Scure sul trasporto pubblico, Fiasella un presidente “insostenibile”

2 marzo 2011, by  
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Il voto del consiglio provinciale che decreta l’aumento delle tariffe del trasporto pubblico è l’ennesimo esempio di fallimento del presidente Fiasella, a partire dall’esito della votazione, passata per soli 3 voti di scarto, fino ad arrivare all’assenza del presidente nella discussione consiliare, segno di superficialità e di mancanza di sensibilità su un tema che tocca la quotidianità dei cittadini della provincia, sia sotto il profilo economico, quello sociale ed ambientale.

In un momento di estrema crisi economica, in cui il governo Berlusconi fa di tutto per vessare le classi sociali più deboli con continui tagli ai servizi, l’aumento delle tariffe del trasporto pubblico segna l’ennesima mattonata da parte della giunta Fiasella ed il fallimento di una seria e cosciente programmazione di mobilità sostenibile.

Si tratta anche del taglio di centinaia di migliaia di km di corse che ridurranno pesantemente la quantità e la qualità del servizio, un fallimento della politica che vuole proporre una modalità alternativa di muoversi, riducendo l’accessibilità al trasporto collettivo e ponendo le basi per un ulteriore incremento dell’uso del mezzo privato.

Ci chiediamo con che coraggio Fiasella faccia il paladino della green economy, da Agenda 21 fino al Patto dei Sindaci, se poi nel concreto attui una politica che incrementerà emissioni, consumi energetici e diminuzione della qualità dell’ambiente, costringendo le classi sociali più deboli e più esposte a questa crisi dilaniante ad ennesimi sacrifici economici?

Per tutti questi motivi il nostro voto non poteva che essere contrario, dimostrando che chi si dice di Sinistra non può sostenere questa giunta provinciale.

Il nostro tempo ci impone la centralità della questione ambientale

14 maggio 2010, by  
Archiviato in Ambiente, Primo piano

Sono molto soddisfatta del risultato ottenuto grazie alla collaborazione con tutti i Comuni della provincia“. Così ha commentato l’Assessore all’Ambiente della Provincia della Spezia Giulia Micheloni nell’ambito della conferenza tenutasi all’ENEA di Santa Teresa.

Il nostro staff, composto da laureandi dell’ Università di Genova e del Gruppo ACAM, oltre che dai tecnici della Provincia, è riuscito fin qui a fare lo screening energetico di ben 200 edifici pubblici, pari all’ 80% di tutti quelli presenti sul territorio. Mi piace, a questo proposito, riprendere quanto è stato detto nell’ultimo incontro di Bruxelles in merito al fatto che il Patto dei Sindaci esprime grandi idee che le realtà locali devono concretizzare. Da questo punto di vista mi sento di sottolineare l’azione meritoria intrapresa da tutti gli aderenti al Patto dei Sindaci che stanno collaborando attivamente per concretizzarne le linee guida. Fortunatamente si riscontra negli ultimi anni una maggiore attenzione rispetto alle problematiche legate al risparmio energetico ed alla tutela dell’ambiente. Il nostro tempo infatti ci impone di mettere al centro delle nostre riflessioni e delle nostre azioni la sostenibilità ambientale”.

La decisione di avviare gli impegni per l’ambiente sottoscritti dai Sindaci con l’adesione al Patto Europeo a partire dagli edifici pubblici è un messaggio forte delle istituzioni per essere di esempio e dimostrare che non si possono più costruire edifici “colabrodo”, involucri indifferenti rispetto alle perdite di energia, ma immobili con standard elevati di efficienza energetica e alimentati in gran parte da energia rinnovabile. L’illustrazione tecnica e i risultati della tranche di lavori dell’audit energetico che ha interessato i primi 200 edifici comunali nello spezzino è stata fatta da Paola Giannarelli responsabile Patto dei Sindaci Provincia della Spezia. dei Sulle funzioni degli enti locali nel progetto è intervenuto Rodolfo Passinetti responsabile Dipartimento Energia Ambiente Italia:  “Negli ultimi anni attorno al tema energetico si è sviluppato un apparato strategico e normativo notevole e variegato, sia a livello internazionale che nazionale. In questo quadro l’Europa ha sottoscritto un obiettivo di riduzione delle emissioni di gas climalteranti di almeno il 20% entro il 2020 rispetto al 1990, sottolineando la necessità di raggiungere l’obiettivo di risparmio dei consumi energetici del 20% e affermando l’impegno a promuovere lo sviluppo delle energie rinnovabili attraverso un obiettivo vincolante che prevede una quota del 20% di tali energie sul totale dei consumi. Per lo sviluppo di questo modello energetico più sostenibile si dà crescente importanza alla ricerca di soluzioni che coinvolgono sempre di più la sfera locale. E’ quindi evidente la necessità di valutare attraverso quali azioni e strumenti le funzioni di un Ente Locale possano esplicitarsi e dimostrarsi incisive nel momento di orientare e selezionare le scelte in campo energetico sul proprio territorio. In questo contesto si inserisce l’iniziativa Patto dei Sindaci promossa dalla Commissione Europea e mirata a coinvolgere le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica ed ambientale. I Comuni della provincia della Spezia hanno aderito al Patto dei Sindaci e, con il supporto della Provincia, stanno iniziando un percorso che li porterà ad avere un quadro conoscitivo chiaro della situazione energetica del proprio contesto territoriale, come base per predisporre ipotesi di intervento che dovrebbero concorrere alla riduzione del 20% delle proprie emissioni di gas climalteranti. Tali ipotesi di intervento entreranno a far parte del cosiddetto Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile finalizzato ad attivare politiche locali che migliorino l’efficienza energetica, aumentino il ricorso alle fonti di energia rinnovabile e stimolino il risparmio energetico e l’uso razionale dell’energia”.