Pastorino (Rete a Sinistra Liguria): “Borse di studio, soglie Isee liguri fra le più basse d’Italia, vanno adeguate ai massimi nazionali”
10 luglio 2016, by admin
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Aumentare le soglie Isee e adeguarle ai massimali nazionali, per evitare l’abbandono degli studi universitari e scongiurare le fughe in altre regioni: a evidenziare il problema è Rete a Sinistra, con un’interrogazione che sarà discussa durante il consiglio di domani. «Il bando per le borse di studio 2015/2016 dimostra che le soglie Isee della Liguria sono fra le più basse d’Italia: soltanto 16.000 euro, a fronte di un massimale nazionale di 23.000 – dichiara il consigliere regionale Pastorino -. Non siamo una regione di nababbi; e questa scelta, tutta politica, colpisce moltissimi ragazzi che non possono proseguire gli studi o sono costretti a iscriversi a università di regioni limitrofe, dove rientrano nelle fasce Isee che beneficiano di borsa. Il che è paradossale».
«Il decreto ministeriale 486 del 14 luglio 2015 ha aggiornato le soglie, portando l’Isee a 23.000 Euro e l’Ispe a 50.000 Euro. Ad oggi, stando alle informazioni in nostro possesso, soltanto 6 regioni si sono allineate ai nuovi standard nazionali: Emilia Romagna, Piemonte, Lazio, Abruzzo, Toscana e Veneto (queste ultime due con soglie ISPE leggermente inferiori) – prosegue Pastorino – e altre 4 stanno per deliberare in tal senso. Bisogna riconoscere che le giuste rivendicazioni degli studenti universitari della rete LINK sono servite».
La fotografia che emerge è di un’Italia a due velocità: da una parte chi si è adeguato, dall’altra chi, come la Liguria, è rimasto fermo al palo. «Ci auguriamo che la risposta dell’Assessore Cavo sia positiva – commenta Pastorino -. Come Rete a Sinistra, riteniamo prioritario finanziare il diritto allo studio: permettere davvero a tutti di poter proseguire gli studi, indipendentemente dalla propria condizione economica. Lo avevamo già sostenuto con la nostra proposta di legge “Opportunità Scuola” e lo ribadiamo oggi con questa interrogazione. Le scelte passate hanno prodotto risultati pessimi, come dimostrano i dati: la fuga di studenti liguri verso altre regioni e altri Paesi, infatti, è aumentata dell’83% dal 2008 a oggi».
Gianni Pastorino,
consigliere regionale Rete a Sinistra Liguria
Elezioni Santo Stefano, Prc La Spezia: “Col Pd distanze abissali. Pieno sostegno al candidato sindaco della Sinistra Marco Galeotti”
21 aprile 2016, by admin
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In merito alle recenti uscite stampa sulle elezioni comunali di Santo Stefano Magra la segreteria provinciale di Rifondazione Comunista intende chiarire una volta per tutte che non sosterrà in alcuna maniera il candidato a sindaco del Pd, chiunque esso sia (visto che nemmeno l’esito delle primarie ha evitato le ennesime risse interne di un partito che ha abituato la cittadinanza a simili “prodezze” per la spartizione del potere, come dimostra il caso del comune capoluogo).
Rete a Sinistra: “Piano Verde per azzerare il consumo del suolo”
22 dicembre 2015, by admin
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Mentre si moltiplicano anche a livello nazionale le mobilitazioni contro il Piano Casa (oggi l’interrogazione parlamentare dei deputati Stefano Quaranta e Luca Pastorino), questa mattina il consigliere regionale Gianni Pastorino ha scritto ai 235 sindaci della Liguria invitandoli a intraprendere azioni tempestive per fermare la prima legge-scandalo della giunta Toti: “Dalla data di pubblicazione della legge, i comuni avranno 60 giorni per decidere come applicare il Piano Casa” – ricorda Pastorino. Gli amministratori potranno indicare in quali aree non ammettere gli ampliamenti e i cambi di destinazione d’uso previsti dalla nuova legge; il che può consentire di escludere l’intero territorio comunale”.
