Italicum, Ferrero: “Da Renzi golpe bianco contro la democrazia. Intervenga Mattarella”

29 aprile 2015, by  
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Il governo Renzi è protagonista di un golpe bianco contro la democrazia repubblicana: cosa aspetta Mattarella ad intervenire? I fatti sono semplici: il Pd, che è un partito di minoranza nel paese ed è maggioranza alla Camera solo grazie ad una legge incostituzionale come il porcellum, decide a maggioranza di fare una nuova legge elettorale ancora peggiore del porcellum, perché può consegnare il governo del paese e l’elezione del Presidente della Repubblica ad una forza politica che prenda anche solo il 30% dei voti al primo turno.

Per questo chiedo al Presidente della Repubblica di intervenire: i partigiani non sono morti in montagna per questo schifo degno di un regime.

 

Paolo Ferrero,

segretario nazionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Quirinale, Ferrero: “L’elezione di Mattarella non è una buona notizia, non l’avremmo votato”

2 febbraio 2015, by  
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Sergio Mattarella è il nuovo Presidente della Repubblica. Non è una buona notizia.

Era infatti necessario portare al Quirinale una persona espressione della società e non del palazzo: un garante del popolo italiano e non del governo Renzi. In Italia serve una discontinuità, come quella realizzata ad Atene una settimana fa, non la conferma delle classi dirigenti realizzata con Mattarella.

Questo Presidente è stato proposto e imposto da Renzi che, dopo aver preso in giro Letta, ha preso in giro anche Berlusconi. Molti gioiscono per la sconfitta di Berlusconi ma l’avversario oggi in Italia non è Berlusconi – che è palesemente già sconfitto e che da Renzi venne resuscitato nei mesi scorsi solo per poter fare le riforme istituzionali mettendo ai margini la sua minoranza interna – ma Renzi.

Per questo Mattarella non è la soluzione ma la conferma del problema e non andava votato.


Paolo Ferrero,
segretario nazionale Rifondazione Comunista

Contro l’abolizione dell’articolo 18: Bucchioni (Prc La Spezia) presenta la mozione in consiglio comunale

25 settembre 2014, by  
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Si pensa di risolvere i problemi occupazionali andando a cancellare e riscrivendo lo Statuto dei lavoratori, non per allargare una serie di diritti che vedono escluse le diverse forme di assunzione precaria oltre i 50 che esistono in Italia, bensì per smantellare le conquiste ottenute dalle lotte del movimento sindacale ed operaio.

Lo Statuto è un patrimonio di tutti i lavoratori e nessuno è delegato a cambiarlo: anzi andrebbe esteso anche nelle realtà lavorative al di sotto dei quindici dipendenti.

Preso atto dei comunicati Rsu dei diversi gruppi industriali operanti nel territorio della Spezia che stigmatizzano l’attacco allo Statuto dei lavoratori e reclamano una diversa politica industriale che possa far riprendere gli investimenti, la produzione e di conseguenza l’aumento esponenziale dell’occupazione, considerato il quadro attuale del mercato del lavoro italiano che si caratterizza da alti tassi di disoccupazione, precarietà diffusa, pressoché totale assenza di diritti ed ammortizzatori sociali per una grossa fetta di lavoratori, registrata la difficoltà delle imprese e degli artigiani che sono molto più interessati a ottenere accesso al credito e minore burocrazia piuttosto che libertà di licenziare (si ricorda a questo proposito le parole pronunciate dal presidente di Confindustria Squinzi qualche mese fa che, a differenza di ora, pensava che le industrie non avrebbero ottenuto nessun beneficio andando a modificare lo statuto dei lavoratori)

 

il Consiglio Comunale della Spezia

ritiene

che l’articolo 18 non costituisca affatto un freno agli investimenti e alla crescita dimensionale delle imprese

che il governo debba concentrarsi nell’estensione delle tutele a quelle categorie di lavoratori che ne sono oggi prive anziché dare via libera alla libertà di licenziamento

 

chiede al Governo

di non procedere alla modifica dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori

di attuare provvedimenti che comportino la diminuzione del costo del lavoro, l’estensione dei diritti  a quelle forme di impiego che attualmente né sono sprovviste e l’assegnazione di nuove ingenti risorse per gli ammortizzatori sociali,indispensabili ad una loro generalizzazione e universalizzazione

 

impegna

la Presidenza del Consiglio Comunale

ad inviare questa mozione al Governo e al Presidente della Repubblica.

 

F.to Edmondo Bucchioni,

consigliere comunale Rifondazione Comunista La Spezia