Giovani comunisti/e La Spezia: “Vogliamo trasporto pubblico gratuito e sicuro, i tagli di Peracchini hanno portato al disastro”
26 marzo 2022, by admin
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TPL, Rifondazione: “Solidarietà ai lavoratori in sciopero”
12 gennaio 2019, by admin
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L’astensione dal lavoro proclamata da tutti i sindacati confederali e non, è dovuta alla mancate certezze che l’amministrazione comunale spezzina ha dato in merito ai presunti tagli di centinaia km di linea con il conseguente ridimensionamento del personale.
Mancate certezze, che vuol dire nero su bianco, ma molte parole consolatorie, come grandi progetti che si concentrano principalmente su parcheggi scambiatori. Il taglio di km di linea non ancora scongiurati, oltre a implicare taglio di personale colpirebbe la qualità del servizio già ridimensionata, con minori tratte coperte e minori corse, andando cosi a ripercuotersi verso chi già soffre la pesantezza della crisi economica del nostro paese, donne lavoratori e giovani studenti.
Per questo siamo solidali con le ragioni che hanno portato i lavoratori a sacrificare mezza giornata di lavoro e siamo a loro vicini.
Rifondazione Comunista,
Federazione della Spezia – Segreteria provinciale
“Privatizzazione del trasporto pubblico firmata Pd alle porte. Dal 15 giugno tagli alle corse e rincari dei biglietti”
11 giugno 2015, by admin
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Le politiche sul trasporto pubblico dell‘ex presidente Burlando e della sua giunta hanno portato i primi risultati negativi al trasporto pubblico locale spezzino.
La Legge Regionale n.33 approvata dalla Regione Liguria nel novembre 2013 ha in questi giorni dato il via, tramite l’Agenzia Regionale del Trasporto, alla manifestazione di interesse alla gara che affiderà l’intero trasporto pubblico locale ligure ad un solo gestore.
Vi ricordate le parole dell’allora assessore Vesco e quelle della candidata presidente Paita? “Dal 1 gennaio 2016 il nuovo gestore partirà con il servizio”.
Ovviamente sono parole che non trovano riscontro nella realtà. Questo abissale ritardo, tipico della politica italiana, ha lasciato le aziende come Atc Esercizio senza la possibilità di compiere quelli investimenti necessari per l’effettuazione di un servizio pubblico almeno dignitoso, con autobus vecchi in deposito e officine fatiscenti.
Ad aggravare il quadro ecco la Provincia della Spezia, gestore del servizio pubblico spezzino, che non ha più le necessarie risorse economiche per far fronte al mantenimento del servizio.
Atc è così costretta a ridurlo: i famigerati tagli sono sotto gli occhi di tutti.
Questa situazione è stata rappresentata dalla Provincia ai comuni spezzini in due riunioni, peccato che vi hanno partecipato solo quattro enti su trentadue: è evidente che il trasporto pubblico interessa molto poco agli amministratori locali.
La federazione provinciale spezzina di Rifondazione Comunista ha contrastato con tutti i mezzi a sua disposizione questa legge che privatizza il trasporto pubblico e che dal prossimo 15 giugno comincerà a produrre i sui effetti negativi sull’utenza: tagli alle corse e, inevitabilmente, rincari dei titoli di viaggio. Questa è la “ricetta” che rischia di portare al baratro il Tpl.
Forse è anche per via di queste scellerate politiche di privatizzazione degli ultimi anni che il Pd (vedasi Raffaella Paita) ha perso le elezioni regionali. Non certo per Luca Pastorino.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Tpl, Conti (Prc Liguria): “La legge regionale non sta in piedi”
2 aprile 2014, by admin
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Giacomo Conti, capogruppo di Rifondazione Comunista in Regione Liguria, ribadisce le proprie perplessità rispetto al progetto regionale sul trasporto pubblico locale.
