In queste ore in via Fontevivo sta accadendo un fatto gravissimo: apprendiamo infatti con estrema rabbia (ma senza troppo stupore) che due lavoratori del comparto edile stanno svolgendo una forte protesta arrampicati su una gru.
A quanto ci risulta si tratta di lavoratori di una ditta che opera in doppio subappalto, i quali a fronte di un contratto trimestrale (!) non hanno ricevuto il compenso per due mensilità. Da questo vergognoso episodio è scaturita la scelta della protesta in tali forme. Apprendiamo anche, purtroppo, che, presumibilmente a causa dell’importante altezza, uno dei due lavoratori ha poco fa subito un malore. L’altro è tuttora sul mezzo.
E’ una protesta sacrosanta: siamo al loro fianco, non ritenendo possibile nel 2022 lavorare senza essere retribuiti. La solidarietà, tuttavia, non è più sufficiente: chiediamo chiarezza e risposte precise.
Massimo Lombardi
candidato alla Camera dei Deputati per Unione Popolare
e consigliere comunale spezzino
Quanto avvenuto ieri durante la seduta del Consiglio Regionale Ligure, chiamato ad approvare l’aggiornamento del Piano Regionale dei Rifiuti, rappresenta una delle pagine più buie della politica ligure, un esempio vergognoso di sudditanza al volere del presidente Toti e dell’assessore Giampedrone, nonché di basso livello politico della maggioranza di centro destra che è rimasta in totale silenzio durante la discussione.
Non una parola, infatti, dai banchi dei consiglieri di maggioranza e nessuna replica quindi agli interventi dei consiglieri di centro sinistra e pentastellati che hanno puntualmente argomentato le giuste ragioni che stanno alla base della richiesta di non inserire il sito di Saliceti nel Piano. Un imbarazzante silenzio irrispettoso anche nei confronti dei cittadini delle cittadine, dei comitati e dei rappresentanti dei comuni di Santo Stefano e Vezzano presenti tra il pubblico in sala.
L’ aggiornamento del Piano è stato approvato con i voti favorevoli di tutta la maggioranza di centro destra, fatta eccezione per il consigliere leghista spezzino Medusei che però ha al contempo votato contro gli emendamenti dell’opposizione che chiedevano l’esclusione del sito di Saliceti, dimostrando poca coerenza e rendendo così quasi insignificante la sua astensione sul Piano.
L’arroganza di chi ci governa in Regione è tale non solo da arrivare ad ignorare totalmente le giuste richieste del nostro territorio ma addirittura da entrare in contrasto con la decisione del Tar Liguria che ha dato ragione ai comuni di Santo Stefano e Vezzano e quindi annullato l’autorizzazione al progetto del biodigestore di Saliceti. Inoltre non viene rispettata nemmeno quella che é la funzione del Piano Regionale che non può scegliere il sito.
Ribadiamo ancora una volta che la chiusura del ciclo dei rifiuti deve essere affrontata come un servizio alla cittadinanza e all’ambiente e per quello che riguarda lo smaltimento del rifiuto organico si devono prediligere impianti di compostaggio aerobico dimensionati in base al fabbisogno provinciale su siti non vulnerabili e privi di criticità. La necessità di un ripensamento non solo del sito ma anche sulla tecnologia diventa ancora più evidente oggi, di fronte alla crisi siccità, vista la grande quantità di acqua (5 tonnellate ogni 5 tonnellate di forsu) di cui necessitano i biodigestori.
Segreteria provinciale Rifondazione Comunista La Spezia
La giornata dello scorso 14 agosto resterà a lungo nella memoria collettiva della città come una delle pagine più belle dell’antifascismo spezzino recente.
Centinaia di giovani e giovanissimi insieme a donne e uomini di ogni età hanno dimostrato che esiste una forte opposizione nazionale al mondo salvininiano che fino a pochi giorni pareva essere l’unico dei mondi possibili, stando al mainstream quotidiano dettato dai sondaggi elettorali.
