Olivia Canzio: “Solidarietà a Don Giulio Mignani”

5 ottobre 2022, by  
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La sospensione di Don Giulio Mignani rappresenta un attacco ai princìpi di eguaglianza, fratellanza, solidarietà e inclusione che in questi anni il Don aveva trasmesso e che lo avevano fatto apprezzare da laici e fedeli, è quanto dichiara in una nota Olivia Canzio, esponente di Rifondazione Comunista e vicesindaco del comune di Levanto.
C’è necessità di sacerdoti illuminati e d’avanguardia, coraggiosi nel portare avanti battaglie su tematiche che gli insegnamenti della Chiesa Cattolica non contemplavano in chiave di lettura di una società contemporanea in continua evoluzione.
È fondamentale, come dice Don Giulio, “camminare insieme pur nella diversità”.
Non sarà una sospensione a rallentare i cambiamenti del mondo in cui viviamo, noi continuiamo a credere che uomini come Don Giulio debbano continuare a trasmettere il loro messaggio di fratellanza cristiana e umana come ci insegna Papa Francesco, conclude Olivia Canzio.
Olivia Canzio,
Rifondazione Comunista Levanto

Canzio (Prc Levanto): “Il coraggio di don Mignani, in difesa dei diritti civili al contrario ai propri vertici”

13 aprile 2021, by  
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Era gennaio 2017. Don Giulio Mignani, parroco di Bonassola, finiva sulle cronache nazionali per aver difeso l’amore gay e per aver contestato l’apertura di uno sportello antigender voluto dalla giunta regionale di centrodestra. Forte era stato il sostegno dei fedeli allora, ancora più potente è oggi, quattro anni dopo, quando contesta la negazione della benedizione alle coppie gay da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede rifiutandosi di benedire ulivi e palme.

“I messaggi di tolleranza e inclusione, di così forte impronta cristiana e purtroppo sempre più rari nella società contemporanea, vanno difesi e sostenuti. Quando si parla di diritti civili non bisogna mai spaventarsi di andare in ‘direzione ostinata e contraria’ e anche se il percorso da fare può sembrare lungo non bisogna mai perdere fiducia nelle persone e nelle istituzioni: spesso, come nel caso di Don Giulio, i sacerdoti sono più aperti delle gerarchie ecclesiastiche.”

Così Olivia Canzio,

esponente di Rifondazione Comunista e vice sindaco del Comune di Levanto