Nato alla Spezia il comitato firme per il reddito minimo garantito. Cossu: “Promuovere anche fuori provincia la proposta di legge”
9 ottobre 2012, by admin
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Costituito alla Spezia un comitato per la raccolta di firme. di Simona Pardini (da www.cronaca4.it)
Si apre una finestra di speranza per tanti giovani disoccupati e precari. Anche dalla nostra città partirà la “crociata” per vedere approvata in Parlamento una proposta di legge con l’obiettivo di ottenere un reddito minimo garantito. Occorrono 50.000 firme per la discussione della proposta, nata dalla base (tante associazioni) e sposata dai partiti di centrosinistra: Sel, Pd, Rifondazione Comunista, Idv, Verdi.
Dal 15 al 21 ottobre è annunciata una mobilitazione a livello nazionale per la raccolta delle firme. Alla Spezia è stato costituito un apposito comitato di cui è referente Lorenzo Azzolini di Sel. La proposta di legge prevede l’assicurazione di un reddito minimo garantito di 600 euro per disoccupati, inoccupati, precari che percepiscano un reddito al di sotto dei 7.200 euro nell’anno precedente. E’ cumulabile con la cassa integrazione e può essere integrato da altre agevolazioni (nel settore casa, trasporti, assistenza) da parte degli enti locali. E’ sufficiente essere iscritti all’Agenzia dell’Impiego ed avere la residenza in Italia da almeno 24 mesi. La proposta tende ad uniformarsi agl altri paesi europei (esclusa la Grecia) in cui è già garantito un sostanzioso sussidio per i disoccupati.
“E’ una misura volta a dare dignità ai precari ed ai disoccupati – afferma Lorenzo Azzolini referente spezzino del Comitato – finora considerati vittime del sistema. La flessibilità non ha dato sbocchi per il futuro e per questo è importante che il Parlamento ed il Governo prevedano una sostanziale riforma degli amortizzatori sociali. Bisogna sconfiggere il lavoro nero, il precariato, la mancanza di assistenza. E’ una lotta che non riguarda solo i giovani ma necessita della partecipazione di tutte le generazioni”.
Sono comunque i giovani all’interno dei vari partiti ad essersi mossi per raggiungere questo traguardo. Un obiettivo politico di sui non si è ancora discusso in Parlamento. “Con la raccolta di firme – afferma Brando Benifei responsabile del Pd all’interno del comitato ligure – miriamo a spronare le sfere alte ad aprire un dibattito sull’argomento, per essere in linea col resto d’Europa. Anche nel Pd a livello nazionale non si è ancora aperto un dibattito. A livello spezzino e regionale invece sì. Il Ministro del lavoro Elsa Fornero si è dimostrato comunque disponibile a trattare la tematica”.
L’impegno qui in città da parte delle forze di centrosinistra sarà di sensibilizzare giovani e meno giovani alla raccolta di firme. “Ma vogliamo anche aprire un dibattito sui problemi derivanti dalla disoccupazione e dal precariato – afferma Simona Cossu di Rifondazione Comunista – Ci impegniamo ad estendere oltre provincia iniziative volte a sostenere la proposta di legge”.
Che guarda in Europa, come ci guarda con un occhio particolare il neonato Movimento Federalista spezzino. “Anche al di là dei confini europei – afferma Luca Mastrosimone, referente spezzino del movimento – sono stati presi provvedimenti per arginare la disoccupazione. Sostegni alle famiglie, borse di studio, diritti sociali come addirittura in Brasile, India, Cina. La commissione europea si è presa un impegno in tal senso. E noi?”
Tutti concordi i giovani del centro sinistra nel dare dignità a disoccupati e precari con interventi che costerebbero al Governo 7 milioni di euro: una cifra non paragonabile a quanto speso per la difesa, come sostenuto da Andrea Licari di Sel. L’appoggio a livello spezzino viene anche da Laura Buscema dell’Idv e da Giulio Gandolfi dei verdi, vicini ai giovani per la tutela di fondamentali diritti sociali.
Non ultimo l’appoggio di Diego Del Prato, assessore alle politiche giovanili del Comune. “La flessibilità avrebbe dovuto garantire maggiore occupazione – ha affermato – ma non è stato così. Anche gli enti pubblici sono chiamati a fare la loro parte per assistere i giovani privi di occupazione”.
