Prc Lerici: “Cambiano i sindaci ma sulla scuola sono sempre le solite scuse”
16 giugno 2016, by admin
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Ci eravamo lasciati la scorsa consigliatura col sindaco Caluri che aveva chiuso la scuola elementare di Tellaro adducendo la pericolosità della strada carrabile nonostante le smentite della Provincia; ci ritroviamo oggi con un nuovo sindaco che chiude la scuola dell’infanzia di Pugliola sulla base di una perizia che rimanda ad ulteriori indagini di approfondimento riguardo gli aspetti strutturali.
Sembra che le nuove leve di sindaci abbiano un comune denominatore, ossia quello di interpretare a piacimento i documenti tecnici a spese degli alunni e maestre.
Non è con la progressiva chiusura delle scuole nei borghi che si salva l’Istituto Comprensivo di Lerici
Vorremo ricordare come negli anni passati il nostro partito si sia più volte espresso nel lavorare ad una diversificazione e innovazione dell’offerta formativa oltre che nella salvaguardia delle Scuole nei Borghi come presidi sociali e servizi essenziale per arginare lo spopolamento del nostro territorio.
Obiettivi che in passato sembravano appartenere anche a figure di spicco dell’attuale giunta come Sammartano e Saisi, ma che da un anno a questa parte non sembrano più interessare visto il silenzio con cui hanno accolto la chiusura di una Scuola sulla base di una perizia tecnica assolutamente insufficiente.
Si assiste ancora una volta ad una riorganizzazione dei plessi scolastici su base emergenziale, mettendo nell’incertezza molte famiglie con il rischio che il prossimo anno scelgano scuole fuori territorio. Non sia ha un progetto generale che metta al centro l’offerta formativa dei bambini e di conseguenza il miglior ambiente per poterla svolgere.
Da parte nostra continuiamo a sostenere che la Scuola sia un Bene Comune e in quanto tale la sua riorganizzazione debba passare per un confronto pubblico ampio che veda coinvolti i vari Comitati che negli ultimi anni si sono formati, le famiglie e le forze politiche, con l’obiettivo di socializzare le diverse esperienze didattiche e organizzative che ognuno può portare al tavolo del confronto.
La scuola e i bambini sono la vita di un paese e la scelta dell’apertura o della chiusura di un presidio scolastico è una questione politica sulla quale occorre assolutamente confrontarsi.
Per questo riteniamo importante costruire insieme alle varie forze sociali e politiche un percorso aperto in cui si possano approfondire le varie istanze e proposte.
Ci auguriamo infine che l’Amministrazione si ponga in un atteggiamento positivo di ascolto ed accoglimento evitando di percorrere la stessa strada della precedente innalzando muri di orgoglio e supponenza che come abbiamo visto non portano molto lontano.
Rifondazione Comunista, circolo “Lucio Libertini” Lerici
Chiusura delle scuole della Serra e Tellaro, Novelli (Prc Lerici): “La pagina più nera per il comune”
24 gennaio 2014, by admin
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Si registra la pagina più nera della politica lericina. La giunta Caluri, sentenziando la chiusura definitiva della scuola di Tellaro e quella prossima della Serra, ha definitivamente e in modo incontrovertibile tradito il programma elettorale e quei cittadini che sulla base di esso gli hanno dato il voto. In modo arrogante e poco lungimirante il sindaco ha comunicato la chiusura delle scuole nei borghi della Serra e di Tellaro e il trasferimento del tempo pieno a pugliola senza aver avuto alcun riguardo a nessuna delle istanze sollevate dai suoi cittadini e al grido di allarme lanciato dai borghi.
Registriamo l’inutilità della spesa sostenuta per il sondaggio (ma quale percorso partecipato!!!!), affidato alla Lindbergh che peraltro ha fornito esclusivamente dati che l’amministrazione già aveva, tanto da far sorgere il dubbio che tutto fosse già deciso e che ancora una volta si sia cercato solo un alibi per giustificare la decisione assunta, che guarda caso salvaguarda Lerici, San Terenzo e Pugliola.
