“Marx oltre i luoghi comuni”: mercoledì 20 febbraio Paolo Ferrero presenta il suo ultimo libro assieme a Sergio Olivieri

24 febbraio 2019, by  
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Si terrà mercoledì 20 febbraio alle 17.30 presso l’Urban Center del teatro Civico di via Carpenino, la presentazione dell’ultimo libro di Paolo Ferrero “Marx oltre i luoghi comuni”, alla presenza dell’autore e di Sergio Olivieri, già deputato di Rifondazione Comunista. 
L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza per riscoprire la portata della figura storica e intellettuale di uno dei maggiori pensatori dell’umanità del quale verrà descritta la straordinaria attualità e lucidità della sua filosofia, in tempi di turbocapitalismo, di sovranismo e di crisi economico-istituzionale globalizzata.
Paolo Ferrero è l’ex segretario nazionale di Rifondazione Comunista ed attuale Vice Presidente del Partito della Sinistra Europea, già ministro di Rifondazione nel governo Prodi II dal 2006 al 2008. E’ autore di numerosi libri e saggi si successo tra i quali ricordiamo Quel che il futuro dirà di noi. Idee per uscire dal capitalismo in crisi e dalla Seconda Repubblica (2010), Pigs! La crisi spiegata a tutti (2012), La truffa del debito pubblico (2014), TTIP L’accordo di libero scambio transatlantico. Quando lo conosci lo eviti (2016).
A seguire si terrà una cena sociale presso la sede della federazione Prc in Via Lunigiana 545 (SP) aperta a chiunque voglia partecipare, con menù fisso a 15 euro a testa.
Vi aspettiamo!
 
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

“La truffa del debito pubblico”: mercoledì ore 21 all’Urban Center Paolo Ferrero presenta il suo nuovo libro insieme a Massimo Lombardi di Rete a Sinistra

27 aprile 2015, by  
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Mercoledì 29 aprile alle 21 il segretario nazionale di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero sarà alla Spezia presso l’Urban Center del Teatro Civico per presentare il suo ultimo libro “La truffa del debito pubblico”, edito da Derive Approdi. 
 
Un’importante occasione per discutere sui grandi temi economici nazionali assieme a Filippo Paganini, presidente dell’ordine dei giornalisti della Liguria e Massimo Lombardi, candidato al consiglio regionale ligure per #Rete a Sinistra – Pastorino presidente.
 
 
Il libro spiega in modo semplice e chiaro come il debito pubblico italiano non abbia nulla a che vedere con la spesa pubblica, e men che meno con la spesa sociale. Come il debito pubblico italiano sia gonfiato artificialmente a causa degli interessi da usura volutamente pagati dallo Stato agli speculatori. Il debito pubblico, infatti, è aumentato repentinamente a partire dal 1991, quando il ministro del Tesoro Andreatta decise, con l’allora governatore della Banca d’Italia Ciampi, di rendere autonoma la Banca d’Italia, obbligando così lo Stato a finanziare il proprio debito pubblico attraverso i mercati finanziari. A partire da quella data gli interessi pagati dallo Stato sono schizzati alle stelle e con essi il debito, che dal 60% è passato al 120% in pochi anni. L’esplosione del debito pubblico è diventata l’argomento per giustificare politiche di tagli e rigore. Così, dal 1992 la spesa pubblica è stata continuamente tagliata producendo un risultato straordinario: da quell’anno lo Stato registra un avanzo primario, cioè la spesa è regolarmente minore delle entrate, fatte salve le spese per interessi. In questo modo lo Stato è diventato in questi trent’anni una gigantesca idrovora che prende i soldi dalle tasche dei cittadini e li sposta nelle tasche degli speculatori e della rendita finanziaria. Il tutto è giustificato da un enorme debito pubblico che nulla ha che vedere con la spesa, perché è tutto integralmente dovuto agli interessi da usura che lo Stato paga agli speculatori. Il libro chiarisce i termini di questa gigantesca truffa e avanza proposte su come uscirne.
 
 
Paolo Ferrero è nato a Pomaretto (To) nel 1960. Operaio e poi cassaintegrato Fiat, valdese, obiettore di coscienza, è stato segretario nazionale della Federazione Giovanile Evangelica Valdese. Ha ricoperto ruoli di direzione politica in Cgil e Democrazia proletaria. È stato Ministro della solidarietà sociale del secondo governo Prodi e oggi è segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista.
 

Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
 
#Rete a Sinistra, Pastorino presidente

Vergassola: “Dateci il Civico”. L’ira dei ragazzi da un anno senza una sede per i loro dibattiti

30 dicembre 2013, by  
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Gli studenti delle scuole superiori cittadine si sono portati a casa per le vacanze di fine anno il cruccio delle assemblee di istituto. Da oltre un anno, da quando la Provincia ha dichiarato di essere rimasta al verde, a causa dei tagli alla spesa, buona parte degli istituti non possono più utilizzare gli spazi del cinema Don Bosco per gli incontri tra ragazzi. Il nodo è stato talvolta superato dagli studenti stessi attraverso l’autotassazione, una pratica che rischia ora di diventare una regola.

Ma quello che fa più specie che a distanza di tanto tempo non si sia ancora trovata una soluzione adeguata. Adeguata ad evitare una “tassa’’ ai ragazzi, a tagliare a turni la discussione sui problemi degli alunni in spazi piccoli e angusti, a riprendere un regolare turni dei dibattiti.

Per questi motivi, Filippo Vergassola, coordinatore provinciale dei Giovani Comunisti, lancia una proposta al Comune: «Prendere di nuovo in considerazione l’utilizzo del Teatro Civico, spazio sufficientemente ampio e soprattutto pubblico». Il suo affondo diventa così il primo problema al vaglio del nuovo assessore alla pubblica istruzione, Luca Basile.

«Come Prc -osserva Vergassola- ripresenteremo a inizio del 2013 quella mozione riguardante il Civico che un anno fa fu respinta, confidando nel buon senso dell’amministrazione».

Invece dell’utilizzo del Civico, la maggioranza aveva suggerito per gli studenti l’uso degli spazi di SpeziaExpò ed aveva attivato un fondo salva-assemblee di 8mila euro. Tutto finì in una bolla di sapone e al via del nuovo anno il problema dello svolgimento delle assemblee si è ripresentato puntuale. «Gli studenti di certe scuole -sottolinea Vergassola- non tengono più le loro assemblee. In altri istituti si utilizzano spazi interni che certo non avrebbero quella funzione. In altri ancora gli studenti sono stati costretti ad autotassarsi, cioè a pagare per esercitare un loro diritto. La disponiblità delle dirigenze scolastiche e la collaborazione delle stesse non è mai mancata. I presidi si sono sempre dimostrati vicini e comprensivi verso le istanze degli studenti, ma ad oggi la situazione è fase di stallo».

 

La Nazione La Spezia, 30 dicembre 2013

Doppio colpo della Banda del Quorum: Rifondazione difende il diritto di sapere e di votare!

24 maggio 2011, by  
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La Banda del Quorum non ha risparmiato nessuno e lunedì sera, dopo aver onorato l’iniziativa dei comitati referendari con il prof.Mattioli in piazza Mentana, addobbando il Teatro Civico con l’invito a votare il 12/13 giugno 4 SI ai referendum sui beni comuni (acqua, nucleare e giustizia), ha “colpito” il palazzo municipale, dove il consiglio comunale era riunito per discutere una mozione di Rifondazione Comunista che impegnasse l’amministrazione comunale ad intercedere presso il Presidente Napolitano il rinvio alle Camere del Decreto Vergogna con cui il governo Berlusconi vorrebbe impedire il voto referendario.

L’azione della Banda del Quorum ha infastidito alcuni berluscones imbufaliti evidentemente per la troppa informazione e servizio publico offerto. Il consigliere berlusconiano Cenerini non ha saputo trattenere l’irritazione se non mentendo sapendo di mentire e assimilando l’accaduto a ciò che è avvenuto alla precedente protesta dei commercianti, i quali non furono ne identificati ne tanto meno multati, a differenza dei militanti della Bnada del Quorum, prontamente fermati ieri sera dai vigili urbani.

Nientemeno Cenerini ha paragonato una protesta, pur sempre legittima ma decisamente di parte come quella dei commercianti, con il diritto ad informare la cittadinanza di un voto che viene sistematicamente oscurato dal governo. Senza contare che il messaggio referendario non appartiene solo a Rifondazione ma a tutta la cittadinanza spezzina.

Desta infine meraviglia il livore con cui i consiglieri di destra spezzini si scaglino contro l’assessore PRC Simona Cossu, forse per spirito di cameratismo tra colleghi di banco. Come dai fatti è evidente, il ruolo dell’assessora Cossu è stato semplicemente quello di aver ricevuto dirigenti del proprio partito nel proprio ufficio.

Cenerini se ne faccia una ragione, Simona Cossu porterà a compimento il mandato per cui è stata delegata, con tutta la nostra fiducia, e Rifondazione Comunista continuerà a ricordare, da qui al 12/13 giugno, che dobbiamo salvare l’acqua, difenderci dal nucleare e batterci per l’uguaglianza di tutti i cittadini, andando a votare i referendum…

…per battere il Quorum!