Fedi e Vergassola: “Alternanza scuola lavoro prodotto scellerato della “Buona Scuola” renziana”
9 ottobre 2017, by admin
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La cosiddetta riforma della “Buona Scuola” ha un solo obiettivo: utilizzare la formazione pubblica per assecondare i peggiori interessi ed istinti del mercato. L’alternanza scuola/lavoro ne è l’aspetto più evidente. Il minimo di ore che uno studente delle scuole superiori deve realizzare obbligatoriamente è 200 per i licei e 400 per gli istituti professionali. Mandare i giovani a lavorare per centinaia di ore, nelle biblioteche come nei McDonald’s, negli uffici come nei magazzini, serve ad insegnare loro che chi vorrà in futuro un posto di lavoro, dovrà ottenerlo accettando il dogma della prestazione gratuita. Questi ragazz* sono coscienti del fatto che se questo loro lavoro venisse retribuito con i voucher, cioè con le più ignobile delle remunerazioni, ogni studente dovrebbe ricevere dai 1500 ai 3000 euro?
Questo è il furto materiale che i giovani subiscono grazie ad una legge dello Stato, mentre il furto immateriale è la dignità che non è quantificabile. “Da mesi andiamo dicendo che quello dell’alternanza scuola-lavoro è un disastro annunciato: purtroppo nella nostra città l’incidente occorso allo studente di 17 anni è la conseguenza di un progetto estremamente dannoso, pericoloso ed illogico” afferma Filippo Vergassola, responsabile nazionale scuola dei Giovani Comunisti.
“Il giovane, che stava guidando un muletto pur essendo sprovvisto di patente, è rimasto schiacciato nel mezzo con rottura della tibia: 40 giorni di prognosi e tante domande che non hanno risposte. Perché il ragazzo stava esercitando una mansione che non poteva svolgere? Quali tutele aveva nello svolgimento di quella mansione? Che tipo di controlli ci sono stati nella scelta delle aziende che ospitano studenti?”
“Adesso è il tempo di intervenire” – prosegue Vergassola – “senza rinunciare alla grande battaglia politica (ma anche culturale) che ci impone di lavorare sul lungo periodo per l’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro, occorre limitare i danni prodotti dalle scelte politiche disastrose che sono arrivate a mettere a repentaglio la vita stessa degli studenti in quello che di fatto è un prolungamento dell’orario scolastico.
“In quest’ottica già nei prossimi giorni chiederemo alle amministrazioni degli istituti superiori di esplicitare quali siano i criteri di scelta delle aziende e, soprattutto, quali tipi di garanzie vengano forniti agli studenti” – afferma Veruschka Fedi, segretaria provinciale Prc – “le figure dei tutor che devono seguire gli studenti sono spesso assenti: le responsabilità in questo caso su chi ricadono? I ragazzi stessi devono prender coscienza di come li stanno utilizzando e dei rischi che corrono e devono essere i primi a denunciarne tutte le inefficienze. Ringraziando il Partito Democratico che ci ha regalato questa “geniale” riforma, riteniamo necessario adesso aprire un largo fronte che coinvolga non solo gli studenti, ma docenti, lavoratori della scuola e realtà sociali che si oppongono all’inarrestabile processo di mercificazione ed aziendalizzazione dei saperi“.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Elezioni del presidente della Provincia, la sinistra spezzina: “Voteremo scheda bianca”
28 settembre 2017, by admin
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Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista, Possibile, PCI per ora una quadra l’hanno trovata. Presto per pensare ad un nuovo “manifesto” da scrivere insieme, ma non abbastanza da dare un segnale alla politica, in primis al centrodestra, che governa il comune capoluogo (e non solo) ma soprattutto al Partito Democratico. Domani si vota per il nuovo Presidente della provincia della Spezia e così, come previsto dalla riforma Renzi-Delrio, solo i sindaci e i consiglieri comunali saranno chiamati ad esprimere la loro preferenza. Non è un mistero che in lizza ci siano il sindaco di Follo Giorgio Cozzani, sostenuto dal centrodestra, e il sindaco di Arcola Emiliana Orlandi, candidata del Pd. “Non esprimendo nessun sindaco e trovandoci quindi nell’impossibilità di esprimere una candidatura candidatura autonoma e alternativa, come forze politiche, da sempre contrarie a questa pseudo riforma delle province e fiere sostenitrici del no al referendum costituzionale del 4 dicembre, abbiamo deciso di aprire una fase di confronto, allargata anche alle realtà civiche disseminate sul territorio provinciale, per valutare insieme come affrontare questo passaggio”.