Una cosa è certa, però: questa volta il Sindaco e la sua Giunta una responsabilità se la sono assunta, quella di aver abbandonato le frazioni più piccole, di aver ignorato i loro bisogni e le loro legittime aspettative, di aver probabilmente determinato con una scelta così scellerata, l’ulteriore diminuzione dei bambini nelle nostre scuole.
In questo modo si passerà da 4 prime a 3 su tutto il territorio. La salvaguardia dei posti di lavoro non interessa a nessuno?
Stefania Novelli
Segretaria circolo Prc “Lucio Libertini” Lerici
Novelli (Prc Lerici): “Quale futuro sulla scuola??”
22 dicembre 2012, by admin
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A meno di un mese dalle preiscrizioni alla scuola primaria l’Amministrazione comunale non ha messo in atto il percorso partecipato preannunciato ad Ottobre, per organizzare le strutture scolastiche nel territorio lericino. Una questione che ci preoccupa enormemente.
In assenza dei preannunciati percorsi, la cittadinanza si è attivata in autonomia, dimostrando di avere le idee molto più chiare di chi ci amministra e l’iniziativa delle “mamme del momento” ne è lampante dimostrazione: un mese di mostra “attiva” nella scuola di Tellaro (ancora in corso) per far conoscere a tutti la storia di un incantevole luogo scolastico ed il valore della sua esperienza didattica per rilanciarla come modello di scuola del futuro per i piccoli borghi come il nostro.
Il contributo di Rifondazione Comunista continuerà nel proponerre iniziative pubbliche e partecipando alle diverse organizzate dai cittadini, partendo dall’analisi dello stato reale delle cose.
Il numero di bambini in età scolare è confortante almeno per i prossimi tre anni e non mancheranno iscrizioni per formare le classi prime in tutto il comprensorio lericino, comprese le frazioni.
Le informazioni ricevute direttamente da gruppi di genitori autorganizzati ci dicono che sarebbero quasi 20 i bambini preiscritti alla scuola de La Serra per il prossimo anno.
Questi dati sono più che confortanti per mantenere il Tempo Pieno suddiviso nelle frazioni di Tellaro e La Serra e confermare quindi la scelta in linea con quanto contenuto nel programma elettorale, ovvero il mantenimento dei plessi scolastici all’interno dei Borghi fino a quando questo fosse possibile.
Si dovrà procedere anche alla riapertura della scuola di Tellaro, chiusa solo temporaneamente e sotto l’effetto di pressioni che non sono state gestite nel migliore dei modi, mentre per la nuova collocazione dell’asilo nido, ci auguriamo che questa struttura possa essere trasferita a Pozzuolo così da avere nuovamente anche in questa frazione un presidio scolastico, anche se soltanto per la primissima infanzia.
Segretaria del circolo di Rifondazione Comunista di Lerici
Stefania Novelli (Prc Lerici): “Dopo 100 giorni di rodaggio per la giunta Caluri è l’ora dei fatti”
31 agosto 2012, by admin
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I primi 100 giorni dell’amministrazione Caluri sono già momento di riflessione sulla situazione del comune di Lerici. Il suo rinnovamento e ringiovanimento ha creato molte aspettative e Rifondazione Comunista crede che non possano essere banalmente deluse.
Ecco di seguito i punti programmatici e politici sui quali chiediamo impegno e scelte tempestive:
1) MANUTENZIONE DEL TERRITORIO E DELLA RETE FOGNARIA
La manutenzione del territorio è l’altro tema su cui non si può attendere,: l’autunno incombe ed è almeno necessario tutelare i punti più a rischio responsabilizzando anche le proprietà private, così come non può aspettare la manutenzione della rete fognaria che questa estate ha dimostrato tutta la sua fragilità e su cui serve urgentemente programmazione di interventi.
