Biodigestore di Saliceti: Rifondazione Comunista presenta ordine del giorno al sindaco di Vezzano Ligure
5 luglio 2018, by admin
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“Solidarietà all’Anpi per il vile striscione fascista. Il sindaco Peracchini condanni subito il gesto”
22 maggio 2018, by admin
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Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Elezioni comunale: nasce “Porto Venere bene comune” con Saul Carassale sindaco
21 aprile 2018, by admin
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“Peracchini fa cassa con i beni comuni: no alla vendita del parco del Colombaio e delle scuole di via Firenze e Limone”
1 febbraio 2018, by admin
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Fedi (Prc La Spezia): “Lombardi candidato sindaco della sinistra, pronti al dialogo con tutte le forze di alternativa al Pd”
22 marzo 2017, by admin
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Riteniamo che il candidato ideale alla guida di questa lista sia Massimo Lombardi. Il suo nome è stato proposto durante la recente assemblea sulle “città in comune” che abbiamo organizzato presso l’Urban center del Teatro civico lo scorso venerdì pomeriggio. Sul nome di Lombardi abbiamo raccolto numerose sollecitazioni che negli ultimi mesi ci sono giunte da più parti della città.Massimo rappresenta il collante tra il mondo della sinistra di partito e quella “di strada”: è sempre stato presente sia come politico che come professionista nelle lotte in difesa del lavoro, della salute, dell’ambiente, dei diritti dell’uomo, dei beni comuni. Massimo e la sua lista possono e devono offrire agli spezzini l’unica prospettiva di sinistra, il cui patrimonio rischia seriamente di andare perduto.
Il panorama spezzino in questo momento non lascia scelte ai cittadini: o ci si appiattisce sulla giunta precedente, che lascia dietro di sé danni irreparabili e che si ripresenta con un candidato come Manfredini, suo perfetto continuatore, o si prendono strade assolutamente contrarie al proprio dna politico, si veda la candidatura di Melley, il cui sostegno di forze che si richiamano alla sinistra risulta del tutto incomprensibile).Si diffonde anche il fenomeno del “civismo”, una forma di partecipazione che, per quando stimabile, ci vede estranei, poiché crediamo che resti in sé sia un’etichetta vuota se manca l’elaborazione politica una direzione chiara che affondi le radici nei nostri valori fondanti, primo fra tutti l’antifascismo. Spezia, medaglia al valore della resistenza, non può dimenticare la sua storia antifascista che fa della politica la sua più alta espressione.
L’antipolitica senza una cittadinanza attiva e partecipata che s’impegna costantemente nel lavoro sul proprio territorio resta fine a sé stessa. In questi mesi abbiamo lavorato a lungo sia con le forze di sinistra sia con varie associazioni e comitati della città per trovare prima di tutto una intesa programmatica.
I punti toccati hanno riguardato l’intreccio di poteri che governano la nostra città, la sua drammatica situazione ambientale e lavorativa, il lascito di un’amministrazione lontana dai cittadini e dalle forme di partecipazione, che ha avallato la cessione dei “gioielli di famiglia” e dei suoi “beni comuni”, e lasciato arrivare la sanità a livelli di inefficienza mai toccati. Occorre operare una netta discontinuità con la gestione Federici: presentarsi alternativi al Pd è necessario e conseguente.
E’ chiara la non compatibilità con questa forza politica, ed è forte il bisogno di costruire una piattaforma alternativa.
Siamo pronti al dialogo con tutti coloro che saranno interessati e ci mettiamo a disposizione per la costruzione di un programma che deve essere il primo passo verso un modo radicalmente diverso di amministrare la città, che renda finalmente la cittadinanza protagonista delle scelte.
“Il centrosinistra appartiene al passato. Pronti per l’unione di tutte le forze della sinistra”
13 febbraio 2017, by admin
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Si moltiplicano in questi giorni appelli e prese di posizione da parte di forze politiche della sinistra e di esponenti del mondo democratico e progressista della città. Riteniamo che sia necessario da parte di tutti chiarezza e trasparenza delle opinioni e delle proposte e per questa ragione vogliamo esprimere ancora una volta il nostro punto di vista. Ci pare per esempio superata dai fatti la proposta, da più parti proveniente, di ricostruire il centrosinistra.
Per quanto ci riguarda, la stagione del centrosinistra appartiene al passato essendo stata di fatto distrutta dalle politiche nazionali e locali del Pd e dall’operato della stessa giunta Federici. Da alcuni mesi abbiamo aperto un confronto serrato e positivo con larga parte delle forze politiche della sinistra cittadina, come Sinistra Italiana e Possibile, e con aggregazioni e singoli che arricchiscono la discussione a partire dalle loro esperienze nel campo del civismo democratico e dell’ambientalismo. Oltre che al nostro contributo sul piano dell’elaborazione della proposta politica e programmatica, portiamo in questo confronto anche alcuni spunti che sono per noi irrinunciabili e cioè la e che sia nel contempo alternativa al Partito Democratico.
