Rifondazione a sostegno del NO: mercoledì con Paolo Ferrero a Spezia, giovedì con il prof. Angelo d’Orsi a Sarzana
16 settembre 2020, by admin
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“Solidarietà ai lavoratori della Provincia in sciopero”
5 ottobre 2017, by admin
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Congresso Prc La Spezia, Veruschka Fedi nuova segretaria provinciale: “No ad alleanze con Pd e Melley, sì a una lista della sinistra unita”
14 marzo 2017, by admin
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Aggregazione Iren-Acam, Canzio (Prc Levanto): “Voto contrario alla privatizzazione, tradisce il referendum e i lavoratori”
18 febbraio 2017, by admin
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Lo scorso giovedì sera in consiglio comunale di Levanto Rifondazione Comunista, a differenza della maggioranza, ha votato contro il nuovo piano industriale di Acam che prevede l’aggregazione con il colosso Iren. A partire dal necessario distinguo che sento di rivendicare appartenendo ad una coalizione composta da differenti partiti e sensibilità, ritengo fondamentale allinearmi al mandato amministrativo per il quale siamo stati eletti, ma al contempo esprimere libertà di voto per pratiche riguardanti tematiche più generali.
Nel caso Acam Spa ritengo quanto segue:
1) il nuovo piano tradisce l’esito referendario del 2011, per il quale mi ero particolarmente spesa, che bocciava la privatizzazione dei servizi pubblici a rilevanza economica;
2) già nel 2013 era stato approvato un pesante piano di riassetto che prevedeva la cessione di due rami sani (gas e ambiente), la riduzione del costo lavoro(flessibilità e demansionamenti) prevedendo però il mantenimento pubblico al 100%;
3) ora ci raccontano che tutto è stato vano e bisogna aggregarsi con un soggetto più forte.
Ad oggi esiste una manifestazione di interessi da parte di Iren, colosso quotato in borsa e partecipato dalle banche. Dico NO perché accettare l’aggregazione significherebbe mettere i lavoratori alla mercè del mercato del lavoro (oggi dicono che verranno mantenuti, domani chi ci garantisce che non verranno trasferiti? I lavoratori non devono diventare pedine) e non avere più la governance da parte dei comuni. Dico NO perché non accetto che la politica abdichi al suo ruolo, delegando al mercato i suoi compiti.
Lettera aperta città di Massimo Lombardi
24 dicembre 2016, by admin
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Care spezzine e cari spezzini,
al termine di questo anno difficile e travagliato, che ha visto per il nostro Paese e la nostra Città momenti davvero difficili, ho deciso di scriverti nuovamente, nell’augurio che questi giorni di festa possano essere un’oasi di serenità nel deserto delle preoccupazioni e degli affanni quotidiani.
Si prospetta un anno di grandi lotte. Politiche, civili, sindacali. Noi ci saremo, sempre.
E’ doveroso ricordare di aver chiuso questo 2016 con un trionfo, quello del No al referendum, che deve essere un punto di svolta per una riscossa sociale che chieda giustizia, democrazia, diritti e lavoro. Le cose si intrecciano tra loro indissolubilmente.
E’ impossibile infatti scindere la nostra amata Costituzione, scritta col sangue dei partigiani (e il pensiero, fisso, costante, va al nostro indimenticabile Luigi “Fra Diavolo” Fiori, il più “giovane” dei suoi paladini e autentica guida morale per tutta la Sinistra spezzina degna di questo nome) dalla questione del lavoro, sui cui la Repubblica è fondata.
Non a caso per la seconda volta in dieci anni hanno provato ad assalirla nuovamente, questo “baluardo di socialismo”(come l’ha definita la JP Morgan) che tanto dà fastidio agli affaristi e miliardari internazionali. Quelli che speculano sulla vita e sul lavoro della gente, dei giovani e dei meno giovani che soffrono a causa di esso, perché precario o perché assente. Quelli che con un semplice colpo di mouse possono distruggere centinaia di migliaia di famiglie con un’operazione in borsa o una “delocalizzazione” di una fabbrica, per andare a sfruttare nuova manodopera a costo minore in un altro angolo del mondo, senza che nessuno possa o voglia punirli.
In questi giorni abbiamo ascoltato vergognose prese di posizione da parte di ministri riciclati che, dopo la scoppola del referendum renziano, invece che tacere dalla vergogna, si sono pure permessi di insultare chi il lavoro va a cercarselo all’estero, perché stanco della scandalosa “arma” dei voucher, un vero e proprio mezzo di sfruttamento padronale avallato in questi anni dalla politica nazionale, passando da Berlusconi per arrivare a Monti e ora a Renzi-Gentiloni.