Questo il passaggio cruciale, sul quale insiste l’accorata lettera di Pastorino: se non si corre ai ripari, una volta scaduti i fatidici 2 mesi il Piano Casa sarà applicato automaticamente. E non si torna indietro. “Passati i termini, i Comuni non potranno rimediare in alcun modo” – sottolinea Pastorino – “per questo chiediamo alle amministrazioni locali di attivarsi immediatamente, approvando una delibera di giunta o del consiglio“.
Nel frattempo, hanno superato quota 1000 le firme poste in calce alla petizione di Rete a Sinistra “Salva la Liguria” su Change.org, che si muove parallelamente al percorso istituzionale della lettera: “La risposta dai territori non si è fatta attendere” – commenta Pastorino – “le firme erano già diverse centinaia dopo le prime 24 ore; centinaia di cittadini che hanno a cuore una Liguria senza altre colate di cemento. A tutti loro voglio dire: non tutto è perduto, la battaglia prosegue». Meglio ancora con l’aiuto dei sindaci”.
Ma la exit strategy di Rete a Sinistra al Piano Casa è sempre pronta sul tavolo: “Il nostro “Piano Verde” rappresenta l’unica opzione verso il consumo-zero di suolo – ricorda Pastorino nella lettera ai sindaci . Lo abbiamo presentato come maxiemendamento sostitutivo del Piano Casa; ed ora diventerà la nostra proposta di legge”.
da www.cittadellaspezia.com
Spezia, a sinistra nasce un fiorellino
16 novembre 2015, by admin
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Mattinata con #Possibile alla galleria Il Gabbiano, presenti esponenti delle forze della sinistra spezzina. Obbiettivo una casa unica in corsa alle comunali 2017
“Oggi nasce un fiorellino“. Delicata e bucolica l’immagine suscitata stamattina alla galleria Il Gabbiano da Massimo Lombardi, segretario provinciale di Rifondazione, per salutare il primo tassello di una nuova forza di sinistra pronta a farsi spazio, con credibilità e ambizione, nel contesto locale. Una creatura di cui si è dibattuto nell’ambito di un incontro convocato da La Spezia #Possibile, movimento fondato da Pippo Civati, in vista degli stati generali in programma a Napoli il 21 novembre, occasione che vedrà l’associazione trasformarsi in soggetto politico. In via Ricciardi, dopo un confronto sui documenti che saranno approfonditi e votati nel corso dell’evento partenopeo, si è alzato il sipario su un’intensa tavola rotonda con i rappresentanti della sinistra spezzina. Per parlare, appunto, del fiorellino. In ottica nazionale, va bene, ma soprattutto guardando alle scadenze elettorali – particolarmente ghiotta la deadline delle comunali spezzine 2017 -, alle esigenze e alle spinte del territorio.
C’era anche Pierluigi Sommovigo, ancora ringalluzzito dall’approvazione della mozione anti piano casa in consiglio comunale alla Spezia, di cui è stato coriaceo fautore. E Gipo ha parlato dalla posizione un po’ sui generis, per l’ambiente, di uomo di maggioranza. Tale è l’esponente PCdI in consiglio comunale alla Spezia, “dove esprimiamo anche il vice sindaco“, ha rimarcato, con riferimento a Cristiano Ruggia. “Noi siamo disponibilissimi a un confronto per dare vita a un’idea politica che voglia risolvere i problemi concreti delle persone, a partire dal dramma di chi è senza lavoro. Ci siamo, sì, ma è importante non perdere la propria identità“, ha chiarito, prima di passare la parola al menzionato Lombardi.
L’avvocato ultras è parso molto più pronto al grande salto rispetto a Gipo Sommovigo. Donata a tutti la figura del “fiorellino”, ha assicurato senza mezzi termini: “Rifondazione ci sta! Oggi è stato gettato un seme importante per il rilancio. C’è un 50% di elettorato sfiduciato, dobbiamo riconquistarlo, su tanti temi. In questa città sono state fatte, da pochi, scelte disastrose. Invito le forze di sinistra che sostengono la giunta Federici a non farlo più“. Tanto per solleticare l’amico e compagno comunista da cui ha raccolto il microfono. “Non perdiamoci sulle cose nazionali – ha concluso -, diamoci da fare qui. Contaminiamoci e non separiamoci ai primi conflitti“.
Ha timbrato il cartellino alla tavola rotonda gauchista un altro avvocato, Andrea Ornati, coordinatore provinciale Sel e consigliere d’opposizione a Lerici con la lista Cambiamo in Comune, ulteriore esempio di buon successo di una creatura civica che guarda saldamente a sinistra. “Il successo di Cambiamo in Comune e di esperienze simili come quelle di Arcola, Follo, in parte Ameglia – ha dichiarato -, sta nel fatto che si è detto basta ad aste al ribasso. Un primo tassello, fondamentale. Certo, c’è anche da fare mea culpa. Noi a Sarzana, finché non è stata cacciata l’assessore Giulia Chiatti, sostenevamo Cavarra, forse il peggiore decisionista Pd della provincia”. Un invito dall’ex presidente del consiglio comunale lericino: “Pensiamo a noi, lasciamo stare il Pd: è l’ultimo dei problemi“.
Nei giorni scorsi il segretario regionale dell’Italia dei valori, lo spezzino Paolo Carbonaro, aveva dichiarato che il partito, essendo interessato a coalizioni con il Pd, non avrebbe preso parte al meeting di #Possibile alla galleria Il Gabbiano. Detto fatto, a metà mattinata si è presentato in via Ricciardi l’esponente Idv Aldo Sebastiani. “Guardiamo con interesse a questo progetto unitario di sinistra per la nostra città – ha assicurato -. Molta gente vota Cinque stelle per non votare in Pd, anche nella mia famiglia! Lavoriamo per dare a queste persona una forza di sinistra credibile. Siamo in sintonia. Possiamo andare avanti insieme, costi quel che costi“.
Pollice all’insù per il segretario Cgil Matteo Bellegoni: “C’è un bisogno assoluto di sinistra. Non è per niente semplice portare avanti certe battaglie per il lavoro senza un riferimento politico. Il Pd ha perso quella strada verso un ‘nuovo umanesimo’ auspicata da Alfredo Reichlin. Una strada inattuata, ma ancora di fortissima attualità“.
Desideroso di veder nascere una casa comune anche il coordinatore comunale spezzino di Sel, Emiliano Ceretti: “Di qui a Natale – ha detto – dobbiamo iniziare con il dibattito in vista delle elezioni comunali del 2017. Diamoci da fare per il bene della nostra città“.
Special guest della mattinata, Luca Pastorino, deputato di #Possibile, nonché sindaco di Bogliasco e candidato alla presidenza regionale per Rete a Sinistra lo scorso maggio. Scagliate due battute al vetriolo alla Paita e impostata una curiosa posizione da fenicottero – in piedi, con un ginocchio sulla sedia, per farsi sentire meglio dall’uditorio raccolto nella lunga sala – ha messo in guardia: “Alla Spezia c’è tutto il tempo per non commettere gli errori del passato. Ora bisogna procedere in modo naturale, togliendosi dalla testa l’idea della sommatoria di partiti e forze politiche. Un concetto tanto amato dai media, ai quali piace vedere ammucchiate di gente magari un po’ cotta. Lavoriamo dal basso, e facciamolo sul serio, altrimenti la gente di dice ‘ciao’. Banchetti, gruppi tematici. Torniamo in piazza, lungo le banchine, fuori da Fincantieri. Elaboriamo una proposta utile, abbracciamo i problemi, per conoscerli. E ricordiamoci – ha chiuso – che il tempo della mediazione è finito“.
Appuntamento a breve, quindi, per vedere se i petali del fiorellino sono gagliardi, e se lo stelo regge.
Spezia, la Sinistra si compatta contro il Piano casa della giunta Toti
31 ottobre 2015, by admin
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Irrompe nei consigli comunali una mozione che boccia la norma proposta dalla Regione: “Una porcata speculativa. Per rilanciare l’edilizia è molto più utile il ripristino dell’esistente”
La sinistra spezzina e ligure fa rete contro il Piano casa licenziato dalla giunta regionale lo scorso 19 ottobre. Sarò presto discussa in moltissimi consigli comunali delle quattro province liguri, infatti, una mozione condivisa con la quale verrà richiesta alle amministrazioni comunali una presa di posizione contraria all’impianto normativo proposto dall’assessore Marco Scajola e sostenuto dal presidente Giovanni Toti.