2) RIFIUTI
Non possiamo non definire deficitaria la gestione rifiuti, che in questi mesi ha messo a dura prova la pazienza dei cittadini. Sappiamo dipendere in gran parte dalla drammatica situazione in cui si trova ACAM, ma ciò non può diventare un alibi: occorre dare informazioni puntuali alla cittadinanza in modo da coinvolgerla maggiormente per migliorarne il conferimento, senza rinunciare ovviamente all’obiettivo della raccolta “Porta a Porta”.
3) OTTIMIZZAZIONE ZTL
L’ottimizzazione della ZTL, valore aggiunto per la vivibilità del nostro territorio e occasione per le attività commerciali, è intesa come miglioramento e semplificazione del rilascio PASS, cartellonistica e comunicazione; implemento mobilità collettiva interna via terra e via mare; nuove verifiche sui PASS delle frazioni. Attività da svolgere basandosi esclusivamente sui nuovi dati dello “Piano del Traffico” (PGTU) da condividere con l’intera cittadinanza e non basandosi su “sensazioni” o false accessibilità. La scelta della ZTL è finalizzata ad un miglioramento della qualità della vita di TUTTI i cittadini, miglioramento delle condizioni della circolazione e della sicurezza stradale, riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico e non ultimo il risparmio energetico in una logica di incremento del trasporto pubblico e collettivo. E’ sbagliato sostenere incontri settoriali con rimessa in discussione di questi obiettivi. Riteniamo che non si possa fare marcia indietro con sbiaditi compromessi al ribasso, ma occorre rilanciare con coraggio un modello virtuoso e partecipativo.
4) SCUOLA DI TELLARO E DELLA SERRA
Crediamo che l’impegno politico manifestato nel programma elettorale volto a mantenere vive le frazioni debba passare ad azioni concrete a tutela del polo scolastico di Tellaro e della Serra, con convinzione e impegno di risorse non solo umane ma anche finanziarie. La scuola e i bambini sono la vita di un paese e la scelta dell’apertura o della chiusura di un presidio scolastico è una questione politica sulla quale occorre confrontarsi con rapidità considerato che tra quindici giorni avrà inizio l’anno scolastico.
5) PUC
Riteniamo fondamentale l’impegno nel voler andare verso una revisione del PUC e del Regolamento Edilizio con gli adeguamenti agli indirizzi e obiettivi del nuovo ciclo amministrativo che non preveda nuove costruzioni e che punti sul riutilizzo e ristrutturazione dell’esistente. Salvaguardando una progettazione per i borghi che tenga conto della socialità come perno vitale di un territorio più armonico vivibile. E’ per fare tutto ciò che si rende necessario incaricare quanto prima i responsabili dei procedimenti, tenuto conto che dal quel momento ci vorranno almeno 2 anni per riuscire a portare a compimento la revisione.
100 giorni di rodaggio. Da oggi e sulla base di queste prime considerazioni Rifondazione Comunista ritiene che la giunta Caluri debba dimostrare con i fatti le tante parole condivise in campagna elettorale e gli impegni presi.
Ci crediamo e saremo i primi a chiederne conto.
Stefania Novelli
Segretaria del circolo “Lucio Libertini”
Rifondazione Comunista Lerici
Primarie Lerici, Novelli (Prc): “Inaccettabili le parole di Tedoldi. Il centrosinistra eviti scelte autolesioniste”
20 gennaio 2012, by admin
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Le recenti dichiarazioni rilasciate e dall’ex sindaco Giorgio Tedoldi e dal partito di Sel confermano ancora una volta il profondo imbarazzo che ha suscitato, in primis al suo interno, la candidatura a sindaco di Lerici del vigile urbano Roberto Franzini, ex esponente per “qualche anno” di An, come egli stesso ha confermato sulla stampa.
