Crisi giunta Spezia, Bucchioni (Rifondazione Comunista) chiede le dimissioni del sindaco Federici con una mozione urgente

14 marzo 2016, by  
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Mozione urgente

Premesso che

  • In seguito alla procedura di ritiro delle deleghe all’assessore Stretti, ben tre membri della giunta comunale hanno rassegnato le dimissioni;
  • Il consiglio comunale, organo democratico e rappresentativo della comunità spezzina, ha assistito, in questi ultimi giorni, ad una rappresentazione mediatica surreale e svilente delle istituzioni democratiche;

Considerato che

  • I recenti episodi di gestione dell’amministrazione comunale confermano l’atteggiamento autoritario del sindaco Massimo Federici, in un contesto che sintetizza drammaticamente il fallimento di questi ultimi 5 anni di gestione della cosa pubblica, con particolare rilevanza riguardo a:

o   I processi di privatizzazione dei servizi pubblici erogati dall’azienda Acam, con la svendita del settore energetico, il debito accollato all’azienda idrica con relativi aumenti tariffari, e l’operazione di project financing dell’azienda di gestione dei rifiuti;

o   Il tentativo di privatizzare l’azienda di trasporti pubblici Atc;

o   La concessione di ulteriori 8 anni di funzionamento del gruppo a carbone della centrale Enel;

o   L’assenza di attivazione di un’indagine epidemiologica sul territorio vasto che faccia luce sul sempre più crescente numero di decessi per malattie ambiento-correlate;

o   Il disastro della sanità spezzina;

o   Il silenzio riguardante la concessione 53ennale monopolista approvata dal tavolo portuale;

o   Lo scontro istituzionale in atto tra l’amministrazione comunale e l’autorità portuale;

o   L’abbandono sempre più progressivo delle periferie a favore di impiego di finanze per progetti faraonica portata mediatica ma di scarsa ricaduta sociale (festa della Marineria, ecc.)

Il consiglio comunale

  • Per tutto quanto premesso e considerato, non tollerando ulteriormente di assistere passivo ad un così grave degrado dell’immagine e dell’azione dell’amministrazione pubblica, senza farsi complice di una inaccettabile inerzia delle Istituzioni, a tutto danno della comunità e dei cittadini  che in noi hanno riposto le proprie naturali esigenze ed aspettative per una crescita culturale e sociale, chiede la sfiducia del sindaco Massimo Federici, ex art. 52 D.lgs. 267/00.

 

La Spezia,

lì,  15/03/2016

Edmondo Bucchioni,

Consigliere comunale  Rifondazione Comunista

Doppio incontro Pd-Fn in provincia della Spezia: “La toppa è peggiore del buco! Le parole di Giorgi, Veschi e Stretti aggravano la situazione”

5 settembre 2013, by  
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Incredibile la risposta del sindaco di Arcola e del segretario provinciale Veschi, mentre anche il comune capoluogo riceve ufficialmente i neofascisti

A pochi giorni di distanza il Partito Democratico incontra due volte, e in forma ufficiale, gli esponenti di Forza Nuova. Sembra un brutto sogno, ma è la pura realtà. E non chiedono scusa, tutt’altro. Sembrano non capire la gravità incredibile del gesto, e accusano gli accusatori di essere “arretrati”. Evidentemente il fascismo, secondo tali personaggi, è solo un colorito fenomeno vintage.

Prima Livio Giorgi, sindaco del comune di Arcola (simbolo della Resistenza al nazifascismo, terzo comune più popoloso della provincia), poi l’assessore ai servizi sociali Andrea Stretti del Comune capolugo della Spezia (medaglia d’oro al merito civile) hanno “tranquillamente” ricevuto i rappresentanti locali di Forza Nuova, per discutere di questioni del territorio.

Dulcis in fundo, attaccati ovviamente da Rifondazione e da tutte le forze politiche di sinistra che si sono dette “indignate e allibite”, a tali “amministratori” nonchè esponenti del Pd, è subito arrivata la solidarietà da parte di Forza Nuova!

Proprio quello che i fascisti cercavano: visibilità e legittimazione politica. Definirlo autogol è riduttivo. Questa è una gigantesca  “cappella” e ha una sola responsabilità: Il Partito Democratico, di cui i signori Giorgi e Stretti sono fervidi rappresentanti.

