Atc, Mozione di Bucchioni (Prc La Spezia): “Licenziate Goretta”
5 novembre 2016, by admin
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È ufficiale: è arrivata la richiesta di dimissioni in consiglio comunale per l’amministratore unico di Atc Renato Goretta. Le ha chieste il consigliere Edmondo Bucchioni di Rifondazione Comunista.
Le motivazioni? La vicenda dell’autista-sindacalista di Atc Luca Simoni (che gazzettadellaspezia.it aveva raccontato qui e qui), punito per le sue affermazioni, quella della presenza di amianto nell’ex deposito Atc di via del Canaletto (qui) e la storia, ai limiti del surreale, del volante staccatosi da un autobus, per fortuna non in marcia (qui).
“Nel mese di maggio 2016 – scrive Bucchioni nella mozione che richiede di sollevare dal suo incarico Goretta – il sindacalista Cobas Luca Simoni, dipendente Atc da 30 anni, ha ricevuto un provvedimento disciplinare che lo penalizza economicamente per un periodo di un anno sia per il minor stipendio percepito sia per il blocco dell’anzianità di servizio. La causa scatenante tale sanzione è stata la denuncia alle Commissioni Consiliari competenti della presenza di amianto nell’ex sede di Atc in via del Canaletto e dell’obsolescenza del parco autobus aziendale“.
“Per quanto riguarda la presenza dell’amianto – continua Bucchioni – alcuni lavoratori di Atc, che svolgevano le loro mansioni nell’ex sede di via del Canaletto, hanno presentato domanda all’Inail per il riconoscimento della malattia professionale avendo certificati medici con diagnosi di ‘ispessimento pleurico bilaterale, compatibile con asbestosi pleurica‘”.
Bucchioni denuncia anche quello che sarebbe un conflitto d’interessi evidente: “In Inail la dottoressa preposta alle valutazioni sulle istanze avanzate dai lavoratori Atc – attacca ancora Bucchioni – è la stessa persona che in Atc ha un contratto in ‘intramoenia’ per l’attività di ‘sorveglianza sanitaria dei lavoratori’. Il conflitto d’interessi fra il controllato Atc ed il controllore, quindi, sussiste e come tale non garantisce la tutela della salute dei lavoratori dell’azienda“.
Quanto al parco mezzi Atc, secondo Bucchioni ogni utente può accertarne quotidianamente la grave condizione di obsolescenza, ma “Luca Simoni – scrive il consigliere di Rifondazione – è stato punito da Atc, come sindacalista e lavoratore in barba alla garanzia, per essersi avvalso del proprio diritto-dovere di parola, rivendicando un percorso di trasparenza e di criticità a difesa dei lavoratori e degli utenti. Parallelamente, le affermazioni del sindacalista Cobas Luca Simoni si sono dimostrate fondate e veritiere, come dimostrato dall’episodio del ‘volante volante’ (che aveva raccontato – cliccate qui – Gazzettadellaspezia.it e che poi era stato ripreso da tutti i giornali, ndr). Mi riferisco all’autista che si è ritrovato con il volante in mano, essendosi rotto il piantone dello sterzo. Il caso ha voluto che ciò avvenisse mentre l’autobus si trovava fermo ad un incrocio, altrimenti le conseguenza sarebbero state altre“.
Così Edmondo Bucchioni non tarda a trarre le dovute conclusioni: “Il Consiglio Comunale impegna il sindaco e l’Assessore competente a un intervento tempestivo e non più rimandabile, provvedendo a sollevare dall’incarico di Ad il signor Goretta per il proprio discutibile operato, a chiedere ad Atc stessa risposte esatte e puntuali alle obiezioni delle OO.SS. e a ritirare il provvedimento disciplinare ai danni di Luca Simoni“.
La mozione di Bucchioni verrà discussa in consiglio comunale.