Un dettaglio non da poco che riteniamo degno di rimarcare con forza a dispetto di chi ci taccia di “travisare la verità” e di ordire su di lui fantomatiche “campagne distruttive”. Da quando in qua la verità è distruttiva? Questi interventi sono solo pallidi tentativi di salvare la faccia dopo una frittata evidentemente commessa da chi si riempie la bocca con la parola “Sinistra” senza pensare alla stessa e ai suoi elettori.
Lasciamo infatti ai lericini il compito di decidere se il signor Franzini, noto per essere culturalmente di destra al di la del passato in An, deve essere considerato eroe solo perché ha compiuto il suo dovere. Secondo questa logica qualsiasi cittadino onesto può essere un appetibile candidato, purché abbia l’ “appeal” giusto per presentarsi alle elezioni, senza badare, nel nome del “nuovo”, a “formalismi” come i programmi e le idee politiche.
Questa è la prova della deriva della politica inoculata nella nostra democrazia da vent’anni di berlusconismo martellante. La politica non è uno show televisivo col televoto, è bene ricordarlo. Del resto è stata proprio parte della cosiddetta “sinistra” a sdoganare in passato il mito della Resistenza e dell’antifascismo, valori nei quali crediamo debba fondarsi senza se e senza ma.
Per questo consigliamo a Tedoldi e al suo partito di evitare assurdi paragoni con personaggi come Dario Fo e Giorgio Bocca che nulla hanno da spartire con il candidato, per storia, levatura e ruoli, così come fantomatiche allusioni alle nostre “digestioni di sassi” nel recente passato.
E’ Rifondazione a ribadire, nella candidatura di Veruschka Fedi, non solo i veri valori della sinistra, ma anche idee concrete e obbiettivi realizzati in questi ultimi anni. Non accettiamo attacchi e critiche al nostro operato soprattutto se provenienti da chi come l’ex sindaco ha redatto il piano regolatore causa dell’attuale disastro di Lerici.
In questi anni noi di Rifondazione assieme a Veruschka Fedi abbiamo cercato di marcare la differenza con alcune scelte dell’amministrazione che non ci vedevano d’accordo, come la questione ambientale di Tellaro e i nostri vari no sempre sull’ambiente, ricevendo spesso per questo critiche feroci senza essere difesi da nessuno. Noi crediamo alla concretezza e ai programmi che Sel ha dimostrato di non avere.
Per questo richiamiamo la coalizione tutta ad un senso di unità su valori condivisi invitando Sel a smetterla con i personalismi e le scelte irresponsabili che fanno solo il gioco dell’antipolitica e del centrodestra che tanto avranno da guadagnare da questi incredibili autogol.
Stefania Novelli, segretaria circolo Prc Lerici “Lucio Libertini”
La messa in sicurezza del territorio tra le priorità del 2011. Dopo le parole, si passi ai fatti
10 gennaio 2011, by admin
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Una classe dirigente consapevole dei problemi dei cittadini non può perdere tempo in propaganda, qualunquismi e chiacchiere. Il nostro territorio continua ad essere ferito mortalmente da alluvioni e dilaniato da frane le cui lacerazioni colpiscono la quotidianità della gente. E’ bene ricordare che nel giro di 12 mesi abbiamo assistito a due esondazioni del Magra e di alcuni suoi affluenti, alla tracimazioni di canali di scolo, al crollo di interi versanti, a smottamenti che hanno interrotto arterie fondamentali per la viabilità spezzina, a frane che hanno privato cittadini della loro casa, altri della loro vita.
Nonostante questa evidenza, abbiamo sentito e letto ogni razza di fantasia da parte di molti politici locali: dalla negazione della dilagante cementificazione, alle proposte di bucare monti per facilitare la viabilità, passando per la speculazione sugli inerti fluviali, alla negazione delle responsabilità di un governo totalmente assente, fino a proclamare slogan demagogici che non prospettano soluzioni immediate. Si è perso un anno senza concludere nulla: nel dicembre 2009 a causa di una frana si sfollava Torenco, nel comune di Follo, e si spalava il fango a Fiumaretta per l’esondazione del Magra. Oggi facciamo il conto con il dramma di Tellaro, l’angoscia di Arcola e S.Stefano Magra, con la solitudine di molte comunità della vallata del Vara e le drammaticità del Magra.
