Primarie Pd, Olivieri (Rifondazione Comunista): “Un appello che non mi ha convinto”
30 novembre 2012, by admin
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Ho letto con attenzione l’appello per il voto a Bersani promosso da dirigenti del Pdci spezzino e ligure e da alcuni compagni impegnati a diversi livelli nelle strutture della Cgil. I firmatari dell’appello invitano “i compagni della sinistra, giustamente critici nei confronti del Pd” a riflettere e ad andare a votare per evitare che alle Primarie vinca Renzi. Devo dire che l’appello non mi ha convinto. Secondo i firmatari dell’appello, un’eventuale vittoria di Renzi toglierebbe ai lavoratori “la speranza di porre rimedio agli odiosi provvedimenti di Monti e Berlusconi”, dando ad intendere che invece se vincesse Bersani verrebbero rivisti. In realtà Bersani ha più volte detto chiaramente che un suo eventuale governo sarebbe “in continuità con la linea del rigore di Monti”.
Non c’è quindi nessuna ragione per illudere gli altri e per illudere se stessi: Bersani non toccherà gli “odiosi provvedimenti” che lui stesso ha condiviso e votato in Parlamento; non toccherà insomma l’innalzamento dell’età pensionabile, l’Imu, la manomissione dell’art. 18 e le altre porcate della Fornero, il pareggio di bilancio in Costituzione, il fiscal compact, la spending review ecc. Del resto la Carta d’intenti sottoscritta anche da Bersani è chiara: il prossimo governo sarà fedele agli impegni internazionali (cioè obbedirà agli ordini della Troika) e se a qualche parlamentare venisse in mente di disturbare il manovratore non potrà farlo perché dovrà adeguarsi al parere della maggioranza dei parlamentari del centrosinistra, che saranno del Pd. Tutto scritto e sottoscritto, nero su bianco. Lo stesso argomento secondo il quale bisogna votare Bersani perché Renzi è “peggio” è ormai frusto. Sono vent’anni che la sinistra – “radicale” o comunista, chiamatela come vi pare – vota per il “meno peggio” e per impedire che vinca “il peggio”.
A forza di votare il “meno peggio” abbiamo finito per non essere più capiti da nessuno e per perdere la “nostra gente”. Lo dico, sia chiaro, assumendomi il mio carico di responsabilità poiché da dirigente di Rifondazione Comunista ho anch’io condiviso quelle scelte. Penso che questa volta alle prossime elezioni occorra proporre una lista unitaria della sinistra, alternativa anche al Pd, che faccia valere le ragioni dei lavoratori e della povera gente. C’è un’alternativa al solito “tapparsi il naso” e votare per il “meno peggio”: essere se stessi. Con orgoglio.
Sergio Olivieri, ex deputato di Rifondazione Comunista
Ieri la dittatura fascista, oggi quella monetaria. Col pareggio del bilancio l’Italia ha abdicato alla finanza
23 aprile 2012, by admin
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Antifascisti sempre e comunque. La Costituzione non si tocca!
Domani 25 aprile, 67° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, i rappresentanti della federazione provinciale di Rifondazione Comunista Fds La Spezia e il circolo Prc/Fds “Aldo Lombardi” di Vezzano Ligure omaggeranno i caduti per la Resistenza nella nostra provincia depositando due mazzi di fiori presso il monumento dei Partigiani al cimitero spezzino dei Boschetti.
Pensiamo sia fondamentale, da parte dell’amministrazione comunale della nostra città, riaffermare con forza l’adesione ideale e culturale ai valori della Costituzione, nata dal sangue della Resistenza.

Ieri la dittatura fascista, oggi quella monetaria. Alla Spezia ribadiamo la richiesta di chiusura immediata dei covi fascisti come la sede di CasaPound, che sotto la veste di associazione culturale, promuove e diffonde idee xenofobe e fasciste.
L’antifascismo non deve essere un vezzo per pochi, ma deve tornare ad essere il cuore pulsante della politica cittadina. Crediamo che l’uguaglianza debba essere alla base dell’agire politico e che insieme ai migranti che vivono nella nostra città si possa realizzare una società più giusta e democratica in tutti gli ambiti sociali, lavorativi e culturali.
Federazione della Sinistra La Spezia