Scomparsa giudice Attinà, Prc La Spezia: “Un simbolo di giustizia per tutti gli spezzini contro i disastri ambientali”

1 settembre 2018, by  
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La federazione provinciale spezzina di Rifondazione Comunista esprime il proprio forte cordoglio per la scomparsa avvenuta oggi del grande Rodolfo Attinà, il magistrato titolare di numerose inchieste contro gli scempi ambientali della nostra provincia. 
 
Nel 1984 pose per la prima volta sotto sequestro la “collina dei veleni” di Pitelli, l’ormai famigerata discarica che tenne chiusa fino al 1986, ossia dieci anni prima dell’inchiesta-scandalo della procura di Asti che portò alla ribalta nazionale l’enormità del disastro.
 
Il dottor Attinà è stato un giudice in prima linea, che ha sempre difeso i cittadini e l’ambiente contro le nefandezze di un sistema politico-economico minato dalla corruzione, dall’opportunismo, dal clientelismo e dall’affarismo senza scrupoli nel nome del dio-profitto.
 
Per gli spezzini un vero e proprio baluardo di integrità e moralità, che ha dato voce al senso di giustizia e di riscatto di una popolazione ferita troppe volte nella sua salute e nel suo territorio. Come non dimenticare, solo per fare un esempio, gli striscioni inneggianti il suo nome apparsi al Senato di Lerici all’indomani dell’inchiesta sulla Cava Viti.  
 
Rifondazione si stringe al dolore dei familiari in questi momenti dolorosi, ricordando con vivo affetto il coraggio e la forza del giudice Attinà. 
 
Spezia non dimentica!
 
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

“Lutto per la scomparsa della compagna Graziella Mascia, parlamentare Prc attenta al territorio spezzino”

13 marzo 2018, by  
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La federazione spezzina di Rifondazione Comunista si unisce al lutto di tutto il partito per la prematura scomparsa della cara compagna Graziella Mascia, volto storico del Pci e del Prc, di cui fu deputata dal 2001 al 2008. Graziella era una grande appassionata di tematiche ambientali e proprio su questo fronte non possiamo dimenticare la sua costante presenza negli anni sul nostro territorio e il suo interessamento particolare allo scandalo-Pitelli.

A Graziella era anche legato un altro fatto che ci lega indissolubilmente con la storia recente del Paese e della Liguria: la tragedia del G8 di Genova del 2001 della quale fu protagonista  prima come attivista e in seguito come prima firmataria della relazione di minoranza nel comitato parlamentare di quei clamorosi fatti che suscitarono tanto clamore e indignazione nell’opinione pubblica italiana. Ci stringiamo ai familiari e ai compagni in questo momento di grande dolore. Che la terra sia lieve, compagna Graziella.
Rifondazione comunista, federazione provinciale La Spezia

A Duvia i lavori per lo smaltimento scavi del Felettino, Prc La Spezia: “Un vero schiaffo alla città”

8 agosto 2016, by  
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Riteniamo sia un vero e proprio schiaffo alla città della Spezia l’assegnazione dell’appalto di smaltimento delle terre di scavo per il nuovo ospedale del Felettino all’Orazio Duvia & C

Inutile sottolineare, infatti, come tale nome sia legato indissolubilmente a una delle pagine più oscure della nostra provincia e non solo, quella della famigerata discarica di Pitelli che tanto ha nuociuto alla salute dei nostri concittadini
 
A oltre trent’anni dallo scandalo, vedere lo stesso Duvia occuparsi dei lavori per il futuro polo medico spezzino ha il sapore di un’autentica beffa. 
 
Ci auguriamo che tale nostra indignazione venga espressa anche dalle altre forze politiche nonché le istituzioni e le associazioni spezzine.
 
Pitelli è una ferita ancora aperta che non si rimarginerà tanto facilmente. Spezia non può essere presa in giro ancora una volta.
 
Sollecitiamo inoltre l’attenzione, rimanendo sul tema-Felettino, sul caso dei lavori dell’innalzamento del 5° piano dell’ospedale, mai utilizzato, sul quali pende un esposto in procura firmato da numerosi cittadini spezzini per denunciare l’ennesimo sperpero di denaro pubblico. 
 
Chiediamo pertanto alle istituzioni competenti e alla magistratura di fare chiarezza sul caso prima che l’edificio venga definitivamente demolito.
 
 
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia  

Lombardi (Rete a Sinistra): “Parole di giustizia o ipocrisia? Spezia sta ancora pagando le sue ingiustizie”

25 maggio 2015, by  
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Si è chiusa a Spezia la rassegna “Parole di giustizia”. 

