In queste ore in via Fontevivo sta accadendo un fatto gravissimo: apprendiamo infatti con estrema rabbia (ma senza troppo stupore) che due lavoratori del comparto edile stanno svolgendo una forte protesta arrampicati su una gru.
A quanto ci risulta si tratta di lavoratori di una ditta che opera in doppio subappalto, i quali a fronte di un contratto trimestrale (!) non hanno ricevuto il compenso per due mensilità. Da questo vergognoso episodio è scaturita la scelta della protesta in tali forme. Apprendiamo anche, purtroppo, che, presumibilmente a causa dell’importante altezza, uno dei due lavoratori ha poco fa subito un malore. L’altro è tuttora sul mezzo.
E’ una protesta sacrosanta: siamo al loro fianco, non ritenendo possibile nel 2022 lavorare senza essere retribuiti. La solidarietà, tuttavia, non è più sufficiente: chiediamo chiarezza e risposte precise.
Massimo Lombardi
candidato alla Camera dei Deputati per Unione Popolare
e consigliere comunale spezzino
Stiamo assistendo sui social ad una fervida polemica sullo stato di incuria in cui versa la Stazione Centrale della Spezia sul fronte della pulizia. Si sono succedute foto e video nelle quali veniva evidenziato che gli addetti non avevano provveduto alla raccolta dei rifiuti paragonando la stazione spezzina alle favelas brasiliane.
La Federazione Spezzina di Rifondazione Comunista vuole sottolineare come tale situazione non si sia creata però per negligenza del personale addetto ma sia invece il risultato di una sacrosanta protesta dei lavoratori stessi: questi ultimi, infatti, come spiegato nelle comunicazioni sindacali affisse nei locali ferroviari, non percepiscono lo stipendio dallo scorso mese di novembre e neanche hanno percepito la spettante tredicesima.
Rifondazione invita quindi ad una riflessione profonda quanti hanno polemizzato in questi giorni sullo stato in cui versa la nostra stazione ferroviaria: il lavoro e la corretta esecuzione delle mansioni che ne derivano va sempre e comunque retribuito con le esatte tempistiche, è inconcepibile pensare che i lavoratori debbano sottostare ad una situazione in cui sono soggetti a doveri senza beneficiare del diritto primario imposto dal rapporto di lavoro quale appunto la retribuzione.
Rifondazione ritiene emblematico di come il sistema degli appalti sia fallimentare: aziende pubbliche demandano servizi di propria competenza a piccole imprese private, spesso finte cooperative, utilizzando come unico parametro di assegnazione il costo più basso senza valutare lo stato di solidità economica e lo stato della sicurezza sul lavoro e creano di fatto lavoratori di serie b, privati dei più basilari diritti.
I servizi pubblici vanno gestiti interamente da aziende pubbliche con dipendenti tutelati contrattualmente, il diritto al lavoro non può essere relegato al livello di merce , il lavoratore è un essere umano e non un’unità produttiva. Rifondazione Comunista è e sarà sempre al fianco dei lavoratori in lotta mettendo l’uomo e la sua dignità al primo posto.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Circa 70 lavoratori della Schiffini di Ceparana che da quasi 5 mesi non percepiscono lo stipendio questa mattina sono giustamente scesi in piazza.
I sacrifici da parte dei lavoratori sono stati fatti, è ampiamente giustificabile la loro esasperazione.
Il restare sei mesi senza stipendio, per lavoratori e famiglie, costituisce una situazione intollerabile.
Esprimo la mia solidarietà e quella di Rifondazione Comunista ai lavoratori in lotta e alle loro famiglie in questo momento molto delicato.
Saremo al loro fianco in qualsiasi iniziativa di mobilitazione e protesta che vorranno intraprendere.
E’ sotto agli occhi di tutti che, ora più che mai, al primo posto nell’agenda politica deve esserci il lavoro.
Massimo Lombardi,
segretario provinciale Prc La Spezia
Desidero esprimere personalmente, e a nome di tutta la federazione spezzina di Rifondazione Comunista, la piena solidarietà e vicinanza ai 110 lavoratori della Saem, ditta dell’indotto di Fincantieri Muggiano, che sono rimasti senza stipendio di giugno e rischiano la cassa integrazione.
Appoggeremo ogni forma di lotta dei lavoratori per far valere i propri diritti, in primis quello, fondamentale, di ricevere la meritata paga e di poter mantenere la propria famiglia.
Basta scaricare le crisi aziendali sulle spalle di chi lavora: istituzioni, azienda e sindacati si mettano a un tavolo per risolvere al più presto la vertenza, senza che a farne le spese siano, come al solito, i lavoratori.
Massimo Lombardi,
segretario provinciale Prc La Spezia