Per questo nel 2017 saremo al fianco della Cgil nel sostegno al referendum da essa indetto per abolire questo abominio. E permettetemi di affermare che la mia/nostra nostra Rifondazione Comunista, che in questo glorioso dicembre ha appena compiuto 25 anni, pur con le sue sofferenze, l’aveva detto già molto tempo.
Abbiamo infatti alzato la voce in tempi non sospetti sui voucher, sulla Fornero, sugli F35, sui costi della politica, sulla crisi della rappresentatività e su molte altre cose ora di dominio pubblico. La nostra voce, pur oscurata dai media nazionali da quasi un decennio, ha continuato a resistere grazie alla forza e alla tenacia delle compagne e compagni, al quale va il mio forte e ideale abbraccio, specialmente a coloro che abbiamo dolorosamente perso, dal mitico Augusto Caffaz fino ad Arrivare a Clelio Barbieri e Sergio Pocci, glorie spezzine, che resteranno sempre nella nostra memoria.
Ora altri raccolgono, senza nascondere la propria ipocrisia, questi teminoi sollevate, facendole proprie. Non importa. Andiamo avanti, a testa alta. E allora, tornando alla nostra amata Spezia, voglio ricordare quanto abbiamo detto e fatto in questo 2016, combattendo dentro e fuori il consiglio comunale contro una giunta sempre più arrogante e arroccata nella propria torre di avorio, che non ha mai ascoltato, anzi ha ripetutamente offeso i propri concittadini con comportamento ottuso e colluso.
Abbiamo assistito a scandali giudiziari, guerre sanguinose di potere, mala amministrazione e sprechi incredibili. Il tutto a discapito della vita delle persone, sempre più povere, sole, in sofferenza. C’è una sanità da anni al collasso, che non cura e non si cura dei propri pazienti costringendoli alla fuga, mentre le persone continuano ad ammalarsi di malattie causate da amianto e fumi dell’Enel.
E’ ora di dire basta. Chiudere lo scempio della centrale a carbone, fare finalmente e definitivamente chiarezza su Pitelli, risolvere la questione eterna delle aree militari.
E’ un impegno che DEVE essere preso da una politica nuova, che metta al centro la questione morale e la parola e la volontà dei cittadini, per davvero. Non è una frase fatta, anche se l’avrete certamente sentita dire da ogni parte. Il referendum del 4 dicembre ha dimostrato palesemente la voglia, la fame, il desiderio spasmodico di far sentire la propria voce di cittadini e di elettori.
Insomma, la democrazia deve tornare al centro del mondo politico, che in questi anni l’ha letteralmente messa al bando. Sono stati infatti eletti parlamenti con leggi incostituzionali, senza che si siano potute esprimere le nostre preferenze. La Provincia, importante organo di controllo territoriale, è esclusa da anni dal voto popolare e ciò stava per accadere anche per il Senato. E i sindaci hanno un potere semi-assoluto, ormai difficilmente controllabile dai consigli comunali, come tanti piccoli podestà, che decidono le sorti della gente a seconda dei propri umori e . Piano piano ci stavano-stanno erodendo i diritti democratici come lo hanno fatto per quelli lavorativi.
Alziamo la testa, spezzini, tutte e tutti insieme!
Facciamolo insieme, con l’unione della vostra partecipazione. Civica, ambientalista, di Sinistra. Passionale, culturale, piena di quella proverbiale ironia, della quale non possiamo fare proprio a meno.
Perché dobbiamo essere così, “duri ma senza perdere la tenerezza”, una definizione perfetta per noi, forse il grande Che Guevara pensava alla “gente de Speza”.
Auguri di cuore a tutti, care spezzine e cari spezzini.
Buon anno di Lotta, di Resistenza e di Vittoria!
Massimo Lombardi,
segretario provinciale del Partito della Rifondazione Comunista
Referendum, Ferrero: “Subito alle elezioni con la Sinistra unita contro il Pd”
6 dicembre 2016, by admin
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La Costituzione nata dalla Resistenza è stata nuovamente scelta dal popolo italiano come la propria Costituzione, bocciando la Costituzione neoliberista di Renzi, Verdini e Merkel.
A questa scelta occorre dare seguito andando subito alle elezioni: basta con governi di nominati, il popolo deve votare i propri rappresentanti. Si vada a votare in primavera con l’Italicum – così come verrà modificato dalla Corte Costituzionale – e con l’attuale legge elettorale per il Senato.
