Elezioni del presidente della Provincia, la sinistra spezzina: “Voteremo scheda bianca”
28 settembre 2017, by admin
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Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista, Possibile, PCI per ora una quadra l’hanno trovata. Presto per pensare ad un nuovo “manifesto” da scrivere insieme, ma non abbastanza da dare un segnale alla politica, in primis al centrodestra, che governa il comune capoluogo (e non solo) ma soprattutto al Partito Democratico. Domani si vota per il nuovo Presidente della provincia della Spezia e così, come previsto dalla riforma Renzi-Delrio, solo i sindaci e i consiglieri comunali saranno chiamati ad esprimere la loro preferenza. Non è un mistero che in lizza ci siano il sindaco di Follo Giorgio Cozzani, sostenuto dal centrodestra, e il sindaco di Arcola Emiliana Orlandi, candidata del Pd. “Non esprimendo nessun sindaco e trovandoci quindi nell’impossibilità di esprimere una candidatura candidatura autonoma e alternativa, come forze politiche, da sempre contrarie a questa pseudo riforma delle province e fiere sostenitrici del no al referendum costituzionale del 4 dicembre, abbiamo deciso di aprire una fase di confronto, allargata anche alle realtà civiche disseminate sul territorio provinciale, per valutare insieme come affrontare questo passaggio”.
La decisione ampiamente condivisa è quella di partecipare al voto, esprimendo solo schede bianche: “Non ci sentiamo rappresentati da nessuno dei due candidati. A chi ci ha rivolto inviti a compattare il centrosinistra per fare un fronte unico contro Toti e la destra, rispondiamo che riteniamo impossibile sostenere la candidatura di un sindaco espressione di un partito che non solo è il principale fautore della distruzione degli enti provinciali ma è sempre più incarnazione di una cultura politica rispetto alla quale ci consideriamo alternativi sia a livello locale che a livello nazionale. Al netto di queste considerazioni facciamo presente ai democratici spezzini che è piuttosto singolare chiedere il voto per un candidato di fatto imposto senza una precedente fase interlocutoria e di confronto”.
Nessuna preferenza insomma, contemplando invece la possibilità di costruire un progetto unitario e alternativo per le future elezioni del consiglio provinciale: “Nel frattempo continueremo a manifestare in tutte le sedi la nostra contrarietà alla legge Delrio che ha introdotto guasti e prodotto frustrazione nelle lavoratrici e nei lavoratori delle Province, che ha ingenerato confusione senza minimamente incidere sui problemi che tuttora sentono i territori, dalla manutenzione delle strade a quella delle scuole, alle competenze in materia di ambiente. Una legge pessima che ha inoltre abolito il suffragio universale e ha ridotto ai minimi termini l’esercizio di verifica e controllo, fondamentale in democrazia, da parte dei cittadini tramite i loro eletti nelle Istituzioni”.
Infine l’appello a tutte le forze politiche, civiche e rappresentanti istituzionali a partecipare attivamente allo sciopero dei dipendenti di Province e Città Metropolitane, indetto da Cgil, Cisl e Uil per il prossimo 6 ottobre, proprio al fine di denunciare la situazione di estrema difficoltà in cui versano gli enti, spogliati di risorse e privati della possibilità di erogare servizi fondamentali per i cittadini.
I consiglieri comunali che voteranno scheda bianca sono gli spezzini Massimo Lombardi, Guido Melley, Roberto Centi, il sarzanese Paolo Zanetti, gli arcolani Salvatore Romeo e Debora Cossu, il lericino Andrea Ornati, la vezzanese Nadia Lombardi, Francesco Pietrobono e Eleonora Cupini di Beverino, Andrea Fantini e Giovanni Pampana di Luni, Luca Marchi di Castelnuovo Magra, Ivo Ciuffardi e Romina Moggia di Monterosso, Diego Denevi di Vernazza, Olivia Canzio di Levanto, Andrea Licari di Borghetto Vara.
Apertura della sede di Fn a Spezia, l’appello della sinistra spezzina: “L’anima democratica della città si opponga ai fascisti di ieri e di oggi”
23 luglio 2017, by admin
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30 giugno, 1 e 2 luglio: da domani a Falconara di Ferici la festa provinciale di Rifondazione Comunista
29 giugno 2017, by admin
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Elezioni comunali, Prc La Spezia: “Basta con la girandola dei nomi”
1 marzo 2017, by admin
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Con l’avvicinarsi delle elezioni comunali il dibattito tra le forze politiche cittadine si fa serrato e si moltiplicano appelli e prese di posizione che arricchiscono il confronto ma provocano anche, in taluni casi, confusione e disorientamento.