Un evento culturale molto importante per la nostra città: per tre giorni si è discusso di democrazia, scuola e politica al massimo livello, con alcuni tra i più importanti intellettuali del nostro paese.

 Notevole l’iniziativa, altrettanto degna di nota l’ipocrisia di fondo.

Infatti, cosa c’è di giusto nella “Democrazia Renziana” di questi tempi?

Quella dell’uomo solo al comando, imperatore quasi assoluto che sta mettendo la mordacchia all’intero sistema giudiziario scontrandosi duramente con i magistrati come mai era riuscito a fare il governo Berlusconi?Quella che con l’Italicum, vergognosamente approvato a colpi di fiducia come il governo Mussolini fece con la famigerata legge-Acerbo, viene blindata ancora di più la casta dei politici di Roma, aumentando a dismisura il divario già enorme tra cittadini e istituzioni?
Quella che, parole di Renzi, vuole “accorpare” i sindacati?
Quella che vuole distruggere definitivamente la scuola pubblica, dopo aver fatto a pezzi il mondo del lavoro?

Di quale giustizia stiamo parlando? Questa, per chi non se la ricorda, è la breve storia d’Italia dell’ultimo anno e mezzo.

E dato che l’amministrazione comunale spezzina e quella regionale si sperticano negli elogi al presidente del consiglio, nel tentativo affannoso di mettersi in luce presso il principe, mi sembra di poter affermare che si sia trattato di uno show vuoto e vano, da intitolare con “Parole di ipocrisia”, o meglio,  “Parole di ingiustia”.

Quell’ingiustizia che Spezia ha da sempre sofferto sulla propria pellel’ingiustizia degli scandali ambientali, da Pitelli all’amianto, dall’aria avvelenata dall’Enel al nostro meraviglioso “golfo dei veleni”, fino ad arrivare all’ingiustizia dell’occupazione delle aree militari, che da oltre un secolo privano quasi interamente i cittadini del nostro bene più prezioso, il mare.

Di queste ingiustizie gli illuminati amministratori tacciono.

E infine, a proposito di questioni militari, voglio aggiungere una piccola riflessione nell’importante ricorrenza a cent’anni dall’ingresso italiano nella Grande guerra. 

Anche allora fu un atto di scandalosa ingiustiziain primis contro la stessa democrazia: fu un blitz del governo, appoggiato dalla casa reale, a scavalcare indegnamente il parlamento e l’intero popolo italiano, contrario in stragrande maggioranza al conflitto.

Pochissimi individui, sovvenzionati già allora dagli appetiti dell’industria bellica e dal capitalismo internazionale, e sorretti dalle grida deliranti di qualche vate in piazza, portarono al macello 600000 giovani, rasi al suolo da una guerra indegna, combattuta a tradimento e senza pietà nel nome dello stesso popolo che veniva portato al massacro. 
La più grande delle ingiustizie, quella del potere, pagata con il sangue della meglio gioventù di allora, tra cui, naturalmente, anche migliaia di spezzini.
Oggi, dopo un secolo, regna un insensato e sempre più crescente nazionalismo, la benzina che ha innescato, e sta re-innescando, il germe del fascismo. Ed è una realtà da combattere.
Massimo Lombardi,
 
candidato al consiglio regionale della Liguria 
 
Rete a Sinistra – Pastorino Presidente

Vergassola nuovo coordinatore dei circoli cittadini: “Aree militari, case popolari, sanità e centrale Enel al centro delle lotte”

10 febbraio 2015, by  
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Filippo Vergassola, 22 anni, è il nuovo coordinatore comunale dei circoli di Rifondazione Comunista della Spezia. Studente universitario di scienze giuridiche, fa già parte della segreteria provinciale di Rifondazione con l’incarico di coordinatore dei Giovani Comunisti nonché responsabile Scuola e Università.

Coordinerà i circoli di Marola – Ponente, “Modotti”- Centro, Migliarina, “Fosella”- Melara e Pitelli con l’obbiettivo di intensificare le fondamentali lotte spezzine del partito: dalla liberazione delle aree della Marina militare, allo stop alla vendita delle case popolari, fino arrivare alla sanità pubblica, contro la crisi dramamtica del nostro sistema ospedaliero e la battaglia per la chiusura del settore a carbone della centrale Enel “Montale”.

Temi che verranno affontati dai circoli assieme al capogrupo Prc in consiglio comunale Edmondo Bucchioni tenendo sempre la più proficua collaborazione con le altre forze politiche della sinistra spezzina e le associazioni del territorio. 

Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Caso Pitelli, Giacomo Conti: “Subito bonifiche e indagine sulla salute pubblica”

19 giugno 2014, by  
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Giacomo Conti, capogruppo Rifondazione Comunista in Regione Liguria, ha presentato un’interrogazione in cui sollecita la Giunta ad intervenire urgentemente in relazione all’emergenza ambientale nello spezzino, in particolare nelle zone di Pitelli e in quelle limitrofe alle aree delle discariche. Il consigliere ricorda i recenti accertamenti del Corpo Forestale che hanno permesso di scoprire ben 15 mila metri cubi di rifiuti anche pericolosi, interrati nella collina di Pitelli ma al di fuori dell’area prevista per la discarica, e cita lo studio di Arpal, che ha rilevato su porzioni di territorio la presenza di sostanze tossiche e forse anche.

“Tutte queste verifiche rivelano una situazione molto allarmante
– spiega Giacomo Conti – sul piano della sicurezza ambientale e della salute pubblica, due aspetti entrambi di stretta competenza regionale che richiedono, quindi, un intervento rapido e efficace della giunta la quale ha la responsabilità  di disporre un’indagine specifica relativa all’incidenza delle malattie correlate sui cittadini residenti nella zona”.

Conti aggiunge: “Nelle inchieste condotte sul sito negli anni scorsi era emerso che anche nelle discariche autorizzate erano stati illegalmente occultati rifiuti tossici e pericolosi e che l’area interessata è stata declassificata da ‘sito di interesse nazionale’ a ‘sito di interesse regionale'”.

Il consigliere sollecita, quindi, la Regione a procedere per la bonifica delle aree inquinate e contaminate: “E’ importante sapere – conclude – a quale punto è la progettazione delle opere di bonifica, con quali e quante risorse siano finanziate e quando è previsto l’avvio dei lavori che sono più che mai urgenti”.

Giacomo Conti

Capogruppo Rifondazione Comunista in Regione Liguria

“Uranio a Pitelli? Ora basta. Le autorità facciano chiarezza, subito”

16 giugno 2014, by  
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Inaccettabile. Semplicemente inaccettabile scoprire dalle immagine dei giornali che da nuovi scavi nella discarica di Pitelli emergano sacchi con intestazioni militari e riferimenti ad uranio.
 
Non più tardi di qualche mese fa transitava nel nostro golfo carichi di combustibile, nel silenzio delle autorità e nell’inconsapevolezza della comunità. All’indomani della trasmissione Report, si sono susseguite le stigmatizzazioni, di tutti e di tutto. Pitelli è una realtà, una collina piena di veleni. L’irresponsabilità e la sfrontatezza di che governa il nostro territorio come un sistema feudale ha portato a gioirne la declassazione da Sito di interessa nazionale, di competenza del ministero, a sito regionale. L’irresponsabilità vorrebbe che tutto ciò che è nascosto in quella ferita, in quello stupro del nostro territorio venga tombato, con sottostante materiali di enorme pericolosità come uranio.
 
Abbiamo da sempre chiesto un percorso di bonifica, ma oggi più che mai occorre verità e trasparenza in ciò che accade. Per questo Rifondazione chiederà in tutte le sedi istituzionali in cui è presente informazioni e chiarezza e che venga ripristinato al più presto il sito di interesse nazionale. Ci attendiamo da parte delle medesime la disponibilità affinché venga chiarito come sia possibile che materiale militare e radioattivo siano presenti in una discarica civile.


Rifondazione Comunista La Spezia

Blitz di Pitelli: “Plauso al Corpo Forestale, da anni rivendichiamo la bonifica del sito”

13 giugno 2014, by  
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La federazione provinciale di Rifondazione Comunista plaude l’intervento del Corpo Forestale che ieri ha individuato, con un blitz, nuovi rifiuti nella zona della famigerata collina di Pitelli.
A discapito di chi tempo fa ha prima ottusamente spinto e poi incredibilmente esultato per il declassamento della collina di Pitelli a Sito di Interesse Regionale (ossia l’assessore Paita e il sindaco Federici), rivendichiamo le nostre annali battaglie istituzionali e di piazza a favore della piena verità e giustizia per uno dei più gravi scandali ambientali italiani.
Da sempre abbiamo chiesto e imposto alla scorsa maggioranza un processo di bonifica dell’area di Pitelli e lo stesso è stato ribadito dagli spezzini nella grande manifestazione cittadina dello scorso 8 marzo. Ci auguriamo che ora il sindaco e l’amministrazione comunale diano risposte convincenti alla cittadinanza e facciano definitiva chiarezza su questa piaga che affligge da troppi anni il nostro martoriato territorio.

Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Nicoletta Dosio alla Spezia: “In Europa per continuare la nostra lotta”

La candidata alle elezioni europee con la lista “L’altra Europa con Tsipras” era alla Spezia: “Questa Europa non la vogliamo, vogliamo un mondo diverso”

 

Nicoletta Dosio, candidata nella circoscrizione nord-ovest alle elezioni europee con la lista “L’altra Europa con Tsipras”, ha fatto tappa alla Spezia. In mattinata ha incontrato i giornalisti al Distrò in Via Marsala e poi ha proseguito il tour nei dintorni spezzini: prima ha fatto visita ai Murati vivi di Marola, poi è stata alla Centrale Enel e a Pitelli. Dopo pranzo, durante il quale Nicoletta ha mangiato uno dei piatti più tipici del nostro territorio, la mesciua, è stata a Sarzana, e poi a Ortonovo. La visita nella provincia si concluderà questa sera alle 21 al Centro Allende, dove parteciperà all’iniziativa “Per un Europa dei Diritti”.
Nicoletta è un’attivista e volto storico del Movimento No Tav, impegnata nelle problematiche dell’ambiente, dell’istruzione e non solo. Figlia di operai, è stata insegnante di materie umanistiche dal 1973 al 2006. È protagonista della vita politica e sociale del territorio piemontese e ha partecipato a numerose lotte: contro il mega-elettrodotto “Grand-Ile Moncenisio-Piossasco”, che avrebbe sconvolto la Val di Susa; contro l’autostrada Torino-Bardonecchia e per l’apertura di un liceo scientifico pubblico nella zona della media Val di Susa, che ne era sprovvista. Ha solidarizzato con le lotte sindacali in varie fabbriche del territorio piemontese ed è stata una figura traino della lotta contro il nucleare e la privatizzazione dell’acqua. Da sempre impegnata contro le guerre, dalla Iugoslavia, all’Iraq, all’Afghanistan, si batte per il riconoscimento del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese.

Nell’incontro di questa mattina, non c’è stato bisogno di presentazioni. Nicoletta ha preso quasi subito la parola e come un fiume in piena ha raccontato ai presenti il motivo della sua candidatura, ha spiegato perché non si riconosce in questa Europa, ma ha anche dato speranza, la speranza di poterla cambiare. Tra i candidati ovviamente anche lo spezzino Stefano Sarti, operaio metalmeccanico della FIOM; Moni Ovadia, di famiglia ebraica, cantante, musicista ed editorialista; Curzio Maltese, editorialista de La Repubblica; Giuliana Sgrena, che ha collaborato con Rai News ed è stata inviata più volte in zone di guerra; Loredana Lipperini, di Radio3; Dijana Pavlovic, da sempre impegnata per cercare di migliorare la condizione dei rom. Questi sono solo alcuni dei candidati della circoscrizione nord-ovest della lista “L’altra Europa con Tsipras”.

“La nostra lista è composta da persone che rappresentano i vari aspetti di quella società che non si riconosce più in questa Europa – dice Nicoletta -. Questa è l’Europa del fiscal compact, delle banche e della guerra e non può essere né il mezzo né il fine per costruire un mondo diverso”. Nicoletta Dosio ritiene che l’Europa di Maastricht e anche quella del trattato di Lisbona, non sia nata per rispondere ai fini sociali o solidali, ma è nata esclusivamente per i fini economici del grande capitale. “Proprio per questo motivo – dice – non può rispondere ai bisogni reali delle persone, dei territori e del popolo. Noi questa Europa non la vogliamo, pensiamo non sia neanche riformabile e crediamo debba essere abbattuta a fondo affinché possa rinascere un’altra Europa, quella che non ha come fine gli interessi dei capitali. Oggi si garantisce libera circolazione ai capitali e alle merci mentre la si nega alle persone; questa è l’Europa delle privatizzazioni, dei patti di stabilità e della crisi voluta dal capitale e pagata dai popoli. Penso ci si debba battere  – prosegue – non per renderla democratica, ma per rompere la struttura e le compatibilità che la governano, in modo da ridare a tutti e a ciascuno voce, agibilità, diritti, dignità, uguaglianza e libertà vere e praticabili”.