Spezia e gli spezzini hanno contestano duramente l’uomo solo al comando, quello dei “pieni poteri”, quello che vuole impadronirsi di governo, parlamento e capo dello stato, quello che diserta il ministero di sua competenza e che semina continuamente populismo e violenza sui social e in tv, quello che sdogana l’estrema destra e che rappresenta più di ogni altro la classe padronale travestendosi da “uomo del popolo”, quello che grida sempre allo scandalo ma che dirige un partito capace di portare via 49 milioni di euro alla collettività. E l’elenco sarebbe ancora molto lungo.
Il 14 agosto 2019 è stato un importante segnale di resistenza di fronte a tutto questo e alla barbarie predicata e rappresentata dai nuovi padroni del vapore, che tra un saluto romano e l’altro credono di impossessarsi del Paese.
L’accoglienza che la città ha riservato al ministro degli Interni (ma non si doveva dimettere?) di fronte ai cordoni di polizia, carabinieri e servizio d’ordine privato (a proposito, chi ha pagato le decine di steward che perquisivano le persone intente ad avvicinarsi in Piazza del Bastione? E’ una domanda che rivolgiamo al sindaco Peracchini, il grande assente della giornata, nonostante diriga una giunta per metà leghista) è stata esemplare e ci riempie il cuore di orgoglio.
Perché gli spezzini non dimenticano, resistono e continueranno a farlo. Se lo ricordino Salvini e i suoi febbrili scherani locali, le cui ridicole dichiarazioni non riusciranno di certo a intimidirli.
Federazione spezzina di Rifondazione Comunista
“Ci siamo sentiti umiliati”. E’ il coro che si leva a seguito dell’episodio avvenuto sabato scorso quando decine di manifestanti, spezzini, sono stati fermati e controllati uno a uno mentre cercavano di raggiungere la maxi manifestazione romana contro il decreto Salvini alla quale hanno partecipato 100 mila cittadini, tra i quali molti migranti. E questa mattina davanti al Palazzo del Governo, Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano, Sinistra Italiana e Cobas hanno manifestato per esprimere contrarietà in merito al trattamento subito prima della manifestazione romana. “Sono stati fermati quasi tutti i pullman che arrivavano a Roma – hanno spiegato Veruskha Fedi e Serena Tusini – . Siamo stati fermi per più di un’ora e ci siamo imposti affinché non venissero ‘schedati’ anche i minorenni. Ci hanno sequestrato anche i bastoni per le bandiere, in bambù. Quando siamo risaliti sul pullman, poi scortato fino alla prima fermata della metro, siamo stati filmati mentre riprendevamo posto sul mezzo con il documento in mano. Ci chiediamo chi abbia dato quest’ordine: se è partito dalla questura oppure direttamente dal Governo”.
Oltre a sentirsi violati i manifestanti hanno sollevato un’altra questione. “Sappiamo che questo genere di controlli – ha aggiunto Giacomo Pregazzi di Sinistra italiana – fanno parte del decreto ‘Minniti – Orlando’. Ed è lo stesso applicato per gli stadi e le manifestazioni sportive. Fa sorridere il pensiero delle interrogazioni parlamentari di Paita e Orlando che chiedono chiarimenti su una legge che ha scritto e votato il Partito Democratico che ha imposto questi controlli. Siamo al limite del grottesco. E rimane in sospeso un altro punto: perché a Roma sono state perquisite centinaia di persone mentre a Torino e Predappio non è avvenuto niente di tutto questo? Inoltre erano presenti decine di ragazzi migranti, in regola, e abbiamo notato che nei loro confronti l’attenzione nei loro confronti era davvero molto alta”.
da www.cittadellaspezia.com
Tags: decreto salvini, fedi, manifestanti, minniti orlando, partito comunista, polizia, prc, pregazzi, protesta, Roma, schedatura, sinistra italiana
Nessuna bandiera, nessuno striscione dichiaratamente di parte. I partiti sono rimasti fuori dalla manifestazione degli studenti di questa mattina, ma qualche silenziosa presenza di destra e di sinistra si è notata all’interno del serpentone.