La nostra opinione è che occorra mantenere ben saldi alcuni punti fermi che, peraltro, sono sempre stati sostenuti dalle nostre delegazioni in tutte le sedi di confronto alle quali Rifondazione Comunista ha partecipato.
Non siamo interessati a proposte di riedizioni comunque mascherate del centrosinistra.
Questa esperienza è per noi finita: in campo nazionale con la nascita del Pd ed in quello locale con la scelta che abbiamo compiuto alcuni anni fa di collocarci all’opposizione della giunta Federici.
L’orizzonte al quale guardiamo è quello che le forze sociali e politiche della sinistra stanno costruendo in molte città, a partire dall’esperienza della giunta De Magistris a Napoli.
Nei giorni scorsi alcune formazioni politiche, con le quali condividiamo l’auspicio di una presenza unitaria della sinistra alle prossime elezioni, hanno assunto autonomamente posizioni pubbliche a sostegno di possibili candidati alla carica di sindaco della città.
Si tratta, naturalmente, di prese di posizione più che legittime, osserviamo solo che abbiamo appreso dalla stampa come, nel giro di poche ore, si è passati dalla proposta di un possibile candidato al sostegno ad un altro.
Non ci interessa partecipare alla lotteria del candidato “usa e getta”: va da sé che il candidato che la sinistra proporrà dovrà ben raffigurare i caratteri di radicale alternativa politica, sociale e programmatica che intendiamo portare avanti.
Noi proponiamo che le forze politiche e sociali della sinistra cittadina partecipino alle prossime elezioni comunali con una proposta unitaria e agiremo affinché tutte le diverse articolazioni della sinistra possano ritrovarsi in un progetto che siamo comunque intenzionati a portare avanti.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
“Il centrosinistra appartiene al passato. Pronti per l’unione di tutte le forze della sinistra”
13 febbraio 2017, by admin
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Si moltiplicano in questi giorni appelli e prese di posizione da parte di forze politiche della sinistra e di esponenti del mondo democratico e progressista della città. Riteniamo che sia necessario da parte di tutti chiarezza e trasparenza delle opinioni e delle proposte e per questa ragione vogliamo esprimere ancora una volta il nostro punto di vista. Ci pare per esempio superata dai fatti la proposta, da più parti proveniente, di ricostruire il centrosinistra.
Per quanto ci riguarda, la stagione del centrosinistra appartiene al passato essendo stata di fatto distrutta dalle politiche nazionali e locali del Pd e dall’operato della stessa giunta Federici. Da alcuni mesi abbiamo aperto un confronto serrato e positivo con larga parte delle forze politiche della sinistra cittadina, come Sinistra Italiana e Possibile, e con aggregazioni e singoli che arricchiscono la discussione a partire dalle loro esperienze nel campo del civismo democratico e dell’ambientalismo. Oltre che al nostro contributo sul piano dell’elaborazione della proposta politica e programmatica, portiamo in questo confronto anche alcuni spunti che sono per noi irrinunciabili e cioè la e che sia nel contempo alternativa al Partito Democratico.
Intendiamo rivolgere un appello ai compagni del Pci: il richiamo all’unità dei comunisti non può apparire che strumentale se si continua a pensare al Pd come ad un possibile alleato. Il nostro auspicio è che anche il Pci contribuisca al confronto in corso nella sinistra cittadina e scelga la via dell’alternativa al Pd evitando di compiere scelte di rottura dell’unità della sinistra che si sta realizzando.
Rifondazione Comunista La Spezia
Renzi a Spezia, c’è chi dice NO!
11 novembre 2016, by admin
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Vanno dal “Renzi go home” ai classici strali dal sapore locale. “Volevi allearti con Saso”, si sente, con più di un occhio alle regionali 2015) gli slogan scagliati oggi, a partire dalle 18, dal parcheggio del Megacine, dagli oltre cinquanta manifestanti che si sono dati appuntamento per dare un caldo benvenuto al premier Matteo Renzi, atteso per le 19 – ma il presidente segretario ha accumulato un po’ di ritardo visti gli impegni a Fidenza prima e Parma dopo – a Spezia Expo, per un incontro a favore del ‘Sì’ in vista del referendum del 4 dicembre prossimo. A convocare l’adunata antirenziana, ieri pomeriggio, Rifondazione Comunista, con Jacopo Ricciardi grande animatore. Hanno aderito il Partito comunista d’Italia e Sinistra dei valori, nonché le giovanili di Prc e Pci (Giovani comunisti e Fgic) e il Comitato Giovani per il No. Non hanno preso parte alla mobilitazione Possibile e Sel, assenza pesante e sorprendente. “Ci accusano di stare dalla parte di Forza Nuova e Casa Pound – tuona Ricciardi -, ma intanto quelli del Pd fanno le riforme con Verdini. Noi oggi siamo qua per dire no a Jp Morgan che detta l’agenda al governo. No alla riforma costituzionale, no alla buona scuola e al job act. In definitiva, no alle politiche di destra del governo Renzi“.
