Paolo Ferrero a Servizio Pubblico: “Questa manovra è dannosa e socialmente iniqua”

9 dicembre 2011, by  
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tratto da Corriere.it

 

Nella notte dell’euro, mentre è in corso il vertice di Bruxelles, la moneta unica dell’Ue finisce sotto processo anche nel corso della sesta puntata di Servizio Pubblico. Un appuntamento dedicato alla manovra del governo Monti e a capire se i sacrifici chiesti agli italiani saranno davvero utili. Ospiti in studio, tra gli altri, Guglielmo Epifani, Maurizio Gasparri, Francesco Rutelli, Paolo Ferrero e gli economisti Irene Tinagli e Christian Marazzi. Attacca l’euro il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri: «Il Pdl ha contestato più volte il sistema attuale dell’euro, che non è supportato dalla Bce. È una moneta costruita su fondamenta di sabbia». E ancora: I problemi che si stanno verificando adesso potevano essere affrontati dal governo che ha fatto entrare l’Italia nell’euro».

LA MANOVRA – Critiche poi alla manovra-Monti, il cosiddetto «decreto salva-Italia». «Se in una situazione come questa blocchiamo l’indicizzazione delle pensioni, aumentiamo l’Iva sui beni di consumo, tassiamo la prima casa, aumentiamo la benzina, il rischio è che una famiglia su tre precipiti in gravissima difficoltà» scalda gli animi nell’anteprima lo stesso Santoro. Lo segue Ferrero. «Questa manovra è dannosa ed è iniqua socialmente. È una manovra recessiva: toglie denaro dalla circolazione. L’anno prossimo l’economia andrà peggio» attacca il segretario di Rifondazione Comunista. Ammette invece che qualcosa va corretto ma esprime fiducia a Monti, Rutelli. «Qualcosa si potrà e si dovrà limare. Sull’indicizzazione delle pensioni e sull’esenzione dell’Imu per la prima casa qualcosa si potrà correggere» dice il leader dell’Api. «Non siamo sicuri che i sacrifici saranno sufficienti ma senza questa manovra l’Italia non potrebbe presentarsi al tavolo europeo – prosegue Rutelli. C’è una tempesta terribile e non dobbiamo nasconderlo. Questi anni hanno visto crescere disparità sociali e l’incontrollabilità della speculazione finanziaria. Inoltre l’Italia ha un enorme debito pubblico, il governo Berlusconi l’ha portato al 121% del Pil, quando con il governo Prodi era sceso al 103%». Quindi conclude: «L’Italia nelle condizioni date, con Monti è nelle condizioni migliori possibili».

MONTI DA VESPA – Nel corso della puntata c’è spazio anche per un attacco alla decisione del premier di partecipare alla trasmissione di Vespa: «Come sarà l’informazione in questo futuro? Un presidente del consiglio che fa? Va davanti ai giornalisti o a Porta a Porta?» attacca Santoro nell’anteprima. «Perché se va a Porta a Porta – aggiunge il conduttore – il futuro è uguale al passato».

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Coordinamento Prc/Fds Valdimagra: “Inaccettabili prediche da saltafossi che prendendo in giro gli elettori”

21 febbraio 2010, by  
Archiviato in Comunicazione, Dalla Provincia, Primo piano

Nei suoi film il grande comico Totò diceva che ci sono uomini e quaquaraquà.

Ora succede che alcune persone ricoprono delle cariche istituzionali in importanti amministrazioni locali oppure rivestono ruoli dirigenziali in Enti controllati e/o partecipati e/o emanazione di Comuni e della provincia che sono lì, in quei posti, non per diritto divino, ma perché eletti dal popolo o nominati dai partiti di riferimento.  Ultimamente, in questa Italia governata da persone che hanno più di un conto in sospeso con la giustizia ma che fanno di tutto per non farsi processare, c’è stato un timido segnale di novità.

Pur non essendo tra le persone di riferimento del mondo della sinistra e comunista soprattutto, l’onorevole Rutelli al momento di fondare il suo nuovo partito si è dimesso da presidente dell’importante Comitato Parlamentare sui Servizi Segreti.  Bene anche se solo a metà, perché se fosse stato un uomo avrebbe dovuto dimettersi anche da parlamentare ion quanto eletto dalle persone che si rifanno al suo ex partito.

Le persone che qui alla Spezia ed in provincia continuano ad essere consiglieri comunali, presidenti di importanti società controllate, consiglieri di enti terzi o assessori, se uomini, dovrebbero prendere esempio da Rutelli e rimettere tutte le loro cariche ai partiti che li hanno nominati, e nel nostro caso il Partito della Rifondazione Comunista.  Eletti dal popolo o indicati dal partito, siedono su quelle poltrone perché riscuotevano la fiducia degli elettori di Rifondazione.

Ora che hanno cambiato casa, che hanno saltato il fosso, se ne devono andare A CASA!

Non ci sono scuse che tengano e nemmeno astuti voli pindarici per giustificare comportamenti illeciti moralmente, soprattutto da parte di chi si dice di sinistra. E soprattutto non accettiamo prediche di moralità da chi si è subdolamente arrogato il diritto di non rispettare il regolamento interno per il sostentamento economico del partito.

NOI, e con NOI si intendono tutte le donne e tutti gli uomini che fanno parte di quella grande comunità che si chiama Rifondazione Comunista e Federazione della Sinistra, per dirla in ultimo con Totò, SIAMO UOMINI.

Chiamare compagno qualcuno significava attribuirgli non solo una convinzione politica, ma riconoscergli un valore di umanità, di onestà, di attendibilità che nessun’altra parola poteva esprimere con uguale compiutezza”. Paride Batini- console CULMV Genova.

 

Coordinamento della Val di Magra Prc-Fds