Tra loro Filippo Vergassola, membro dell’esecutivo nazionale dei Giovani Comunisti e responsabile del settore scuola e università: “Da parte nostra c’è una condivisione sostanziale della protesta per il freddo da parte degli studenti, ma più in generale riteniamo che per il diritto allo studio ci siano carenze strutturali. Chiediamo risposte da parte della Provincia, del suo presidente Federici e del consiglio provinciale in mano al Pd, principale responsabile nel dover dare risposte agli studenti“.
Più morbido nei confronti dell’ente e pronto a chiamare in causa la Regione di centrodestra è stato Houssem Dalhoumi responsabile scuola dei Giovani Democratici della Spezia: “La nostra giovanile è vicina agli studenti spezzini, abbiamo infatti partecipato al corteo di stamattina con grande volontà e ci siamo messi a disposizione dei rappresentanti per poter avviare un dialogo con le istituzioni in cui il Partito democratico è presente. Auspichiamo che la giunta targata Toti partecipi al tavolo come hanno chiesto gli studenti, sappiamo che la regione non ha competenza in ciò ma è bene che si faccia presente visti gli appelli a comparire lanciati in questi giorni dai ragazzi, e che fino ad adesso sono rimasti inascoltati. Sicuramente la soluzione non potrà essere trovata nei prossimi giorni ma è bene che si cominci a parlare del disagio della popolazione studentesca“.
www.cittadellaspezia.com
Tags: aule al freddo, corteo, Federici, Filippo Vergassola, gc, gd, Houssem Dalhoumi, La Spezia, prc, protesta, Provincia, scuola, scuole superiori, studenti, toti
Martedì 10 gennaio si è svolta in maniera del tutto pacifica una protesta di una parte di studenti dell’Itis Capellini Sauro. A far uscire i ragazzi delle proprie aule è stato il freddo. Gli studenti infatti lamentano la mancata accensione dell’impianto di riscaldamento della scuola.
Come Giovani Comunisti sosteniamo la protesta perché è assurdo che proprio nei giorni più freddi dell’anno le aule di un edificio pubblico siano senza riscaldamento. Chiediamo (ancora una volta) immediate spiegazioni alla Provincia, organo competente nella gestione degli immobili scolastici, e chiediamo che si ponga subito rimedio a questa assurda situazione che danneggia non solo l’attività didattica ma soprattutto che mette a repentaglio la possibilità per studenti docenti e personale di svolgere i propri compiti in condizioni umane.
Al neo consiglio provinciale, quello che grazie al Pd non viene più eletto da cittadini bensì dai politici stessi, chiediamo che risponda e in fretta, anche insieme al Comune, su un fatto gravissimo e che costituisce un precedente che si commenta da sè : è semplicemente pazzesco che gli studenti debbano uscire dalle aule per il troppo freddo. Chiederemo quindi spiegazioni sia in Comune sia in Provincia e vigileremo con attenzione affinché ciò che è accaduto stamattina non si ripeta.
Giovani Comuniste/i La Spezia
Edmondo Bucchioni, consigliere comunale di Rifondazione Comunista La Spezia
Oggetto: riscaldamento e messa in sicurezza delle scuole di La Spezia e Provincia
Alla riapertura dei plessi scolastici dopo le festività si è constatato che non vi sono le condizioni minime essenziali per poter svolgere le lezioni, in quanto la temperatura all’interno delle aule è al di sotto della soglia minima consentita cioè 18 gradi; nonostante la situazione verificatasi gli studenti ed il personale docente, come anche gli Ata hanno denunciato tale realtà, finora le necessarie misure per ripristinare un clima confortevole non ha avuto soluzione. Inoltre si denuncia tra situazione di degrado di molti istituti scolastici.
Si interpella il Sindaco nonché e Presidente della Provincia Federici per trovare soluzioni a tali problematiche con la massima urgenza, in modo da garantirne condizioni minime essenziali per il normale svolgimento delle lezioni.