La voce del Pci, affidata a Matteo Bellegoni: “Non potevano non accettare subito l’invito a questa manifestazione, è il minimo. Bisogna rispondere allo scempio che Renzi sta facendo del nostro paese, lavorando per i poteri forti e portando avanti un programma vicino a quello della P2”. Chiaro anche Massimo Lombardi, segretario provinciale di Rifondazione: “Siamo qua per contestare nel merito e anche la persona. Per dire no alla politica dell’uomo solo al comando. Continueremo a lavorare per far capire che la riformi costituzionale non porta alcuna semplificazione-. Da Lombardi, anche un pensiero “ai manifestanti di Firenze: “in democrazia deve esserci spazio per tutto, consenso e dissenso”. Quasi un migliaio dentro i locali del centro-fiere, assiepati per assicurarsi un posto in prima fila. La corsa dei consiglieri regionali del Pd dalla sede della Regione e il solito dispiegamento di forze dell’ordine.
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Amministrative 2017, la Sinistra spezzina: “No ad alleanze col Pd. Si a una lista civica aperta alla Sinistra Pd”
18 luglio 2016, by admin
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In riferimento agli articoli di stampa dei giorni scorsi, relativi al tema delle alleanze in vista delle prossime elezioni amministrative, ci preme sottolineare quanto segue.
Abbiamo apprezzato che, in vista delle elezioni amministrative del 2017, per la primissima volta, una parte del Pd abbia dimostrato di comprendere l’esigenza di una più marcata apertura alla società civile e ai partiti della Sinistra, proprio a partire dalla figura di candidato a sindaco, il quale dovrà essere figura slegata dalle beghe dei partiti a partire dal Pd, con radici e valori saldamente a Sinistra ma in grado di parlare a tutta la città, e rimettere in sintonia la cittadinanza con politica e istituzioni.
E’ evidente che serva una discontinuità, almeno per quanto attiene ad alcune questioni di rilievo come un ricorso alla partecipazione dei cittadini in forma sistematica e organizzata, la valorizzazione dei servizi pubblici locali e della loro gestione, la difesa del lavoro, dei lavoratori e dei loro diritti, l’adozione di strategie che rilancino il tessuto economico della città partendo dalle esigenze dei tanti e non dalle tasche e dagli interessi dei pochi.
Segnaliamo in ogni caso al ministro Orlando come la sua posizione, per quanto apprezzabile e meritevole di approfondimento e confronto, sia destinata a restare tristemente minoritaria nel Pd.
Non è affatto un caso, infatti, che la stessa segretaria provinciale così come altri noti esponenti di area paitiana (in testa, manco a dirlo, il sindaco nonché presidente della Provincia) abbiano già stoppato il tentativo del ministro preferendo proseguire nella linea erroneamente ritenuta “vincente”delle “primarie ad ogni costo” e del “candidato del Pd” che ha portato il partito di Renzi a collezionare sonore sconfitte.
E’ il segno tangibile delle schizofrenia e della totale impossibilità di dialogo con una parte, che i numeri hanno indicato essere ampiamente maggioritaria nella nostra Provincia, del Partito Democratico.
Invitiamo dunque tutta quella componente del Pd che (almeno a loro dire) guarda a Sinistra a rompere gli indugi, abbandonare comode appartenenze e mettersi, generosamente, a servizio della città.
Serve costruire un programma politico amministrativo a partire da una visione di città che sappia parlare anzitutto agli ultimi, agli esclusi e, soprattutto, guardi al presente e al futuro con progettualità e responsabilità al di fuori dei tristi e pericolosi interessi di parte.
In questo quadro ci siamo, con le nostre energie, idee e proposte.
Di contro non siamo interessati né ad “accordicchi” elettorali, da disconoscere il giorno dopo, né a primarie di coalizione o di partito nonché altri pasticci, da consumarsi sulla pelle di una città che ha già sofferto fin troppo le conseguenze della guerra tra bande in atto da tempo all’interno del Partito Democratico.