Non è mancato poi un passaggio in merito alla Val Di Susa, dove sono iniziati i lavori della galleria di servizio per il Tav e Nicoletta illustra la drammatica situazione. “La zona del cantiere è una guarnigione armata, è occupata giornalmente da 500 uomini armati, tra polizia, carabinieri, guardia di finanza, ma anche l’esercito. Gli uomini, armati di strumenti da guerra, stanno accanto alla grande presa che sta bucando la montagna, e sta bucando uranio e amianto, materiale che viene poi sparso sul territorio. Questo viene contrabbandato come opportunità di lavoro, in realtà sta distruggendo ogni opportunità delle piccole opere socialmente utili, ma anche la salute dei lavoratori. La procura di Torino invece di sanzionare queste distruzioni ambientali che rendono inoltre il lavoro pericoloso, sanzionano noi, noi che invece lo difendiamo. Le carceri sono piene dei nostri compagni e tutti noi abbiamo sulle spalle denunce a non finire; i nostri avvocati, che ci difendono gratuitamente, hanno malamente diritto addirittura agli atti per poterci tutelare”.

Nicoletta va spesso a trovare i suoi compagni in carcere, e l’immagine da lei descritta è a di poco raccapricciante: “Le carceri a volte si aprono per risolvere le emergenze sociali. Sono entrata e ho visto che l’unica umanità che esiste nelle carceri è quella dei rapporti tra detenuti. Mentre per il resto, chi è povero in carcere non ha nulla. Ho visto anche un malato di leucemia che aspettava da tre mesi di entrare in ospedale; ho visto i bambini con le loro mamme, per lo più donne rom. I bambini infatti fino a tre anni possono stare in carcere con la mamma, ma il luogo riservato a loro era comunque desolante”.

Prima di chiudere Nicoletta Dosio ha anche voluto ricordare la questione relativa ai mezzi di trasporto ferroviario. “Attualmente la rete ferroviaria italiana è per più della metà ancora a binario unico – dice – e per quasi la metà ancora non elettrificata. Noi chiediamo che la ferrovia torni a essere pubblica, così come tutti i servizi essenziali alla persona e chiediamo sia sistemata per un reale collegamento tra i territori. Attualmente invece sta andando avanti il modello dell’alta velocità a costi proibitivi, e vengono eliminati i treni locali, e ultimamente anche gli intercity”.

Ma perché candidarsi alle elezioni europee, la Dosio lo dice alla fine, in quanto vede la sua candidatura come uno strumento in più a servizio dei conflitti sociali che stanno nascendo e che devono crescere. “La politica della banca centrale europea ha una sua logica ed è la logica del capitale – continua ancora la Dosio- attraverso il debito si stanno tagliando tutti i diritti, si sta privatizzando tutto ciò che era pubblico e si stanno abbassando i salari. Essere poveri è diventata una colpa. Se a livello europeo c’era un buon livello di vita, adesso tutto quanto si è abbassato verso il nulla. Contro tutto questo non c’è che una soluzione, quella di lottare. Andare in Europa, per noi non significa più andare nel palazzo e fare dei nomi. Non è più tempo di deleghe, è tempo che rinasca la lotta reale. Ci siamo candidati per portarla avanti, per avere uno strumento in più e non per cercare dei compromessi. Noi andremo in Europa non per portare la pace sociale, ma per aprire il conflitto”.

www.cittadellaspezia.it

Riprendiamoci la città! Spezzini in piazza per l’ambiente

22 febbraio 2014, by  
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Questa mattina, presidio ambientalista sotto la Prefettura spezzina e in piazza Verdi. Circa 120 persone, tra le quali i rappresentati di associazioni come Legambiente, Italia Nostra, Murati Vivi e SpeziaViaDalCarbone, hanno presto parte all’evento significativamente intitolato “Riprendiamoci la città”.

E’ stato chiesto al Prefetto Forlani che i dati ambientali spezzini siano di facile consultazione e resi pubblici in tempo reale: una minima pretesa, nel 2014. Tra la folla, tante parole dedicate alle recenti rilevazioni di Arpal sui moli spezzini. “Come mai queste analisi a poche ore dalle rassicurazione di Forcieri?”, la domanda di molti.

Soddisfatto Stefano Sarti di Legambiente: “Un evento importante – ha detto – è importante sensibilizzare la città su questi temi. Da segnalare la buona affluenza”. Sulla stessa lunghezza d’onda Alessandro Bertelà di SpeziaViaDalCarbone, molto critico verso le istituzioni e la pigra esposizione dei dati ambientali. Nessuna bandiera politica, ma naturalmente il presidio non era chiuso agli esponenti dei partiti. C’era, come privato cittadino, Massimo Lombardi, segretario provinciale di Rifondazione Comunista. “L’ambiente prescinde dall’appartenenza politica – ha dichiarato – siamo qua per il futuro dei nostri figli”.

Lunedì prossimo alle 18 al parco Sabrina presso l’area verde di Pagliari, tutti convocati per discutere della grande manifestazione contro le ombre ambientali spezzine del 1° marzo.

www.gazzettadellaspezia.it

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