Carassale: “Palme in pericolo a Portovenere, le amministrazioni intervengano per la salvaguardia dei nostri lungomari”

11 giugno 2011, by  
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Nei giorni caldi e afosi appena trascorsi sono stati rinvenuti diversi esemplari, adulti e giovani, di “punteruolo rosso“, un insetto di colore rossastro tendente alla tonalità della ruggine.

Il rinvenimenti sono avvenuti sia alle Grazie che a Porto Venere. Questo insetto, più precisamente le sue larve, divorano dall’interno gli esemplari di palma, soprattutto quella delle canarie (Phoenix Canariensis) la più utilizzata sui lungomari delle Grazie e della Spezia. La presenza degli insetti molto probabilmente segnala l’esistenza di palme infestate dalle larve che inesorabilmente saranno destinate alla morte.

L’infestazione può essere a lungo asintomatica e manifestarsi purtroppo solo in una fase avanzata.

Il nostro “patrimonio verde” è sempre più in pericolo sia per cause naturali, vedi l’infestazione della Cocciniglia del Pino Marittimo che sta distruggendo intere pinete in riviera (nella zona di Sestri Levante sono oramai un dolce ricordo), sia per cause volontarie dove la cementificazione selvaggia fa sparire ettari di secolari  Uliveti e l’ignoranza dell’uomo si abbatte indiscriminatamente sulle pinetine di Pino Domestico piantate negli anni ’50.

Credo sia necessario intervenire con tutti i mezzi ad oggi conosciuti (monitoraggio, trappole, disinfestazioni, ecc.) per salvaguardare la particolarità dei nostri lungomari, in particolar modo quello graziotto e quello spezzino dove le palme sono indiscutibilmente un simbolo del paesaggio mediterraneo.

Alle Amministrazioni Comunali di Porto Venere e della Spezia, nonché agli Enti ed Organi deputati, l’invito ad attivarsi prima che sia troppo tardi.

Fabio Carassale
Segretario Circolo Rifondazione Comunista “Lucio Mori” Portovenere

Edilizia Economico e Popolare a Porto Venere, nessuna novità!

13 maggio 2011, by  
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Da molti giorni in tanti si stanno chiedendo cosa stia succedendo in relazione alle fasi attuative dei PEEP, i “famosi” piani per l’edilizia economico e popolare. La netta diversità fra noi e molti altri “osservatori imparziali” sta nel fatto che per noi non c’è nessuna novità eclatante, ma il “normale” compiersi di una programmazione urbanistica voluta dalle amministrazioni del Partito Democratico (Pistone-Della Croce….Nardini) la cui vicinanza alle cooperative di costruzione già dai tempi del PCI è un dato storico.

La commistione fra ruoli di amministratore pubblico, tecnico libero professionista, socio della cooperativa si è negli anni, e di fatto,  più volte sovrapposta se si considerano soprattutto i rapporti familiari fra gli individui interessati.

La pressione delle cooperative, in particolare della Coop La Marinara, verso le amministrazioni comunali ha toccato il suo apice con l’amministrazione Calcagnini. Una pressione che infine ha prodotto, dopo tre anni di resistenza interna da parte del nostro partito ed insieme all’altro tema scottante del raddoppio Snam, l’uscita della nostra componente da detta amministrazione e la conseguente decisione di far cadere il governo comunale ormai completamente succube e prono ai vari potentati locali. Il nostro tentativo di approvare una modifica al regolamento vigente relativamente all’assegnazione delle aree edificabili ed ai requisiti dei cittadini assegnatari degli alloggi è stato osteggiato da componenti interne all’allora amministrazione Calcagnini sponsorizzati da presidenti, tecnici e soci delle cooperative stesse.

Chiunque può da solo valutare le modifiche che volevamo inserire andando a leggersi i regolamenti di altri territori simili ai nostri (per quanto riguarda la necessità di tutelare territorio e popolazioni locali) dei comuni della Val d’Orcia in Toscana anch’essi siti patrimonio mondiale dell’umanità-UNESCO.

Troppa grazia: la speculazione doveva e deve fare il suo corso, il cemento deve distruggere quel che resta degli uliveti e delle nostre colline.

Squallida e caso di studio la vicenda della votazione in consiglio comunale relativa all’assegnazione dei lotti edificabili:

–       l’assegnazione alla Coop La Marinara  ha avuto luogo solo grazie al voto favorevole del consigliere di minoranza Macera dopo che il consigliere di maggioranza Marcantoni (figlio del presidente della cooperativa La Marinara) era uscito dall’aula quale parte in causa;

–       l’assegnazione alla Coop La Fratellanza invece ha avuto luogo grazie al rientro in aula del consigliere di maggioranza Marcantoni dopo che il consigliere di minoranza Macera aveva abbandonato l’aula in quanto consulente della cooperativa La Fratellanza.