Andrea Ornati e Emiliano Ceretti (Sinistra Italiana La Spezia)
Massimo Lombardi e Jacopo Ricciardi (Prc La Spezia)
Pierluigi Sommovigo e Matteo Bellegoni (Pcdi La Spezia)
Lorenzo Cimino e Michele Fiore (Possibile La Spezia)
Antonio Parrillo e Aldo Sebastiani (Sinistra dei Valori La Spezia)
“Ultimo atto del teatro degli orrori della politica spezzina. Federici già da tempo sfiduciato dalla città”
15 marzo 2016, by admin
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Il teatro degli orrori della politica spezzina sembra chiudere il sipario sull’esperienza Federici.
Si tratta dell’ennesima vicenda che conforta chi, come le nostre forze politiche, da tempo sostengono l’assoluta irresponsabilità ed inadeguatezza di una classe politica autoreferenziale e dirigista, autoritaria e lontana dai problemi della gente, che consuma le proprie guerre tra bande con un unico fine: il mantenimento del potere. Follo, Lerici, Ameglia, Riccò del Golfo, Portovenere, Sarzana, Arcola, Castelnuovo, le Cinque Terre, ora la città capoluogo. Un filo conduttore di tante storie che vedono il Pd protagonista di scelte sconsiderate, di azioni folli, dove il governo del territorio è uno strumento personalistico di carriera e di protagonismo. Da tempo abbiamo scelto di prendere le distanze da questo modo di far politica, le cui conseguenze sono devastanti per le comunità: svendita di Acam, inquinamento dell’Enel, gestione del Porto, privatizzazione di Atc, disastro della Sanità, scandalo Cinque Terre.
Non ultimo l’irresponsabile scontro istituzionale e di potere tra sindaco (nonché presidente della Provincia) e presidente dell’Autorità Portuale.
Federici, nei fatti, da molto tempo, è stato sfiduciato dai propri concittadini i quali hanno potuto misurare, sulla loro pelle, una modalità arrogante e prepotente di gestione della cosa pubblica capace di dividere la Comunità spezzina come mai accaduto in passato.
Quanto occorre in queste ore non è che la conseguenza della condotta di questi ultimi anni.
Tuttavia, crediamo che il vero nodo politico stia nel ruolo che questi sindaci posseggono e nella legge elettorale che li legittima, in quanto eletti direttamente dal popolo, a ruoli plenipotenziarii, privi di senso democratico e partecipativo. Si è pensato che la crisi dei partiti si risolvesse investendo nelle persone e indebolendo i primi che, nei fatti, sono sotto ricatto. Abbiamo scoperto, nostro malgrado, che le persone sono assai peggio dei partiti. Viste le controriforme in materia costituzionale, in atto da parte del governo Renzi, dubitiamo fortemente che tale situazione sia l’anticamera di un’analisi critica dello sfacelo che questo sistema ha creato, per questo riteniamo che oggi più che mai le nostre forze politiche debbano impegnarsi unitariamente per costruire, da subito, un’alternativa di governo del territorio che sia suggellata da un punto imprescindibile: la dignità delle istituzioni, dei consigli comunali, ed il rispetto delle nostre comunità con la costituzione di percorsi partecipativi reali.
E’ la ragione per la quale, solo poche settimane fa, abbiamo risposto, tutti insieme “No grazie” alla proposta del Pd di siglare accordi elettorali in vista delle prossime elezioni amministrative.
E’ tempo di cambiare.
Rifondazione Comunista, Sel, Possibile, Sinistra dei Valori La Spezia
“Giovedì 11 febbraio ore 17 presidio antifascista unitario in Piazza Beverini”
10 febbraio 2016, by admin
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Domani giovedì 11 febbraio i partiti politici, le associazioni, i sindacati si ritroveranno alle ore 17 in Piazza Beverini per ribadire per l’ennesima volta il loro secco NO a manifestazioni organizzate da forze neofasciste e razziste.
Crediamo che nel settantesimo anniversario dell’Assemblea Costituente tali manifestazioni, purtroppo non nuove nella nostra città, siano offensive dei valori della Costituzione nata dalla lotta partigiana e per la storia della nostra città che da sempre è antifascista e antirazzista.
Rifondazione Comunista
Partito Comunista d’Italia
Sinistra Ecologia e Libertà
Possibile
Partito Democratico
Partito Socialista Italiano
Giovani Comunisti La Spezia
ANPI Provinciale La Spezia
Arci
Cgil
Cisl
Uil
Poliambulatorio Asl Lerici, prosegue fino a venerdì la raccolta firme. La Sinistra: “Riportarlo al pieno delle sue funzionalità”
11 dicembre 2015, by admin
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La mozione consiliare presentata da Ornati e Fresco chiede un consiglio comunale con la presenza di Asl volta a ripristinare gli ambulatori persi in questi mesi ed anni.
Sel, Possibile Lerici