La decisione ampiamente condivisa è quella di partecipare al voto, esprimendo solo schede bianche: “Non ci sentiamo rappresentati da nessuno dei due candidati. A chi ci ha rivolto inviti a compattare il centrosinistra per fare un fronte unico contro Toti e la destra, rispondiamo che riteniamo impossibile sostenere la candidatura di un sindaco espressione di un partito che non solo è il principale fautore della distruzione degli enti provinciali ma è sempre più incarnazione di una cultura politica rispetto alla quale ci consideriamo alternativi sia a livello locale che a livello nazionale. Al netto di queste considerazioni facciamo presente ai democratici spezzini che è piuttosto singolare chiedere il voto per un candidato di fatto imposto senza una precedente fase interlocutoria e di confronto”.
Nessuna preferenza insomma, contemplando invece la possibilità di costruire un progetto unitario e alternativo per le future elezioni del consiglio provinciale: “Nel frattempo continueremo a manifestare in tutte le sedi la nostra contrarietà alla legge Delrio che ha introdotto guasti e prodotto frustrazione nelle lavoratrici e nei lavoratori delle Province, che ha ingenerato confusione senza minimamente incidere sui problemi che tuttora sentono i territori, dalla manutenzione delle strade a quella delle scuole, alle competenze in materia di ambiente. Una legge pessima che ha inoltre abolito il suffragio universale e ha ridotto ai minimi termini l’esercizio di verifica e controllo, fondamentale in democrazia, da parte dei cittadini tramite i loro eletti nelle Istituzioni”.
Infine l’appello a tutte le forze politiche, civiche e rappresentanti istituzionali a partecipare attivamente allo sciopero dei dipendenti di Province e Città Metropolitane, indetto da Cgil, Cisl e Uil per il prossimo 6 ottobre, proprio al fine di denunciare la situazione di estrema difficoltà in cui versano gli enti, spogliati di risorse e privati della possibilità di erogare servizi fondamentali per i cittadini.
I consiglieri comunali che voteranno scheda bianca sono gli spezzini Massimo Lombardi, Guido Melley, Roberto Centi, il sarzanese Paolo Zanetti, gli arcolani Salvatore Romeo e Debora Cossu, il lericino Andrea Ornati, la vezzanese Nadia Lombardi, Francesco Pietrobono e Eleonora Cupini di Beverino, Andrea Fantini e Giovanni Pampana di Luni, Luca Marchi di Castelnuovo Magra, Ivo Ciuffardi e Romina Moggia di Monterosso, Diego Denevi di Vernazza, Olivia Canzio di Levanto, Andrea Licari di Borghetto Vara.
Referendum, Ferrero: “Subito alle elezioni con la Sinistra unita contro il Pd”
6 dicembre 2016, by admin
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La Costituzione nata dalla Resistenza è stata nuovamente scelta dal popolo italiano come la propria Costituzione, bocciando la Costituzione neoliberista di Renzi, Verdini e Merkel.
A questa scelta occorre dare seguito andando subito alle elezioni: basta con governi di nominati, il popolo deve votare i propri rappresentanti. Si vada a votare in primavera con l’Italicum – così come verrà modificato dalla Corte Costituzionale – e con l’attuale legge elettorale per il Senato.