Abbiamo letto appelli e dichiarazioni d’intenti anche condivisibili, ma dobbiamo andare oltre le parole e passare alla concretezza che ad oggi latita. La classe politica spezzina ha tempo pochi mesi per mettere mano ad un territorio malconcio, frutto di una pianificazione che è rimasta sulla carta, e lo deve fare senza tentennamenti, seguendo principi inalienabili come il rispetto dei beni comuni, con atti concreti che diano una linea politica attenta agli equilibri del nostro territorio. Per questo motivo Rifondazione Comunista presenterà in tutti i consigli comunali della provincia in cui siamo presenti, una richiesta formale di impegno delle amministrazioni locali sulla questione della messa in sicurezza del territorio.
La nostra richiesta prevederà di modificare gli strumenti urbanistici vigenti al fine di arrestare la cementificazione del territorio e di attuare una programmazione puntuale di interventi preventivi, creando così le condizioni per migliaia di posti di lavoro compatibili. Occorre costantemente monitoraggio riponendo centralità al presidio territoriale ed alla rivalutazione degli spazi abbandonati all’attività umana.
Gli enti devono rendere fattivi tutti gli atti di pianificazione in funzione della messa in sicurezza idrogeologica del territorio, predisponendo immediatamente di atti di responsabilizzazione dei soggetti privati circa la manutenzione dei versanti che insistono su aree di pubblico interesse, sollecitando la presenza di figure tecniche competenti nelle fasi autorizzative (geologo di zona) e ripristinando figure malauguratamente decadute come, per esempi, i cantonieri, che garantivano la manutenzione costante.
Frana a Torenco: un paese fantasma
PRC Lerici: “L’amministrazione si metta al servizio della cittadinaza: stop a costruzioni che minano un territorio sempre più fragile”
7 gennaio 2011, by admin
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Indipendentemente dal fatto che le piogge del 22-23 dicembre siano state più o meno eccezionali, quegli eventi hanno evidenziato quello che da sempre Rifondazione Comunista denuncia circa l’estrema fragilità del nostro territorio, una fragilità del tutto naturale con cui si può benissimo convivere se solo s’imparasse a rispettarla.
Mancanza e mancata manutenzione delle strutture di scorrimento delle acque piovane, deviazioni e tombature, permessi di costruire in zone con vincolo idrogeologico che hanno alterato il normale deflusso delle acque, impermeabilizzando il terreno sono gli elementi singoli che sommati acuiscono tale fragilità.
Un rispetto che riteniamo non ci sia stato né dalla parte pubblica, che ha la grande responsabilità della Prevenzione e Pianificazione, né dalla parte privata, dal singolo cittadino che molto spesso viene meno alla manutenzione dei propri terreni.
Ma i limiti emersi in questa emergenza riguardano anche le Carte Provinciali della cosiddetta Suscettività dei versanti al dissesto che si sono rilevate del tutto inadeguate poiché le zone colpite dai più importanti dissesti (vedi Eco del Mare e zona del Capellano) sono indicate con una “Suscettività media” se non “bassa”.
Dati ufficiali del Centro Studi Consiglio Nazionale dei Geologi dicono che la prevenzione del dissesto idrogeologico costa 10 volte meno dell’intervento in emergenza, creando posti di lavoro e nel contempo garantendo sicurezza dei versanti e dei corsi.
Registriamo che nelle situazioni più drammatiche vissute dagli abitanti di Tellaro sono emersi aspetti positivi con il riappropriarsi del senso di comunità e solidarietà. Un segnale che la politica deve saper leggere e rispondere con un sostegno tangibile e concreto.
