Prc La Spezia sul caso Monterosso: “Ancora una volta c’è chi specula sui disastri”

6 febbraio 2016, by  
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Ciò che sta emergendo sulla cronaca di Monterosso non è che la punta di un iceberg, ennesima vicenda in cui la gestione autoritaria da parte di sindaci e di stretti gruppi di collaboratori mette in atto sfruttando le gravi condizioni del territorio, dopo una tragedia come l’alluvione del 2011.
 
Le intercettazioni che emergono hanno un rilievo politico straordinario, lasciando intendere ancora una volta il trasversalismo nell’interesse di gestire queste drammatiche situazioni non certo nell’interesse della collettività ma di pochi. Il punto di arrivo di una politica che deregola, che nasconde, che esclude partecipazione e trasparenza come elementi fondanti della vita pubblica, politica ed amministrativa. Non converrebbe scomodare la “questione morale”, tant’è che la liason che emerge tra Pd e Pdl a Monterosso non stupisce, visto che a suo tempo il sindaco Betta si presentò senza competitori alle elezioni. Ma siamo sicuri che questo sia l’epilogo?
 
Da anni associazioni ambientaliste, in totale solitudine e contro questi poteri, hanno lavorato per raccogliere documentazione e prove di come il nostro territorio è diventato un banchetto per pochi, a discapito degli interessi delle comunità e dei cittadini. Frutto di scelte di potere che hanno deliberatamente proceduto con modalità autoritarie in direzione di favorire speculazione e malaffare. In questo senso la stessa Rifondazione polemizzò con la scelta dell’allora sindaco Betta sul tentativo di fare una variante al PRG scaduto da secoli. 
 
Il dato politico ad oggi è semplice: mentre c’erano volontari che spalavano, come quelli che organizzammo con le Brigate di Solidarietà Attiva, ed aiutavano la gente, chi li amministrava pensava a “gonfiare i danni alla scuola” tanto “non se ne sarebbe accorto nessuno”. Auspichiamo che la Magistratura porti a compimento il suo lavoro, nell’interesse generale oggi più che mai, così come riteniamo doveroso che la Sinistra spezzina, ora più che mai, proceda unitamente verso un progetto di alternativa a questo sistema trasversale, che sia portatrice dell’unica rottamazione che questo paese ha bisogno, dalla corruzione e dal malaffare.
Segreteria provinciale Prc La Spezia

 

Rifondazione Comunista a congresso: domenica 1° dicembre alla sala “Caran” della Spezia si eleggono i delegati nazionali e il nuovo Cpf

22 novembre 2013, by  
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Tempo di congresso anche per Rifondazione Comunista: si terrà infatti nella giornata di domenica 1° dicembre, a partire dalle 9.30, il IX° Congresso provinciale Prc, in vista dell’appuntamento nazionale che si terrà a Perugia dal 6 all’8 dicembre prossimi.
Nel frattempo, lungo tutto il mese di novembre, si stanno tenendo i congressi territoriali che dovranno dare la linea politica sulla base delle tre mozioni presentate agli iscritti della provincia.

Terminati i congressi di circolo, domenica 1 dicembre si terrà alla sala “Caran” della Spezia l’assise provinciale che dovrà eleggere i delegati nazionali e il nuovo Comitato Politico Federale, il quale, in un secondo momento, nominerà il nuovo segretario.

Al dibattito, aperto a ogni cittadino che desideri portare il proprio contributo, saranno invitati rappresentanti delle forze politiche locali, del mondo del lavoro e dell’associazionismo spezzino.

Tanti i temi al centro della discussione: dalla crisi economica e sociale che stravolge la vita delle persone e lo stesso sistema democratico, la mancanza cronica di lavoro, l’aumento del razzismo e del neofascismo, l’abuso del territorio e della speculazione sulla vita della gente.

Argomenti che vanno affrontati con decisione in una politica oramai sempre più vuota, assolutamente non più rappresentativa degli interessi generali del Paese ma solo di una ricchissima e isolata elite.