Edmondo Bucchioni, consigliere comunale Prc La Spezia
Riteniamo l’approvazione della “riforma” della scuola, approvata tre giorni fa dalla Camera dei Deputati, uno strappo democratico enorme e vergognoso, voluto da un governo di destra che è riuscito a fare peggio della tanto – giustamente – criticata Gelmini.
Proponiamo e vogliamo costruire unitariamente un referendum contro questa legge ignobile e a dir poco deleteria per studenti, lavoratori Ata e insegnanti. L’amarezza di questi giorni è accresciuta dalle grida di giubilo elevati dai renziani, che pure si permettono di denigrare chi in questi mesi ha fatto strenua opposizione dentro e fuori il parlamento.
Infatti, invece che vergognarsi per aver distrutto di uno degli ultimi baluardi democratici della nostra società, qualcuno si è profuso in grandi e mirabolanti elogi rivolti in special modo al “principe” Renzi e che la dicono lunga sullo stato del Partito Democratico e dell’intero Paese da esso governato.
C’è sempre chi è più renzista del Renzi. Naturalmente, secondo tali esponenti, è chi protesta con tutte le sue forze ad essere “ideologico e bugiardo”: il solito refrain che da oltre trent’anni la destra italiana ha adoperato per demolire tutte le conquiste democratiche dal 1946 ad oggi, Costituzione e mondo del lavoro in primis. Ora con la scuola si chiude il cerchio.
Ma il Pd “stia sereno”: il movimento per la difesa della scuola pubblica non demorde, l’approvazione alla Camera non significa che la lotta si fermerà. Saremo al fianco delle mobilitazioni degli studenti e degli insegnanti che continueranno anche in estate e riprenderanno a settembre anche nella provincia spezzina.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Tags: Costituzione, democrazia, destra, Gelmini, insegnanti, legge, Pd, protesta, referendum, renzi, renziani, scuola, studenti, vergogna
Ormai da mesi il governo si ostina a portare avanti il proprio progetto di controriforma della scuola ignorando la voce degli studenti, dei genitori e degli insegnanti.
L’intervento del governo non solo disattende gran parte delle promesse fatta in materia di assunzione dei precari e di edilizia scolastica, ma realizza un progetto autoritario di aziendalizzazione del sistema scolastico tramite l’introduzione di figure dirigenziali più vicine a dei manager che a dei presidi. 
Non a caso un progetto tanto reazionario ha attirato le reazioni entusiaste dei maggiori responsabili dello sfascio dell’istruzione pubblica italiana a cominciare da Valentina Aprea e Maria Stella Gelmini che sottolineano la piena continuità tra la cosiddetta Buona Scuola e i provvedimenti della destra.
Altrettanto inammissibile è l’ennesimo ricatto a cui viene sottoposto il Parlamento al quale viene chiesto di approvare velocemente e senza modifiche il testo governativo perché in caso contrario verrebbero meno le assunzioni promesse (comunque molto inferiori al reale bisogno di personale del sistema scolastico italiano).
Per questo esprimo il pieno sostegno alla mobilitazione di oggi 5 maggio, giorno in cui è stato indetto lo sciopero unitario dei sindacati della scuola con manifestazione a Milano.
Inoltre saremo pronti a sostenere ogni mobilitazione finalizzata a ostacolare la creazione di una scuola sostanzialmente sottomessa ai privati e caratterizzata da un modello di valutazione punitivo.
Massimo Lombardi,
candidato al consiglio regionale della Liguria
Rete a Sinistra – Pastorino Presidente
Tags: 5 maggio, aprea, aziendalizzazione, controriforma, Gelmini, governo, insegnanti, lombardi, Parlamento, privatizzazione, protesta, renzi, rete a sinistra, Sciopero generale, scuola, studenti
Dal corteo spezzino del primo maggio e dalla festa di Solaro di Lerici Massimo Lombardi, candidato al consiglio regionale ligure per la Rete a Sinistra – Pastorino presidente lancia un messaggio a tutti i lavoratori:
“Dopo il corteo di pochi giorni fa al fianco degli operai Fincantieri, oggi è la festa di tutti: buon primo maggio di lotta. Lo voglio augurare a chi il lavoro ce l’ha ma lo deve proteggere ogni giorno dagli assalti di un governo-Renzi politicamente violento e ipocrita. L’incredibile presa in giro del “Jobs act” renziano, un enorme assist a Confindustria e alla classe padronale, lo dimostra in pieno.