“Dalla prossima settimana nei consigli comunali in cui siamo presenti con almeno un esponente presenteremo una mozione per ottenere il parere sfavorevole da parte dei Comuni, affinché il Piano casa della Regione venga bocciato o per lo meno limitato. I punti politici – ha spiegato il segretario provinciale di Sel, Andrea Ornati – sono due: il sempre minor potere degli enti municipali in campo pianificatorio e la decisione scellerata di consentire un grande aumento volumetrico di nuove costruzioni, con tanto di autorizzazioni per gli abusi edilizi già realizzati. Inoltre siamo fermamente contrari all’applicazione di questa legge nei Parchi, le uniche riserve di mantenimento ambientale rimaste. Non siamo quelli del no sempre e comunque, ma sul tema del rilancio dell’edilizia siamo per il recupero degli edifici, la salvaguardia del territorio e per gli incentivi alla riqualificazione in senso ambientale ed energetico. Elementi che, anche secondo uno studio svolto recentemente dalla Cgil, darebbero più ossigeno al settore rispetto alla realizzazione di nuove costruzioni“.
A rappresentare il fronte comune contro il Piano casa regionale, accanto a Ornati, c’erano, questa mattina, Michele Fiore, esponente di Possibile, Pier Luigi Sommovigo, segretario provinciale del Partito comunista d’Italia, Jacopo Ricciardi, membro della segreteria regionale di Rifondazione Comunista, e Veruschka Fedi, esponente dello stesso partito.
In provincia della Spezia la mozione sarà presentata alla Spezia, Lerici, Sarzana, Vernazza, Arcola, Castelnuovo Magra, Ortonovo, Follo, Ameglia e probabilmente a Monterosso.
Negli altri casi la sinistra spezzina si appella al Pd e ad altre forze politiche che abbiano sensibilità ambientale, dal Movimento cinque stelle alle liste civiche, chiedendo di mutuare l’iniziativa e di presentare il documento. “Se la discussione verrà avviata in tanti Comuni – affermano gli esponenti della sinistra – saremo di fronte a un segnale politico di cui la Regione non potrà non tener conto. Vogliamo creare una rete basata sui contenuti, che rappresenti anche il consolidamento della sinistra su un tema così importante“.
La discussione in Via Fieschi, infatti, è tutt’altro che conclusa, essendo adesso il Piano casa all’esame della commissione e dovendo poi affrontare l’iter in consiglio regionale.
“E’ molto importante – ha aggiunto Fiore – che ci sia una visione comune da parte della sinistra. La questione è approdata anche in parlamento con una interrogazione presentata da Luca Pastorino e Stefano Quaranta. Il Piano casa prevede che la Regione si sostituisca al Comune in caso di difformità sulle volumetrie. Siamo di fronte a una deregulation. A Lerici, a complicare le cose, ci sarà la soppressione del Nucleo edilizia e ambiente, così ci saranno anche meno controlli. Il tutto a quattro anni dall’alluvione che devastò le Cinque Terre e la Val di Vara. Non diciamo no a priori – ribadisce – ma abbiamo una visione alternativa. A Lerici nella scorsa legislatura partimmo da uno studio sul dissesto, propedeutico al Piano urbanistico. Spesso mancano le informazioni sui territori, le carte di rischio devono essere aggiornate. Invece gli attuali amministratori della Regione hanno saputo parlare di dissesto idrogeologico solamente in campagna elettorale“.
Ricciardi ha rincarato la dose, attaccando anche il Partito Democratico che ha governato la Liguria nel decennio scorso: “Questo Piano casa scellerato è in continuità con quanto fatto da Burlando, ed è un favore al partito del cemento e degli affari. Tant’è che i rappresentanti di Ance, Faconti alla Spezia e Garaventa a livello regionale, che dicono non esiste un nesso tra il cemento e le alluvioni e addirittura che il dissesto è dovuto al blocco delle costruzioni in collina“.