Di tutto questo è causa ed effetto la stessa natura del governo Letta. Un governo impopolare, non deciso dalle urne ma gradito all’asse Bce-Merkel, che non ha dato alcuna risposta alla popolazione ma che anzi si è permesso di attaccare in parlamento la Costituzione italiana, vero obbiettivo della premiata ditta Pd-Pdl.

Per questi motivi non ha più senso parlare di centrosinistra come lo avevamo inteso negli ultimi anni: l’obbiettivo è la creazione di una vera Sinistra unita di lotta e di alternativa come esiste negli altri paesi europei come Francia, Grecia, Germiania, Spagna. Una Sinistra nella quale Rifondazione sarà parte costituente di un processo essenziale per la vita democratica italiana ed europea.

Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

La sentenza Dell’Utri: “Berlusconi pagava Cosa nostra”

7 settembre 2013, by  
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Qualcosa di torbido e di inquietante sta accadendo sotto il cielo d’Italia se il dispositivo della sentenza di appello che ha condannato Marcello Dell’Utri a sette anni di carcere e prova l’esistenza del patto che ha legato a doppia mandata Silvio Berlusconi a Cosa nostra non suscita una definitiva ondata di rigetto, politico e morale, verso il capo del Pdl e verso i suoi accoliti. Ieri abbiamo pubblicato gli stralci, davvero impressionanti, del giudizio che racconta “la genesi del rapporto che ha legato l’imprenditore alla mafia”, attraverso un accordo, stipulato grazie alla mediazione di Dell’Utri, fondato sulla “garanzia della protezione personale a Berlusconi tramite l’esborso di somme di denaro che quest’ultimo ha versato a Cosa nostra, consentendo che l’associazione mafiosa rafforzasse e consolidasse il proprio potere”. Eppure, il purulento gioco politico continua come se niente fosse.

Giorgio Napolitano fa novene perché la sua creatura, il governo delle ‘larghe intese’ continui il suo cammino, perché “l’insorgere di una crisi precipiterebbe il paese in gravissimi rischi”. Dunque il Presidente – si dice in ambienti del Colle – “conserva fiducia nelle dichiarazioni di Berlusconi in base alle quali il governo continua ad avere il suo sostegno”. La partnership con l’uomo di cui si è dimostrata l’organica collusione con il potere mafioso non costituisce dunque alcun problema, non rappresenta alcun rischio per il Paese e la “fiducia” nelle sue dichiarazioni non viene minimamente scossa. E il Pd? Continuerà ancora a coltivare l’illusione di un Pdl affrancato dalla morsa del padrone che lo tiene in pugno? E coloro che non hanno mai smesso di architettare astrusi marchingegni giuridici capaci di regalare al mafioso di Arcore un salvacondotto continueranno nelle loro sconce trame?

Ecco, se il sistema politico italiano è capace di digerire anche questo immondezzaio, vuol dire che l’Italia è davvero esposta ad una crisi democratica che può portare a conseguenze drammatiche. All’Italia è già toccato passare attraverso momenti come questo. O c’è una reazione, un sussulto, qui ed ora, oppure la destra che fino a poco tempo fa veniva definita come “impresentabile” e data per morta passerà come uno schiacciasassi sulle chiacchiere di un centrosinistra invertebrato e incapace di tutto. Allora saranno guai. Più seri di quanto si immagini.

Dino Greco 

liberazione.it

Portovenere, Rifondazione attacca il sindaco Cozzani sulla nomina di Giampedrone: “Non doveva essere una lista civica?”

3 agosto 2013, by  
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Le recenti nomine dell’amministrazione Cozzani, ovvero l’architetto Camisani all’urbanistica e Giacomo Giampedrone come consulente al marketing territoriale, non ci entusiasmano affatto.

