Trenitalia e la lotta di classi
8 dicembre 2011, by admin
Archiviato in Dall'Italia, Primo piano
di Paolo Cacciari (tratto da L’Indro)
La verità è che ci facciamo prendere in giro. Quindi, ce la meritiamo.
Il nuovo lancio pubblicitario di Trenitalia spa (ma sarebbe più giusto chiamarla, ’Trenimoretti’, visto che l’Ad la gestisce come un treno di un Montezemolo qualunque) è: “Trenitalia si fa in quattro”. E spiega, nelle brochure gentilmente consegnate ai clienti-viaggiatori da ragazze hostess sui predellini del treno ad alta velocità in partenza alla stazione Termini, che: “niente più classi (la 1° e la 2°), ma livelli di servizio tagliati su misura: innovativi, tecnologici, sempre connessi (…) Il concetto è stare più democraticamente comodi”.
I nuovi ’livelli’ (nei transatlantici oceanici erano i ’ponti’), si chiamano: “executive business, premium, standard”. Cioè due in più delle vecchie ’classi’, più – come al solito – il livello ’zero’, quello dove si sta fermi se non si hanno i denari per pagare cifre da capogiro per una delle tratte dei treni veloci (frecce rosse, argento, ecc. che percorrono l’Italia da Torino a Salerno, forse).