“No al raddoppio del rigassificatore di Panigaglia”

7 settembre 2015, by  
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Ancora una volta una politica miope e emergenziale propone ricette trite e ritrite, anacronistiche e superate, che avranno ricadute su intere comunità come il raddoppio del rigassificatore di Panigaglia.
Siamo di fronte ad una vera e propria presa in giro in un contesto in cui non si è mai affrontato con serietà la pericolosità dell’impianto, l’impatto sulla sicurezza dell’intero golfo e sulle ricadute ambientali di chi lo vive. 

 
Si tratta di un progetto che vorrebbe addirittura creare nella baia spezzina il più grande e crediamo unico distributore di gas per alimentare i motori delle navi.Abbiamo dimenticato già cos’è accaduto nell’incidente accaduto in Lunigiana tre anni or sono?

Abbiamo già dimenticato cosa accade per un banale incidente stradale sulla Napoleonica?Ma il vero nodo, evidentemente eluso dalla politica, è lo sviluppo del Paese. Proliferano rigassificatori offshore, si sbloccano trivellazioni, ma tutto va ad ingrassare corporation dei combustibili fossili, socializzando perdite in termini di impatto ambientale, di sicurezza nei luoghi di lavoro e di diritti dei lavoratori stessi. L’ipotesi del raddoppio di “San Bidonetto” non porterà nessuno sviluppo al nostro territorio, ma solo ulteriori problemi ed ansie.Rifondazione Comunista continua con nettezza a manifestare la propria contrarietà all’ipotesi di raddoppio del rigassificatore di Panigaglia, una scelta contro una comunità e a favore dei soliti noti, un progetto insostenibile ambientalmente e paesaggisticamente, ma soprattutto figlio di una logica che oggi è causa della crisi economica che viviamo.

Segreteria provinciale Prc La Spezia

 

“Outlet di Brugnato: territorio offeso e lavoratori traditi. Come volevasi dimostrare”

4 novembre 2013, by  
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A Brugnato siamo di fronte all’ennesima presa in giro sociale ed economica, quel che è peggio è che è accompagnata da un’opera che violenta il territorio, un territorio ferito mortalmente dal dissesto idrogeologico che dovrebbe vedere un’estesa opera di manutenzione, invece assiste all’ennesima cementificazione.
Il protocollo firmato sindaci della Val di Vara, associazioni di categoria, sindacati e proprietà prevede che “i posti di lavoro previsti per manutenzione e pulizie saranno assegnati, certamente, ai residenti in Val di Vara. Per il resto, si vedrà”. Un ritornello che sbuca dopo che il cantiere è in essere e che ricorda il “San Bidonetto” di Panigaglia, con le centinaia di posti legati al territorio, che poi si sono ridotti a meno di cento. Dove sono gli impegni sui lavoratori legati al territorio, tema usato come mannaia nei confronti dei contestatori dell’ennesima cementificazione speculativa?
 
Senza tener conto degli aspetti formali legati alla discussione del ricorso al Tar Liguria il prossimo 5 di dicembre. Nonostante questo accordo presenti delle prese in giro già da noi denunciate anzitempo, i sostenitori fideistici dell’outlet daranno nuovamente la colpa agli “ambientalisti”, rei d’impedire l’occupazione sulla base di accordi capestro per il territorio?

Rifondazione Comunista La Spezia