Nulla da ridire in entrambi i casi sul piano personale e professionale dei nominati: il valore tecnico dell’architetto Camisani è fuori discussione ed è confermato dalle importanti commesse svolte in questi anni dallo studio prefessionale in cui opera, ma ci domandiamo come una lista che si è presentata agli elettori come “fortemente civica” e per quel motivo, almeno si credeva, ha con largo margine vinto, possa ancora definirsi tale.

Giampedrone, seppur dimessosi recentemente da incarichi formali di partito, è stato capogruppo al consiglio nel comune di Ameglia e sopratutto coordinatore provinciale per il Pdl per lungo tempo, oltre che, a quanto appare nel suo curricum on line, tuttora collaboratore di Luigi Morgillo in consiglio regionale.

Ottima persona certamente, ma difficile da considerare come “non di partito”: slogan che, ci era sembrato, fosse diffuso tra i supporter della lista Cozzani prima delle elezioni.

Diverso il problema dell’assessore esterno.

Noi di Rifondazione siamo convinti che la buona amministrazione nasca in primis da un radicato “senso” di comunità, dove conoscenza, attaccamento e lungimiranza devono viaggiare di pari passo, consentendo di coordinare tutte le scelte in maniera coerente, sempre nell’interesse della collettività. Non è certamente un dogma, ma di solito queste caratteristiche si cercano tra i propri concittadini…..

Saprà un tecnico esterno, abituato a vivere il territorio come “scenario di intervento” e non come proprio habitat raccoglierne e garantirne tutte le necessità in maniera articolata?

Non resta che sperarlo, affidando al sindaco, agli assessori eletti, ed ad una opposizione che non appare esattamente performante, la nostra rappresentanza.

Con l’occasione auspichiamo anche che l’intera sinistra locale voglia interrogarsi sui propri errori, e avviare un percorso di proposta in merito alle strategie del territorio, prima che lo stesso cada definitivamente preda di logiche sovra ordinate. Noi siamo a disposizione.

 

Saul Carassale

Segretario del circolo Prc “Lucio Mori” Porto Venere

 

 

“Buon lavoro al neo presidente Anpi Carlo Bertolani: pronti a collaborare in difesa della Costituzione”

31 luglio 2013, by  
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La federazione provinciale spezzina di Rifondazione Comunista porge i migliori auguri di buon lavoro al nuovo presidente provinciale Anpi della Spezia Carlo Bertolani e rinnova la più piena collaborazione nel segno dell’antifascismo e della difesa della Costituzione, valori insindacabili e purtroppo messi sempre più in discussione da un’indegna classe politica.

Infatti il momento storico che vive il Paese è delicatissimo. Si avvicina una battaglia campale a difesa della Costituzione, mai come ora in pericolo di morte.

Già nel 2005 il governo Berlusconi-Bossi-Fini a colpi di maggioranza andò molto vicino a stravolgerla: solo una grande campagna di opinione riuscì a creare le condizioni per lo stop deciso dal popolo italiano col referendum del 2006.

Stavolta le “larghe intese” del vergognoso duopolio Pd-Pdl toglieranno anche qualsiasi possibilità di difesa popolare, avendo ampiamente la maggioranza dei due terzi al Senato e alla Camera richiesti dalla Costituzione stessa per evitare il referendum confermativo.

Dunque questa volta l’assalto non verrà solamente dalla destra classica ma anche, e soprattutto, dallo stesso Pd che ora dovrà togliere definitavamente la maschera e dire finalmente agli italiani da che parte vuole stare.

Per questo auspichiamo che tutte le forze politiche e sociali che hanno a cuore la nostra Costituzione, nata dal sangue della Resistenza al nazifascismo, formino un unico grande fronte a sua difesa, alla Spezia come in tutta Italia.

La Costituzione è l’ultimo baluardo democratico che ci protegge dalla barbarie del neo-liberismo, che infatti la vede come un fastidioso ostacolo da rimuovere.

E’ già stata più volte tradita e aggirata, ma mai riscritta. Siamo pronti a difenderla ad ogni costo e auspichiamo che l’Anpi sia pienamente daccordo con noi.

Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

“Oggi alle 18.30 presidio in piazza Beverini contro il golpe bianco del Quirinale”

20 aprile 2013, by  
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NO ALL’INCIUCIO

NO ALLA RIELEZIONE DI NAPOLITANO

NO AL GOVERNO BERSANI E BERLUSCONI

 

SI ALLA ELEZIONE DI RODOTA’ PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Il circolo di Rifondazione Comunista “Tina Modotti” della Spezia organizza per questo pomeriggio alle 18.30 in piazza Beverini un presidio di protesta contro l’incredibile scelta di rieleggere Napolitano presidente della Repubblica.

Dopo i pasticci dei giorni scorsi, stamattina Berlusconi e Bersani, i responsabili principali di questo disastro, hanno chiesto a Napolitano di ricandidarsi, cosa che ovviamente Napolitano ha prontamente fatto. Questo inciucio è il preludio di un governo di PD e PDL che proseguirebbe le deleterie politiche antisociali di Monti e produrrebbe una manomissione della Costituzione. Sarebbe la vittoria dei poteri forti, di quelli stessi che nel novembre 2011 hanno imposto Monti presidente del Consiglio e ne abbiamo visto le conseguenze. Hanno commissariato l’Italia e stanno facendo un vero e proprio golpe bianco. Invitiamo tutti i cittadini a scendere in piazza, a Roma davanti a Montecitorio, nelle diverse città davanti alle prefetture o in luoghi centrali. Per protestare contro la rielezione di Napolitano, contro il governissimo e le sue politiche antipopolari, per Rodotà Presidente.

NOI SIAMO CONTRARI A QUESTO INCIUCIO E CHIEDIAMO AI PARLAMENTARI DI ELEGGERE STEFANO RODOTA’ PRESIDENTE DELLLA REPUBBLICA.

 

Proponiamo a tutti gli uomini e le donne di sinistra di costruire insieme adesso, una forza unitaria della sinistra, fuori e contro questi poteri forti che hanno sequestrato il paese, centro destra e centro sinistra.

 

Rifondazione Comunista La Spezia

Firma per Stefano Rodotà presidente della Repubblica!

17 aprile 2013, by  
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Firma qui l’appello per Rodotà presidente:

nobavaglio.it/rodotapresidente/

 

Il Partito Democratico è di fronte ad uno snodo cruciale. Della sua politica e, con ogni probabilità, della sua storia. Non serve ricorrere alla pungente (quanto efficace) ironia di Crozza per capire che le scelte di campo per l’elezione del presidente della Repubblica (e per il futuro governo) sono fra loro sideralmente lontane. L’una prefigura un compromesso bastardo del Pd con la destra, l’ennesima riesumazione “mesmeriana” di Berlusconi, la rotta verso un governo di centro-centrodestra che implicherà la prosecuzione di politiche antisociali di impronta liberista. L’altra comporta l’apertura di una fase certo inedita, ma appunto per questo aperta a sviluppi positivi, con la destra fuori dal terreno di gioco e con una potenziale modificazione di tutte le alleanze politiche.

Nei prossimi giorni, forse ore, si giocherà la partita decisiva.
Il M5S, una volta accertata la saggia rinuncia di Milena Gabanelli, si appresta a candidare Stefano Rodotà. Una proposta seria, autorevole, netta, anzi nettissima, nel solco dei valori fondanti della Costituzione. Se il Pd farà propria quella proposta e vi farà convergere i propri voti, tutta la politica, anche quella delle stagnanti atmosfere istituzionali, si metterà in moto. E sarà a quel punto più difficile per i 5Stelle sottrarsi ad un qualche coinvolgimento nella formazione del nuovo governo. Se invece la scelta cadrà su Giuliano Amato (o dintorni) l’implosione politica sarà assicurata e il basamento politico del governo, il suo “scopo”, come si dice oggi, non potrà che reiterare le politiche di austerity e la sudditanza dell’Italia al direttorio europeo e ai patti iugulatori che ne sono la quintessenza.

