Rifondazione Comunista spezzina piange la scomparsa del professor Silvano D’Alto, scomparso lo scorso 1 maggio ad 82 anni, dopo una lunga malattia.
Uomo di grandissimo spessore intellettuale e umano, è sempre stato al nostro fianco nella battaglie in difesa dell’ambiente e dei beni comuni.
Nonostante i tanti anni di carriera all’università di Pisa, il professore non ha mai dimenticato il legame con la sua terra di origine, la Val di Magra e la provincia spezzina.
Urbanista, sociologo e architetto di fama internazionale, allievo del mitico professor Michelucci, D’Alto è stato un punto di riferimento nelle battaglie ambientali contro la cementificazione selvaggia e per un’urbanistica al servizio della collettività e non delle speculazioni dei soliti noti.
Lo ricordiamo con affetto nell’iniziativa del dicembre del 2008 al Favaro, quando, assieme ad Haidi Giuliani, tenne una bellissima conferenza sulle periferie urbane e in numerose altri incontri organizzati da Rifondazione negli anni. Ciao Maestro, non ti dimenticheremo!
Rifondazione comunista, federazione provinciale La Spezia
La federazione spezzina di Rifondazione Comunista esprime piena solidarietà alle compagne della “Mala Servanen Jin”, la casa delle donne di Pisa, brutalmente sgomberata pochi giorni fa dalle forze dell’ordine fa dopo circa due mesi di occupazione pacifica dello stabile, di proprietà del comune, da tempo abbandonato a se stesso.
Le autorità pisane, guidate dalla repressiva giunta Pd del sindaco Filippeschi, hanno pensato bene di agire con un atto di forza assurdo contro persone inermi, “colpevoli” solo di avere organizzato un presidio sociale e culturale a difesa delle difesa delle fasce più deboli della popolazione, oltre a recuperare edifici destinati alla rovina facendoli divenire un bene comune al servizio di tutti.
Si tratta di un luogo capace di ospitare numerose persone in difficoltà e un tempo destinato all’accoglienza dei migranti. Ma il Pd, da nord a sud, non fa altro che ritagliarsi ruoli sempre più vicini alla peggiore destra, ben supportati da un ministro degli interni come Minniti, che proprio ieri si trovava a Spezia per partecipare alla campagna elettorale per le amministrative.
Registriamo infatti come la solerzia delle amministrazioni comunali nell’utilizzo della forza sia inversamente proporzionale alle risposte sul piano politico che esse – non – forniscono per risolvere le principali problematiche sociali delle proprie città.
Ribadiamo la nostra vicinanza agli occupanti augurandoci che finisca al più presto questo clima di violenza e di repressione nei confronti di chi non si allinea ai dettami del potere costituito.
Rifondazione Comunista, federazione La Spezia
Domani pomeriggio alle 17 presso l’Urban Center del Teatro Civico della Spezia si terrà l’iniziativa pubblica “Un’altra città è possibile” organizzata dal gruppo consiliare comunale di Rifondazione Comunista.
Una tavola rotonda per analizzare e commentare due ottime esperienze politiche della sinistra in città importanti come Napoli e Pisa. Il capoluogo campano è la prima grande città interamente amministrata da una giunta “rossa” a guida Luigi De Magistris, mentre la realtà pisana vede il gruppo “Una città in comune” all’opposizione contro il Partito Democratico.
Due esperienze nate dal basso e con il sostegno di un’autentica partecipazione popolare, che mettono al centro del proprio operato la
difesa dei beni comuni come acqua e servizi pubblici, coniugata con la
difesa del lavoro e dell’ambiente fino ad arrivare ai diritti civili e sociali come la casa.
Esperienze preziose che dimostrano come la sinistra possa non solo essere una voce di opposizione, ma anche di governo, che un’altra via per governare è possibile, fuori dalle logiche capitalistiche delle privatizzazioni e della corruzione a cui la politica di oggi è schiava.
E ci auguriamo che anche Spezia si rifaccia a quel modello di amministrazione, con una sinistra che sia finalemente protagonista di importanti cambiamenti sociali e politici.
Ne parleremo con la consigliera comunale di Napoli Elena Coccia, della lista “Napoli bene comune” e con il consigliere di “Una città in comune” di Pisa Ciccio Auletta.
Coordina William Domenichini, della redazione di Informazione Sostenibile. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Sabato 16 novembre sarà una giornata di lotta molto intensa che attraverserà l’Italia come un fiume in piena. In Val di Susa si scenderà in piazza contro la TAV, per un altro modello di sviluppo e di democrazia, a Gradisca, per chiudere subito tutti i CIE, per un altra politica delle migrazioni e dei diritti di cittadinanza, a Napoli contro il biocidio e le ecomafie, per la giustizia sociale e ambientale.
Una delegazione spezzina di Rifondazione sarà presente a Pisa, dove questo fiume in piena attraverserà la città toscana per difendere i beni comuni, per la riappropriazione degli spazi sociali, in solidarietà all’ex colorificio liberato, sgomberato nel silenzio della giunta Pd – Sel, pochi giorni fa.
