Legge sanità, Ravera: “Regalo elettorale del Pd e della destra ai primari. A pagare saranno i cittadini liguri”

20 febbraio 2015, by  
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Non sempre sono stato d’accordo con Claudio Montaldo. Ad esempio quando l’assessore regionale alla sanità, nonché vicepresidente della Regione Liguria, invitò la sinistra a superare l’impostazione ideologica e ad aprire ai privati nella sanità citando a modello il “caso Albenga” dove il reparto di ortopedia-protesica dell’ospedale pubblico è gestito appunto dai privati. Oppure quando pensò ai tagli che la sanità ligure ha subito, certo non solo per responsabilità sua, in questi anni. Ma in quest’occasione Claudio Montaldo ha assolutamente ragione.

La legge sui “primari” votata da Partito Democratico e dalla destra, infatti, non ridurrà le fughe dei pazienti fuori dalla Liguria, ma porterà all’aumento delle tariffe per le prestazioni dei primari visto che gli stessi non saranno più vincolati da tariffe fisse per visite ed esami. Questa legge rappresenta un “regalo elettorale” ai primari, un regalo che va nella direzione di una costante privatizzazione della sanità fortemente voluta da Matteo Renzi, un regalo che pagheranno i cittadini liguri, un regalo che rappresenta uno schiaffo ai lavoratori della sanità pubblica che hanno il contratto bloccato da anni.

Questa vicenda mette in luce una volta di più la deriva a destra del Pd.

Anche per questo insieme ad altri stiamo costruendo in Liguria e in Italia una Sinistra degna di questo nome.

Marco Ravera,
segretario regionale Rifondazione Comunista Liguria

Lettera aperta di Massimo Lombardi agli spezzini: “Testa e cuore a sinistra? Aderite a Rifondazione”

22 dicembre 2014, by  
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Cara/o Spezzina/o,

che hai la testa ed il cuore che batte a sinistra, ho deciso di prendere carta e penna e scriverti un appello accorato per chiederti – rompendo timidezza ed indugi – la Tua formale adesione al Partito della Rifondazione Comunista, Federazione della Spezia.
Scrivo proprio a te che stai vivendo con spaesamento e disagio l’attuale situazione politica nazionale e locale, in cui domina il partito delle larghe intese, della strisciante omologazione nonchè l’asse trasversale degli affari e dei poteri occulti.
So bene che hai la forte tentazione di lasciare la politica attiva, quella a cui tu tanto hai dato, in termini ideali e concreti di elaborazione e partecipazione, per relegarti fuori dallo spettacolo immorale offerto oggi da una certa classe dirigente ed andare ad incrementare il partito dell’astensionismo, oggi più’ che mai, maggioritario.
Voglio essere presuntuoso e provare a fermare la tua intenzione e la tua sacrosanta indignazione con una vera e propria provocazione, un guanto di sfida lanciato direttamente ai tuoi valori e principi di sinistra…
aprire il Partito della Rifondazione Comunista a te, senza chiederti una prova di ortodossia, senza importi ideologie totalizzanti ed asfissianti, aprendoti la porta e invitandoti ad entrare, se hai voglia di lottare e resistere ad oltranza per la difesa e l’attuazione dei valori della costituzione nata dalla Resistenza.

Lo voglio fare non in termini astratti ma ben concreti ed effettivi: il mio è un accorato invito ad entrare a far parte di una comunità inclusiva, variegata e plurale, in cui discutere, lottare ed agire, mantenendo le differenza anzi valorizzandole – non con meri slogans ma con pratiche effettive di militanza.
Mi rivolgo a te proponendoti un approccio pragmatico e tematico, poichè siamo intenzionati a dar vita nella nostra città e provincia, a pratiche politiche e sociali di sinistra vera, fuori da compromessi umilianti e negoziazioni al ribasso, fuori dalla personalizzazione politica perv agire come “io collettivo”.
Declinare analisi, parole d’ordine ed azioni conseguenti e non contraddittorie a partire dai luoghi di lavoro, non sottacendo la crisi pressoché irreversibile delle realtà produttive e industriali spezzini, nelle quali si riflette chiaramente l’assenza di un piano industriale nazionale.