Le fresche forze, i nuovi volti dei partiti sono dunque partiti per questa crociata che mira ad avere come terra d’approdo il parlamento.
Reddito minimo garantito, un proposta che deve diventare legge
Nasce alla Spezia il comitato per la promozione della Proposta di legge di iniziativa popolare del Reddito Minimo Garantito
di Chiara Alfonzetti (da www.cittadellaspezia.com)
La Spezia – Raccogliere cinquantamila firme per proporre come legge l’istituzione del reddito minimo garantito. E’ questo l’obiettivo del comitato istituito anche alla Spezia a cui aderiscono: Verdi, Rifondazione Comunista , Idv, Sel, Pd e Federalisti Europei.
Che cos’è il reddito minimo garantito? Ha lo scopo di contrastare il rischio marginalità, garantire la dignità della persona e favorire la cittadinanza attraverso un sostegno economico.
I beneficiari del reddito minimo garantito sono tutti gli individui (inoccupati, disoccupati, precariamente occupati) che non superino i 7200 euro annui. Devono essere residenti sul territorio nazionale da almeno 24 mesi; devono essere iscritti presso le liste di collocamento dei Centri per l’impiego.
L’ammontare individuale del beneficio del reddito minimo garantito è di 7200 euro annui, pari a 600 euro mensili; tale misura deve essere rivalutata in base al numero dei componenti del nucleo familiare. Al beneficio economico diretto del reddito minimo garantito possono concorrere anche le Regioni e gli enti locali attraverso l’erogazione del “reddito indiretto” ovvero favorire prestazioni di beni e servizi.
L’idea, nata in primis da associazioni e comitati cittadini nazionali, ha colto anche il favore della politica locale. A confermarlo è Lorenzo Azzolini del comitato per l’istituzione sul territorio nazionale del Reddito Minimo Garantito. “Si tratta di un’iniziativa – ha spiegato – di cui solo Italia e Grecia non sono dotate. Rappresenta inoltre un’occasione per aprire un dibattito politico e per accedere ad un momento di riflessione comune”. Per Brando Benifei del Partito Democratico e dei Giovani Democratici: “Sarebbe una norma di chiusura del sistema che permette di garantire un minimo di reddito per tutti. E’ uno strumento fondamentale che un prossimo governo, di centrosinistra, può adottare. Anche il ministro Fornero ha valutato l’ipotesi dell’istituzione del reddito minimo garantito, per noi deve essere la prima cosa da fare”.
Per Luca Mastrosimone dei Federalisti Europei si tratta di una necessità impellente che si sta valutando in molte altre nazioni extraeuropee. Alla lunga lista di adesioni si aggiunge anche l’Idv che sositene: “Con questa norma si può dare respiro a tutti”. Dello stesso avviso anche i Verdi che sposano l’iniziativa che dal 15 al 21 ottobre vedrà mobilitazioni in tutta Italia. Per Licari di Sel: “Se dovesse diventare legge per garantire i fondi a nostro avviso dovrebbe essere istituita una patrimoniale, che secondo il nostro partito potrebbe provenire dal taglio delle spese militari. Un altro tema importante che si solleva con questa idea è il grande tema di solidarietà, fondamentale per noi giovani.”
Simona Cossu di Rifondazione Comunista ha dichiarato: “Per noi è un impegno doppio e apre due strade: quella di fare pressione politica sul governo e aprire un dibattito in città. Dovremo studiare sul territorio un’azione di sostegno e delle proposte da mettere in pratica per l’accesso al reddito e ai consumi”.
L’iniziativa della raccolta delle firme per la proposta di legge coglie anche i favori dell’assessore alle Politiche Giovanili Diego del Prato.
Nelle prossime settimane verranno comunicati anche i luoghi dove verrà fatta la raccolta firme. Intanto per qualche informazione in più è possibile consultare il sito del comitato nazionale (www.redditogarantito.it).