Con la delegazione spezzina del Prc manifesterà la consigliera comunale Simona Cossu, già presentatrice di una mozione consiliare in difesa dell’esperienza pisana. “L’ex Colorificio, dichiara Simona Cossu, va oltre la città di Pisa, rappresenta realmente un’esperienza straordinaria di riappropriazione della proprietà collettiva e pubblica, la difesa di un bene comune, mentre la proprietà privata delocalizzava ed ha lasciato a casa lavoratori e lavoratrici. Un’esperienza che ha ridato uno spazio sociale ad una comunità, come hanno dimostrato le tante iniziative straordinarie che lo hanno animato. Difendiamo questa esperienza nella speranza è ci contamini, perchè anche alla Spezia chi è portatore di un pensiero critico non ha spazi di costruzione sociale“.
Rifondazione Comunista La Spezia
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La federazione provinciale di Rifondazione Comunista della Spezia esprime la totale solidarietà con le compagne/i dell’ex-Colorificio liberato di Pisa, un’esperienza straordinaria di partecipazione e di bene comune che in questo momento è sotto sgombero da parte delle forze di polizia, nel silenzio più assoluto dell’amministrazione pisana.
Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza alla loro lotta perchè crediamo che quell’esperienza sia un’anima straordinaria di quella società che in Italia non vuole cedere alla mercificazione di tutto e di tutti, costruendo concretamente e quotidianamente un altro mondo possibile.
Lascia sgomenti il silenzio assordante delle istituzioni pisane su questo vicenda che vorrebbe segnare la fine di un’esperienza straordinaria. L’assedio dell’ex-Colorificio ed il sindaco pisano del Pd si rifiuta di fare da intermediario con le forze dell’ordine, dimenticandosi volontariamente dell’impegno preso dal consiglio comunale, votato e sollecitato da tantissimi sindaci di tutta Italia (compreso quello spezzino, Federici, grazie alla mozione di Simona Cossu).
Ancora una volta chi parla di legalità tradisce la democrazia.
Ora e sempre Resistenza all’ex-Colorificio. A tutti coloro i quali oggi lottano per difenderlo va il nostro pensiero e la nostra solidarietà.
Rifondazione Comunista La Spezia
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Ancora una volta il diritto di proprietà prevale sul diritto della cittadinanza di riappropriarsi di luoghi in totale abbandono per restituirli alla loro funzione sociale.
Il tribunale di Pisa ha disposto il sequestro immediato dell’ex Colorificio che era stato liberato 11 mesi fa dai cittadini, ridando vita sociale ad un luogo abbandonato dalla delocalizzazione di padroni che hanno pensato bene di chiudere sulla pelle dei lavoratori un fabbrica.
L’ex Colorificio va oltre la città di Pisa e rappresenta realmente un bene comune, ben lontano dalla retorica di certe propagande elettorali che rasentano il ridicolo, tanto nel locale, quanto nel nazionale. Lo dimostrano quotidianamente, lo hanno dimostrato le tante iniziative straordinarie che lo animano.
Un’esperienza riconosciuta anche dal Consiglio d’Europa, che ha scelto gli attivisti dell’ex Colorificio come moderatori a una conferenza sulle politiche di gestione condivisa delle risorse. Si chiamerà “Responding Together. Citizens engagement in reducing poverty and inequalities” e si svolgerà dal 4 al 6 novembre a Strasburgo.
Ritengo che con la liberazione l’ex-Colorificio di Pisa, creando il Municipio dei Beni comuni, abbiano solo applicato la Costituzione italiana, poiché l’attività economica non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale (art 41) e poichè la proprietà privata ed il suo godimento hanno dei limiti nella funzione sociale (art. 42), togliendo al degrado e ridando alla città di Pisa un’ampia area della città, abbandonata da 8 anni, impedendo l’ennesimo progetto speculativo, come dimostra la richiesta di variante urbanistica presentata dalla proprietà.
In coerenza con l’impegno assunto dal Sindaco della Spezia in sede di consiglio comunale, chiedo che intervenga direttamente affinchè il collega pisano, Marco Filippeschi, dia la possibilità di continuare questa esperienza sociale straordinaria, che indica la possibilità concreta di porre un argine alla mercificazione degli spazi urbani.
Giù le mani dall’ex-Colorificio liberato a Pisa!
Simona Cossu
Capogruppo Rifondazione Comunista
Consiglio comunale La Spezia
In questa delicata giornata elettorale, putroppo va registrata un’altra tragedia sul lavoro nel nostro territorio.
Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra spezzina è profondamente vicina alla famiglia della povera Cristina Pedrazzi, postina investita da un camion pochi giorni fa a Sarzana mentre era al lavoro sul suo scooter di servizio e mai più ripresa dopo essere stata trasportata d’urgenza al Santa Chiara di Pisa. Cristina è morta oggi dopo quattro giorni di agonia.
Un’altra vittima si aggiunge allo sterminato elenco di caduti sul lavoro in Italia e non vorremmo che questa giornata si perdesse solo in commenti post voto, oscurando l’incredibile disgrazia di Cristina e dei suoi cari.
Oggi è una giornata di lutto, perchè un’altra persona è morta lavorando. E non ci sono elezioni che tengono.
Rifondazione Comunista/Federazione della Sinsitra La Spezia