VERGOGNA!

Come è possibile ancora credere che si costruisca per le giovani coppie e per i residenti che hanno necessità della prima casa, quando i prezzi si aggirano intorno ai 400/500 mila euro?!?

A quando un Piano Casa degno di questo nome, che consenta a chi ne ha davvero bisogno, ed a prezzi concordati l’uso di una abitazione per poter continuare a far parte della nostra comunità, invece di favorire la speculazione e le seconde case?

A quando un’amministrazione comunale libera dai potentati e dagli interessi?!?

 

Fabio Carassale

Segretario Circolo “Lucio Mori” Rifondazione Comunista Portovenere

Portovenere: il Diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero

4 ottobre 2010, by  
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L’Amministrazione Nardini è stata infettata dal virus del Berlusconismo, l’Art. 21 della Costituzione viene temporaneamente “sospeso”.
I cittadini più attivi, più attenti, più critici sono diventati agli occhi della stessa Amministrazione dei  denigratori, dei diffamatori, degli esaltati;
allo stesso modo delle libere Associazioni e Comitati sorti negli anni ed attive nel portovenerese vengono  additati di portare avanti campagne diffamatorie attraverso i propri documenti stilati od i propri siti internet.

Attraverso una delibera di Giunta di fine agosto u.s. viene dato mandato ad un avvocato di difendere l’Amministrazione da cittadini ed associazioni che, a loro dire, hanno diffamato l’Amministrazione stessa. La Critica ed il Dissenso non possono essere più espressi nel territorio di Porto Venere, l’unica voce alla quale deve essere dato spazio, colpevoli anche i media locali, è quella dell’Amministrazione Comunale che non deve essere contraddetta altrimenti scatta la denuncia o la querela.
Questo modo di rapportarsi con i propri cittadini, rende chiaro il basso profilo politico di questa Amministrazione che ormai, quasi a metà mandato, si è rinchiusa dentro al castello, evita gi incontri LIBERI organizzati dalla cittadinanza e dalle varie Associazioni, partecipa esclusivamente a manifestazioni ufficiali, convegni ed altre iniziative distanti dalla gente comune e dai suoi problemi giornalieri.

La partecipazione popolare ai processi decisionali rimane una spendida utopia, ma sulla scia di nuovi regolamenti introdotti e nuove delibere approvate è diventata una utopia anche la semplice trasparenza: domande in “carta bollata”, lungaggini burocratiche e dinieghi all’accesso agli atti sono gli stumenti legali da subito messi in campo per ostacolare la Conoscenza; ecco allora che molti atti diventano TOP SECRET giustificando il tutto con la PRIVACY!
Sulla scia nazionale, anche a livello locale ed in particolar modo in questi ultimi anni, è andata disgregandosi quella vitalità politica, quell’interesse al bene comune, che troppe volte ha dovuto misurasi con muri di gomma impenetrabili; ecco allora sorgere nella società l’individualismo ed il menefreghismo sentimenti cari ai rappresentanti del “potere” che così ottengono mano libera nella loro attività politico/amministrativa.

Nessun controllo, nemmeno quello politico una volta esercitato dai partiti, è così più presente, l’elettorato dell’area  PD che ha sostenuto l’Amministrazione Nardini, pur deluso e scoraggiato non ha la forza di chiedere conto delle gravi contraddizioni e del mancato rispetto del programma elettorale perpetrato dalla Giunta Comunale:

  • Dove sono finite le “case popolari” ad oltre tre anni dall’uscita dal governo del territorio del diavolo di RIFONDAZIONE COMUNISTA?
  • Perché non è stata immediatamente chiusa, come promesso, la SPA IMMOBILIARE del Comune e si procede invece con la costruzione del parcheggio del Fezzano?
  • Dove è finita la promessa riorganizzazione comunale con il reale cambio dei vertici tecnico/amministrativi?

Il territorio nel frattempo è divenuto preda, prevista dal PUC redatto circa 10 anni fa dagli “antenati” dell’attuale Amministrazione, della cementificazione TOTALE, innegabile considerazione per chiunque transiti sulla strada napoleonica…ma per chi si costruisce tutto questo cemento???
Circa 5 anni fa approvammo in giunta quella che oggi viene chiamata “l’opzione zero” ovvero il blocco totale dell’attività edilizia, per avere il tempo di studiare il territorio ed evitare lo scempio che oggi è sotto gli occhi di tutti…quella delibera restò “lettera morta” ostacolata da rappresentanti della stessa Amministrazione Comunale, sia politici che tecnici…quello che accadde successivamente, con la fuoriuscita dal governo locale della nostra componente, è storia che se qualche componente politica dell’attuale amministrazione o singolo amministratore dimostrassero coerenza dovrebbero imitare.
I recenti fatti delle vicine 5 Terre dove anche lì, dalle intercettazioni emerse, risultava “sospeso” l’art. 21 della Costituzione Italiana rendono ancora più odiosa la delibera dell’Amministrazione Nardini approvata a fine agosto con la quale si tenta di annientare CRITICA e DISSENSO che sono alla base di una vita democratica.
Anche per queste ragioni invitiamo L’Amministrazione Comunale a ritirare tale delibera di Giunta ripristinando il DIALOGO con le varie componenti la nostra comunità.