“Siamo di fronte a una logica che tende a riproporre un modello già visto, quello del rilancio dell’economia attraverso la speculazione edilizia. Non si parte dalla fragilità del territorio, per poi capire dove e come costruire. Il Pd oggi in Regione attacca – ha proseguito Fedi – ma non facciamoci prendere in giro: ricordiamo quello che è stato fatto in passato“.
“In Liguria negli ultimi anni sono andate perse mille imprese edilizie e 1.500 posti di lavoro. E’ vero che serve un piano per far lavorare, ma non con la costruzione di nuove case, bensì con il ripristino dell’esistente – ha insistito Sommovigo -. Questo Piano casa è invece una porcata speculativa. Alla Spezia si sta redigendo un Puc in cui le costruzioni saranno bloccate anche nella fascia collinare più bassa, oltre al blocco delle concessioni già in essere. La norma regionale metterebbe in discussione anche il piano giuridico, nel rapporto tra Comuni, Regione e Stato. Occorre una verifica sulla coerenza del Piano casa ligure con le normative nazionali. Pertanto nella mozione sarà anche richiesto ai Comuni di farsi parte attiva verso Anci, per verificare se c’è il rispetto delle leggi“.
A Palazzo civico la mozione sarà presentata con urgenza e e andrà in discussione martedì sera.
A Lerici il dibattito è già stato calendarizzato, ma la maggioranza ha presentato un documento in cui si dichiara favorevole al Piano casa. La battaglia della sinistra contro il Piano casa della Regione è appena iniziata.
Al via la 14ma “Sagra della lumaca comunista” a Bottagna: domenica sera collegamento da Atene con Forenza e Panagopoulos per seguire il referendum greco
2 luglio 2015, by admin
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Lombardi: “Costruiamo la sinistra unita sui temi fondamentali per la collettività”
16 giugno 2015, by admin
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Rilanciare la sinistra spezzina sui temi forti come Enel, sanità, golfo, aree militari, lavoro, socialità e invertire la rotta sulle storiche definizioni-cliché della sinistra: quella dei “no” e quella del “buonismo”. E’ la ricetta politica di Massimo Lombardi, avvocato spezzino e segretario provinciale di Rifondazione Comunista, 1641 preferenze alle ultime elezioni regionali nella lista “Rete a Sinistra” in appoggio a Luca Pastorino.
“Le regionali hanno dimostrato che c’è un grande vuoto che va riempito con le nostre lotte e con i nostri contenuti” – afferma Lombardi – “troppa gente non è andata a votare, troppi sono rimasti delusi dal brutto andazzo che la politica da tempo ha intrapreso a tutti i livelli. I cittadini non si fidano più di chi li amministra e nelle urne non perdonano. C’è bisogno di trasparenza e limpidezza: ripartiamo dalla questione morale per tornare alla partecipazione collettiva“.
La sinistra è stata accusata di aver fatto perdere la Paita, ma Lombardi è chiaro: “Non ci interessano i problemi interni del Pd, credo che la loro sconfitta sia stata bruciante proprio perché troppo netto è stato lo stacco percepito dall’elettorato sui temi e i metodi proposti dalla candidata presidente e dai suoi dirigenti. Ci interessano solo i contenuti, ma ci deve essere una vera volontà di agire e, soprattutto, rispetto. Da anni parliamo lingue opposte: nei comuni le forze di sinistra sono state prima utilizzate dal Pd per vincere le elezioni, per poi venire eliminate alla prima occasione a risultato acquisito. Il caso di Sarzana, dove è stata appena cacciata l’assessore di Sel, è solo l’ultimo esempio di una lunga serie”.
Lombardi pone l’attenzione al futuro di Spezia: “La causa Atc-comune sui parcheggi della Pinetina oltrepassa i limiti dell’assurdo. Dopo le numerose “perle” della sua gestione, tra cui spiccano i casi Acam e Piazza Verdi, il sindaco Federici non è stato nemmeno in grado di gestire questa situazione, in pratica portando se stesso in tribunale. Credo che l’episodio commenti l’intera da solo epoca federiciana“.
