Bramanti: “Noi determinanti per l’acqua pubblica alla Spezia”
7 dicembre 2011, by admin
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«Se alla Spezia l’acqua rimarrà pubblica il merito è di Rifondazione Comunista».
Così la segretaria provinciale del Prc Chiara Bramanti, rivendica il ruolo del suo partito dall’indomani dell’addio alla fusione Acam-Hera e della decisione di costituire una società idrica ad indirizzo pubblico. «Ci siamo ribellati al pensiero unico» prosegue la Bramanti «nell’intransigenza verso la privatizzazione, in linea con il nostro sostegno al referendum di giugno e con il voto espresso dai cittadini che hanno voluto fortemente l’acqua pubblica».
Vi ritenete l’unica forza politica ad averci creduto?
«La nostra è stata una coerenza che altri hanno dimostrato di non avere, nonostante qualcuno tardivamente abbia appoggiato la battaglia referendaria. Da questa vicenda escono sconfitti i molti esponenti della classe politica locale che nei mesi scorsi ci avevano accusato di utopismo, irresponsabilità e demagogia».
Qual è stato il vostro ruolo nelle istituzioni locali?
«Abbiamo sempre proposto, soli contro tutti, che l’acqua rimanesse pubblica sia nella proprietà delle reti sia nella gestione del servizio. Siamo riusciti a portare nei consigli comunali le istanze dei movimenti a partire dalla modifica degli Statuti, inserendo il principio che l’acqua è un bene comune sul quale nessuno può far valere logiche di profitto. E ciò è stato votato ad Arcola, Follo, Ortonovo, Castelnuovo, Lerici, Levanto, Santo Stefano e Vezzano».
Come agirete nei confronti dei lavoratori Acam?
«Abbiamo costruito un rapporto continuo con molti lavoratori Acam e anche col loro contributo abbiamo attuato un percorso di resistenza verso la fusione che si dava come unica soluzione salvifica. Ora vigileremo perché non ci siano nuovi tentativi di introdurre una privatizzazione mascherata, accentuando l’impegno per la difesa dell’occupazione in Acam e per il rilancio industriale dell’azienda, un patrimonio per il nostro territorio».
Siete reduci dal congresso di Napoli, dove il sindaco De Magistris ha già fatto approvare una società pubblica di controllo idrico…
«Siamo orgogliosi di essere riusciti ad intraprendere la medesima strada qui alla Spezia. La nostra battaglia è in continuità con la scelta del comune di Napoli e di altre comunità europee come Parigi e Berlino, un segnale di civiltà che deve essere completato».
Cosa proponete ora?
«Che il tavolo di confronto ottenuto sull’acqua porti a una società idrica a diritto pubblico e che si ponga la questione del ruolo delle società pubbliche. Su questo terreno non accetteremo soluzioni preconfezionate. L’avvio della ripubblicizzazione di Spezia Risorse dimostra che la fallimentare politica delle privatizzazioni può e deve essere superata».
Quali sono le vostre prossime iniziative?
«Il nostro impegno non si esaurisce e trae nuova forza da questo straordinario risultato. Siamo pronti a lottare anche sulle nuove privatizzazioni che il governo Monti vuol mettere in campo, in continuità con quelle già proposte da Berlusconi».