Dice un adagio popolare che, alla fine, “si cade sempre dalla parte dove si pende”, e la ragione non induce ad essere ottimisti circa l’orientamento che assumerà un Pd a forte trazione moderata. Nell’uno come nell’altro caso, la scelta non sarà indolore e costringerà il carrozzone democratico ad uscire dal guado.

Forse mai come ora sarebbe necessaria l’aggregazione di una sinistra anticapitalista, capace di riunire attorno ad un progetto di radicale alternativa sociale e di governo l’arcipelago di soggettività che sino ad ora non hanno trovato la forza, la volontà, l’intelligenza di rinunciare ad autoreferenziali primazie che si risolvono puntualmente in sterili baruffe identitarie, tutte nel perimetro di un bicchiere d’acqua. Per rivolgersi ad un popolo in larghissima parte colpito, ma spaesato, disilluso e privo di rappresentanza.

I comunisti, se capaci – una buona volta – di superare incrostazioni burocratiche, settarismi correntizi, vizi da piccolo ceto politico, possono dare a questo processo unitario un contributo essenziale.

Dino Greco

www.liberazione.it

“Bonanini in Europa è un’offesa a tutti gli spezzini. Il Pd si faccia un esame di coscienza e disconosca tale nomina”

14 marzo 2013, by  
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Rifondazione Comunista della Spezia esprime la propria indignazione per l’approdo di Franco Bonanini, principale imputato nello scandalo “Parcopopoli” che lo ha visto coinvolto per la gestione del Parco nazionale delle Cinque Terre, al parlamento europeo come primo dei non eletti nel 2009. Tutto ciò in virtù della scelta dell’eurodeputato Gianluca Susta, ex Pd, di optare per la sua elezione in Senato nelle fila della lista Monti alle ultime elezioni politiche.
Riteniamo questa eventualità politicamente e moralmente inaccettabile, oltre che offensiva per tutta la popolazione del nostro territorio. Un insulto a chi ha resistito in questi anni, pagando personalmente, una gestione “faraonica” narrata nelle 900 pagine di ordinanza di custodia cautelare nei confronti dello stesso Bonanini.
Evidentemente la questione morale è ancora un orpello insignificante nella politica locale e nazionale. Infatti, se da un lato assistiamo alle tragicomiche manifestazioni del Pdl contro la magistratura, dall’altro si osserva il silenzio assordante del Pd, i cui dirigenti oggi forse sono troppo impegnati nelle proprie tristi beghe tra fazioni per occuparsi di questo caso spinoso.
A un giorno dall’inizio del mandato parlamentare delle nuove camere, Rifondazione chiede all’onorevole Susta di fare un passo indietro e al partito che ha eletto Bonamini a Bruxelles, il Pd, di disconoscere pubblicamente tale nomina, nel rispetto dei cittadini spezzini e italiani che non meritano di essere rappresentati da simili personaggi.
Rifondazione Comunista, federazione prov.le La Spezia

Rivoluzione Civile La Spezia: “Con Alberto Lucarelli in difesa delle municipalizzate e del territorio”

Centro Allende alla Spezia stracolmo ieri sera per Alberto Lucarelli, giurista e professore all’Università di Napoli, ex assessore ai beni comuni nella giunta de Magistris ed estensore dei vittoriosi quesiti referendari sull’acqua del 2011.

Lucarelli, candidato numero 2 alla Camera per la regione Liguria in Rivoluzione Civile – Lista Ingroia, ha infiammato il popolo della sinistra spezzina sottolineando come la prossima rappresentanza parlamentare di Rivoluzione Civile sarà fondamentale per la lotta contro il duopolio Pd-Pdl, asserviti totalmente al neoliberismo come ha dimostrato il disegno eversivo della Costituzione attuato dal governo Monti, sostenuto da entrambi gli schieramenti che ora fanno finta di contrastarsi, in un ottica bipolare che favorirà sempre e solo gli interessi della grande economia finanziaria. Tutto questo è già stato sottoscritto dalla carta d’intenti sottoscritta da Sel che sarà costretta ad eseguire i voleri del Pd.

