Balderi (Rifondazione Comunista La Spezia): “Per chi non partecipa al corteo di sabato non ci sono alibi”
5 marzo 2014, by admin
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Cara spezzina e caro spezzino,
scrivo queste poche righe per esprimere un desiderio da vecchio militante comunista e ambientalista, impegnato per tutta la mia vita nella costruzione della mobilitazione dal basso, nei quartieri, al fine di diffondere consapevolezza e creare la partecipazione della gente contro le molteplici fonti inquinamento che deturpano la nostra amata città.
Vivo nel quartiere di Melara, nel levante cittadino, e trascorro la mia vita nei luoghi di aggregazione e di socialità che lo connotano, e mai come in questo momento avverto un senso di impotenza e spaesamento dei cittadini comuni di fronte ai problemi della città, al degrado che avanza, alla solitudine che annienta e rinchiude nel proprio particolare, alla povertà che cresce.
I cittadini sanno che sono pronto in ogni momento a battermi contro ogni ingiustizia e contro ogni nocività, ma nei semplici discorsi al bar o alla fermata dell’autobus, avverto un senso di disperazione e disillusione come mai in passato. Non ce la fanno più ad arrivare a fine mese, non ce la fanno più a pagare l’affitto, perdono il lavoro, non arrivano alla pensione e sopratutto sono ammalati. Patologie respiratorie, polmonari, cardiache che sfiancano, annientano anche quelli che ho sempre trovato al mio fianco nelle mille battaglie. Ora stanno ai margini, magari dissentono dallo scempio e dall’omologazione dilagante, ma non hanno più l’energia e la forza di partecipare collettivamente per esprimere cio’ che pensano in pubblico. Le giovani generazioni appaiono impegnate in altri preoccupazioni: sicuramente la ricerca del lavoro sempre più difficile che spesso li mette gli uni contro gli altri, magari rimangono colpiti dalle mille fonti di nocività presenti nel territorio spezzino ma poi rimangono fermi ad una presa di posizione individuale, non partecipano.
E allora io per sabato 8 marzo mi aspetto un miracolo laico, mi aspetto che convergano in Piazza Brin decine e decine di persone da ogni quartiere, da Marola come da Pitelli, da Melara a Pagliari sinanco a Portovevenere, pensionati, operai, studenti, semplici cittadini spezzini che vogliono esprimere con la loro presenza plurale, diversificata, appasionata il loro profondo amore per il territorio spezzino e una forte ed accorata difesa da ogni nocività che lo sta gradualmente distruggendo. Non ci sono alibi per chi non parteciperà. L’orario ci permette anche di seguire la partita dello Spezia, dopo non c’è nulla di meglio della manifestazione “Riprendiamoci la città” per manifestare appieno tutto la fierezza di essere spezzino, l’amore per un golfo ed una città fantastica.
Alberto Balderi
Segretario Circolo Prc “Roberto Fosella” di Melara – Termo – Limone La Spezia
Assemblee nei quartieri al posto delle Circoscrizioni, Cossu: “Necessario un nuovo modello di partecipazione”
15 marzo 2012, by admin
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Nate nel 1978 come evoluzione istituzionale dei consigli di quartiere per favorire il decentramento amministrativo e la partecipazione del cittadini alla vita pubblica organizzata; abolite nel 2008 (per i Comuni al di sotto dei 250mila abitanti) sull’onda dei tagli alla politica, con tanto di coda polemica, anche qui alla Spezia, sui gettoni di presenza eccessivi per i loro Presidenti. Dalla prossima legislatura le Circoscrizioni spariranno anche nella nostra città, e con loro un front office durato 35 anni, pensiamo solo ai vari servizi a portata di anziano; senza contare il tramonto di un presidio democratico decentrato sul territorio ed eletto direttamente dai cittadini.
Per ovviare questi aspetti, il Comune della Spezia ha deciso di lanciare una nuova strategia di partecipazione “dal basso” degli spezzini. Al posto delle circoscrizioni saranno create delle assemblee, che potranno anche rappresentare più quartieri; qualsiasi cittadino con età superiore ai sedici anni potrà auto candidarsi a farne parte, ed inoltre potranno essere eletti dei portavoce per interagire con gli altri livelli istituzionali del Comune.
Un progetto portato avanti da Simona Cossu, Assessore al Decentramento ed alla Partecipazione, e presentato questa mattina in Comune alla Presenza del Sindaco Massimo Federici.