Intendiamo rivolgere un appello ai compagni del Pci: il richiamo all’unità dei comunisti non può apparire che strumentale se si continua a pensare al Pd come ad un possibile alleato. Il nostro auspicio è che anche il Pci contribuisca al confronto in corso nella sinistra cittadina e scelga la via dell’alternativa al Pd evitando di compiere scelte di rottura dell’unità della sinistra che si sta realizzando.
Rifondazione Comunista La Spezia
Lettera aperta città di Massimo Lombardi
24 dicembre 2016, by admin
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Care spezzine e cari spezzini,
al termine di questo anno difficile e travagliato, che ha visto per il nostro Paese e la nostra Città momenti davvero difficili, ho deciso di scriverti nuovamente, nell’augurio che questi giorni di festa possano essere un’oasi di serenità nel deserto delle preoccupazioni e degli affanni quotidiani.
Si prospetta un anno di grandi lotte. Politiche, civili, sindacali. Noi ci saremo, sempre.
E’ doveroso ricordare di aver chiuso questo 2016 con un trionfo, quello del No al referendum, che deve essere un punto di svolta per una riscossa sociale che chieda giustizia, democrazia, diritti e lavoro. Le cose si intrecciano tra loro indissolubilmente.
E’ impossibile infatti scindere la nostra amata Costituzione, scritta col sangue dei partigiani (e il pensiero, fisso, costante, va al nostro indimenticabile Luigi “Fra Diavolo” Fiori, il più “giovane” dei suoi paladini e autentica guida morale per tutta la Sinistra spezzina degna di questo nome) dalla questione del lavoro, sui cui la Repubblica è fondata.
Non a caso per la seconda volta in dieci anni hanno provato ad assalirla nuovamente, questo “baluardo di socialismo”(come l’ha definita la JP Morgan) che tanto dà fastidio agli affaristi e miliardari internazionali. Quelli che speculano sulla vita e sul lavoro della gente, dei giovani e dei meno giovani che soffrono a causa di esso, perché precario o perché assente. Quelli che con un semplice colpo di mouse possono distruggere centinaia di migliaia di famiglie con un’operazione in borsa o una “delocalizzazione” di una fabbrica, per andare a sfruttare nuova manodopera a costo minore in un altro angolo del mondo, senza che nessuno possa o voglia punirli.
In questi giorni abbiamo ascoltato vergognose prese di posizione da parte di ministri riciclati che, dopo la scoppola del referendum renziano, invece che tacere dalla vergogna, si sono pure permessi di insultare chi il lavoro va a cercarselo all’estero, perché stanco della scandalosa “arma” dei voucher, un vero e proprio mezzo di sfruttamento padronale avallato in questi anni dalla politica nazionale, passando da Berlusconi per arrivare a Monti e ora a Renzi-Gentiloni.
Per questo nel 2017 saremo al fianco della Cgil nel sostegno al referendum da essa indetto per abolire questo abominio. E permettetemi di affermare che la mia/nostra nostra Rifondazione Comunista, che in questo glorioso dicembre ha appena compiuto 25 anni, pur con le sue sofferenze, l’aveva detto già molto tempo.
Abbiamo infatti alzato la voce in tempi non sospetti sui voucher, sulla Fornero, sugli F35, sui costi della politica, sulla crisi della rappresentatività e su molte altre cose ora di dominio pubblico. La nostra voce, pur oscurata dai media nazionali da quasi un decennio, ha continuato a resistere grazie alla forza e alla tenacia delle compagne e compagni, al quale va il mio forte e ideale abbraccio, specialmente a coloro che abbiamo dolorosamente perso, dal mitico Augusto Caffaz fino ad Arrivare a Clelio Barbieri e Sergio Pocci, glorie spezzine, che resteranno sempre nella nostra memoria.
Ora altri raccolgono, senza nascondere la propria ipocrisia, questi teminoi sollevate, facendole proprie. Non importa. Andiamo avanti, a testa alta. E allora, tornando alla nostra amata Spezia, voglio ricordare quanto abbiamo detto e fatto in questo 2016, combattendo dentro e fuori il consiglio comunale contro una giunta sempre più arrogante e arroccata nella propria torre di avorio, che non ha mai ascoltato, anzi ha ripetutamente offeso i propri concittadini con comportamento ottuso e colluso.
Abbiamo assistito a scandali giudiziari, guerre sanguinose di potere, mala amministrazione e sprechi incredibili. Il tutto a discapito della vita delle persone, sempre più povere, sole, in sofferenza. C’è una sanità da anni al collasso, che non cura e non si cura dei propri pazienti costringendoli alla fuga, mentre le persone continuano ad ammalarsi di malattie causate da amianto e fumi dell’Enel.