Lucarelli ha raccontato la vittoriosa lotta nel Comune di Napoli contro le logiche mafiose-clientelari che hanno messo in ginocchio la città partenopea, la lotta contro la privatizzazione dei servizi pubblici, sottolineando la virtuosa esperienza napoletana, che ha contrasto alla logica del profitto, contro i privilegi di manager strapagati, con l’assunzione di una responsabilità che oggi nessuno al il coraggio di avere.

Il fulcro dell’agire politico e istituzionale – spiega Lucarelli – deve essere solo e soltanto la Costituzione italiana, non come esercizio retorico, ma come corpo vivo che deve esprimersi ed essere difeso continuamente. Monti ora, Berlusconi prima, hanno continuamente e ripetutamente violato tanto i principi costituzionali dei diritti al lavoro, scuola e università, sanità e servizi pubblici (trasporto, acqua, rifiuti) quanto la volontà popolare espressa da 27 milioni di cittadini con il referendum del 2011, costantemente sotto attacco e negazione”.

All’assemblea sono intervenuti numerosi esponenti della società civile spezzina: dai lavoratori di Acam, alle prese con la più grave crisi aziendale della municipalizzata di via Picco, ai Murati Vivi di Marola, dagli studenti universitari, ai ragazzi della Val di Vara disastrata dall’alluvione del 25 ottobre, dal comitato Acqua Bene Comune al comitato Sanità Val di Magra. Lucarelli ha rilanciato i tanti spunti di discussione con un impegno preciso, in un auspicato mandato parlamentare in difesa dei diritti del lavoro, dell’ambiente e del sociale, che nei territori si traduca in una voce per queste realtà, dimenticate da una politica attenta solo a se stessa, o strumentalizzate da una protesta che non ha uno straccio di proposta.

 

Rivoluzione Civile La Spezia

rivoluzionecivilespezia.wordpress.com

Carassale (Prc Portovenere): “Lista civica per le comunali, da creare un percorso sui idee chiare”

 

Le recenti dichiarazioni a mezzo stampa del consigliere di Porto Venere Cozzani, ex Pdl, che auspica la creazione di una lista civica per le prossime amministrative e ne indica la tempistica di presentazione (!!!) ed alcuni punti salienti del progetto, da un lato ci rallegrano, essendo quella della lista civica una delle soluzioni anche da noi auspicate, ma dall’altro ci obbligano a rimarcare un paio di considerazioni:

1) per rinnovare sul serio la politica, oltre che buone intenzioni e qualche volto nuovo, servono nuovi metodi. 

2) la creazione di una lista basata su concetti guida chiari, netti e condivisi, discussi preventivamente tra i cittadini interessati, e poi attuati scrupolosamente dal gruppo candidato ed eventualmente eletto, può essere un giusto piede con cui avviare un percorso.

Il circolo Prc “Lucio Mori”, pur con tutte le distanze che da sempre rimarca con l’attuale maggioranza e soprattutto da alcune scelte da essa operate, non si sente invece di promuovere o supportare tout-court iniziative tenute insieme solo dalla volontà di antagonismo al Pd, destinate ad accorpare diverse ed inconciliabili visioni del territorio oppure nate da micro interessi (seppur legittimi) di qualche componente.

Sui principali temi locali le nostre posizioni, sempre le stesse, sono note da tempo, è partendo da quelle che vorremmo confrontarci e dare un leale contributo a chi vorrà scendere in campo, così come non ci spaventerebbe l’idea di una lista “in solitudine” a fronte di proposte poco convincenti.

 

Saul Carassale

segretario del circolo Prc di Porto Venere “Lucio Mori

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