Lombardi (Rete a Sinistra): “Parole di giustizia o ipocrisia? Spezia sta ancora pagando le sue ingiustizie”
25 maggio 2015, by admin
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Si è chiusa a Spezia la rassegna “Parole di giustizia”.
Un evento culturale molto importante per la nostra città: per tre giorni si è discusso di democrazia, scuola e politica al massimo livello, con alcuni tra i più importanti intellettuali del nostro paese.
Infatti, cosa c’è di giusto nella “Democrazia Renziana” di questi tempi?
Di quale giustizia stiamo parlando? Questa, per chi non se la ricorda, è la breve storia d’Italia dell’ultimo anno e mezzo.
E dato che l’amministrazione comunale spezzina e quella regionale si sperticano negli elogi al presidente del consiglio, nel tentativo affannoso di mettersi in luce presso il principe, mi sembra di poter affermare che si sia trattato di uno show vuoto e vano, da intitolare con “Parole di ipocrisia”, o meglio, “Parole di ingiustia”.
Quell’ingiustizia che Spezia ha da sempre sofferto sulla propria pelle: l’ingiustizia degli scandali ambientali, da Pitelli all’amianto, dall’aria avvelenata dall’Enel al nostro meraviglioso “golfo dei veleni”, fino ad arrivare all’ingiustizia dell’occupazione delle aree militari, che da oltre un secolo privano quasi interamente i cittadini del nostro bene più prezioso, il mare.
E infine, a proposito di questioni militari, voglio aggiungere una piccola riflessione nell’importante ricorrenza a cent’anni dall’ingresso italiano nella Grande guerra.
Anche allora fu un atto di scandalosa ingiustizia, in primis contro la stessa democrazia: fu un blitz del governo, appoggiato dalla casa reale, a scavalcare indegnamente il parlamento e l’intero popolo italiano, contrario in stragrande maggioranza al conflitto.
“Le dichiarazioni di Federici su Rodotà: un insulto ai 100.000 spezzini che hanno votato per i beni comuni”
23 aprile 2013, by admin
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Parole di Giustizia: “Il contraddittorio nella cultura può venire in mente solo ai berluscones”
12 maggio 2011, by admin
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Destano sgomento le parole dei consiglieri comunali del Pdl spezzino. E’ ormai evidente che le fobie berlusconiane stanno contaminando, rigorosamente dall’alto al basso, tutti i livelli del partito-azienda. Oggi, siamo arrivati a stigmatizzare una manifestazione culturale che tutti ci invidiano per la qualità, il livello e lo spessore dei suoi contenuti.
Ogni euro speso in manifestazioni di questo tipo, che parlano di beni comuni, un tema che non apparterrà mai all’aculturazione e all’imbarbarimento berlusconiano dell’individualismo, non solo è ben speso ma è sintomo che le istituzioni spezzine sono ben lontane da quel modello unico che certi politici esportano con tanta faciloneria e cialtroneria, un modello fatto di demagogia, prepotenza e sfruttamento.
Non c’è da meravigliarsi, d’altronde, che esponenti di un partito in cui militano elementi come Cosentino e Dell’Utri, chiedano come vengono spesi soldi per iniziative che sono partite con l’intitolazione di una strada del nostro capoluogo ad un martire come Peppino Impastato. Non c’è da meravigliarsi che accoliti del presidente del consiglio siano indignati di una manifestazione che parlerà di temi che sono oggetto di referendum che vogliono affossare, perchè lo temono. Ora siamo alla farsa del contraddittorio. Ma la cultura, ed i beni comuni, non sono una tribuna politica. Comprendiamo che i berluscones facciano fatica con questi concetti, tuttavia se ne facciano una ragione: fino a quando esisteranno persone libere, esisterà la possibilità di confrontarsi su questi temi, alla faccia del loro pensiero unico.
La segreteria provinciale di Rifondazione Comunista, nel compiacersi del fatto che la nostra città sia, ancora una volta, in prima linea su temi cruciali per la vita del nostro paese come i beni comuni, esprime totale soddisfazione per il lavoro svolto nel proporre “Parole di Giustizia“.
Parole di giustizia
IL BENE COMUNE, I BENI COMUNI
Tre giorni di incontri, letture, spettacoli su Il bene comune, i beni comuni. È prevista la partecipazione di studiosi e di testimoni di primo piano nel panorama nazionale: Romano Prodi, Stefano Rodotà, Giancarlo Caselli, Gugliemo Epifani, Luca Palamara, Ferruccio Sansa, Marco Revelli, Ugo Mattei, Laura Pennacchi e tanti altri. Il tutto nel ricordo di Giuseppe Borrè, grande magistrato e giurista spezzino, a cui è intitolata l’Associazione che promuove l’iniziativa.