Atc, in consiglio si cita Erdogan, poi scatta il time out. Bucchioni: “Chi non vota la mozione si mette sullo stesso piano del presidente turco”
21 luglio 2016, by admin
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Colombini: “Pd contro i lavoratori”. Ma Tartarini strappa una pausa
“Non mi sarei mai aspettato di ritrovarmi in consiglio per difendere il diritto all’attività sindacale all’interno di una società partecipata – ha esordito Bucchioni -. Simoni ha fatto denunce importanti e si è anche aperta un’indagine, attualmente in corso, che ha rilevato la presenza di amianto nella ex sede di Atc, un fatto in un primo tempo negato da Renato Goretta, amministratore unico dell’azienda“. Il punto, per Bucchioni, è che “i panni sporchi non si lavano in famiglia, soprattutto se parliamo di un’azienda partecipata. Con il provvedimento contro Simoni, si va a intimorire chi viaggia a testa alta. Con la mozione non si chiedono le dimissioni di Goretta, protagonista di una gestione aziendale vergognosa, in modo che tutti possiamo condividerla. Chi non lo fa, si mette sullo stesso piano di Erdogan, perché non tutela i più deboli“.
E’ toccato al Pd Luca Liguori rispondere all’esponente della minoranza. “Simoni non si è limitato alle legittime funzioni di critica, ma ha adombrato comportamenti caratterizzati da forte illegalità da parte non solo dei vertici aziendali, ma anche di enti come Asl e Motorizzazione. Il provvedimento disciplinare non va a ledere il diritto all’attività sindacale, ma sanziona i giudizi gravi, offensivi e lesivi espressi da un lavoratore. Credo che l’ingresso della politica in questa vicenda sia forzato. Tantissimi lavoratori pubblici sono oggetto di provvedimenti disciplinari, la politica non va a esprimere vicinanza a ognuno di loro. Vorrei inoltre sottolineare come la magistratura abbia detto che non c’è stato comportamento anti sindacale. E non ci sia stato ricorso. Tra l’altro, da pochi giorni sono scaduti i termini per farlo. Io, personalmente, se credessi di avere ragione in una vertenza, farei ricorso“. Una battuta su Goretta: “Non è vero che aveva negato la presenza di amianto, anzi, si era detto possibilista“.
Furente l’intervento di Carlo Colombini del Movimento cinque stelle. “Vogliamo lasciare che Goretta punisca Simoni per aver fatto il suo dovere? Così facendo, mi chiedo chi, in futuro, avrà coraggio di denunciare qualcosa. Forse il Pd vuole cogliere un’altra occasione per dimostrare che non sta più con i lavoratori. L’unica cosa che lega il Partito democratico al Partito comunista ormai sono le frasi dei dittatori”. Non è mancato un riferimento al governo che “ammazza la gente dando 98 miliardi per il business delle slot machine“.
L’assessore Tartarini, con una pacatezza che ha fatto breccia, ha invitato l’opposizione a considerare bene il peso delle parole. “Quello sentito stasera è un linguaggio forse nemmeno tollerabile in strada“, ha osservato. E sulla vicenda in sé ha sottolineato come la stessa sia oggetto di un’indagine della magistratura, attualmente in corso, volta a far luce su quanto detto da Simoni, indipendentemente dalla parabola disciplinare del Cobas. L’ex assessore al Palio ha messo sul tavolo il bisogno di “normalizzare e svelenire la situazione“, nella quale fin qui, lui che è fresco di delega, ha preferito non calarsi “ritenendo il contenzioso fuori controllo”. La proposta di Tartarini? Una pausa di riflessone, utile magari ad allentare la presa della politica sulla questione, aspettando gli sviluppi del lavoro della magistratura, con la promessa di riparlarne a settembre. Al placido Tartarini, Bucchioni ha risposto sì, ritirando la mozione. Dalla furia alla pacificazione, un attimo.
15, 16, 17 luglio, Rifondazione raddoppia: Ecofesta a Falconara e Sagra della lumaca comunista a Bottagna
13 luglio 2016, by admin
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Il 15, 16 e 17 luglio nella splendida area verde di Falconara di Lerici si terrà l’eco-festa della federazione con musica, dibattiti, grandi ospiti, cucina di mare e di terra tipicamente ligure a prezzi più che popolari. Le cucine saranno aperte dalle ore 19, con domenica apertura a pranzo a partire dalle ore 12. Si utilizzeranno stoviglie biodegradabili e verrà distribuita acqua in brocca gratuita.


