Ricciardi e Ravera: “Bene condanna per violenze Diaz, ora istituire reato di tortura e numeri identificativi forze dell’ordine”

7 aprile 2015, by  
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Quanto compiuto dalle forze dell’ ordine italiane nell’irruzione alla Diaz il 21 luglio 2001 “deve essere qualificato come tortura”. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani che ha condannato l’Italia non solo per quanto fatto ad uno dei manifestanti, ma anche perché non ha una legislazione adeguata a punire il reato di tortura“.

Lo dichiarano in una nota Marco Ravera, segretario regionale Prc Liguria e Jacopo Ricciardi, segreteria regionale Prc Liguria – Responsabile Movimenti. “Dopo 14 anni un po’ di giustizia è stata fatta. La corte di Strasburgo ha condannato l’Italia per le violenze delle Forze dell’Ordine all’interno della scuola Diaz di Genova durante i giorni del G8 del 2001. Ora il Governo italiano faccia una cosa di buon senso, introduca il reato di tortura e i numeri identificativi per le forze dell’ordine“.

www.gazzettadellaspezia.it

 

Marco Ravera, 

segretario regionale Prc Liguria

 

Jacopo Ricciardi,

responsabile movimenti Prc Liguria

 

Cossu: “Giù le mani dall’ex-Colorificio pisano, un’esperienza di tutti”

27 settembre 2013, by  
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Ancora una volta il diritto di proprietà prevale sul diritto della cittadinanza di riappropriarsi di luoghi in totale abbandono per restituirli alla loro funzione sociale.
Il tribunale di Pisa ha disposto il sequestro immediato dell’ex Colorificio che era stato liberato 11 mesi fa dai cittadini, ridando vita sociale ad un luogo abbandonato dalla delocalizzazione di padroni che hanno pensato bene di chiudere sulla pelle dei lavoratori un fabbrica.
L’ex Colorificio va oltre la città di Pisa e rappresenta realmente un bene comune, ben lontano dalla retorica di certe propagande elettorali che rasentano il ridicolo, tanto nel locale, quanto nel nazionale. Lo dimostrano quotidianamente, lo hanno dimostrato le tante iniziative straordinarie che lo animano.
Un’esperienza riconosciuta anche dal Consiglio d’Europa, che ha scelto gli attivisti dell’ex Colorificio come moderatori a una conferenza sulle politiche di gestione condivisa delle risorse. Si chiamerà “Responding Together. Citizens engagement in reducing poverty and inequalities” e si svolgerà dal 4 al 6 novembre a Strasburgo.
Ritengo che con la liberazione l’ex-Colorificio di Pisa, creando il Municipio dei Beni comuni, abbiano solo applicato la Costituzione italiana, poiché l’attività economica non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale (art 41) e poichè la proprietà privata ed il suo godimento hanno dei limiti nella funzione sociale (art. 42), togliendo al degrado e ridando alla città di Pisa un’ampia area della città, abbandonata da 8 anni, impedendo l’ennesimo progetto speculativo, come dimostra la richiesta di variante urbanistica presentata dalla proprietà.
In coerenza con l’impegno assunto dal Sindaco della Spezia in sede di consiglio comunale, chiedo che intervenga direttamente affinchè il collega pisano, Marco Filippeschi, dia la possibilità di continuare questa esperienza sociale straordinaria, che indica la possibilità concreta di porre un argine alla mercificazione degli spazi urbani.
Giù le mani dall’ex-Colorificio liberato a Pisa!
Simona Cossu
Capogruppo Rifondazione Comunista
Consiglio comunale La Spezia