Ci rivolgiamo al Sindaco, consapevoli di quanto si sia speso in questa emergenza, nello stare direttamente a contatto con i cittadini in difficoltà e nel coordinare le varie squadre operative e siamo convinti che vivendo sulla propria pelle i disagi vissuti in questi giorni possa esser finalmente pronto ad ascoltare le nostre richieste:
- ‘inserimento immediato di un geologo all’interno della Commissione Edilizia
- l’aggiornamento del PUC alla normativa regionale del marzo 2010 (Criteri e linee guida regionali, per l’approfondimento degli studi geologico-tecnici e sismici a corredo della strumentazione urbanistica comunale)
- accoglimento della proposta dell’Ordine dei Geologi ligure per l’inserimento del “geologo di zona” in modo da contenere le spese e, aggiungiamo, avere la possibilità di un quadro generale che vada oltre i confini territoriali.
- il blocco di tutte le nuove costruzioni sino a quando non si avrà uno studio completo della situazione idrogeologica del territorio.
La Politica amministrativa lericina guidata da una forza di maggioranza targata PD, ha una nuova opportunità per uscire dalla logica della dipendenza degli oneri di urbanizzazione e di conseguenza dalle lobby imprenditoriali e mettersi finalmente al servizio della cittadinanza nella sua complessità, come chiediamo da tempo; continuare a costruire case e garage che peraltro restano vuoti è palesemente un suicidio!
La risposta a frane e alluvioni non è la demagogia
23 dicembre 2010, by admin
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Senza scomodare i cambiamenti climatici di cui ormai sono convinti tutti gli scettici del mondo, senza ribadire che chi come noi, da tempo, sostiene che il modello sociale capitalista sta provocando danni sia agli esseri umani quanto all’ambiente che ci circonda, ci sentiamo in dovere di ribadire, foss’anche una litania, che lo stato del territorio spezzino è drammaticamente a rischio.
Lo dimostra la realtà delle cose, dove basta un giorno di pioggia intensa per provocare smottamenti e frane, danni a cose e a persone, lo testimoniano studi inascoltati o sottovalutati come il rapporto “Terra e Sviluppo. Decalogo della Terra 2010”, redatto dall’ordine nazionale dei geologi, la totalità dei comuni spezzini è a rischio idrogeologico.
In queste ore versanti e fiumi alla Spezia rendono la vita dei cittadini un rischio, è un dato di fatto ineludibile. Ciò che ci meraviglia è la risposta flebile e inefficiente di istituzioni come la Provincia che è priva di progetti a lungo termine per arginare questa drammatica situazione, ma ancor più sconcertante è l’atteggiamento di certi dirigenti politici che pensano ancora a bucare monti, a grandi opere inutili fino a proporre modelli superati che impattano negativamente le condizioni già precarie del territorio, come nel caso dei centri commerciali proposti in Val di Magra. Non possiamo certo dimenticare il piano casa proposto dalla regione, uno strumento che non farà altro che peggiorare le condizioni idrogeologiche territoriali.
In queste ore condividiamo l’angoscia dei cittadini di Tellaro, che, a distanza di un anno, vivono la stessa esperienza drammatica dei cittadini follesi di Torenco, una vicenda che pare sia dimenticata ma che avrebbe dovuto insegnare qualcosa di concreto sulla necessità prioritario di questo territorio: la messa in sicurezza.
Ecco perché Rifondazione comunista ritiene di fare un appello a tutta la classe dirigente politica: facciamo un regalo ai cittadini spezzini ed invece di millantare scempi che porterebbero solo altri danni, ci si assuma la responsabilità di intervenire sulla laminazione del bacino idrografico del Magra, si intervenga sull’incentivazione del presidio agricolo del territorio, si intervenga sulla regimazione delle acque meteoriche e sulla messa in sicurezza della viabilità e dei versanti a rischio. Lasciamo da parte trovate elettoralistiche e demagogiche trasversali e pensiamo al bene comune della gente.