In contemporanea alla festa di Falconara si svolgerà anche la tradizionale Festa della Lumaca comunista presso l’area verde del Parco Fluviale di Bottagna, organizzata dal circolo Prc “XXV Aprile Aldo Lombardi” di Vezzano Ligure. La festa di Bottagna replicherà il weekend successivo, il 22, 23 e 24 luglio. Come a Lerici cucina di terra, mare e fiume, aperta dalle ore 19, con domenica a pranzo a partire dalle ore 12.
Confermata, come negli anni precedenti, l’iniziativa degli “Spaghetti contro la crisi” che nelle serate di venerdì 15 e venerdì 22 vedrà l’omaggio, a chi ne farà richiesta, di un piatto di spaghetti al pomodoro, un piccolo messaggio di solidarietà in un periodo di grave crisi politica, economica e sociale che investe tutto il Paese e l’Europa.
Solidarietà al sindacalista Cobas Atc Luca Simoni: Bucchioni (Prc La Spezia) presenta una mozione al consiglio comunale
10 giugno 2016, by admin
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Circa un mese fa il sindacalista Cobas Luca Simoni. dipendente di Atc Esercizio Spa, ha ricevuto dal Consiglio di Amministrazione un provvedimento disciplinare che lo penalizza economicamente per un periodo di un anno.
Questo provvedimento è scaturito per aver denunciato davanti alle Commissioni Consiliari competenti la presenza di amianto nell’ex sede di Atc in via del Canaletto e la rappresentazione, a dir poco critica, della situazione dei mezzi di trasporto di Atc.
Per quanto riguarda la presenza di amianto si rileva, come apparso nella cronaca locale, che in seguito alla sua denuncia i lavoratori impiegati in quella struttura si sono sottoposti a specifiche analisi, a loro spese, risultando in alcuni di loro una diagnosi di “ispessimento pleurico bilaterale, compatibile con asbestosi pleurica.”
Per la situazione degli autobus il sindacalista Cobas ha rappresentato in commissione le numerose segnalazioni giunte da parte di decine di autisti preoccupati dalla gravi condizione tecniche degli automezzi: è innegabile che il parco mezzi di Atc è ormai vetusto ed obsoleto, cosa di cui i cittadini e gli utenti, che usufruiscono di tale servizio, sono pienamente consapevoli.
Il sindacalista è stato punito per questo: per essersi avvalso del proprio diritto-dovere di parola, rivendicando un percorso di trasparenza e di criticità, a difesa dei lavoratori e degli utenti.
Visto che l’aprzienda Atc è una partecipata del Comune della Spezia e l’Amministratore Delegato e Presidente sono di nomina pubblica,
il Consiglio Comunale
IMPEGNA
il Sindaco e l’Assessore competente ad intervenire in Atc, per richiamare la dirigenza ad un comportamento corretto, garantendo il diritto di critica proprio del ruolo del sindacalista.
Edmondo Bucchioni,
capogruppo Prc Comune La Spezia
“Nuova solidarietà all’autista Atc Luca Simoni, punito dall’azienda per aver detto la verità”
30 maggio 2016, by admin
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La federazione provinciale spezzina di Rifondazione Comunista esprime piena solidarietà e sostegno al rappresentante dei Cobas Atc Luca Simoni, che nei giorni scorsi ha ricevuto una pesante sanzione disciplinare dall’azienda pubblica nella quale ricopre da trent’anni il ruolo di autista.
La sua “colpa” è quella di aver detto la verità in difesa dei lavoratori e degli utenti, compiendo in pieno il suo dovere di sindacalista e cittadino.
Simoni è infatti stato accusato dalla dirigenza di aver “diffamato” Atc denunciando pubblicamente la presenza di amianto nella sede di via del Canaletto (denuncia non campata in aria, visto che poco dopo è stato deciso il cambio di locazione). Una presenza a dir poco lesiva della salute dei lavoratori, alcuni dei quali hanno portato alla luce certificati medici recitanti “ispessimento pleurico bilaterale compatibile con asbestosi pleurica”.
