Domenichini: “Ai Senatori della Repubblica diciamo: giù le mani dall’acqua e dalla democrazia!”

17 febbraio 2012, by  
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Negli emendamenti al decreto privatizzazioni, ora al vaglio della commissione Industria del Senato, si nasconde il tentativo di riproporre, ancora una volta, la svendita dell’acqua, ora con l’articolo 25 del decreto Monti, che ha dato seguito agli ultimi provvedimenti sulla privatizzazione dei servizi pubblici locali del governo Berlusconi.

Monti, sulle liberalizzazioni, ha messo in piedi una vera matrioska che, per quanto riguarda i servizi pubblici locali, rimanda sostanzialmente alle norme al decreto sviluppo del governo Berlusconi, che a sua volta richiama il pacchetto anticrisi varato il 13 agosto. Il tutto all’ombra dell’incostituzionalità, visto e considerato che sul tema della gestione dei servizi, 27 milioni di italiani hanno chiesto che vengano mantenuti pubblici.

Se Monti aveva in prima istanza escluso l’acqua dalle privatizzazioni, alcuni senatori con selve di emendamenti puntano ad eliminare questa esclusione, obbligando a cedere la gestione dei servizi idrici ai privati. Curioso che chi si rifà all’idea liberista poi utilizzi lo strumento dell’obbligatorietà, strutturando così un sistema ricattatorio che bypassa la tanto cara concorrenza, costringendo gli enti locali alla svendita.

Lanciamo pertanto una proposta al popolo dei referendum, molto semplice ma che dia il segnale a questa casta che il nostro voto non si è limitato ad imbucare una scheda in un urna, ma è il frutto di una coscienza profonda, della consapevolezza che ciò che è bene comune non possa diventare una categoria merceologica per gli appetiti di chi ci ha condotto in questa crisi economica devastante.

Scriviamo tutti insieme una mail ai componenti della commissione Industria (http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Commissioni/0-00010.htm) per dire chiaramente “giù le mani dall’acqua e dalla democrazia!”

William Domenichini
Responsabile Beni comuni ed Ambiente Prc/Fds La Spezia