“L’amministrazione comunale dovrebbe accompagnare i cittadini nella battaglia per il no al carbone all’Enel” – prosegue l’esponente Prc – “difendendo al contempo i lavoratori in vista della futura chiusura della centrale. Dovrebbelottare per un golfo che torni ad essere pulito dai fanghi e dai veleni, pretendere una sanità efficiente e aiutare economicamente i commercianti delle zone più disagiate per combattere la criminalità con la socialità e non con la repressione, anche se va usata tolleranza zero con chi delinque, perché non c’è giustizia sociale senza giustizia reale. Occorre inoltre fornire incentivi alle società sportive per togliere dalla strada i ragazzini e sottrarli alla delinquenza: lo sport per tutti è garanzia di una società sana. Questi sono temi concreti da affrontare con urgenza“.
Il segretario di Rifondazione lancia infine uno sguardo al panorama nazionale in cui si muoverà la sinistra: “Guardiamo con interesse al laboratorio di Landini e anche a quello di Civati. Ma dobbiamo uscire dalle singole sigle di partiti e associazioni, comitati e liste civiche, per costruire tutti insieme un’alternativa sociale. Senza primeggiare tra di noi, ma solo per lavorare per il bene della collettività. Tantissimi spezzini ce lo stanno chiedendo e noi lo faremo”.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
“Privatizzazione del trasporto pubblico firmata Pd alle porte. Dal 15 giugno tagli alle corse e rincari dei biglietti”
11 giugno 2015, by admin
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Le politiche sul trasporto pubblico dell‘ex presidente Burlando e della sua giunta hanno portato i primi risultati negativi al trasporto pubblico locale spezzino.
La Legge Regionale n.33 approvata dalla Regione Liguria nel novembre 2013 ha in questi giorni dato il via, tramite l’Agenzia Regionale del Trasporto, alla manifestazione di interesse alla gara che affiderà l’intero trasporto pubblico locale ligure ad un solo gestore.
Vi ricordate le parole dell’allora assessore Vesco e quelle della candidata presidente Paita? “Dal 1 gennaio 2016 il nuovo gestore partirà con il servizio”.
Ovviamente sono parole che non trovano riscontro nella realtà. Questo abissale ritardo, tipico della politica italiana, ha lasciato le aziende come Atc Esercizio senza la possibilità di compiere quelli investimenti necessari per l’effettuazione di un servizio pubblico almeno dignitoso, con autobus vecchi in deposito e officine fatiscenti.
Ad aggravare il quadro ecco la Provincia della Spezia, gestore del servizio pubblico spezzino, che non ha più le necessarie risorse economiche per far fronte al mantenimento del servizio.
Atc è così costretta a ridurlo: i famigerati tagli sono sotto gli occhi di tutti.
Questa situazione è stata rappresentata dalla Provincia ai comuni spezzini in due riunioni, peccato che vi hanno partecipato solo quattro enti su trentadue: è evidente che il trasporto pubblico interessa molto poco agli amministratori locali.
La federazione provinciale spezzina di Rifondazione Comunista ha contrastato con tutti i mezzi a sua disposizione questa legge che privatizza il trasporto pubblico e che dal prossimo 15 giugno comincerà a produrre i sui effetti negativi sull’utenza: tagli alle corse e, inevitabilmente, rincari dei titoli di viaggio. Questa è la “ricetta” che rischia di portare al baratro il Tpl.
Forse è anche per via di queste scellerate politiche di privatizzazione degli ultimi anni che il Pd (vedasi Raffaella Paita) ha perso le elezioni regionali. Non certo per Luca Pastorino.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
“Grande soddisfazione per i candidati Lombardi, Novelli e Canzio. La Sinistra proceda compatta contro le due destre, in Liguria e in Italia”
8 giugno 2015, by admin
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E’ curioso, veramente curioso, pensare di schiacciare, irridere, eliminare con ogni mezzo le minoranze di sinistra (anche del proprio stesso partito!) in dissenso con l’atteggiamento ducesco del renzismo dilagante, salvo poi piagnucolare rabbiosi perchè le stesse escono dalla “ditta” e giocano la loro partita tutte insieme.
Agenda elettorale Massimo Lombardi (Rete a Sinistra): chiusura oggi al Termo, Santo Stefano e in serata con Luca Pastorino a Spezia
29 maggio 2015, by admin
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