Lettera di fine anno alle spezzine e agli spezzini di Massimo Lombardi
31 dicembre 2015, by admin
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Vorrei augurare un buon anno di cuore a tutti i miei concittadini.
Che il 2016 sia un anno di lotta, di lavoro, di riscossa per tutti. E’ stato un 2015 difficile, a Spezia come nel resto d’Italia, soprattutto per quanto riguarda il lavoro. Mi balzano alla mente, e sembra quasi un assurdo ossimoro, i lavoratori del Centro per l’Impiego, persone che aiutano gli altri a trovare un’occupazione e che ora si trovano in seria difficoltà. Penso a tutti coloro che il lavoro l’hanno perduto perché licenziati all’improvviso, come gli operai della Saeco di Bologna, o a quelli che non riescono a trovarlo, ai padri e alle madri di famiglia di oltre i cinquant’anni costretti a lavori precari e saltuari, o ai giovani che non riescono non solo ad avere uno stipendio dignitoso, ma anche condizioni di lavoro degne di un paese civile. Come i lavoratori della grande distribuzione, costretti a orari indegni, a restrizioni dei propri diritti, a contratti di pochi mesi per essere subito dopo licenziati e lavorare durante le feste senza poter nemmeno protestare. Altro che terzo millennio: siamo regrediti di più di cent’anni, nel nome della “competitività”: un concetto utile solo per chi fa profitti sulle spalle di chi lavora. Questa vergogna deve finire. Per questo occorre unirsi, coalizzare i nostri pensieri e le nostre azioni, assumere una coscienza comune che in questi ultimi decenni è stata, purtroppo, minata.
Ci hanno infatti inculcato come un mantra che il lavoro e le pensioni sono optional trascurabili, da Berlusconi-Tremonti a Monti-Fornero, da Letta al “fenomeno” Renzi. Lui e il ministro Poletti, assieme al suo servile parlamento, hanno cancellato l’ultimo baluardo dello Statuto dei lavoratori, il famoso articolo 18, che finora nessuno, nemmeno la peggiore destra, era riuscito ad eliminare. Ora assieme ai sindacati, assieme ai cittadini e alle parti sane di questa società possiamo e dobbiamo riconquistare i nostri diritti. E’ vietato abbassare la testa. Un altro mio pensiero va a tutte le vittime degli incidenti sul lavoroe alle famiglie che hanno perso una persona cara mentre stava lavorando. Pure questa piaga è lontana dall’essere debellata e non ci stancheremo mai di gridarlo.
Perché Rifondazione, nel suo piccolo, c’è sempre stata, con la sua voce e i suoi militanti, come nelle battaglie sui fronti più caldi del nostro territorio: Enel, Acam e Atc su tutti. Abbiamo denunciato usi e abusi di potere nei consigli comunali e nelle azioni politiche quotidiane: i nostri compagni ci hanno messo in prima persona la faccia contro le prepotenze di chi governa, che siano comuni, come regioni o stato.
Enel ha prodotto più di cinquant’anni di scempio ambientale, pagato sulla pelle dei nostri concittadini. Nella vicina Vado Ligure è stata la magistratura a fermare lo scandalo. Qui, invece, si sono attesi i comodi della dirigenza, ossia del governo, per arrivare all’annuncio della futura chiusura. Ma ora c’è chi fa a gara a mettere il cappello sul destino dell’area di Vallegrande, rivendicando la vittoria. Se è vero che tra cinque o sei anni la centrale sarà chiusa, non è di certo merito di chi ha governato la città e il Paese in questi anni: sono solo scelte strategiche per interessi economici di pochi. Ebbene, nessuno ha mai ascoltato i cittadini: noi saremo la loro voce, da Melara a Fabiano, da Arcola a Portovenere. Non pensate di ignorarli un’altra volta, come avete fatto su piazza Verdi e in numerose altre occasioni.