“E’ necessario un nuovo modello di partecipazione e decentramento– ha detto la Cossu- abbiamo svolto più di trenta assemblee pubbliche in tutti i quartieri per capire le aspettative dei cittadini dopo l’abolizione delle circoscrizioni, vissuta come una perdita dalla maggioranza di loro. Abbiamo raccolto il bisogno di continuare ad avere riferimenti sul territorio con servizi amministrativi e con possibilità di esprimere bisogni politici. Chiunque potrà essere eletto nelle assemblee, e non ci saranno liste di partito.”
La differenza sostanziale con le vecchie circoscrizioni sarà quella che il parere vincolante, che poteva anche bloccare decisioni prese dal Consiglio Comunale e dalla Giunta, verrà meno: “Ma sarà vincolante per il Comune inserire nella procedura decisionale idee e proposte che proverranno dai cittadini, mentre il processo deliberativo sarà di responsabilità della politica e dell’amministrazione. Vogliamo introdurre robuste dosi di democrazia partecipativa, ma non vogliamo minare quella rappresentativa. Ci sarà un equilibrio grazie al quale saranno contrattati prima i termini di questioni fondamentali e strategiche per i quartieri. Pensiamo alla discussione sul PUC, sul Piano delle Opere Pubbliche e della Mobilità.”
Temi che investono direttamente la qualità della vita dei cittadini e che sempre di più hanno bisogno di essere contaminati da pratiche reali di cittadinanza attiva. Tanto più che nella prossima legislatura i plessi che attualmente ospitano le Circoscrizioni saranno ridotti da cinque a due, e dei 42 quartieri attuali ne rimarranno 30. Un’opera di razionalizzazione necessaria non solo per le mutazioni urbanistiche e demografiche, ma anche per la mancanza di risorse e personale da decentrare sul territorio, vedi il blocco del turn over dei dipendenti comunali.
Gli immobili delle circoscrizioni saranno comunque mantenuti e gestiti dall’Ufficio Partecipazione e Decentramento del Comune e potranno essere destinati anche a sedi per le riunioni delle assemblee, che in ogni caso potranno trovare ospitalità anche nelle strutture associative e di volontariato. “Vogliamo decentrare ed innovare -ha continuato la Cossu- questo è l’inizio di una sperimentazione. Destineremo una parte del bilancio del Comune, probabilmente l’1%, al bilancio partecipativo: un modo concreto per realizzare istanze provenienti dai cittadini ed esercitare trasparenza e controllo sulla gestione delle risorse pubbliche.”
Da sottolineare che non esiste nessuna linea guida legislativa nazionale sulle modalità di “sostituzione” delle circoscrizioni per i Comuni, quindi un regime di fatto di massima autonomia. L’idea del Comune della Spezia, sicuramente da affinare e precisare perchè presenta qualche fumosità, specialmente per gli aspetti di decentramento amministrativo dei servizi, potrebbe anche fare da modello per altre realtà nel Paese.
“Dobbiamo salvaguardare la democrazia partecipativa che oggi e’ sottoposta ad un fuoco di fila preoccupante- ha chiosato il Sindaco Federici- ma c’e il nuovo bisogno di partecipazione, coinvolgimento e di informazione da parte dei cittadini. Non bisogna commettere l’errore di vedere con fastidio la volontà dei cittadini di discutere temendo il rallentamento dei processi deliberativi, ma integrare questa esigenza nei livelli istituzionali; vogliamo che siano i cittadini a parlare in nome dei cittadini.”
Marco Ursano, Cronaca4.it
Prc/Fds La Spezia: “Successo dell’inchiesta sociale, il programma del centrosinistra non potrà prescindere dall’esito dei questionari”
29 febbraio 2012, by admin
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“Migliaia di questionari distribuiti, tantissimi cittadini e molti confronti diretti tra la gente, in città”.
