Acerbo e Tecce: “Assurdo anticipo elezioni a luglio, occorre agibilità democratica”

7 maggio 2020, by  
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In merito alle elezioni nelle regioni in scadenza di mandato l’attuale decreto in via di conversione prevede che esse si tengano, insieme al primo turno delle Comunali, in una finestra temporale fra il 15 settembre ed il 15 dicembre a causa del persistente distanziamento sociale dovuto all’emergenza coronavirus.
 
Indiscrezioni giornalistiche sempre più diffuse ed un’ambigua “apertura televisiva” del ministro Boccia, ipotizzano un emendamento di modifica di tale testo, prevedendo il voto a fine luglio.
 
Si tratta di un tentativo trasversale di ampi settori della destra e del Pd che da una parte vorrebbero sfruttare l’ esposizione mediatica di questi mesi dei Presidenti in carica che aspirano ad una riconferma quasi per acclamazione (Toti, Zaia, De Luca ed Emiliano) e dall’altra vorrebbero rendere molto difficile la raccolta delle migliaia di firme necessarie per la presentazione delle liste civiche e di sinistra antiliberista non presenti ora in molti consigli regionali.
 
Questo intento di un voto senza agibilità e partecipazione democratica è confermato dal tentativo, evidentemente anticostituzionale, di modificare le leggi elettorali regionali con una legge nazionale “una tantum” che abolisca le preferenze, facendo in modo che i consiglieri ed il Presidente siano “ nominati “ dai capi bastone dei partiti e non eletti dalle cittadine e dai cittadini.
 
A noi appare assurdo convocare le elezioni senza che siano garantite le condizioni per la costruzione dal basso delle liste, senza poter fare riunioni, senza poter volantinare e fare banchetti nelle piazze per raccogliere le firme e senza poter fare comizi e dibattiti all’aperto e in luoghi chiusi. Solo dei megalomani autoreferenziali che disprezzano la democrazia possono ritenere plausibile andare al voto in un contesto di emergenza.
 
Poiché la conversione del decreto è prevista nei prossimi giorni come Rifondazione Comunista invitiamo tutte le associazioni e le forze democratiche politiche e sindacali a far sentire la propria voce contro questo furto di democrazia e verificheremo ogni possibilità legale di ricorsi ed impugnazioni.
Auspichiamo che il parlamento respinga ogni emendamento irresponsabile di questo genere.
Maurizio Acerbo,
segretario nazionale 
Raffaele Tecce,
responsabile Enti Locali 
Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Bucchioni (Prc La Spezia): “Il servizio elisoccorso dei Vigili del Fuoco deve rimanere pubblico”

15 agosto 2018, by  
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In Liguria l’elisoccorso è gestito dai Vigili del Fuoco: a bordo dell’elicottero Drago vi sono le competenze sanitarie (personale del 118) e tecnici del soccorso Saf (Speleologico alpinistico fluviale sommozzatori) con attrezzatura per garantire il soccorso tecnico urgente a cui solo i Vigili del Fuoco sono preparati per intervenire a 360°.

In questi giorni vi è stato una presa di posizione da parte del Capo Dipartimento Frattasi che affermava di non poter rinnovare la convenzione in scadenza alla fine del corrente anno per motivi logistici. Ancora una volta si vuole favorire i privati a scapito del pubblico che funziona e fa risparmiare i cittadini garantendo un servizio di eccellenza. Le regioni che hanno privatizzato il servizio spendono in media 18 milioni di euro a differenza della Liguria che in convenzione con i Vvf ne spende 1,8 e riesce a garantire con sollecitudine ogni tipo di soccorso.

La soluzione è rafforzare il pubblico e non favorire il privato con le risorse che i cittadini e i lavoratori pagano allo Stato alle Regioni ai Comuni. Per questo è importante presentare mozioni nelle varie sedi istituzionali perché questo insostituibile servizio resti pubblico e anzi si estenda a tutte le altre regioni italiane.

Basta privatizzare i servizi ai cittadini. Lottiamo tutti insieme perché la sanità, l’acqua e i servizi essenziali siano pubblici: pertanto l’elisoccorso in Liguria deve rimanere pubblico.

Curioso infine che le notizie più deleterie escano nel periodo delle vacanze estive, quando l’attenzione della popolazione è decisamente più bassa. E questo non e certamente un caso.

Edmondo Bucchioni

Segretario Circolo Prc “Tina Modotti” La Spezia

Claudio Grassi: “L’importanza del voto ligure!”

 

A fine maggio si voterà in sette regioni. Sarà un test elettorale molto importante. Ma tra queste regioni il risultato della Liguria sarà importantissimo per il futuro della sinistra italiana.rete

Lo coglie con grande lucidità, su Repubblica di oggi, Stefano Folli: “…se in una regione rossa la sinistra anti-renziana dimostrasse di avere consenso, lo schema potrebbe ripetersi su scala nazionale. L’ipotesi di una Linke italiana si farebbe meno remoto e per il “partito della nazione”, ancora in fase di rodaggio, il futuro sarebbe meno roseo.

In effetti in Liguria si è creata una lista – Rete a Sinistra – con candidato presidente Luca Pastorino che, oltre a raccogliere SEL, Rifondazione, associazioni importanti come la comunità di Don Gallo, vede presenti, a partire dalla figura del candidato presidente, fuorusciti dal Pd. La lista ha il sostegno esplicito di Sergio Cofferati, Pippo Civati e Stefano Fassina.

Un successo di questa lista incoraggerebbe la minoranza del Pd, in contrasto sempre più netto con Renzi, ad uscire dal partito e a costituire assieme agli altri soggetti della sinistra quella forza politica che manca nel nostro Paese e che, come giustamente sottolinea Fassina in una intervista a Repubblica di oggi, si ponga prioritariamente l’obiettivo di dare una rappresentanza politica al mondo del lavoro

Lavoriamo, quindi, affinché in tutte e sette le regioni abbiano un successo le liste della Sinistra Unita, ma prestiamo grande attenzione al voto ligure. Anche per questo risulta assolutamente incomprensibile e politicamente sbagliato il fatto che si presenti anche un’altra lista a sinistra oltre a Rete a Sinistra e cioè l’Altra Liguria.

Al di là di punti di vista diversi – che possono anche esserci su singole questioni – penso che a nessuno, che abbia a cuore la costruzione di una sinistra unita, possa sfuggire l’importanza di fare convergere il proprio voto nella lista unitaria di Rete a Sinistra In modo che essa ottenga un buon risultato.Tra l’altro le liste sono ricche di candidate e candidati che, se abitassi in Liguria, voterei molto volentieri a partire da Agostino Gianelli “Ciccio” di Genova, amico oltre che compagno da una vita, oppure Marco Ravera a Savona o Massimo Lombardi a La Spezia, ottimi compagni.
Claudio Grassi,
direzione nazionale Rifondazione Comunista,
già senatore Prc