“A ottobre non ho votato la Legge regionale sul trasporto non solo perché sono contrario alle privatizzazioni, ma anche perché era chiaro che si trattava di un disegno che non sta in piedi. A circa 6 mesi di distanza i fatti dimostrano che avevo ragione. L’Agenzia regionale è stata messa in discussione sia dalla scontata reazione di alcune province sia dal giudizio di organismi come la Corte dei Conti e l’Autorità Garante sulla Concorrenza, mentre rimane senza risposta il quesito posto dalla Regione all’Agenzia delle Entrate sulla possibilità di risparmiare alcuni milioni di euro di IVA, che – lo ricordo – doveva essere il principale obiettivo”.
Conti affronta le vertenze di alcune aziende liguri del settore: “Per quanto riguarda Amt finora gli unici soldi certi a copertura dell’accordo firmato lo scorso novembre sono quelli dei lavoratori, attraverso il congelamento aumenti contrattuali e ferie arretrate. La vicenda di Atp poi è surreale: la Provincia di fatto mette in liquidazione un’azienda perché lo Stato non paga un debito di 38 milioni. E anche in questo caso si chiedono i soldi ai lavoratori e se reagiscono li si accusa di far fallire l’Azienda”.
Nel mirino di Conti c’è anche l’ipotesi di ingresso dei privati nell’agenzia, che è previsto nella legge: “Si dice che la contrarietà alle privatizzazioni è ideologica e pur di privatizzare si mettono in piedi progetti contraddittori, che non si è in grado di governare e che sono destinati a fallire. Progetti su cui, tra l’altro, nei prossimi anni si abbatteranno altri 2 miliardi di tagli previsti dalla spending review. Questa politica dei trasporti non funziona. E’, semmai, ideologico non prenderne atto”.
Giacomo Conti,
capogruppo di Rifondazione Comunista in consiglio regionale Liguria
Otto nuovi filobus, poi torneranno anche i vecchi. Battesimo un po’ turbolento
15 marzo 2014, by admin
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Quattro gli esemplari dati in fiero pasto a stampa, curiosi, autorità e scolaresche. Altrettanti quelli tenuti ai box, per un totale di otto mezzi che entreranno in servizio sulle linee 1 e 3 dal 20 marzo. Filobus realizzati da un’azienda polacca, lunghi 12 metri, in grado di ospitare 85 persone e dotati di un motorino ausiliario diesel. Investimento complessivo: circa 5.5 milioni di euro, un terzo a carico di Atc, il resto fondi regionali. I filobus tornano alla Spezia, dove sono una tradizione centenaria, dopo circa un anno e mezzo di digiuno, durante il quale è stata curata e mantenuta la filovia (scambi, sottostazioni ecc.) che, complici l’allungamento dal Canaletto a Fossamastra e sull’asse Migliarina-Felettino, porterà la rete a un’estensione di 30 Km. I 14 filobus attivi in precedenza ora riposano al deposito di Mazzetta, spodestati da quello del Canaletto, dove il progetto biblioteca ha suscitato qualche malumore tra addetti ai lavori e appassionati, che con buone ragioni avrebbero preferito vedervi sorgere un museo dei trasporti.
Ma attenzione: la vecchia guardia tornerà in servizio quando il cantiere di piazza Verdi sarà concluso – non avendo motore ausiliario come i nuovi arrivati, non possono aggirare certe spinose situazioni – andrà a unirsi agli otto Solaris, per un totale di 22 veicoli, fiore all’occhiello green del parco Atc, che conta in tutto circa 150 unità. “Finalmente i filobus. – ha detto Renato Goretta, fresco presidente e Ad di Atc Esercizio – È un momento particolare, i tagli alle risorse in questo settore sono stati importanti. Occorre evitare ulteriori contrazioni e incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico. I Solaris sono un primo passo in questa direzione: confortevoli, sicuri e soprattutto poco inquinanti“.
