Caso Cavarra-Biggini, Prc La Spezia: “Sarzana come Arcola, una vergogna unica. E l’Anpi tace”

18 novembre 2015, by  
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La prevista partecipazione del sindaco di Sarzana Cavarra al convegno in ricordo ministro fascista Biggini è solo l’ultima di una serie incredibile di leggerezze di cui il Pd è responsabile di fronte alla cittadinanza che amministra, dato che quasi tutti i sindaci della nostra provincia portano la targa “democratica”.
 
Una sempre più decisa deriva a destra, accompagnata da una spaventosa superficialità culturale, sono il risultato evidente di una enorme scollatura tra il partito (che non ha più minimamente a che fare col suo passato) e la società civile.
 
Di questa nuova “sensibilità” registrata da tempo,  il renzismo, di cui Cavarra, e non solo, è uno strenuo esponente, rappresenta la punta più “avanzata”. 
 
E’ uno scandalo che proprio Sarzana, città simbolo a livello nazionale della lotta al fascismo, la città citata da Sandro Pertini come esempio di lotta, la città dei gloriosi fatti del 21 luglio 1921, la città che ha dato i natali ai partigiani Paolino Ranieri e Luigi Fiori, si macchi di uno scempio simile.
 
Il grande compagno Luigi, scomparso da pochi mesi, griderebbe al cielo, e allo stesso Cavarra, la sua rabbia e indignazione. 
 
E ci meravigliamo anche dell’Anpi, che da troppo tempo tace su queste questioni, ormai quasi sempre all’ordine del giorno: ora basta, è ora di finirla e di rompere questo inaccettabile e complice mutismo.
 
Il caso di Sarzana fa il paio con la “gemella” Arcola, altro comune di grandi tradizioni antifasciste e fresca protagonista del caso-Bongiovanni, presidente della consulta giovani e consigliere di zona arcolano, appena espulso dal Pd per reiterate frasi fasciste e omofobe scritte su Facebook.
Ebbene, nell’ultimo consiglio comunale dello scorso lunedì sera, la mozione presentata da Rifondazione che chiedeva al sindaco Pd Orlandi e alla sua giunta di prendere le distanze dal suddetto Bongiovanni, è stata bocciata in toto dalla maggioranza consiliare arcolana, dopo aver addirittura ordinato la discussione a porte chiuse. 
 
Una maggioranza che ora si deve solo vergognare di fronte a questo ipocrita comportamento. 
 
Sarzana chiama Arcola: due sindaci, la stessa ipocrisia.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Ciao comandante Andrea!

3 giugno 2010, by  
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Nella notte ci ha lasciato, a 98 anni, il grande Paolino Ranieri, storico comandante partigiano comunista sarzanese, dal nome di battaglia “Andrea”.

Con lui se va una delle figure più luminose dell’antifascismo della Val di Magra e di tutta la nostra regione.

Paolino è stato un infaticabile promotore della memoria sui valori della Resistenza che già anni fa vedeva minati e attaccati dalle ondate revisioniste di ogni genere.

E’ grazie alla sua splendida intuizione che oggi tutti noi possiamo ammirare a Fosdinovo il primo museo audio-visivo sulla Resistenza, inaugurato nel 2000.

Già testimone da piccolissimo dei gloriosi fatti di Sarzana del 21 luglio 1921, Ranieri fu un antifascista della prima ora, dato che entrò nelle cellule clandestine antifasciste fin dal 1932.

Incarcerato dal regime nel 1937, nel 1943 diventò commissario politico della Brigata Garibaldi “Ugo Muccini” partecipando alla Liberazione di Sarzana che poi guiderà ininterrottamente come primo cittadino del PCI dal 1946 al 1971, dopo essere stato in giunta con il primo sindaco Anelito Barontini.

Alla famiglia di Paolino Ranieri va tutta la nostra vicinanza in questi terribili momenti.

Alla città di Sarzana e a tutti gli antifiascisti di ieri e di oggi, Rifondazione Comunista grida “Ora e sempre Resistenza!”