Esprimiamo forte ed incondizionata solidarietà all’Arci Canaletto per il grave gesto intimidatorio subito sabato notte. Quanto successo non è che il primo di una lunga serie di avvenimenti accaduti negli ultimi anni in città da parte dei soliti noti che, forti dell’oscurità, agiscono in maniera codarda come per il centenario della marcia su Roma con raid intimidatori degni del ventennio fascista.
Arci Canaletto è un’ importante presidio sociale e culturale del nostro territorio che probabilmente da fastidio per il suo operato sul territorio ma, siamo certi, non si lascerà intimidire.
L’intera città della Spezia, che ha dato un grande contributo di sangue alla Resistenza al nazifascismo, non può e non deve accettare simili provocazioni. Il Sindaco e la Giunta prendano posizione su quanto accaduto e condannino un vile gesto come questo: occorre smettere di legittimare questi movimenti di chiaro richiamo fascista.
L’abbiamo dichiarato a più riprese e ogni giorno che passa si rende sempre più necessario e urgente: occorre sciogliere le organizzazioni fasciste e detonare queste alchimie pericolose. Invitiamo tutte e tutti a partecipare all’assemblea convocata per domenica dalle ragazze e dai ragazzi dell’Arci Canaletto.
Rifondazione Comunista La Spezia
Anche per quest’anno non si potrà celebrare la Liberazione dal nazifascismo con quella partecipazione popolare che ha sempre contraddistinto la nostra città.
Ma anche senza il tradizionale corteo di Migliarina la sera del 24 aprile, saranno numerose le iniziative a cui la federazione Prc della Spezia parteciperà per commemorare la vittoria della guerra partigiana 1943-45. Sabato 24 e domenica 25 la sede Prc di via Lunigiana sarà aperta dalle 16.30 alle 18.30 per il tesseramento 2021 e con l’occasione si terrà un piccolo brindisi di festeggiamento, naturalmente tenendo conto do tutti gli accorgimenti di sicurezza per le norme anti covid.
Raccogliendo l’appello dell’Anpi e delle altre associazioni antifasciste, domenica 25 alle 10 i rappresentanti del circolo Prc Melara Alberto Balderi e Jacopo Ricciardi omaggeranno i Caduti della Resistenza presso il monumento del Termo, mentre l’assessore vezzanese Nadia Lombardi del circolo XXV Aprile – Aldo Lombardi farà visita al monumento partigiano del cimitero dei Boschetti. Lo stesso avverrà a Sarzana dove i rappresentanti dell’Officina Rossa – Spazio popolare di Luni, dopo aver reso omaggiato i cippi dei caduti partigiani nel territorio ortonovese, si ritroveranno alle 10.30 presso il monumento del cimitero comunale assieme a tutti i partiti e associazioni antifasciste sarzanesi.
Una ricorrenza particolarmente importante nella città simbolo della lotta antifascista cui quest’anno ricorrono i 100 anni dai celebri fatti del 21 luglio 21. Ricordiamo infatti all’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Ponzanelli, che i milioni di morti della seconda guerra mondiale, e in particolare tutte le vittime civili di questa atrocità, sono stati causati dal nazismo e dal fascismo.
Ricordiamo infine l’iniziativa on line a partire dalle 16 di domenica sulla pagine facebook nazionale del Partito della Rifondazione Comunista e dei Giovani Comunisti/e. Un modo per sentirci più vicini e festeggiare insieme questo importante anniversario per la storia della nostra democrazia e della nostra Repubblica.
Siamo antifascisti, siamo partigiani.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Cento anni fa, l’8 giugno 1920, nasceva a Sarzana il comandante partigiano Luigi “Fra Diavolo” Fiori, indimenticato presidente onorario della federazione spezzina di Rifondazione Comunista dal 2011 al 2015. Luigi fu un giovane dal forte talento artistico, cresciuto “a pane e fascismo” perché allevato dal regime, come tutti i ragazzi della sua età, a “credere, obbedire, combattere e non pensare”, come amava ripeteva a coloro che ascoltavano incantati i suoi racconti.
A vent’anni la guerra e la presa di coscienza politica antifascista sul fronte yugoslavo da tenente dell’esercito italiano, poi sbandato nel 1943 a Roma. Qui cominciò la straordinaria avventura della Resistenza sull’appennino parmense, dopo una rocambolesca fuga verso il Nord da “bandito” in abiti civili. Nel dopoguerra la militanza nel Pci e il lavoro a Milano, dove incontrò di nuovo la drammatica storia d’Italia rimanendo testimone dell’attentato neofascista di piazza Fontana del 1969.