Nei mesi che ci separano dalle elezioni si rifaccia la legge di stabilità affrontando l’emergenza povertà, istituendo immediatamente un reddito minimo per tutti e tutte coloro che non trovano lavoro. Rifondazione Comunista propone a tutti gli uomini e le donne di sinistra, ai comitati per il NO, alle associazioni, ai sindacati, alle liste unitarie presenti sul territorio e ai partiti di sinistra, di dar vita – in alternativa al Pd e agli altri poli politici presenti nel paese – ad un soggetto unitario della sinistra antiliberista, che si candidi al governo del paese con l’obiettivo dichiarato di applicare la Costituzione, quella Costituzione che è sempre stata disattesa e verso la quale il popolo italiano ha rinnovato la sua fiducia.
Paolo Ferrero,
segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Referendum costituzionale, Bucchioni (Prc La Spezia) presenta una mozione contro il disegno di legge Renzi-Boschi
19 maggio 2016, by admin
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Mozione: Disegno di legge Costituzionale di riforma della parte II della Costituzione.
Edmondo Bucchioni,
Giovani Comunisti La Spezia: “La Buona Scuola? Bocciata!” Sabato alle 17.30 dibattito pubblico al Portrait cafè con Andrea Ranieri e Giorgia Vallone
12 dicembre 2015, by admin
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“Voto di fiducia sulla scuola è violazione della democrazia. Renzi imbavaglia il parlamento ma non fermerà il movimento”
26 giugno 2015, by admin
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Settimana corta a scuola, Vergassola: “Bene le parole di Erba, governo Renzi in piena confusione”
30 luglio 2014, by admin
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Condividiamo pienamente la nota del consigliere comunale spezzino Luca Erba sulla questione della riforma della scuola e del dibattito che si è aperto sulla settimana corta per gli istituti scolastici.
La condividiamo soprattutto per tre aspetti:
1) la sottolineatura, ad opera di un membro del Pd, della grande confusione che c’è intorno al sistema scuola da parte del governo Renzi;
2) la salvaguardia dell’autonomia scolastica e il giudizio negativo sugli ultimi governi che si sono succeduti in materia di politiche della scuola (vista come settore su cui tagliare e non come investimento);
3) la necessità di aprire una grande partecipazione che coinvolga i soggetti della scuola, soprattutto gli studenti, per fare in modo che siano realmente attivi e partecipi in ciò che riguarda le loro vite e il loro futuro, come nel caso appunto della discussa settimana corta, ancora piena di ombre.
Noi Giovani Comunisti diamo un giudizio pesantemente negativo sul Partito Democratico sia a livello nazionale che a quello locale, ma in questo caso guardiamo con attenzione alla pluralità di contenuti che vi sono al suo interno, specie se di sinistra e se sono seguiti da fatti concreti.
Questo progetto di coinvolgimento e di mobilitazione, che appare ben distante dagli annunci di Renzi, può essere di buon auspicio.
Filippo Vergassola,
coordinatore provinciale Gc La Spezia
Prc/Fds La Spezia: “Adesione al presidio di domani della Cgil contro la vergognosa legge Fornero. L’articolo 18 non si tocca!”
26 giugno 2012, by admin
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Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra La Spezia aderisce alla mobilitazione indetta dalla Cgil per domani 27 giugno alle 16 sotto la prefettura (in contemporanea con il resto d’Italia) per protestare contro la scandalosa legge Fornero che la Camera dei Deputati dovrebbe approvare definitavemente proprio domani dopo ben quattro voti di fiducia.
Si tratta di un incredibile attacco al mondo del lavoro, in teoria cardine della stessa Repubblica, che porta la firma dei tre partiti Udc-Pdl-Pd in appoggio incondizionato del governo Monti.
Dopo la “riforma” delle pensioni e il “salva Italia” che salassa ancora di più la stragrande maggioranza dei cittadini italiani senza toccare minimamente quell’1% di ricchi ultramilionari, ecco il colpo di grazia a firma di Elsa Fornero che risucirà alddove nessuno, nemmeno Berlusconi, è mai arrivato prima: abbattere l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.
Una decisione che troverà la risposta della società civile e di quanti si oppongono per davvero al governo: già si pensa alla raccolta firme per un immediato referendum abrogativo.
No al governo Monti, L’articolo 18 non si tocca!
Federazione della Sinistra La Spezia