Bandiere rosse e lacrime, muore Roberto Della Rossa

16 marzo 2016, by  
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Ucciso da un infarto a 61 anni. Se n’è andato così Roberto Della Rossa, soccorritore della Pubblica assistenza di Santo Stefano Magra e Vezzano Ligure trovato questa mattina privo di vita nella sua abitazione.
Della Rossa, che lascia la figlia Erika, era membro attivo del partito di Rifondazione Comunista soprattutto nelle feste di Liberazione e in quella del Primo maggio a Solaro di Lerici. Profondo cordoglio è stato espresso dal partito e dai numerosi amici che con lui hanno condiviso tante esperienze. Volto fiero, sempre allegro, tatuaggio dedicato al Che e pronto a prodigarsi per gli altri. Negli anni si era conquistato l’affetto di tantissime persone. Commosso il ricordo dei colleghi della pubblica che lo hanno visto come un’anima buona e forte che si prestava a coinvolgere tutti, anche nei momenti di difficoltà.
Era un comunista che credeva fermamente in Che Guevara – ha detto Massimo Lombardi di Rifondazione – era buono, simpatico, un grande animatore e aveva grande considerazione delle persone”.
Le sue grigliate – raccontano gli amici – rendevano uniche le nostre feste, quando c’era qualcosa da fare era il primo a mettersi in gioco. Pur di essere libero nei nostri momenti di festa era capace di smontare dalle notti in Pubblica dormiva qualche ora e a pranzo era pronto con il fuoco“.
La salma si trova all’obitorio di Sarzana e venerdì ci sarà l’ultimo saluto. Roberto Della Rossa, storico militante, aveva detto espressamente che al suo funerale avrebbe voluto delle bandiere rosse. La bara partirà da Sarzana e giungerà al forno crematorio dei Boschetti alle 9.15 dove lo attenderanno tutti per dirgli addio.

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