Nuove giunte comunali di Vezzano e Castelnuovo, Prc La Spezia: “Abruzzo, Montebello e il Pd senza etica e senza rispetto”

14 giugno 2014, by  
Archiviato in Dalla Provincia, Istituzioni, Partito, Primo piano

 

Il rieletto sindaco di Vezzano Ligure Fiorenzo Abruzzo si è permesso di escludere dalla giunta la nostra esponente Nadia Lombardi, che con le sue 251 preferenze ha fornito un apporto decisivo alla sua vittoria alle elezioni del 25 maggio scorso.

Il sindaco ha pure infranto la nuova legge sulle quote rosa, assegnando gli assessorati a tre uomini e una sola donna. Per questo segnaleremo ufficialmente tale grave inadempienza al prefetto della Spezia Giuseppe Forlani.

Dal punto di vista politico questo atto fa il paio con quanto avvenuto ancora più vergognosamente a Castelnuovo Magra, dove il suo collega Daniele Montebello ha fatto altrettanto nonostante l’elezione di ben due consiglieri in quota Rifondazione Comunista: Luca Marchi e Francesca Gianfranchi. Montebello ha pure inserito in giunta un assessore esterno che non ha alcun requisito di merito, se non quello di appartenere al suo stesso partito.

I comportamenti dei due sindaci targati Pd, a cui si aggiunge quello di Lerici Marco Caluri che un anno fa tagliò senza motivo dalla giunta la nostra compagna Verusckha Fedi, non sono casuali.
La strategia è quella di soffocare le forze di sinistra (che con il successo della lista Tsipras hanno dimostrato di essere tornate protagoniste della scena politica) per fare ovunque l’asso pigliatutto ed essere padroni incontrastati delle istituzioni locali, con un vulnus di democrazia sempre più evidente.
Per Rifondazione, che oramai in molti comuni ha scelto la strada delle liste autonome di sinistra, non ci sono più mediazioni possibili con un Pd sempre più autoritario e dispotico, come è evidente a livello nazionale: si guardi l’attacco continuo ai diritti del lavoro, il tentativo di stravolgere la Costituzione a colpi di maggioranza (censurando i suoi stessi parlamentari riottosi alle “riforme” fatte con il pregiudicato Berlusconi) e quello di scrivere una legge elettorale che priverà di rappresentanza politica più di 12 milioni di italiani.

Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Lombardi (Prc/Fds): “Da Sinistra l’unica vera opposizione a Monti. Dalla Spezia a Roma al fianco della Fiom il 9 marzo”

21 febbraio 2012, by  
Archiviato in Appuntamenti, Lavoro, Partito, Primo piano

 

Il capitalismo mondiale sta erodendo tutti gli spazi democratici e civili conquistati in Europa dal dopoguerra a oggi. La caduta del fronte comunista di venti anni fa, salutata con tanta esultanza dai cantori del liberismo reaganiano che contagiò il resto del mondo e anche parte della sinistra, ha aperto scenari che cominciano a delinearsi in tutta la loro pericolosità. Gli stati hanno consegnato al turbocapitalismo (che ora eufemisticamente viene chiamato “i mercati”) il potere di decidere. Sono dunque delegittimati e trasformati in meri esecutori di ordini che, nel nome di fantomatica “crescita”, distruggono ogni cosa, compreso lo stesso ecosistema terrestre.

Le cosiddette “riforme” del governo Monti non solo altro che le applicazioni dei tali dettami, quelli che già venivano contestati a Genova nel 2001 e che furono per questo repressi nel sangue. Banche, finanza e “grande” industria come la Fiat che ricatta lavoratori, sindacati e governi per soddisfare i propri diktat: sono loro i padroni da combattere, legati da un unico filo. La popolazione mondiale si sta dividendo in due blocchi: l’alta società padronale, che domina appunto “i mercati” (e quindi gli stessi stati), e un grande proletariato sempre più “suddito” a cui viene detratta qualsiasi conquista civile in una condizione di schiavitù moderna che avvolge precari e migranti, lavoratori e pensionati, studenti, popolo delle partite iva e i sempre più numerosi nuovi poveri.

L’azione di Monti è ciò che il capitale non ha potuto realizzare con la maschera pagliaccesca del berlusconismo in picchiata. Ma il montismo è fenomeno ben peggiore, perché con l’apparente serietà dei suoi “tecnici” oserà laddove nessuno ha mai voluto osare, facendo da facciata a una classe politica indecente che ha ceduto il loro il passo.

Per questo un partito come la Lega Nord emerge nella sua piena demagogia: dopo aver votato i trattati europei e sostenuto politiche liberiste che hanno devastato l’Italia con il malgoverno di Berlusconi, ora contesta Monti su tutte quelle misure che in questi anni ha bellamente approvato, compresa la manovra agostana di Tremonti, fotocopia di quella novembrina del nuovo governo. Lo farà con la consueta pochezza per il vuoto di proposte, tornando ad alimentare la solita arma del razzismo.

Dov’era la Lega quando votò l’obbligo di privatizzare acqua e servizi pubblici? Dov’era quando si smantellava il contratto collettivo nazionale e quando si è destrutturata l’università italiana? Dov’era quando la casta votava per il mantenimento dei propri indecenti privilegi?

Per parte nostra siamo impegnati a costruire l’opposizione da sinistra al governo Monti, contro le politiche neoliberiste della BCE e della Merkel che hanno portato la crisi in Europa e stanno favorendo la speculazione finanziaria sull’Italia.

Tutto questo deve partire dal basso e quindi anche dalla provincia spezzina. Rifondazione e la Federazione della Sinistra lo farà  anzitutto preparando una grande mobilitazione dalla Spezia al fianco della Fiom per la manifestazione di Roma del 9 marzo, per fare un fronte comune contro l’attacco indecente all’articolo 18 che, in caso di abrogazione, sancirà il licenziamento indiscriminato in Italia. Ci sarà poi da difendere il risultato referendario contro la svendita dei servizi pubblici, costruendo un modello partecipativo che superi gli errori dello statalismo burocratico, impegnandoci in una rinascita che elimini lo sfruttamento che ci vogliono imporre.

Massimo Lombardi, segretario provinciale Prc/Fds La Spezia