In questi ultimi anni si sono persi migliaia di posti di lavoro e la globalizzazione capitalista e finanziaria ha spazzato via – senza pietà – fabbriche ed occupati che rappresentavano lavori di eccellenza, solo per sublimare rendite finanziarie e rendite dei profitti.
Il sindacato troppo spesso ha svolto un ruolo meramente concertativo, limitandosi ad una linea difensiva per contenere i danni, senza pretendere politiche chiare; oggi assistiamo in conseguenza di ciò della de-sindacalizzazione e da un crescente isolamento del lavoratore sempre di più solo con se stesso e sempre più ricattato dal padrone.
C’è bisogno di te perché occorre rialzare la testa e ricostruire la presenza sui luoghi di lavoro, rafforzare il sindacato vertenziale e rivendicativo, rompendo la logica della delega in bianco, troppo spesso utilizzata con finalità deleteria, per costruire una nuova stagione di mobilitazione e lotta.

Partire dal lavoro ma certamente non sottostare al bieco ricatto padronale, per coniugarlo con la tutela dell’ambiente, specie in una Provincia come la nostra violentata da scellerati sfruttamenti del territorio.
Abbiamo marciato con te, contro il forno inceneritore, riuscendo a vincere una battaglia epocale ma ora difendere quel risultato contro chi vorrebbe bruciare il cdr all’Enel, dobbiamo impegnarci insieme per dare gambe al progetto “Rifiuti Zero”, coinvolgendo in toto tutta la città.
Sempre con te abbiamo manifestato al fianco del Comitato “Spezia Via dal Carbone” per impedire che la Centrale di Vallegrande bruci ancora il carbone, ci siamo indignati per la vergognosa sentenza su Pitelli che con un colpo di spugna e cavilli legulei ha cancellato un disastro ambientale e ora voglia lottare come sempre al fianco di vertenza che si batta contro le mille nocività del nostro territorio.
Facciamolo insieme, c’è bisogno di te.
Riappropriamoci degli spazi militari e restituiamoli alla città, rafforzando la lotta per la difesa della salute dei cittadini di Marola, pretendiamo che la salvaguardia del territorio sia messa al primo posto nell’agenda della politica locale, battiamoci tutti insieme contro le grandi opere, contro la cementificazione selvaggia e lo sfruttamento del territorio, partendo da quei primi risultati che abbiamo ottenuto per arrivare al blocco totale delle nuove edificazioni.
Facciamolo però con una linea politica netta ed immodificabile, senza quelle lacrime da coccodrillo troppo spesso versate tardivamente e frutto di vuota ipocrisia politica.
Ti chiediamo, altresì di lottare con noi contro i rigurgiti di fascismo, razzismo e xenofobia presenti in città, sia quelli gretti di basso cabotaggio politico che quelli paludati ed imbellettati in giacca e cravatta.
Noi, con te al fianco, non sdoganiamo i fascisti di Casa Pound e Forza Nuova, li combattiamo e così pure facciamo con le pagliacciate vetero localiste di un verde sbiadito di azzurro.
Ti chiedo inoltre di aiutarci a riconquistare i quartieri periferici, fuori da ogni politica di mera repressione e criminalizzazione, mediante presenza e valorizzazione di presidi sociali.
Né la Polizia né le telecamere ma aiuto concreto ad artigiani e negozianti, nonché un incremento vero delle politiche associazionistiche e del tempo libero, vere sentinelle rosse contro isolamento e disagio.
Iscriviti con noi, oppure fornisci un tuo sostegno economico e di partecipazione anche perché vogliamo lottare per una sanità pubblica, per tutte e tutti, contro logiche di privatizzazione e biechi interessi campanilistici che metta al centro il paziente e la salute e non il business ed il profitto di pochi.
Rifondazione Comunista spezzina ha dato prova di buttare il cuore oltre l’ostacolo, resistere seppur stremato e lottare in direzione ostinata e contraria al fianco dei più deboli, degli emarginati, degli oppressi contro ogni criminalizzazione del dissenso, inviso dai potenti e prepotenti che vorrebbero governare la città a loro uso e consumo.

Abbiamo bisogno di te!

Massimo Lombardi

Segretario Provinciale di Rifondazione Comunista La Spezia

“Basta tagli alla sanità”. FdS Valdimagra in piazza oggi a Sarzana al fianco dei lavoratori del settore

21 ottobre 2011, by  
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La Federazione della Sinistra Valdimagra solidarizza con i manifestanti della protesta di oggi in piazza Matteotti a Sarzana, davanti alla sede del comune, contro i vergognosi tagli alla sanità che stanno colpendo il nostro territorio.

2 milioni di euro per il 2011. Ben 14 milioni di euro per il 2012. Queste le cifre dei tagli alla sanità nella nostra provincia previste nella prossima manovra regionale.