Buon primo maggio a chi il lavoro l’aveva ma che gli è stato letteralmente rapinato dalla cosiddetta “riforma” Fornero”, votata quattro anni orsono da Pd e Berlusconi. Lo scandalo degli esodati grida ancora vendetta.
Buon primo maggio ai milioni di pensionati, che soffrono dopo una vita di lavoro e sacrifici perché colpiti ripetutamente dal carovita e dall’attacco governativo alla propria sudata pensione.
Buon primo maggio a chi il lavoro non lo trova o l’ha perso, o lo ha a tempo, a cottimo, a ore, a giorni, pagato con voucher, pagato in nero, malpagato, sottoposto a umiliazioni e offese, o addirittura non pagato. La precarietà rimane e oltre gli spot non ci sono tutele.
Infine, con tutto il cuore, buon primo maggio alle famiglie di chi, lavorando, non è più tornato a casa.
A tutte queste persone va il mio pensiero, mentre in parlamento si violenta la democrazia e Renzi inaugura, proprio oggi, il mostro-Expo. Un altro scempio ambiental-tangentistico, un affare da un miliardo di soldi pubblici per ingrassare mafie e corrotti mentre viene descritta un’inesistente realtà rosa e fiori da miniculpop anni ’30. La mia solidarietà e vicinanza ai ragazzi e ragazze che hanno manifestato pacificamente con coraggio e orgoglio il proprio dissenso contro Expo 2015.
C’è una forte ipocrisia di fondo che vediamo e leggiamo anche oggi in Liguria dove Raffaella Paita e soci, ultras di Renzi, si riempiono però la bocca di lavoro e di lavoratori, gettando fango sugli avversari che la possono sconfiggere tra un mese alle urne.
Messaggio a Paita, Renzi e Federici: non abbiamo bisogno di voi, delle vostre sparate quotidiane alla ricerca di visibilità e voti perduti. Non ci interessa l’eterno e logoro refrain sul voto utile: è ora di finirla. Noi non faremo vincere la destra perché, grazie a voi, le destre avranno vinto comunque. State sereni.
Ebbene si, sindaco Federici: siamo guardiani della rivoluzione e ne andiamo fieri, la tua è ironia fuori luogo. Non c’è Sinistra senza difesa del lavoro e delle conquiste sociali ottenute negli ultimi cinquant’anni, spiace doverlo dire a chi ha fatto parte del Pci.
Forse qualcuno, realmente di sinistra, si vergogna a leggere le vostre parole. Tra un mese ce lo sapremmo ridire”.
Massimo Lombardi
candidato in consiglio regionale Rete a Sinistra La Spezia – Pastorino presidente
Tags: 1 maggio, berlusconi, corteo, disoccupati, expo, Federici, Festa, Fincantieri, lavoratori, Lerici, lombardi, paita, pastorino, Pd, pensionati, protesta, renzi, Sinistra, solaro, spezia
Esprimiamo la più assoluta solidarietà agli esponenti No tav che l’altra sera a Genova alla festa del Pd hanno manifesto il proprio dissenso davanti ai notabili del partito al governo.
Siamo contro la repressione della protesta e contro un’opera scandalosa e inutile, uno spreco di denaro che ingrassa i soliti poteri economici collusi, senza alcun beneficio per i cittadini.
Siamo per il diritto-dovere di contestare questo scempio, che nulla ha che vedere con la democrazia e con il bene comune.
Tali manifestazioni servono per ricordare all’opinione pubblica che il movimento No tav lotta per la giustizia sociale, contro gli abusi del potere poltico-economico a danno delle comunità locali e di tutti i cittadini italiani.
Massimo Lombardi,
segretario provinciale Prc La Spezia
Nicoletta Dosio,
Movimento No Tav Val di Susa
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