Partito Democratico che si è guardato bene da condannare un caso che oramai è deflagrato sui giornali e sui social network.

lo dimostrano le assurde parole del segretario provinciale Moreno Veschi che addirittura chiama fuori il suo partito dalla querelle come se la frittata l’avessa fatta qualcun altro e si permette pure di accusare Rifondazione spezzina di non avere difeso la ministra Kyenge (!) proprio dagli attacchi della stessa Forza Nuova a Roma!

Ci verrebbe da replicare:

1) proprio perchè conosciamo la natura di Fn ci fa schifo che venga ricevuta;

2) non abbiamo bisogno di solidarizzare ancora con la ministra Kyenge dato che noi i fascisti e i razzisti, li contrastiamo per natura: la nostra solidarietà alla Kyenge è, diciamo così, di default;

3) il terribile episodio della minsitra Kyenge non riguarda la nostra provincia e la solidarietà (sacrosanta) è sempre giunta dai nsotri dirigenti nazionali, casomai è un altro punto a sfavore vista la coincidenza temporale dei fatti di Spezia e Ostia.

La verità è il profondo imbarazzo su una vicenda dalla quale il Pd cerca di uscirne gettando la croce su chi ha il coraggio di condannarlo, invece di fare mea culpa.

Colpisce, ma fino a un certo punto, anche il silenzio di tomba particolarmente “rumoroso” dell’Anpi, che dei valori dell’Antifascismo e Resistenza dovrebbe farne la sua ragione sociale.

Ci chiediamo con che faccia tali rappresentanti possano presenziare alle celebrazioni del 25 aprile, inaugurare monumenti e targhe, tenere conferenze nelle scuole sul fascismo, se poi ci parlano e colloquiano amabilmente o tacciono di fronte a tutto questo!

Tra pochi giorni ad Arcola si terranno le celebrazioni del 27 settembra 1944.

Fu una strage che vide dieci civili trucidati (Francesco Caldarella, Fausto Perroni, Ferdinando De Biasi, Renato Grifoglio, Giuseppe Del Vecchio, Giovanni Spezia, Paride Azzarotti, Bruno Silvini, Luigi Dall’Ara e Calisto Orlandi) dai nazifascisti nelle campagne arcolane di Ressora.

Dieci uomini scaricati da un camion e fucilati senza pietà per rappresaglia. Questo è il fascismo: Giorgi, Stretti e Veschi se lo ricordino bene. E magari si vergognino un po’.

Dopo il circolo Prc “Maggiani – Rolla” di Arcola (due eroi antifascisti di cui orgogliosamente portiamo il nome) è la volta della condanna sul caso-Stretti della capogruppo Prc in comune della Spezia Simona Cossu: “Naturalmente ritengo che la legittimazione politica che il Pd ha voluto dare ad un partito dichiaratamente fascista sia un fatto gravissimo e che nulla ha a che vedere con la democrazia, mi chiedo poi quale confronto possa avere un’Amministrazione di “sinistra” con questi soggetti, addirittura sul tema del campo nomadi dei Boschetti. Forse la giunta ha dimenticato i volantini violenti e razzisti che Forza Nuova ha più volte distribuito in città? Quali possono essere i punti di condivisione che i rappresentanti di Forza Nuova hanno dichiarato di aver raggiunto nella discussione con l’Amministrazione Comunale della Spezia? Mi sembra abbastanza chiaro che questi incontri proseguiranno in altri comuni solo per visibilità politica. Non avremmo voluto rispondere a questi comunicati che riteniamo deliranti sia dal punto di vista politico che nei contenuti stessi, ma ci corre l’obbligo di capire questo atteggiamento del Pd di Sel del Pdci che siedono a fianco nelle Amministrazioni che governano sia il Comune di Arcola che quello della Spezia. Ribadendo la nostra posizione politica in rispetto della Costituzione Italiana per la messa al bando di forze politiche che si rifanno al fascismo ed al nazismo, chiediamo alle forze di Sinistra, all’Anpi e a tutti i cittadini /e di discostarsi da questi indegni incontri e di allontanare dalle amministrazioni coloro che hanno ritenuto opportuno incontrare gli esponenti di Fn. Non vorremmo incontrare alla manifestazione del 25 Aprile 2014 coloro che si sono macchiati di questi incontri. Questo sarebbe troppo”.

 

Segreteria Provinciale Prc La Spezia

Circolo Prc “Maggiani – Rolla” di Arcola

Simona Cossu
Capogruppo Prc La Spezia