Nei mesi che ci separano dalle elezioni si rifaccia la legge di stabilità affrontando l’emergenza povertà, istituendo immediatamente un reddito minimo per tutti e tutte coloro che non trovano lavoro. Rifondazione Comunista propone a tutti gli uomini e le donne di sinistra, ai comitati per il NO, alle associazioni, ai sindacati, alle liste unitarie presenti sul territorio e ai partiti di sinistra, di dar vita – in alternativa al Pd e agli altri poli politici presenti nel paese – ad un soggetto unitario della sinistra antiliberista, che si candidi al governo del paese con l’obiettivo dichiarato di applicare la Costituzione, quella Costituzione che è sempre stata disattesa e verso la quale il popolo italiano ha rinnovato la sua fiducia.
Paolo Ferrero,
segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Rifondazione per il No: oggi pomeriggio incontro pubblico con il presidente Anpi Liguria presso la sala Coop di via Saffi
24 novembre 2016, by admin
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Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Renzi a Spezia, c’è chi dice NO!
11 novembre 2016, by admin
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Vanno dal “Renzi go home” ai classici strali dal sapore locale. “Volevi allearti con Saso”, si sente, con più di un occhio alle regionali 2015) gli slogan scagliati oggi, a partire dalle 18, dal parcheggio del Megacine, dagli oltre cinquanta manifestanti che si sono dati appuntamento per dare un caldo benvenuto al premier Matteo Renzi, atteso per le 19 – ma il presidente segretario ha accumulato un po’ di ritardo visti gli impegni a Fidenza prima e Parma dopo – a Spezia Expo, per un incontro a favore del ‘Sì’ in vista del referendum del 4 dicembre prossimo. A convocare l’adunata antirenziana, ieri pomeriggio, Rifondazione Comunista, con Jacopo Ricciardi grande animatore. Hanno aderito il Partito comunista d’Italia e Sinistra dei valori, nonché le giovanili di Prc e Pci (Giovani comunisti e Fgic) e il Comitato Giovani per il No. Non hanno preso parte alla mobilitazione Possibile e Sel, assenza pesante e sorprendente. “Ci accusano di stare dalla parte di Forza Nuova e Casa Pound – tuona Ricciardi -, ma intanto quelli del Pd fanno le riforme con Verdini. Noi oggi siamo qua per dire no a Jp Morgan che detta l’agenda al governo. No alla riforma costituzionale, no alla buona scuola e al job act. In definitiva, no alle politiche di destra del governo Renzi“.
La voce del Pci, affidata a Matteo Bellegoni: “Non potevano non accettare subito l’invito a questa manifestazione, è il minimo. Bisogna rispondere allo scempio che Renzi sta facendo del nostro paese, lavorando per i poteri forti e portando avanti un programma vicino a quello della P2”. Chiaro anche Massimo Lombardi, segretario provinciale di Rifondazione: “Siamo qua per contestare nel merito e anche la persona. Per dire no alla politica dell’uomo solo al comando. Continueremo a lavorare per far capire che la riformi costituzionale non porta alcuna semplificazione-. Da Lombardi, anche un pensiero “ai manifestanti di Firenze: “in democrazia deve esserci spazio per tutto, consenso e dissenso”. Quasi un migliaio dentro i locali del centro-fiere, assiepati per assicurarsi un posto in prima fila. La corsa dei consiglieri regionali del Pd dalla sede della Regione e il solito dispiegamento di forze dell’ordine.
www.cittadellaspezia.com
Referendum costituzionale, Ferrero: “Grazie all’ambasciatore Usa: ora sono chiari i motivi per cui votare NO”
14 settembre 2016, by admin
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Voglio ringraziare l’ambasciatore degli USA che con la sua incredibile ingerenza negli affari interni dell’Italia ha reso chiaro i motivi per cui bisogna votare NO alla manomissione della Costituzione: contro i poteri forti e contro chi vuole trasformare l’Italia in una colonia. Il popolo italiano saprà rispondere all’arroganza dell’ambasciatore statunitense sommergendo con una valanga di NO il servo Renzi che ha furbescamente occupato per conto terzi il posto del presidente del Consiglio. Del resto la manomissione costituzionale di Renzi serve ad una cosa sola: a rendere il governo impermeabile dai bisogni sociali del popolo italiano mettendolo completamente nelle mani delle banche e dei potentati economici.
Paolo Ferrero,
segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Un anno senza il comandante partigiano Luigi Fiori, Lombardi (Prc La Spezia): “Un simbolo della Resistenza, passata e presente”
1 giugno 2016, by admin
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Un anno fa ci lasciava il grande Luigi Fiori, storico militante di Rifondazione dalla sua nascita, presidente onorario della federazione provinciale di Rifondazione Comunista, già consigliere comunale e assessore nella sua amata Lerici, ma soprattutto mitico comandante partigiano “Fra Diavolo” dall’ 8 settembre 1943 alla Liberazione.