Tuttavia, ieri non son state tutte rose e fiori. Movimento 5 Stelle, Cobas e Rifondazione si sono fatti sentire parlando di “passerella” e “foglia di fico ambientale”. Al grido di “Meno poltrone, più corriere”, i manifestanti hanno puntato il dito contro le nomine del gruppo Atc (Goretta stesso e il presidente Atc spa Flavio Cavallini), gli stipendi d’oro e l’agenzia regionale del Tpl. I contestatori hanno espresso dubbi anche sui mezzi: “Con il motorino diesel attaccato, potrebbero non funzionare riscaldamento e condizionatore. Consumeranno tantissimo, e saranno lenti”. Secca la replica di Goretta. “Abbiamo ridotto costi e poltrone. È una protesta strumentale e confusa”.
Da martedì presidi e volantinaggi di Rifondazione su Atc: “1 milione di chilomentri di tagli, biglietti carissimi, conflitti d’interesse e soldi pubblici sprecati. Lo scandalo deve finire”
9 marzo 2014, by admin
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Nei prossimi giorni la federazione provinciale spezzina di Rifondazione Comunista terrà presidi e volantinaggi in città e in provincia per informare i cittadini sullo sconquasso che sta vivendo Atc.
A partire da martedì 11 marzo dalle 10.30 in Corso Cavour-angolo via Rattazzi, faremo informazione diretta alla cittadinanza su quanto sta avvenendo al nostro trasporto pubblico.
Gli utenti sono quindi colpiti duramente sia nelle tasche che in un servizio fondamentale. Uno scandalo inaccettabile.
La legge regionale sul Trasporto pubblico locale (Tpl) taglierà posti di lavoro ed ulteriore qualità dei servizi e non darà garanzie nemmeno alle ditte che effettuano subappalto per Atc.
Poltrone che sono deleterie per i conti pubblici e incompatibili secondo la legge Severino: Curletto è presente anche nel Cda Acam, Goretta potrebbe un conflitto d’interesse con la sua società di consulenze, mentre il presidente Cavallini, nonostante la sua evidente incompatibilità, dato che è dirigente Asl, per 30 giorni di lavoro percepirà 35.000 euro di soldi pubblici.
Rifondazione, dopo aver presentato la questione in consiglio comunale ricevendo in risposta un silenzio assordante da parte della maggioranza e dell’amministrazione, ha presentato un esposto alla Procura della Corte dei conti della Liguria sulle nomine di due dirigenti delle società del gruppo Atc.
Le norme sono state scavalcate e il vantaggio pubblico di queste nomine, francamente, non lo vediamo proprio.
Un’altra figura di Atc, Venturini, è addirittura capogruppo Pd in consiglio comunale nonchè responsabile per la trasparenza e l’anticorruzione che avrebbe dovuto segnalare questi fatti, ma da parte sua non c’è stata nessuna comunicazione alle autorità.
Chiediamo che il sindaco e la maggioranza diano ascolto alla nostra protesta, condivisa da buona parte dell’opposizione, e che si provveda alla scelta dei dirigenti di Atc con bandi pubblici, senza utilizzare l’azienda come parcheggio per i politici che stanno andando verso la pensione. Questo metodo ha già affossato Acam, una realtà che era in salute.
A nostro avviso Atc non potrà mai aggiudicarsi la gara e potrà al massimo ottenere il servizio in subappalto. Il servizio di trasporto pubblico andrà ancora peggiorando e ci rimetteranno ancora di più i cittadini, specie gli abitanti dei piccoli comuni che circondano il capoluogo. E’ giusto che tutti sappiano a cosa va incontro un patrimonio come Atc, simbolo del trasporto pubblico spezzino.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Atc, Lombardi: “L’irresponsabilità più totale porterà allo sfascio di un’azienda sana”
17 dicembre 2013, by admin
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Massimo Lombardi,
segretario provinciale di Rifondazione Comunista

Sciopero del trasporto pubblico locale, Lombardi: “Massimo sostegno di Rifondazione, al fianco dei lavoratori in lotta”
1 ottobre 2012, by admin
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