“Una trasmissione ha acceso la coscienza? Bene, si vada fino in fondo”

13 febbraio 2014, by  
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Siamo lieti che la puntata di Presadiretta, “L’Italia dei fuochi, abbia smosso l’attenzione del ministro Orlando, del sindaco Federici, addirittura del presidente dell’autorità portuale attuale (Forcieri) e passata (Bucchioni). La domanda che sorge spontanea è: ma dov’erano fino ad oggi?“. Tuttavia tale sensibilità non l’abbiamo colta in questi anni, quando denunciavamo con la Casa della Legalità, con il Forum Ambientalista, con i comitati di RossoCetraro, le vicende delle navi dei veleni.
Siamo pragmatici, perciò ben venga ogni risveglio, seppur tardivo, anche perchè in certi casi occorre ricordare che fino a pochi mesi fa, il sindaco Federici, commentava con una nota ufficiale la declassificazione dell’area di Pitelli da sito di interesse nazionale a regionale come “notizia di straordinaria importanza” gioendo per questo e dichiarando che ora siamo finalmente una città normale .
Un modo assai curioso per un sindaco di definire una città normale, dove all’interno del proprio territorio esiste uno stupro con chissà quali veleni, che taluni hanno sempre voluto utilizzare ancora oggi come discarica di servizio. Ma quando
Rifondazione faceva le barricate su queste proposte scellerate c’è chi ha strumentalizzato vergognosamente i lavoratori di Acam. Auspichiamo che le indagini annunciate dal ministro e auspicate dai presidenti dell’AP vengano fatte al più presto e con totale trasparenza, se non altro perché, è bene ricordarlo, il porto spezzino andrà in mano ad un unico terminalista monopolista, una condizione davvero strana e che non fa presagire condizioni di trasparenza.
Siamo poi certi che la questione sollevata dalle dichiarazioni di Schiavone termini con il porto e Pitelli? In tutta la provincia ci sono disseminate discariche, come emerso dalle rive del Magra o nella vallata del Vara, senza contare i sistemi di cave nelle colline, che andrebbero monitorate e severamente verificate. Poi c’è il mare. In tal senso auspichiamo che il consiglio comunale straordinario richiesto da Simona Cossu, nostra capogruppo, non sia una passerella di dichiarazioni buoniste, ma il momento di un confronto serio e costruttivo, ossia di assunzione di impegni concreti e non di anestizzazioni ulteriori.
Segreteria provinciale Prc La Spezia

Interramenti di rifiuti tossico-nocivi alla Spezia: Simona Cossu chiede un consiglio comunale straordinario alla presidente Laura Cremolini

11 febbraio 2014, by  
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Gentile Presidente,

Le scriviamo perché in questo momento riteniamo, prima da cittadini, ma soprattutto da rappresentanti di questa comunità, doveroso rivolgerci a Lei, come garante dei lavori del nostro consiglio comunale, per esprimere le nostre forti preoccupazioni circa le notizie che si susseguono in tema di traffici dei rifiuti che vedono il nostro territorio coinvolto.

Oggi riecheggia assordante il silenzio delle istituzioni locali su ciò che emerge in relazione a questo delicatissimo tema, silenzio associato alla sordità di chi non vuol sentire le ragioni di chi in questi anni ha cercato di portare all’ordine del giorno temi scottanti come i traffici dei rifiuti e l’uso sconsiderato del nostro territorio con discariche.

Abbiamo assistito sgomenti ad un processo, quello della discarica di Pitelli, che ha visto gli imputati prosciolti da ogni accusa per non aver commesso il fatto. Neanche a dirsi, il lavoro di un tribunale è doveroso rispettarlo, in troppe occasione questo paese ha visto sminuito il ruolo e l’autorevolezza di questo potere fondamentale per l’esercizio di una vera Democrazia. Tuttavia quale Democrazia può ritenersi tale di fronte ad un fatto incontestabile tanto è oggettivamente materiale come la presenza delle discariche di Pitelli?

