Ciao compagno Aldo

8 marzo 2010, by  
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Era il 9 marzo del 2005 quando l’allora segretario provinciale e fondatore del partito della Rifondazione comunista spezzina scomparve.

Oggi, a distanza di cinque anni da quella improvvisa quanto prematura scomparsa, la Federazione Provinciale di Rifondazione Comunista della Spezia lo vuole ricordare come amico e compagno, «come colui che con il suo indomito spirito critico verso i mali della società e con la sua incrollabile fede nei suoi ideali non ha mai rinunciato all’impegno di prestare aiuto alla povera gente e nell’affrontare i problemi sociali».

«Ieri Don Gallo lo ha ricordato, ha ricordato la grande amicizia e stima che lo legava ad Aldo Lombardi, che ha definito un grande comunista che andava fiero di esserlo. Oggi lo vogliamo ricordare – proseguono i suoi compagni – anche come prolifico scrittore e poeta, che pubblicò numerosi romanzi e raccolte di poesie, grande ammiratore del Che al quale aveva dedicato un suo dramma andato in scena al Teatro Civico. Ancora oggi ci sentiamo orgogliosi di averlo avuto come dirigente.

Non è stato solo il nostro segretario ma anche l’interlocutore per tutti coloro che volevano affrontare significative battaglie politiche e che in quelle battaglie che noi continuiamo a combattere rivive il suo spirito e la sua tenacia.

Ciao Aldo».

Domani 9 marzo 2010, alle ore 10.00 le/i compagne/i della Federazione provinciale spezzina deporranno un mazzo di fiori presso il cimitero della Pieve.

Per Aldo

Contatemi con quelli che piangono

sulle strade da Spartaco a Guevara

anche se vedrete le mie ciglia asciutte.

Contatemi con quelli che piangono

il dolore di una fratellanza perduta

nel cuore della lotta quotidiana.

Riservato il dolore ed insaziabile

della moglie, del figlio, dei suoi cari,

il dolore che percorre senza sosta

la cucina e la camera del tempo.

Collettivo il dolore dei compagni

di mille battaglie mai perdute

nello scontro mai vinto di ogni giorno,

il dolore della falce che ti ha colto,

del martello che forgia la speranza,

della stella che orienta la ragione.

E per sempre oramai tu sei con noi,

con il Che che si batte rianimato

sopra il palcoscenico del mondo

e racconta per te, di te ci parla.

E’ laica la morte che colpisce

e cieca, al contrario della vita,

non distingue poeti e prepotenti

ma consegna al futuro la memoria

di chi lotta ogni giorno per cambiare

lo stato presente delle cose.

Paolo Pietrini