Vergassola: “Rifondazione al presidio Flc-Cgil contro la spending review. Monti sta distruggendo lo stato sociale”
27 luglio 2012, by admin
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Ieri mattina Rifondazione Comunista La Spezia era presente al presidio organizzato dal Flc-Cgil per chiedere la modifica della spending review, ovvero l’ultima trovata dei professori che ci governano, in pratica una nuova pesante manovra sulle spalle della popolazione.
Abbiamo già detto e ribadiamo che questa non è altro che la cancellazione dello stato sociale e per questa ragione abbiamo appoggiato e aderito all’iniziativa sindacale.
Questa manovra sancisce un altro taglio di milioni di euro agli enti di ricerca, alle università pubbliche e al mondo della conoscenza in generale. E’ una manovra che apre al licenziamento di pubblici dipendenti e a un drastico taglio dei servizi legati alla sanità. E’ una manovra nel perfetto stile del governo “falliMonti”, in quanto questo massacro non tocca minimamente i grandi patrimoni e gli interessi dei poteri forti.
La spending review va modificata radicalmente. E questo governo deve andare a casa, e pure in fretta.
Filippo Vergassola
responsabile Scuola e Università Prc/Fds La Spezia
Vergassola (Prc/Fds La Spezia): “La spending rewiew taglia ancora la scuola e favorisce università private. Campagna d’informazione in provincia contro il disastro-Monti”
5 luglio 2012, by admin
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Come se non fossero stati sufficienti i disastri delle politiche economiche come la finanziaria, la demolizione dell’articolo 18, i diritti dei lavoratori calpestati e la gente ridotta sul lastrico da questo gruppo di professori o sedicenti tali, ecco ora la spending review, ovvero lo strumento con cui verrà totalmente cancellato il welfare, lo stato sociale di questo Paese.
Ovviamente tutto nel solito stile di questo governo: tagli alle retribuzioni dei pubblici dipendenti, colpo durissimo alla sanità e anche una forte decurtazione di fondi all’università e ai centri di ricerca pubblici con un incremento di 200 milioni di fondi alle università private.
Noi, di fronte all’ennesima presa in giro e mancanza di rispetto verso milioni di giovani, rispondiamo con la promessa che con una massiccia campagna di informazione comunicheremo agli studenti spezzini quello che questo governo sta facendo, quello che sta togliendo loro cioè il loro futuro, tagliando continuamente risorse al loro mondo, quello dell’istruzione, in cui vorrebbero sviluppare il loro percorso di crescita.
Con loro inoltre organizzeremo momenti di protesta e di proposta alternativa a questo continuo massacro. Pd,Pdl e Udc i tre partiti che sostengono Monti, usano gli studenti come carne da macello per evitare di toccare gli interessi dei banchieri e dei poteri forti. Rifondazione Comunista, come sempre, continuerà a provare a difenderli da questo massacro.
“Nonne e nonni deve siete?? Ancora a lavorare!”: oggi alle 17 al centro Allende dibattito sullo smantellamento dello stato sociale con Cesare Salvi
17 aprile 2012, by admin
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Dopo il successo del convegno di ieri con Giampaolo Patta, nuovo appuntamento per oggi pomeriggio della Federazione della Sinistra della Spezia per discutere del futuro dei lavoratori italiani dopo le “riforme” del duo Monti-Fornero.
Alle 17, presso il centro “Allende”, si discuterà infatti dei tagli allo stato sociale e dell’allungamento dell’età pensionabile con Cesare Salvi, presidente nazionale della Federazione della Sinistra.
Con le relazioni di Anna Oliva e di Simona Cossu, candidate della Fds al consiglio comunale della Spezia e la presenza del segretario della Cgil Lorenzo Cimino, si terrà un interessante e quanto mai attuale convegno sulle pesantissime problematiche che la crisi del Welfare sta scaricando sulle famiglie, e in particolare sui soggetti più fragili al loro interno, bambini e anziani non autosufficienti.
Infatti, con il prolungamento della vita lavorativa, vengono a sparire i nonni ancora abili, in grado di dare un notevole supporto ad uno stato sociale sempre avaro di politiche di sostegno, ed oggi ridotto allo stremo dai drastici tagli imposti dal governo.
In questo convegno si affronterà il ruolo possibile dei comuni, pur in una situazione di pesante carenza di risorse.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
Federazione della Sinistra La Spezia