Iscritto fin dal 1991 a Rifondazione, Luigi è stato un integerrimo dirigente politico, ricoprendo anche la carica di assessore comunale all’urbanistica di Lerici nella prima giunta Tedoldi.
La sua incessante attività di difensore della Costituzione nata dalla Resistenza lo ha portato, infine, a una vera e propria seconda giovinezza. Per tutti gli anni 2000, fino a poco prima della morte, Luigi girò nelle scuole, nelle piazze e nelle sedi istituzionali d’Italia per portare ai giovani e meno giovani il messaggio della carta costituente, rimasta più volte sotto attacco dalle quelle forze che lui non esitava a definire eversive.
Lo ha fatto con una forza e un vigore indimenticabile, fino agli ultimi istanti della sua vita. Ha lasciato a tutti noi una testimonianza di inestimabile valore, quella della lotta contro il fascismo, braccio armato dell’iniquità e della violenza del capitalismo sull’essere umano.
Ci chiediamo cosa potrebbe dire oggi della situazione attuale dell’Italia e della sua Sarzana, in mano a individui che senza vergogna si sono permessi di infangare a più riprese il 25 aprile e la Resistenza partigiana.
Noi non abbiamo dimenticato e non lo dimenticheremo.
Hasta siempre, comandante!
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Ogni anno, la sera del 24 aprile, il corteo-fiaccolata degli antifascisti spezzini si raduna dalla stazione Fs di Migliarina per raggiungere i giardini della Maggiolina, dove si tiene il comizio conclusivo dell’Anpi, dei sindacati e delle autorità cittadine. Un rito civile imprescindibile, che purtroppo l’emergenza virus di questo maledetto 2020 ci ha negato. Ma il virus non ci ha fermato né impedito di ricordare la Liberazione d’Italia dal nazifascismo, che oggi compie 75 anni.
Per celebrare degnamente l’evento si è tenuta ieri sera una diretta facebook organizzata dalla nostra federazione nella quale sono intervenuti l’ex sindaco della Spezia Giorgio Pagano e l’ex deputato Prc Sergio Olivieri, introdotti dalla segretaria provinciale di Rifondazione spezzina Verusckha Fedi. In poco più di un’ora è stato davvero emozionante ripercorrere alcuni momenti della gloriosa storia della Resistenza della nostra città, raccontata da due oratori d’eccezione che hanno tratteggiato il profilo di leggendari comandanti partigiani come Dany Bucchioni e Amelio Guerrieri, senza dimenticare la lotta degli operai spezzini nelle fabbriche cittadine, all’indomani già del 25 luglio 1943.
Per questo riproponiamo, per chi non avesse assistito alla diretta, il link della pagina FB dove si può rivedere l’iniziativa dal titolo Spezia Liberata: 23 – 25 aprile 1945:
Buona visione e buon 25 Aprile a tutti! Ora e sempre Resistenza!
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Rifondazione Comunista esprime piena solidarietà e vicinanza alla Cgil per l’incivile episodio accaduto alla sede del sindacato a Bolano. Ennesimo sintomo di un clima di enorme ignoranza e di odio sempre più marcato nel Paese che inevitabilmente sfocia, come ci ha già insegnato la Storia, nella più becera delle ideologie.
Si comincia con un semplice striscione, poi con una manifestazione, quindi con la rappresentanza politica: il fascismo attecchisce ovunque e solo pochi nella società civile sembrano allarmarsi. E chi va a colpire? Naturalmente chi difende i lavoratori, gli ultimi, gli emarginati. Film già visto, purtroppo. E con amarezza e rabbia c’è da registrare, a Spezia come altrove, che molti stanno tentando di sdoganare sempre di più le parole d’ordine e i modelli pesudo-mussoliniani. Ad esempio si attacca ferocemente chi solleva la questione X Mas e chi difende ad oltranza i valori della Resistenza e della Costituzione, si fa finta di nulla quando si aprono sedi “legali” apertamente neofasciste, e addirittura si cerca di nobilitare e mettere alla luce, con la scusa dell’arte, statue di gerarchi del ventennio. Questo è il brodo da cui fermenta questa sottocultura già sconfitta dalla Storia e che molti “millennials” stanno ri-abbracciando. Mattone dopo mattone il muro fascista si innalza: sta a tutti noi ri-abbatterlo il prima possibile.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Rifondazione Comunista spezzina esprime sdegno e preoccupazione per la paventata manifestazione fascista prevista in città nei prossimi giorni.
Spezia è medaglia d’oro alla Resistenza e non possiamo accettare che gli insediamenti di formazioni che si richiamano apertamente la fascismo si permettano di dare agli altri lezioni di “democrazia”. Allargando lo sguardo notiamo come un’analoga manifestazione sia in programma anche a Massa, mentre i continui sfregi ai monumenti dei partigiani avvenuti a a Campo Cecina, Fosdinovo e Castelnuovo dimostrano come l’azione fascista sul nostro territorio sia bene più estesa e coordinata. Il fascismo è stato sconfitto dalla storia ma evidentemente pochi se lo ricordano.