Rifondazione Comunista/Fds fa un primo bilancio dell’iniziativa politica delle “urne rosse”, il banchetto permanente tenuto in Corso Cavour alla Spezia: “l’inchiesta sociale continuerà nei quartieri spezzini con la compilazione del questionario di 14 domande per chiedere ai cittadini quali sono le priorità sulla base delle questioni più importanti: ambiente, lavoro, economia, rapporti sociali. Nei prossimi giorni comunicheremo il calendario della “carovana delle idee“: da Marola al Favaro, da Canaletto a Pegazzano, un importante percorso di partecipazione e condivisione dal basso. Un lavoro di inchiesta che sarà il nostro metro di confronto con le altre forze politiche del centrosinistra e che riteniamo non proseguibile prima di aver concluso il nostro percorso di ascolto della città.“
“C’è chi si sta sperticando nelle acrobazie tattiche per sapere che fare da grande” -prosegue la nota- “noi abbiamo scelto di confrontare le nostre idee con la gente, in modo aperto e senza populismi ma coscienti che il confronto parte dalla nostra elaborazione politica e dalle battaglie sostenute nell’attuale amministrazione della città, che va dalla difesa dei beni comuni alla visione di uno sviluppo compatibile con le esigenze di vita degli spezzini.
“Allo stesso tempo è inaccettabile assistere alle lezioncine del centrodestra” -proseguono dalla Federazione della Sinistra– “dopo 15 anni di mal governo di questo Paese, tra nani e ballerine, ora tocca allo spettacolo fantasioso in salsa spezzina, a partire dalle dichiarazioni della candidata in pectore Chiarandini che da già la cifra del bassissimo livello politico. Si vuole infatti denigrare il voto di 27 milioni di italiani che hanno deciso di mantenere pubblici i servizi locali, così come si fa già spregio di elementi basilari per la vita democratica come la partecipazione, motore essenziale per trasformare la città, fino all’indecente strumentalizzazione del ricatto occupazionale.”
“Infine il vero tema su cui nessuno si confronta è il lavoro e la sua qualità” -conclude il Prc/Fds- “siamo e resteremo sostenitori di percorsi di partecipazione e trasparenza per condividere le scelte strategiche del territorio, a cominciare dalla riconversione degli impianti esistenti e dalla piaga del lavoro nero. Abbiamo visto l’utilizzo massiccio di amianto. Quante furono le voci indignate che denunciarono la presenza della fibra killer? Quanti ebbero il coraggio di dire basta? Abbiamo il dovere morale di pensare ad un futuro migliore di questo. Spezia ha inoltre una percentuale altissima di lavoro irregolare, com’è emerso dal rapporto dell’Ispettorato del Lavoro. Una condizione insostenibile per moltissimi lavoratori già vessati dalla sciagura del precariato che la politica deve combattere e sconfiggere“.
Federazione della Sinistra La Spezia
Spezia, “Ci sono anch’ io!” Assessore Cossu: “Costruire insieme un nuovo modello di partecipazione”
24 settembre 2011, by admin
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Un modello direttamente ispirato alla storica esperienza dei comitati di quartiere? Oppure una nuova forma di partecipazione basata sui meccanismi del volontariato che valorizzi il contributo di fasce di cittadinanza finora escluse dai giochi della rappresentanza istituzionale? Il futuro degli organismi che andranno a sostituire le circoscrizioni è ancora tutto da decidere. Ma alcune
certezze sono già acquisite.
L’idea è quella di arrivare in tempi rapidi alla costruzione di un nuovo modello, valorizzando il contributo dei cittadini. Per questo, cioè con l’intento di raccogliere eventuali suggerimenti, tutti i quartieri della città saranno interessati da una girandola di assemblee pubbliche. E dai primi di ottobre sarà attiva una pagina Facebook dedicata — il nome è «Ci sono anch’io» — nella quale saranno raccolte idee, suggerimenti e sollecitazioni.
“La soppressione di un preziosissimo strumento di partecipazione come le Circoscrizioni – ha dichiarato l’assessore al Decentramento Simona Cossu di Rifondazione Comunista– ci costringe a ripensare le modalità attraverso le quali favorire la partecipazione attiva dei cittadini alla vita della comunità.
Quello costruito in tutti questi anni dalle circoscrizioni è un patrimonio importante che non deve in alcun modo andare disperso. Di qui nasce l’idea di questo progetto che vedrà, nel mese di ottobre, un vasto percorso di ascolto dei cittadini. Partiamo dai quartieri nuclei storici della partecipazione ma ci avvaliamo anche di tutti quegli strumenti che oggi abbiamo a disposizione e che possono ampliare notevolmente le opportunità di partecipare, favorendo magari anche il contributo dei più giovani.
Rete civica, social networks, dialogo diretto quartiere per quartiere: un impegno a tutto tondo per costruire insieme un nuovo modello della partecipazione in città.”
Da La Nazione del 24/9/2011