Non possiamo non nominare anche la questione sanità, con i nostri ospedali sull’orlo del collasso, e Atc, un bene comune preziosissimo, che pure ha tagliato il servizio, aumentato i biglietti e non provveduto a proteggere i propri lavoratori e gli utenti dei mezzi fatiscenti, un caso denunciato da un sindacato e da un coraggioso lavoratore, Luca Simoni, al quale è stata offerta piena solidarietà da parte nostra e dei consigli comunali spezzini.
Su Acam abbiamo votato contro il piano presentato dalla dirigenza, approvato senza fiatare dall’assemblea dei sindaci: continueremo a pagare in prima persona per anni e anni, sulla salute e sulle bollette, i gravi errori e le mancanze incredibili avvenute negli anni passati da parte di chi, puntualmente, ad ogni scadenza elettorale, chiede loro il voto per poter restare al vertice. Le elezioni regionali di maggio sono state un ottimo esempio della risposta dei cittadini alla mala politica, specie quella che ha tradito la Sinistra e i suoi principi più alti. La Liguria è ora guidata dalla destra populista, forzista e leghista. Una destra che ha subito pensato bene di cementificare tra i più “rapallizzati” d’Italia. Ebbene, sappiamo tutti la natura del berlusconismo e del populismo, troppo simili al renzismo attuale, di cui in molti ora si vantano di esserne i fedeli depositari. Per questo ci sono sembrate lacrime ipocrite le levate di scudi del Pd contro il vergognoso piano casa di Toti, non molto diverso, in verità, da ciò che fece il governo Burlando-Paita nel precedente quinquennio.
Sono tantissime altre le cose che vorrei aggiungere, ma intendo chiudere con un ricordo e con un augurio. Il 2015 ci ha visto perdere il nostro presidente onorario, il nostro Comandante, il grande partigiano Luigi “Fra Diavolo” Fiori. Un autentico esempio di come deve essere un comunista: orgogliosamente antifascista, tenace, lottatore, perennemente giovane e combattente.
La vita di Luigi è stata lunga e davvero incredibile. Abbiamo avuto la fortuna di ascoltare mille suoi racconti, non solo quelli di eroe che ha contribuito a sconfiggere il nazifascismo, ma anche quelli di semplice cittadino che ha attraversato il novecento italiano: dal dopoguerra alle stragi di stato, dalla fine della “Prima repubblica” al primo presidente proveniente dall’ex Pci, che lui ha sempre duramente contestato, Giorgio Napolitano. “Fra Diavolo” ha percorso quasi un secolo di storia, per fermarsi solo il 30 maggio scorso, dopo 95 anni indomiti, dopo una vecchiaia spesa fino all’ultimo secondo a spiegare a tutti il vero significato dell’essere partigiano, cioè quello che ci ha tramandato Antonio Gramsci. Non un monumento “per i piccioni”, come diceva lui, ma qualcuno che sia “di parte”, che dia continuamente la scossa agli altri e insegni la ribellione contro le ingiustizie. Sempre e ovunque.
Una volta ci disse: “Non dobbiamo mai smettere di lottare: la vittoria, una volta acquisita, va difesa. Se smetti di combattere, torni a perdere. A fine guerra pensavamo di avercela fatta. Pensavamo di aver conquistato la democrazia e la libertà. Ebbene, ci è mancato un niente che De Gasperi non mettesse in soffitta la Costituzione appena approvata, con il pretesto dei tumulti e dell’ingovernabilità. Me lo ricordo bene, anche se ora fanno finta di dimenticarlo. Eravamo usciti dalla dittatura e stavamo quasi per piombarne in un’altra. Chi calpesta la Costituzione compie un atto di delinquenza, il peggiore che si possa fare”.
Settant’anni dopo la Costituente ecco Renzi, la Boschi e il Pd che, a colpi di maggioranza e di fiducia parlamentare, stravolgono la Costituzione nata dalla Resistenza nel nome del più becero presidenzialismo, come già auspicavano i vari Cossiga, Craxi e Berlusconi. Il presidente del consiglio ha dichiarato, con la sua solita spocchia, che nel referendum confermativo (previsto proprio dalla Costituzione) si giocherà il destino del suo governo: o Lei o lui, insomma.