La lotta di Liberazione, di cui abbiamo appena celebrato l’anniversario, diventa oggi più attuale che mai in un mondo dove i rigurgiti di odio, segregazione e razzismo esplodono in misura incontenibile. Tutti prodotti dalle profonde ingiustizie del capitalismo globale che fa sfogare sui più deboli le paure delle persone. E dove c’è paura e c’è ignoranza rifiorisce, puntuale, l’estremismo di destra.
E’ già grave che simili esponenti possano fare politica attiva e propaganda elettorale nonostante il reato di apologia del fascismo sia tutt’ora in vigore. Pertanto facciamo appello alle istituzioni cittadine perché neghino il consenso alla manifestazione e contemporaneamente invitiamo tutte le formazioni politiche, associazioni e singoli cittadini che si ritengono antifascisti e democratici a organizzare un presidio di difesa della nostra Costituzione nella nostra città.
Lo diciamo con forza proprio oggi che ricorre l’ottantesimo anno dalla morte di Antonio Gramsci, uno dei più illuminati pensatori del ‘900, un cervello che il tribunale speciale fascista intendeva “far smettere di funzionare”, ma che ne il carcere e la conseguente morte sono riusciti nell’intento. Gramsci oggi è una voce viva e grida ancora con noi.
“Odio gli indifferenti”, scrisse e “sono partigiano”. Lo ripetiamo con forza oggi come ieri.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
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Anche il capogruppo di Rifondazione Edmondo Bucchioni ha lasciato immediatamente la seduta, ritenendo inqualificabile e spregevole il comportamento di un personaggio che ha elogiato pubblicamente una forza politica espressamente neofascista, facendo inoltre campagna elettorale per sé stesso, dato che risulta pure candidato alle imminenti comunali spezzine.
E’ la conferma evidente di quanto il “Giorno del ricordo ” istituito nel 2004 dal governo fascioleghista di Berlusconi come sorta di contro altare della “Giornata della Memoria”, sia nato come strumento di quella cultura revisionista che ha cercato negli ultimi anni di ribaltare importanti concetti sviluppatisi all’indomani del 1945. Temi come antifascismo, giustizia sociale, uguaglianza, internazionalismo in qualche modo danno ancora molto fastidio all’attuale mondo devastato dal liberismo più sfrenato.
“Chi controlla il passato controlla il futuro”, scriveva Orwell nel sul mitico “1984”. Per questo ogni anno ci ritroviamo a ripetere, solo noi e pochi altri, lo stesso utilizzo della storia per fini biecamente politici e, soprattutto, ideologici.
Nessuno nega la tragedia delle foibe, una delle tantissime orribili pagine di quella immensa sciagura che fu la Seconda Guerra mondiale. Quella voluta da Hitler e da Mussolini, tanto per ricordare.
Che ha prodotto 65 milioni di morti, Olocausto compreso. Quella che voleva abbattere il comunismo e sradicare i popoli dalle loro radici e dalla loro lingua per assoggettarli a un unico impero fondato sulla razza ariana.
Proprio come fecero gli italiani in Slovenia e Croazia, che hanno punito con la morte chi non si “italianizzava”, usando per primi quelle depressioni carsiche, dette foibe, per disperdere le migliaia di cadaveri di antifascisti o di semplici oppositori all’invasione.
Le reazioni violente e vendicative dei partigiani titini che hanno liberato la propria terra dal nazifascismo (con tutto quello che purtroppo è accaduto in seguito, con le tante sofferenze vissute dagli istriani tornati in italia dopo il 1947) rientrano nelle conseguenze di tale conflitto. Quei diecimila morti sono certamente sulla coscienza di tutti.
Niente si giustifica, ma tutto va compreso e contestualizzato. Il metodo è lo stesso con cui si è voluto denigrare la Resistenza italiana, sporcandola con libri ignobili in onore del “sangue dei vinti”.
E’ giusto ricordare, come è giusto non fare apologia su chi ha causato tutto ciò, ossia il fascismo. Che può cambiare nome e sigla, ma non la sua natura violenta, oppressiva e feroce che va sempre, in ogni campo, combattuta fino alla fine.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Tags: berlusconi, bucchioni, consiglio comunale, croazia, Federici, foibe, giorno del ricordo, jugoslavia, neofascisti, partigiani, Resistenza, rifondazione, slovenia, spezia
La Costituzione nata dalla Resistenza è stata nuovamente scelta dal popolo italiano come la propria Costituzione, bocciando la Costituzione neoliberista di Renzi, Verdini e Merkel.