Abbiamo assistito in queste settimane ad un susseguirsi di informazioni di soggetti legati alla criminalità organizzata che hanno esplicitamente chiamato in causa il nostro territorio circa la presenza di rifiuti tossico-nocivi. Non si tratta di un episodio. Prima di Schiavone, il pentito Fonti dichiarò la presenza di navi affondate al largo del mare spezzino, poi le intercettazioni fatte nel 1996 dalla Procura di Asti, relative al porticciolo Mirabello portano alla luce situazioni inquietanti.

Purtroppo la preoccupazione non riguarda solo Pitelli. Emergono inquietanti situazioni nella Val di Magra, circa la presenza di rifiuti interrati sulle sponde del fiume, emersi in relazione all’azione erosiva del fiume, così come occorrerebbe domandarsi chi e cosa è stato conferito nelle tante discariche della Val di Vara. Ma restando nel perimetro del nostro non posso non porLe attenzione ai sistemi di cave che sono presenti nelle nostre colline e come queste realtà potrebbero prestarsi a queste degenerazioni. Non possono non pensare a quelle aree fuori dal controllo pubblico, in quanto aree militari, ma che documenti alla mano sappiamo con certezza che sono luoghi di conferimento di rifiuti tossico-nocivi, uno su tutti, il campo in ferro dell’Arsenale.

In questo contesto, che riteniamo allarmante, ciò che ci sgomenta è la totale assenza di una reazione da parte delle istituzioni, che talvolta intervengono per sminuire la gravità oggettiva di un territorio estremamente colpito in termini di nocività ambientale. In tal senso basterebbe citare l’incidenza inquinante di centrale Enel e del Porto, senza contare l’impossibilità di appurare le condizioni delle aree militari, tra cui spicca il Campo in Ferro in Arsenale.

RingraziandoLa per la cortese attenzione siamo a chiederLe la convocazione straordinaria del Consiglio Comunale in cui si apra un dibattito pubblico su questa vicenda, ai sensi dell’art 44 comma 1 dello Statuto. Riteniamo doveroso che l’Amministrazione. Riferisca in Consiglio e siamo anche a chiederle, vista la delicatezza e la gravità dei fatti in discussione, di voler invitare a partecipare al Consiglio Anche il nostro concittadino Ministro dell’Ambiente.

La saluto cordialmente,

Simona Cossu

Consigliera Comunale di Rifondazione Comunista La Spezia

Spezia crocevia di armi e rifiuti, Lombardi: “Le nuove dichiarazioni del pentito Schiavone confermano antichi sospetti”

5 febbraio 2014, by  
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Massimo Lombardi, segretario di Rifondazione Comunista, commenta così le affermazioni del pentito di camorra Carmine Schiavone: «Abbiamo sempre sostenuto che Spezia sia stata un crocevia significativo dei traffici di armi e di rifiuti. Che lo sia anche della droga, è sotto gli occhi di tutti, le molte indagini lo hanno confermato. Quello che ha detto Schiavone rilancia sospetti che ci sono sempre stati. Purtroppo quando si fanno queste affermazioni in sede istituzionale ci si sente tacciare di raccontare una sorta di favola: ma la realtà è che ci sono sempre state, e che ci sono delle zone d’ombra. Anche quando era venuta Ilaria Alpi, insieme ai giornalisti di Famiglia Cristiana che indagavano su questi traffici, erano emersi elementi forti sul ruolo del porto e sulle discariche. Quanto ribadisce Schiavone, conferma elementi che erano già venuti fuori. Noi li abbiamo sempre sostenuti: ci sono delle anomalie, e ci sono purtroppo poteri forti che ancora ostacolano l’accertamento della verità».

Da www.ilsecoloxix.it

Massimo Lombardi,

Segretario provinciale Rifondazione Comunista La Spezia