E allora auspico, nel nome di Luigi e di tutti i partigiani di oggi e di ieri, la costruzione di un gruppo che porti, a Spezia e nel Paese, alla vittoria nell’ottobre 2016: salviamo la nostra Costituzione, mandiamo a casa Renzi e ricostruiamo la Sinistra. Nel 2006 tutti uniti, sindacati, partiti, associazioni, battemmo la schifezza fascioleghista di Berlusconi e Bossi Credevamo di avere respinto gli assalti della reazione per lungo tempo, ma ci sbagliavamo.
Aveva, infatti, ancora ragione Luigi: mai abbassare la guardia. Su la testa, compagni.
Buon anno di lotta a tutte/i!
Caso Atc, Rifondazione: “Anche Castelnuovo approva all’unanimità la mozione in solidarietà al sindacalista Luca Simoni”
24 novembre 2015, by admin
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Caso Atc: Ortonovo approva all’unanimità la mozione Prc in solidarietà al lavoratore Cobas Luca Simoni
16 novembre 2015, by admin
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Prc La Spezia: “Mozione unica in tutti i consigli comunali in difesa dei lavoratori e degli utenti Atc”
13 novembre 2015, by admin
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- l’art. 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, ratificata dall’Italia con la legge n. 848 del 4 agosto 1955, prevede tra l’altro che “ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione” e che “tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera”;
- l’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana sancisce che “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione“;
- l’art 54 della Costituzione della Repubblica italiana stabilisce che “i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”;
- l’art. 28 della legge n.300 del 20 maggio 1970 configura il comportamento antisindacale, “qualora il datore di lavoro ponga in essere comportamenti diretti ad impedire o limitare l’esercizio della libertà e della attività sindacale”
Preso atto che
- l’azienda di trasporto pubblico locale ATC Esercizio S.p.A. è società pubblica, i cui soci azionisti sono i comuni della provincia della Spezia e la provincia medesima;
- il rappresentante dei sindacati COBAS, Luca Simoni, è stato audito, in data 26 ottobre 2015, dalla Commissione consiliare V del comune della Spezia, in relazione alle condizioni dei mezzi, degli uffici e quindi dei lavoratori e delle lavoratrici di ATC Esercizio S.p.A. e dei cittadini, fruitori del servizio pubblico erogato dall’azienda;
- in tale audizione il rappresentante sindacale ha evidenziato le condizioni fatiscenti degli uffici e le condizioni pessime dei mezzi impiegati nel servizio pubblico, relazionando sui pericoli inerenti tanto ai lavoratori e delle lavoratrici quanto all’utenza dei cittadini
- in seguito a tale audizioni, il presidente di ATC Esercizio S.p.A., Renato Goretta, ha esternato a mezzo stampa la minaccia di querela nei confronti del rappresentante sindacale dei COBAS, Luca Simoni, in relazione alle dichiarazioni tenute di cui sopra;
- che un reportage del Secolo XIX, in data 1° novembre 2015, ha evidenziato come le dichiarazioni del rappresentate sindacale fossero fondate e veritiere
Il consiglio comunale
- ribadisce che la libertà di espressione è un pilastro fondante della Repubblica italiana e che la sua difesa è prerogativa di ogni cittadino che ricopre incarichi pubblici;
- sottolinea come tale libertà sia cardine del reale esercizio dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, e di ogni loro rappresentante;
- censura e ammonisce l’atteggiamento tenuto pubblicamente dal dirigente dell’azienda pubblica ATC Esercizio S.p.A., Renato Goretta, richiamando ad un comportamento congruo al proprio ruolo;
- esprime solidarietà al rappresentante sindacale Luca Simoni, vittima di un attacco teso a minimizzare delegittimare il proprio ruolo di rappresentante dei lavoratori e delle lavoratrici;
- impegna il comune a comunicare tale dispositivo ai diretti interessati.
“Solidarietà ai Cobas e a Luca Simoni. Goretta pensi alla salute dei lavoratori e degli utenti di Atc”
29 ottobre 2015, by admin
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