A questa scelta occorre dare seguito andando subito alle elezioni: basta con governi di nominati, il popolo deve votare i propri rappresentanti. Si vada a votare in primavera con l’Italicum – così come verrà modificato dalla Corte Costituzionale – e con l’attuale legge elettorale per il Senato.
Nei mesi che ci separano dalle elezioni si rifaccia la legge di stabilità affrontando l’emergenza povertà, istituendo immediatamente un reddito minimo per tutti e tutte coloro che non trovano lavoro. Rifondazione Comunista propone a tutti gli uomini e le donne di sinistra, ai comitati per il NO, alle associazioni, ai sindacati, alle liste unitarie presenti sul territorio e ai partiti di sinistra, di dar vita – in alternativa al Pd e agli altri poli politici presenti nel paese – ad un soggetto unitario della sinistra antiliberista, che si candidi al governo del paese con l’obiettivo dichiarato di applicare la Costituzione, quella Costituzione che è sempre stata disattesa e verso la quale il popolo italiano ha rinnovato la sua fiducia.
Paolo Ferrero,
segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Tags: Corte Costituzionale, Costituzione, ferrero, italicum, merkel, Pd, referendum, renzi, Resistenza, riforma, senato, Sinistra, verdini
Un anno fa ci lasciava il grande Luigi Fiori, storico militante di Rifondazione dalla sua nascita, presidente onorario della federazione provinciale di Rifondazione Comunista, già consigliere comunale e assessore nella sua amata Lerici, ma soprattutto mitico comandante partigiano “Fra Diavolo” dall’ 8 settembre 1943 alla Liberazione.
Luigi è stato e sarà per sempre un simbolo di Resistenza, di lotta, di indomita voglia di combattere le ingiustizie del capitalismo e del neofascismo: non è stato, infatti, “solo” un grande combattente militare sui nostri monti, ma anche uno straordinario sostenitore della Costituzione figlia della lotta partigiana, dalla fine della guerra all’ultimo giorno che ha vissuto.
Quella Costituzione che oggi il governo e il parlamento asservito a Renzi e ai suoi accoliti vogliono distruggere definitivamente, Luigi l’ha difesa e amata proprio come un padre, percorrendo instancabile, fino in tarda età, migliaia di chilometri per divulgarla in tutta Italia, specialmente ai ragazzi delle scuole.
Luigi ci ha insegnato a ribellarci e a resistere e lo faremo con i milioni di NO al referendum costituzionale di ottobre con cui fermeremo l’ennesima aggressione reazionaria alla nostra Costituzione.
Ciao Comandante, non ti dimenticheremo!
Ora e sempre Resistenza!
Massimo Lombardi,
segretario provinciale Prc La Spezia
Tags: comandante, Costituzione, fra diavolo, Lerici, Liberazione, Luigi Fiori, partigiano, referendum, renzi, Resistenza, rifondazione, spezia
Come ogni anno Rifondazione Comunista della Spezia parteciperà alla fiaccolata antifascista che si terrà domani sera alle 20.30 a Migliarina per celebrare il 25 aprile spezzino.
Saremo presenti a festeggiare il 71° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, nel nome dei nostri gloriosi partigiani caduti in battaglia per consegnarci un mondo libero dalla peggiore perversione prodotto dall’umanità, il nazismo. Una realtà fatta di sterminio, odio, morte, distruzione e totale mancanza di rispetto per la vita umana: le cicatrici che il nazismo e il fascismo hanno lasciato sulla nostra pelle non si cancelleranno.
Spezia, medaglia d’oro per la Resistenza, deve essere orgogliosa e fiera del proprio passato di lotta e di liberazione, ma non dobbiamo cadere nell’ipocrisia della celebrazione della vittoria e del ritorno alla democrazia senza riflettere su quanto sta accadendo nel nostro presente.
Infatti i reiterati attacchi del governo Renzi alla Costituzione, il più grande frutto della lotta di liberazione partigiana, porteranno, se non fermati dal voto popolare, a uno stravolgimento in senso autoritaristico dello stato italiano.
Gli illuminati principi democratici dei padri costituenti verranno stravolti e si tornerà paurosamente indietro di decenni: per questo occorre mobilitarci fin da subito per il referendum di ottobre, l’unica arma che ci rimane per bloccare questa scandalosa deriva che Berlusconi e la Lega avevano avviato dieci anni fa.
Il potere cambia nomi in gioco, ma non la sostanza. Non ci stancheremo mai di dirlo, saranno, partire da oggi, sei mesi di lotta.
Ora e sempre Resistenza!
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
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