Circolo “Lucio Mori”
Partito della Rifondazione Comunista – Porto Venere

Amministrazione di Portovenere ricordi l’art.21 della Costituzione!

16 settembre 2010, by  
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La delibera con cui il comune di Portovenere incarica un avvocato per sporgere querela nei confronti di cittadini ed associazione è semplicemente vergognosa.
Esprimendo la totale solidarietà con i cittadini ed i membri delle associazioni vittime dell’attenzione dell’amministrazioneNardini ricordiamo al Sindaco che “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Si rilegga la Costituzione della Repubblica italiana.

Questa è la politica che si vuole praticare? Questa è la forma dialettica che si vuole costruire con i cittadini? Le critiche, anche le più aspre e pungenti, vanno accettate, vanno recepite e su quelle costruire un dialogo che appiani le divergenze.

Parafrasando Giorgio Gaber, oggi “non temiamo Berlusconi in se, ma Berlusconi in noi” e le conseguenti contaminazioni che il berlusconismo sta producendo. Ci piacerebbe sapere dall’amministrazione di Portovenere quale sia la «campagna diffamatoria nei confronti dei rappresentanti dell’amministrazione…» portata avanti da associazioni che altro non fanno che esprimere il loro legittimo pensiero.

Se 10 morti vi sembran pochi…

4 marzo 2010, by  
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La ex strada statale per Porto Venere è divenuta negli anni sempre più pericolosa, dai problemi legati alla sicurezza della circolazione stradale, all’incolumità degli abitanti dei borghi che quest’arteria comunicativa attraversa, un’infrastruttura viaria rimasta pressoché immutata da quando fu costruita da Napoleone nei primi anni dell’800. Gli ostacoli sono tanti quante le carenze in termini di sicurezza: dalle auto in sosta selvaggia, dai cassonetti dell’immondizia posti in carreggiata, dai pali dell’illuminazione, al pessimo stato di manutenzione della carreggiata, alle fermate dell’autobus non protette ed inadeguate, fino alla mancanza di marciapiedi, quasi ovunque.

Gli enti preposti come Provincia, Comune della Spezia e di Porto Venere, si rendano conto della gravità della situazioni, e dei rischi a cui è sottoposto chiunque percorra quel tratto stradale? Dagli abitanti di 5 borghi del golfo ad oggi si sentono abbandonati. Questa porzione di territorio, insieme alle 5 terre, dovrebbero essere biglietto da visita di una provincia votata al turismo, con queste condizioni di mobilità ed infrastrutturalità. Chi percorre la ex-statale non può che rimanere sconcertato dall’immondizia delle discariche abusive, parapetti e guard-rail divelti e demoliti e dal generale stato di abbandono. In questi ultimi anni, dal tratto iniziale da viale Fieschi al borgo di Marola ci sono stati 10 morti per incidente stradale: un morto ogni 300 metri!

E’ di questi giorni l’ennesimo incidente mortale, così come un pericoloso incidente dove un autoarticolato ha perso alcune tonnellate di solai in una curva. Sembra che le condizioni dei pedoni e dei ciclisti costretti a strisciare contro i muri, o ancor peggio contro le auto in sosta, non interessino a nessuno. La politica urbanistica dei due Comuni inoltre ha aggravato enormemente la situazione incrementando l’edificazione lungo la ex statale, senza far realizzare i marciapiedi o i parcheggi pubblici necessari. Risultato? Sempre più traffico, specialmente pesante durante le fasi esecutive, e ulteriore carenza infrastrutturali.

Tralasciando le gallerie di by-pass dei centri storici da noi riproposte quando eravamo in Amministrazione a Porto Venere, occorre almeno urgentemente provvedere alla realizzazione di marciapiedi e alla messa a norma delle fermate degli autobus. Proprio in relazione a ciò, attraverso la SPA e con un primo lotto progettuale dell’abitato delle Case Rosse, avevamo preventivato la realizzazione dei marciapiedi lungo la statale, progetto che sarebbe stato cofinanziato dalla stessa Provincia. Che cosa ne ha fatto di quel progetto l’amministrazione Nardini? Quanti altri morti dovremo contare prima di veder rispettate leggi, veder restituiti ai cittadini i pochi tratti di marciapiede esistente e realizzati quelli mancanti?

Fabio Carassale
Segretario Circolo “Lucio Mori
PRC Porto Venere