E’ ora di dire basta. Chiudere lo scempio della centrale a carbone, fare finalmente e definitivamente chiarezza su Pitelli, risolvere la questione eterna delle aree militari.
E’ un impegno che DEVE essere preso da una politica nuova, che metta al centro la questione morale e la parola e la volontà dei cittadini, per davvero. Non è una frase fatta, anche se l’avrete certamente sentita dire da ogni parte. Il referendum del 4 dicembre ha dimostrato palesemente la voglia, la fame, il desiderio spasmodico di far sentire la propria voce di cittadini e di elettori.
Insomma, la democrazia deve tornare al centro del mondo politico, che in questi anni l’ha letteralmente messa al bando. Sono stati infatti eletti parlamenti con leggi incostituzionali, senza che si siano potute esprimere le nostre preferenze. La Provincia, importante organo di controllo territoriale, è esclusa da anni dal voto popolare e ciò stava per accadere anche per il Senato. E i sindaci hanno un potere semi-assoluto, ormai difficilmente controllabile dai consigli comunali, come tanti piccoli podestà, che decidono le sorti della gente a seconda dei propri umori e . Piano piano ci stavano-stanno erodendo i diritti democratici come lo hanno fatto per quelli lavorativi.
Alziamo la testa, spezzini, tutte e tutti insieme!
Facciamolo insieme, con l’unione della vostra partecipazione. Civica, ambientalista, di Sinistra. Passionale, culturale, piena di quella proverbiale ironia, della quale non possiamo fare proprio a meno.
Perché dobbiamo essere così, “duri ma senza perdere la tenerezza”, una definizione perfetta per noi, forse il grande Che Guevara pensava alla “gente de Speza”.
Auguri di cuore a tutti, care spezzine e cari spezzini.
Buon anno di Lotta, di Resistenza e di Vittoria!
Massimo Lombardi,
segretario provinciale del Partito della Rifondazione Comunista
“Lutto per la scomparsa di Clelio Barbieri e Sergio Pocci, storici militanti e fondatori di Rifondazione”
14 dicembre 2016, by admin
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Rifondazione Comunista spezzina piange la scomparsa di due compagni storici che hanno assistito alla nascita del nostro partito, avvenuta esattamente venticinque anni fa, il 12 dicembre 1991.
Porto, respinta mozione urgente di Bucchioni: “Il Pd fa lo struzzo in Consiglio comunale”
11 novembre 2016, by admin
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Nel corso della riunione del consiglio comunale della Spezia che si è svolta nella serata di lunedì 7 novembre ho presentato un’apposita mozione, così come previsto dai regolamenti vigenti, con la richiesta che il Sindaco Federici e l’Amministrazione comunale riferissero urgentemente sulla situazione venutasi a creare a seguito dell’inchiesta in corso che vede coinvolti anche funzionari dell’Autorità portuale nonché lo stesso Presidente.
La richiesta è stata respinta a causa del voto contrario dei consiglieri del Pd e della maggioranza che sostiene Federici che, evidentemente, non hanno ritenuto necessario che il consiglio comunale fosse informato dall’amministrazione su una vicenda che è al centro dell’interesse della città.
Il diniego del Pd è stato motivato col fatto che c’è un’inchiesta in corso e che occorre attenderne gli esiti.
La motivazione è ridicola e pretestuosa: quelle portuali sono attività di primaria importanza per l’economia cittadina ed il Sindaco fa parte del Comitato portuale, che è un organo che svolge importanti funzioni di governo nella realtà portuale.
Sarebbe stato dunque doveroso da parte sua informare il consiglio comunale sulla situazione che si sta determinando in Porto.
E non è accettabile che si dica che non se ne parla finché c’è l’inchiesta in corso perché nei giorni scorsi sulla vicenda lo stesso Federici ha rilasciato interviste nelle quali parla di “distorsioni nei metodi di governo” e di “quadro grave ed inquietante”.
Non si capisce perché, allora, di queste “distorsioni” e di questo “quadro grave ed inquietante” se ne possa parlare sulla stampa ma non se ne voglia informarne il consiglio comunale.
Insomma un sindaco ed una maggioranza, quella del Pd, che di fronte a fatti così gravi preferisce fare come lo struzzo, mettere la testa sotto la sabbia e (far finta di) non vedere.
Edmondo Bucchioni,
consigliere comunale di Rifondazione Comunista La Spezia
Giovani Comunisti La Spezia: “Castelnuovo non è Goro”, Officina Rossa: “Montebello sia chiaro e deciso”
11 novembre 2016, by admin
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Coordinamento provinciale Giovani Comuniste/i La Spezia
Migranti a Castelnuovo, Officina rossa: “Montebello sia chiaro e deciso”