Olivia Canzio: “Solidarietà a Don Giulio Mignani”

5 ottobre 2022, by  
Archiviato in Dalla Provincia, Partito, Primo piano

La sospensione di Don Giulio Mignani rappresenta un attacco ai princìpi di eguaglianza, fratellanza, solidarietà e inclusione che in questi anni il Don aveva trasmesso e che lo avevano fatto apprezzare da laici e fedeli, è quanto dichiara in una nota Olivia Canzio, esponente di Rifondazione Comunista e vicesindaco del comune di Levanto.
C’è necessità di sacerdoti illuminati e d’avanguardia, coraggiosi nel portare avanti battaglie su tematiche che gli insegnamenti della Chiesa Cattolica non contemplavano in chiave di lettura di una società contemporanea in continua evoluzione.
È fondamentale, come dice Don Giulio, “camminare insieme pur nella diversità”.
Non sarà una sospensione a rallentare i cambiamenti del mondo in cui viviamo, noi continuiamo a credere che uomini come Don Giulio debbano continuare a trasmettere il loro messaggio di fratellanza cristiana e umana come ci insegna Papa Francesco, conclude Olivia Canzio.
Olivia Canzio,
Rifondazione Comunista Levanto

Lombardi: “No all’aggressione della Siria! Vergognosa l’ipocrisia dei ministri del governo Letta”

7 settembre 2013, by  
Archiviato in Dal Mondo, Partito, Primo piano, Società

 

La scelta di Letta di firmare il documento di appoggio agli USA è gravissima: schiera l’Italia a fianco degli USA che vogliono la guerra, senza il mandato del Parlamento e senza dignità.

Il cerchiobottismo di questo governo che da un alto digiuna con il Papa contro la guerra e dall’altro firma i documenti degli USA che promuovono la guerra è, infatti, semplicemente vergognoso.

Letta in questo modo si rende corresponsabile dell’aggressione statunitense nei confronti della Siria.

Il Parlamento italiano, se ha un minimo di dignità, sconfessi Letta, come il Parlamento inglese ha sconfessato Cameron.

La pace si prepara con azioni di pace, non firmando documenti che favoriscono chi vuole la guerra.
Vogliamo inoltre esprimere il più sincero apprezzamento per le posizioni assunte dal Papa e per il Suo digiuno contro la guerra in Siria.

Proprio perché condividiamo le prese di posizione del Pontefice, non possiamo unirci al digiuno odierno: troppi sono i sepolcri imbiancati che vi stanno partecipando senza aver fatto quanto in loro potere per fermare la guerra.

Ci riferiamo ai ministri Bonino, Lupi e Mauro: mentre digiunano con Francesco, il Presidente del Consiglio sottoscrive i documenti degli USA, che promuovono l’aggressione.

Il digiuno è una testimonianza dei deboli, non può diventare il paravento dei potenti.

Massimo Lombardi 

Segretario provinciale Rifondazione Comunista La Spezia