“No al raddoppio del rigassificatore di Panigaglia”

7 settembre 2015, by  
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Ancora una volta una politica miope e emergenziale propone ricette trite e ritrite, anacronistiche e superate, che avranno ricadute su intere comunità come il raddoppio del rigassificatore di Panigaglia.
Siamo di fronte ad una vera e propria presa in giro in un contesto in cui non si è mai affrontato con serietà la pericolosità dell’impianto, l’impatto sulla sicurezza dell’intero golfo e sulle ricadute ambientali di chi lo vive. 

 
Si tratta di un progetto che vorrebbe addirittura creare nella baia spezzina il più grande e crediamo unico distributore di gas per alimentare i motori delle navi.Abbiamo dimenticato già cos’è accaduto nell’incidente accaduto in Lunigiana tre anni or sono?

Abbiamo già dimenticato cosa accade per un banale incidente stradale sulla Napoleonica?Ma il vero nodo, evidentemente eluso dalla politica, è lo sviluppo del Paese. Proliferano rigassificatori offshore, si sbloccano trivellazioni, ma tutto va ad ingrassare corporation dei combustibili fossili, socializzando perdite in termini di impatto ambientale, di sicurezza nei luoghi di lavoro e di diritti dei lavoratori stessi. L’ipotesi del raddoppio di “San Bidonetto” non porterà nessuno sviluppo al nostro territorio, ma solo ulteriori problemi ed ansie.Rifondazione Comunista continua con nettezza a manifestare la propria contrarietà all’ipotesi di raddoppio del rigassificatore di Panigaglia, una scelta contro una comunità e a favore dei soliti noti, un progetto insostenibile ambientalmente e paesaggisticamente, ma soprattutto figlio di una logica che oggi è causa della crisi economica che viviamo.

Segreteria provinciale Prc La Spezia

 

Olivieri (Prc/Fds Liguria): “Il Pd vuole privatizzare le industrie pubbliche spezzine?”

25 giugno 2012, by  
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La notizia è praticamente passata inosservata. Eppure, se si realizzasse davvero quanto proposto dal vicesegretario del Pd Enrico Letta, potrebbero esserci conseguenze pesantissime per la città della Spezia.

In un’intervista rilasciata nei giorni scorsi ad Affari Italiani, Letta ha lanciato l’idea di privatizzare quote significative di Finmeccanica, Eni ed Enel. Si dà il caso che nel territorio spezzino ci sia una centrale dell’Enel, lo stabilimento di Panigaglia di Gnl Italia della Snam (il cui principale azionista è l’Eni), l’Oto Melara di Finmeccanica e la Mbda della quale Finmeccanica detiene una consistente quota del pacchetto azionario.

Non ci vuole molto a immaginare quali sarebbero le ricadute concrete di queste privatizzazioni: le stesse che ci sono state in tutte le privatizzazioni attuate in questi anni e cioè svendita del patrimonio pubblico e ridimensionamento occupazionale. Un rischio che Spezia non può correre: per questo sarebbe auspicabile una sconfessione delle proposte di Letta da parte del Pd spezzino.

Sergio Olivieri

Segretario regionale Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra Liguria

Esplode il metanodotto a Tresana, Rifondazione: “Ora sappiamo sulla nostra pelle qual è il rischio”

18 gennaio 2012, by  
Archiviato in Ambiente, Dalla Provincia, Primo piano

 

L’incendio al metanodotto in località Tresana di Barbarasco conferma, caso mai ce ne fosse stato il bisogno, le nostre tesi sulla pericolosità di questi impianti. Le immagini che ci giungono dalla Lunigiana sono drammatiche e devono porre a tutta la classe dirigente politica spezzina, e non solo, domande serie su quale futuro vogliamo garantire ai nostri cittadini.

Dalle prime testimonianze si è subito assunta la drammaticità dell’evento, ed è chiaro che un disastro del genere avrebbe dimensioni ancora più grandi se avvenisse in situazioni dove il contesto è ancor più problematico. E’ il caso del rigassificatore di Panigaglia, impianto a rischio non per decisione di Rifondazione Comunista ma perchè sottoposto alla direttiva Seveso sugli impianti a rischio di incidente rilevante.

A chi in questi anni ci ha tacciato di demagogia e di miopia politica chiediamo di fare una riflessione attenta e più seria sulla natura e sulla pericolosità di impianti da mettere in discussione sulla base di seri progetti di riconversione economica che tenga conto della sicurezza dei cittadini.

Esprimiamo dunque tutta la nostra vicinanza alla popolazione coinvolta nella speranza che questa vicenda si risolva senza vittime ma con l’apertura ad una riflessione attenta e responsabile da parte degli enti locali che fanno i conti con questi impianti.

Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia