Ciao Paco! Rifondazione Comunista spezzina piange il compagno Aldo Pigoni

27 febbraio 2023, by  
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Rifondazione spezzina piange la prematura scomparsa, avvenuta ieri, del compagno Aldo “Paco” Pigoni, per tanti anni generoso militante del circolo XXI luglio di Sarzana (di cui ha ricoperto anche il ruolo di segretario) e tra i fondatori del partito a livello provinciale.
Architetto del comune di Ameglia, compagno leale, duro e spigoloso, Aldo é stato un vero comunista, combattivo e sanguigno, dotato di intelligenza fine che a volte volutamente mascherava in movenze rudi per mostrarci il suo esser del popolo ribelle.
L’ultimo saluto ci sarà domani pomeriggio alle 14, quando partirà dalla RSA Regina Elena (Via Don Minzoni 2-Carrara) dove era ricoverato nell’ultimo periodo, per raggiungere il cimitero di Turigliano.
In questo momento di estremo dolore ci stringiamo forte alla sua famiglia e a chi gli ha voluto bene.
Ciao Paco, hasta siempre!
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

“In piazza a Spezia e Genova per la pace e contro la guerra, abbassiamo le armi, alziamo i salari”

25 febbraio 2023, by  
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Venerdì 24 febbraio parteciperemo alla fiaccolata per la pace organizzata da Europe for Peace con ritrovo alle 18 da Piazza Garibaldi e sabato al corteo nazionale indetto a Genova “Abbassiamo le armi, alziamo i salari” promosso dai portuali che hanno bloccato  le navi che trasportano armi con ritrovo alle ore 14:30 a Largo Etiopia.

La destra al governo e il centrosinistra sono uniti nella violazione dell’articolo 11 della Costituzione.
Meloni come Draghi prosegue sulla linea dell’obbedienza ai diktat di NATO e Stati Uniti. Abbiamo condannato immediatamente l’invasione di Putin ma riteniamo folle continuare a sostenere e fomentare Zelensky nel suo proposito di proseguire la guerra “fino alla vittoria”.

E’ ora di dire basta all’escalation e di esigere un immediato cessate il fuoco e l’apertura delle trattative.

Riteniamo il governo e le forze politiche italiane che hanno votato e continuano a votare per il proseguimento della guerra responsabili del massacro in corso. Centinaia di migliaia di esseri umani sono morti. È ora di dire basta.
La pace non si costruisce con la guerra.
Rifondazione Comunista Liguria

Demilitarizziamo il mondo, solidarietà ad Alessandro da Rifondazione Comunista

6 febbraio 2023, by  
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Camec, centro di Arte Moderna e Contemporanea. La condanna a 3 mesi commutata in 3300 euro che ha colpito Alessandro, artvistx reo, nel giugno scorso, di aver scritto su di una parete del Camec, *Demilitarizza la Spezia”. Una performance autorizzata, ma evidentemente non piaciuta nel contenuto, che ha fatto sì che ne nascesse un caso politico e a quanto pare giudiziario.

L’arte, le svariate forme d’arte spesso nella storia hanno fatto discutere e sentenziato condanne, mettendo in discussione la libertà d’espressione nel suo senso più ampio, ma che questo oscurantismo possa avvenire anche nel 2023, lascia sgomenti.
La solidarietà ad Alessandro ed al Collettivo Dada Boom è totale e siamo a disposizione per supporti che si pensano necessari. 
Il tema della DEMILITARIZZAZIONE a Spezia e’ di fatto un tabù.
Un tabù per le Istituzioni e per i tanti benpensanti che con il militare sono conniventi, ma non lo è per le tante Associazioni presenti in città che da anni chiedono di poter affrontare il tema. Dal coordinamento che chiede la riconversione di Seafuture, al tema dei Murati vivi, al presidio per la Pace del Lunedì che oramai da un anno si ritrova in Piazza Mentana, nascerà un nodo della Rete di Pace e Disarmo spezzina.
Alla spettacolarizzazione della guerra e del sangue che ne consegue, preferiamo sempre il lavoro per la Pace e per questo diciamo che il tema della DEMILITARIZZAZIONE è un traguardo che non si arresta.
Segreteria provinciale di Rifondazione Comunista

“La Spezia con i solidali della Geo Barents, pronti ad accogliere tutte e tutti”

6 febbraio 2023, by  
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La nave umanitaria Geo Barents in poche ore si è trovata ad effettuare tre soccorsi. Dopo il primo, (69 persone salvate, molti i minori), l’Imrcc di Roma aveva indicato come “porto sicuro”, verso cui recarsi senza ritardo, come recita il decreto Piantedosi, quello della Spezia, distante quattro giorni di navigazione.
 
Va ricordato che nell’effettuare il salvataggio, l’equipaggio della nave ha subito pesanti minacce dalle cosiddette autorità libiche. Su segnalazione di “Alarm Phone”, la nave ha effettuato, dopo aver inutilmente chiesto parere alle autorità italiane, un secondo salvataggio (altre 61 persone) e, poche ore fa, con lo stesso meccanismo, un terzo (altri 69).
 
Portarli fino alla città ligure rappresenta un’inutile tortura dopo quanto subito da chi è fuggito dai lager libici ed è forte il rischio che, una volta giunta a destinazione, la nave venga fermata con un sequestro cautelativo, per non aver obbedito a quanto confusamente indicato nel decreto, di recarsi verso il porto di destinazione senza nessuna sosta. Gli operatori dell’ong hanno semplicemente obbedito alle leggi del mare e alle tante convenzioni internazionali con cui questo decreto, come altri precedenti in materia, si ostinano a non voler fare i conti.
 
Il nostro Partito chiede che, una volta garantito lo sbarco a tutte le persone che giungeranno a La Spezia, ivi comprese tutte le condizioni di sostegno socio sanitario e legale di cui avranno bisogno, la nave possa immediatamente riprendere il mare. Grazie alle politiche scellerate dell’UE, il Mediterraneo Centrale è divenuto infatti oggi un deserto in cui ogni imbarcazione in grado di rispondere alle richieste di soccorso è necessaria. Chi ne rallenta o impedisce le attività sarà un giorno non lontano chiamato a risponderne anche penalmente.  
 
Stefano Galieni, 
Responsabile nazionale immigrazione del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, Coordinamento Unione Popolare
Luca Marchi,
Segretario Provinciale di Rifondazione Comunista La Spezia
Massimo Lombardi, 
Consigliere Comunale Spezia Bene Comune/ Rifondazione Comunista

“Solidarietà all’Arci Canaletto per la vile aggressione fascista subita”

6 febbraio 2023, by  
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Esprimiamo forte ed incondizionata solidarietà all’Arci Canaletto per il grave gesto intimidatorio subito sabato notte. Quanto successo non è che il primo di una lunga serie di avvenimenti accaduti negli ultimi anni in città da parte dei soliti noti che, forti dell’oscurità, agiscono in maniera codarda come per il centenario della marcia su Roma con raid intimidatori degni del ventennio fascista.
 
Arci Canaletto è un’ importante presidio sociale e culturale del nostro territorio che probabilmente da fastidio per il suo operato sul territorio ma, siamo certi, non si lascerà intimidire.
 
L’intera città della Spezia, che ha dato un grande contributo di sangue alla Resistenza al nazifascismo, non può e non deve accettare simili provocazioni. Il Sindaco e la Giunta prendano posizione su quanto accaduto e condannino un vile gesto come questo: occorre smettere di legittimare questi movimenti di chiaro richiamo fascista.
 
L’abbiamo dichiarato a più riprese e ogni giorno che passa si rende sempre più necessario e urgente: occorre sciogliere le organizzazioni fasciste e detonare queste alchimie pericolose. Invitiamo tutte e tutti a partecipare all’assemblea convocata per domenica dalle ragazze e dai ragazzi dell’Arci Canaletto.
 
Rifondazione Comunista La Spezia

Spese luminarie e caro bollette, Lombardi (Spezia Bene Comune/Rifondazione Comunista) presenta ordine del giorno in sostegno alle fasce deboli

6 febbraio 2023, by  
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Abbiamo deciso come Spezia Bene Comune/Rifondazione Comunista di presentare un ordine del giorno sulla questione luminarie e bollette, nel 2022 ogni famiglia spenderà, in media, circa mille euro in più rispetto al 2021 per le bollette della luce e del gas, con un aumento rispettivo di 440 euro circa per la luce e di 560 euro circa per il gas, per un totale di circa 30 miliardi di euro in più, questi aumenti pesano in modo particolare sulle fasce di reddito medio-basse della popolazione, penalizzate negli ultimi anni dalla stagnazione dei salari e dalla diffusione di contratti di lavoro a termine, fasce su cui pesa ed incide maggiormente anche l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e di altri beni di largo consumo.
L’aumento della bolletta energetica ha conseguenze negative sulla ripresa economica e mette a rischio, non solo le famiglie, ma le attività di impianti sportivi, circoli ricreativi e associazioni a scopo sociale e culturale che offrono servizi importanti alla cittadinanza con la loro attività fortemente legata alle necessità territoriali. In questa situazione di crisi energetica l’amministrazione comunale ha scelto di spendere quest’anno 189.259,20 euro in luminarie mentre lo scorso anno la spesa realmente assunta dalle casse comunali risulta di euro 186.974,27, un vero e proprio schiaffo alle famiglie e non solo del territorio travolte dalla crisi energetica mentre con un’ordinanza sindacale si dispongono tagli sugli orari dell’illuminazione pubblica mettendo a rischio la tanto brandita sicurezza.
In questi mesi le società che producono, distribuiscono e vendono energia elettrica e gas hanno scaricato questi aumenti dei prezzi interamente in bolletta, realizzando utili e profitti considerevoli sul costo finale della bolletta pesano infatti non solo i costi degli investimenti, ma anche la remunerazione del capitale investito, nonché l’IVA al 10 o al 22% a seconda del consumo, e obsoleti oneri di sistema. L’assenza di meccanismi di calcolo delle bollette in proporzione alle fasce di reddito penalizza particolarmente le fasce più basse della popolazione. Negli ultimi venti anni ci hanno detto che la liberalizzazione del mercato dell’energia e del gas avrebbe fatto scendere i prezzi in bolletta, ma questa situazione particolare ha evidenziato come la deregulation e la liberalizzazione dei mercati, tanto più su risorse come quelle energetiche, provoca a seconda della “salute” o meno del mercato oscillazioni che incidono negativamente sull’economia, spesso già fragile, delle famiglie si stima un aumento dei prezzi in bolletta del 70% per il gas e del 40% per l’energia elettrica, in contrasto con gli obiettivi dichiarati di favorire attraverso la concorrenza i consumatori; Le conseguenze della povertà energetica sono negative sul livello del benessere e su quello dell’inclusione sociale.
Pensiamo che si debba intervenire prima di tutto a livello nazionale per recuperare le risorse da utilizzare per calmierare i prezzi di luce e gas attraverso l’aumento della tassazione degli extra profitti realizzati dalle società energetiche, presso l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, predisporre un meccanismo permanente di computo delle bollette agganciato proporzionalmente alle fasce di reddito in modo da agevolare maggiormente i redditi delle fasce medio-basse, rivedere il regime dell’IVA, mantenendola definitivamente al 5% o cancellandola del tutto, escludere dalle bollette la remunerazione del capitale investito da parte delle società energetiche, predisporre uno studio finalizzato alla ri-pubblicizzazione del settore energetico e quindi recedere alla completa liberalizzazione prevista dal 2023 e si agisca con tutti i mezzi e in tutte le sedi per riacquistare un effettivo controllo pubblico del settore, al fine di realizzare obiettivi di equità sociale, diminuire drasticamente i circa 28 miliardi di euro le risorse economiche, che sono state recentemente incrementate, per le spese militari nella lotta a questa situazione di disagio economico sociale.
E poi a livello locale e quindi questa amministrazione si deve impegnare per facilitare la nascita di Comunità energetiche rinnovabili nella nostra città promuovendo l’informazione e la messa in rete dei potenziali soggetti interessati, creando occasioni di confronto sul tema con le Università cittadine, i soggetti imprenditoriali interessati, i quartieri cittadini, promuovere un percorso specifico con ARTE, rivolgendosi al patrimonio di edilizia popolare e ai cittadini che lo abitano come primi soggetti interessati dalla riduzione del costo dell’energia; individuare nel bilancio comunale un capitolo di spesa dedicato al sostegno economico alle famiglie e alle imprese in difficoltà nel pagamento delle bollette energetiche, ma soprattutto evitare di sprecare il denaro pubblico come è stato fatto quest’anno per le luminarie natalizie ed impegnarsi affinché si proceda nel prossimo quinquennio a diminuire gradualmente l’impegno di spesa per le luminarie natalizie del 50% ma già nel 2023 almeno del 20%, investendo i soldi risparmiate in azioni volte a contrastare la povertà energetica in città.
Massimo Lombardi,
Consigliere Comunale Spezia Bene Comune/Rifondazione Comunista

“Scritte inneggianti al fascismo un’offesa alla memoria storica della nostra città”

3 novembre 2022, by  
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La comparsa sui muri della città questa notte di scritte inneggianti al fascismo nel centenario della marcia su Roma offendono la memoria storica di Spezia e di quello che ha rappresentato la città nella lotta di liberazione, con le sue numerose perdite, non solo per causa diretta del conflitto, ma anche per le deportazioni nei campi di concentramento di cui la nostra città vanta il triste dato di città col maggior numero percentuale di deportati in Italia.
Oltre a ribadire la più ferma condanna al gesto, chiediamo che anche la maggioranza prenda ufficialmente le distanze da questo atto ignobile, che offende tutti i valori sanciti nella nostra Costituzione antifascista su cui è fondata la nostra Repubblica, ma che l’amministrazione vada oltre le dichiarazioni dell’assessore Guerri sui provvedimenti che verranno presi a tutela del decoro pubblico, pronuciandosi su quanto accaduto e prendendo i conseguenti provvedimenti per individuare i responsabili e procedere con la denuncia di apologia di fascismo. Questo episodio infatti non è solo una banale ragazzata, è un palese richiamo e la prova lampante che sul territorio esistono gruppi fascisti organizzati.
Siamo sicuri che se il sindaco Peracchini sarà efficiente come lo è stato nell’indagare sui responsabili delle scritte sulla sua persona di qualche mese fa, i responsabili saranno individuati nel più breve tempo possibile.
Segreteria provinciale Rifondazione Comunista La Spezia

Solidarietà ai lavoratori sulla gru in Via Fontevivo, Lombardi (Unione Popolare): “Rabbia e solidarietà. Basta sfruttamento, chiediamo chiarezza”

29 agosto 2022, by  
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In queste ore in via Fontevivo sta accadendo un fatto gravissimo: apprendiamo infatti con estrema rabbia (ma senza troppo stupore) che due lavoratori del comparto edile stanno svolgendo una forte protesta arrampicati su una gru.
 
A quanto ci risulta si tratta di lavoratori di una ditta che opera in doppio subappalto, i quali a fronte di un contratto trimestrale (!) non hanno ricevuto il compenso per due mensilità. Da questo vergognoso episodio è scaturita la scelta della protesta in tali forme. Apprendiamo anche, purtroppo, che, presumibilmente a causa dell’importante altezza, uno dei due lavoratori ha poco fa subito un malore. L’altro è tuttora sul mezzo.
 
E’ una protesta sacrosanta: siamo al loro fianco, non ritenendo possibile nel 2022 lavorare senza essere retribuiti. La solidarietà, tuttavia, non è più sufficiente: chiediamo chiarezza e risposte precise.
 
 
Massimo Lombardi
 
candidato alla Camera dei Deputati per Unione Popolare
e consigliere comunale spezzino

Lombardi: “Dedicare una via al grande poeta Giovanni Giudici, orgoglio della nostra città e patrimonio di tutta la cultura italiana”

6 agosto 2022, by  
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Una piazza o una via intitolata al grande poeta spezzino Giovanni Giudici. Il consigliere comunale e provinciale di Spezia Bene Comune Massimo Lombardi propone l’idea a tutta la cittadinanza della Spezia, conscio che il valore dell’intellettuale originario delle Grazie, nato nel 1924 e morto nel 2011, debba essere riconosciuto dai propri concittadini, specie dai più giovani.
“Giovanni Giudici” – spiega Lombardi – “è stato uno dei grandi del ‘900 italiano, un vero e proprio orgoglio spezzino che ha sempre amato la sua terra e il suo Golfo nonostante una vita intensissima, ricca di premi e collaborazioni, tra Roma e Milano. Giudici è stato anche assessore alla cultura nei primi anni ’90 come indipendente del PCI ed è incredibile che la città della Spezia e la sua Provincia non abbia ancora pensato ad intitolargli una via o una piazza”
 
“La mia proposta” – prosegue Lombardi – “è lanciata ad ogni istituzione locale e intende travalicare gli steccati ideologici, non c’è alcuna intenzione di appropriarsene politicamente: Giudici è un patrimonio dell’intera cultura italiana e deve essere omaggiato dalla sua Spezia. C’è estremo bisogno di cultura nella nostra città: cultura popolare e cultura di piazza, ma anche riscoperta dei valori della grande poesia, del cinema, del teatro e dell’arte in genere. Ricordare uno dei suoi figli più illustri è un dovere delle istituzioni che oggi noi rappresentiamo. L’ideale sarebbe che gli venisse intitolata Piazza Saint-Bon, già celebrata dal poeta in uno dei suoi più celebri componimenti. Ma anche la vicina via dello Zampino, luogo dove ha vissuto i primi anni della sua vita, potrebbe essere un’ottima soluzione. Al sindaco e presidente Peracchini faccio un appello affinché questa proposta non cada nel vuoto”.
 
Massimo Lombardi,
consigliere comunale e provinciale 
Spezia Bene Comune/Rifondazione Comunista

“Basta con lo stereotipo dei giovani che non vogliono lavorare. Tutti i lavoratori devono essere retribuiti regolarmente e non sfruttati come sempre”

7 maggio 2022, by  
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Lo stereotipo dei giovani che non hanno voglia di lavorare si fa largo tra i proprietari di bar e ristoranti, anche spezzini. Ebbene sì, è arrivato il periodo dei lavori stagionali, quelli che durano da aprile a settembre e che per la stragrande maggioranza vengono effettuati dai giovani o da chi non ha trovato un lavoro stabile durante l’anno.
Dopo la difficoltà della pandemia i ristoratori hanno la necessità di ricercare personale per la stagione, ma affermano grosse difficoltà a trovare personale e molti di loro danno la spiegazione a questo “fenomeno”  alla non volontà di sacrificarsi e al preferire il reddito di cittadinanza dove si può avere soldi senza fare nulla. Discorsi generalisti sul precariato giovanile che sono a dir poco aberranti.
I giovani continuano a spendere il proprio tempo e fatica da anni per i lavori stagionali con la conseguenza dell’incertezza del proprio futuro e con la consapevolezza che avranno in tasca qualche spicciolo e tanto sudore.
Ci troviamo di fronte a una problematica reale nella nostra città, è una spiegazione incredibile senza nessun fondamento che ci siano giovani che preferiscono il reddito di cittadinanza al lavoro.
 
Questa affermazione è smentita dal fatto che la maggior parte dei giovani spezzini vive ancora in casa con i propri genitori e il reddito è del nucleo familiare complessivo. Quando smetteremo di dire che i giovani non hanno voglia di lavorare e cominceremo a chiederci perché i giovani si sono stufati di essere sfruttati?
Contratti a chiamata, contratti di 3 mesi, straordinari non pagati, paga all’ora di 4 euro, stage fanno vivere i giovani nell’incertezza e in nessuna prospettiva futura, nessun affitto, nessun mutuo.
La consapevolezza è che dovrai metterti di nuovo da ottobre a cercare qualcosa e  sperare di trovarlo.
Siamo stufi di essere vittima di queste retoriche, il nostro lavoro vale e non accettiamo di continuare ad essere sfruttati.
 
Giovani Comuniste/i La Spezia
Rifondazione Comunista La Spezia

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