gaza, così come l’arresto del lancio dei razzi di risposta da parte di Hamas.
- di impiegare tutti gli strumenti politici, diplomatici e di diritto internazionale per fermare gli sfratti etnici, le deportazioni e la demolizione delle case a Gerusalemme Est;
- di esigere dal governo israeliano la rimozione di tutti gli ostacoli che impediscono le elezioni libere e regolari in Cisgiordania, Gerusalemme Est e nella Striscia di Gaza, come previsto dagli accordi di Oslo, firmati dalle parti;
- di sostenere e assistere l’Autorità Nazionale Palestinese per l’organizzazione e la realizzazione del processo elettorale, evitando ulteriori rinvii;
- di inviare osservatori internazionali neutrali per monitorare il processo elettorale, i giorni del voto e il conteggio dei voti, che si svolga secondo gli standard internazionali di trasparenza e con pieno diritto di voto per tutta la popolazione residente in Cisgiordania, nel distretto di Gerusalemme e nella Striscia di Gaza;
- di agire in sede ONU per un immediato riconoscimento dello Stato di Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, per permettere ai due Stati di negoziare direttamente in condizioni di pari autorevolezza, legittimità e piena sovranità.