Ormai quotidianamente si registrano tagli che preoccupano l’utenza sempre più ampia, essendo costituita in prevalenza da persone anziane. Continuiamo a verificare come l’offerta dei servizi stia peggiorando, in particolare con il taglio dei posti di lavoro e di conseguenza con personale carente e costretto a effettuare turni pesanti e stressanti. Nel contempo registriamo però un aumento della presenza del privato, che prospera sempre di più in questo settore.

Non a caso i tanti posti di lavoro in discussione con i prossimi tagli riguardano non solo dipendenti pubblici ma anche e soprattutto privati.

Tutto ciò è inquadrato in un processo più generale di aziendalizzazione della sanità, che in questo modo travolge uno dei più elementari diritti favorendo lo smantellamento del sistema sanitario pubblico senza garanzia di miglioramento delle prestazioni perchè il privato sceglierà sempre i servizi più redditizi lasciando al pubblico queli più onerosi, e soprattutto in questi momenti di grave crisi non salvaguardia certo l’occupazione avendo come prioritario il bilancio.

Non dimentichiamo assolutamente che i tagli in questione sono conseguenza diretta di una politica nazionale portata avanti dal governo Berlusconi. Questo non deve essere però un paravento sulle decisioni prese a livello territoriale.

Ecco perchè oltre a condannare i tagli pesanti e indicriminati del Governo proponiamo una revisione delle scelte compiute dalla Regione chedevono essere indirizzate alla salvaguardia di quei settori prioritari dello stato sociale del nostro paese e del nostro territorio, in particolare la sanità pubblica che deve garantire il diritto alle cure di tutti e, di conseguenza, la tutela dei posti di lavoro in questo settore, senza i quali non si possono  garantire i giusti servizi.

Federazione della Sinistra, Coordinamento Valdimagra

Salviamo la Sanità pubblica!

24 marzo 2010, by  
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Cinqua anni fa Liguria la giunta Biasotti ci ha lasciato un’eredità di conti in rosso e di inefficienza spaventosa.

Ma il governo Berlusconi ha tagliato enormi fondi in ricerca e sviluppo della sanità pubblica favorendo le cliniche private e i potentati delle case farmaceutiche. Per la nostra città il centrodestra al governo della regione aveva ipotizzato di far realizzare il nuovo ospedale Sant’Andrea ai privati pagandolo di più del previsto e dimostrando di non essere nemmeno capace a fare la gara d’appalto.

Giustamente punito alle elezioni regionali del 2005, il centrodestra ligure nei successivi cinque anni all’opposizione ha perso inutile tempo nella più pura demagogia “ciurlando nel manico” sui ritardi nelle liste d’attesa per i cittadini, un problema effettivo ma dovuto anche alla carenza di strutture e mezzi per i nostri ospedali causata proprio dai disastri della gestione precedente.

Nel frattempo la giunta Burlando finalmente trovava i finanziamenti interamente pubblici per la realizzazione del nuovo e moderno ospedale del Felettino, dopo aver colmato l’enorme dissesto economico causato dallo stesso Biasotti.

La Federazione della Sinistra si batterà perchè la sua realizzazione avvenga entro la fine della prossima legislatura: per ottenere questi risultati è necessario sconfiggere Biasotti, il vecchio che torna e far vincere Claudio Burlando, rafforzando la nostra presenza in consiglio regionale.

Inoltre non vogliamo solo l’abbattimento delle liste d’attesa e il miglioramento dei servizi sanitari erogati ma anche l’incremento dei servizi di prevenzione, specialmente quelli sugli infortuni e le malattie sul lavoro, e l’incremento dell’offerta extraospedaliera con maggior attenzione ai servizi domiciliari per gli anziani.

Infine occorrono seri investimenti sulla ricerca che si sviluppino in tutto il territorio regionale per migliorare la risposta alla domanda di salute dei cittadini e sviluppare occupazione di qualità, in rapporto sempre più stretto con l’Università.

Fa specie che proprio nel paese della sanità privata, gli USA, sia appena passata la storica riforma che garantisce a milioni di americani un servizio sanitario pubblico dopo tre secoli di assoluto individualismo mentre solo in Italia il centrodestra continua imperterrito la logica del profitto e del mercato per togliere il diritto alla salute ai poveri e meno abbienti.

«Il neoliberismo è alle corde anche in quella che è stata la propria patria – ha dichiarato Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista – grazie anche all’audacia e la tenacia con cui il presidente Obama ha sostenuto la riforma sanitaria contro le pressioni di lobby, interessi corporativi e oltranzismi ideologico-religiosi».

E allora siamo noi i veri anticorpi del berlusconismo devastante che ha intaccato ogni ganglio della vita pubblica di questo paese, tentando di privatizzare tutto, democrazia (e sanità) compresa.