Interramenti di rifiuti tossico-nocivi alla Spezia: Simona Cossu chiede un consiglio comunale straordinario alla presidente Laura Cremolini

11 febbraio 2014, by  
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Gentile Presidente,

Le scriviamo perché in questo momento riteniamo, prima da cittadini, ma soprattutto da rappresentanti di questa comunità, doveroso rivolgerci a Lei, come garante dei lavori del nostro consiglio comunale, per esprimere le nostre forti preoccupazioni circa le notizie che si susseguono in tema di traffici dei rifiuti che vedono il nostro territorio coinvolto.

Oggi riecheggia assordante il silenzio delle istituzioni locali su ciò che emerge in relazione a questo delicatissimo tema, silenzio associato alla sordità di chi non vuol sentire le ragioni di chi in questi anni ha cercato di portare all’ordine del giorno temi scottanti come i traffici dei rifiuti e l’uso sconsiderato del nostro territorio con discariche.

Abbiamo assistito sgomenti ad un processo, quello della discarica di Pitelli, che ha visto gli imputati prosciolti da ogni accusa per non aver commesso il fatto. Neanche a dirsi, il lavoro di un tribunale è doveroso rispettarlo, in troppe occasione questo paese ha visto sminuito il ruolo e l’autorevolezza di questo potere fondamentale per l’esercizio di una vera Democrazia. Tuttavia quale Democrazia può ritenersi tale di fronte ad un fatto incontestabile tanto è oggettivamente materiale come la presenza delle discariche di Pitelli?

Abbiamo assistito in queste settimane ad un susseguirsi di informazioni di soggetti legati alla criminalità organizzata che hanno esplicitamente chiamato in causa il nostro territorio circa la presenza di rifiuti tossico-nocivi. Non si tratta di un episodio. Prima di Schiavone, il pentito Fonti dichiarò la presenza di navi affondate al largo del mare spezzino, poi le intercettazioni fatte nel 1996 dalla Procura di Asti, relative al porticciolo Mirabello portano alla luce situazioni inquietanti.

Purtroppo la preoccupazione non riguarda solo Pitelli. Emergono inquietanti situazioni nella Val di Magra, circa la presenza di rifiuti interrati sulle sponde del fiume, emersi in relazione all’azione erosiva del fiume, così come occorrerebbe domandarsi chi e cosa è stato conferito nelle tante discariche della Val di Vara. Ma restando nel perimetro del nostro non posso non porLe attenzione ai sistemi di cave che sono presenti nelle nostre colline e come queste realtà potrebbero prestarsi a queste degenerazioni. Non possono non pensare a quelle aree fuori dal controllo pubblico, in quanto aree militari, ma che documenti alla mano sappiamo con certezza che sono luoghi di conferimento di rifiuti tossico-nocivi, uno su tutti, il campo in ferro dell’Arsenale.

In questo contesto, che riteniamo allarmante, ciò che ci sgomenta è la totale assenza di una reazione da parte delle istituzioni, che talvolta intervengono per sminuire la gravità oggettiva di un territorio estremamente colpito in termini di nocività ambientale. In tal senso basterebbe citare l’incidenza inquinante di centrale Enel e del Porto, senza contare l’impossibilità di appurare le condizioni delle aree militari, tra cui spicca il Campo in Ferro in Arsenale.

RingraziandoLa per la cortese attenzione siamo a chiederLe la convocazione straordinaria del Consiglio Comunale in cui si apra un dibattito pubblico su questa vicenda, ai sensi dell’art 44 comma 1 dello Statuto. Riteniamo doveroso che l’Amministrazione. Riferisca in Consiglio e siamo anche a chiederle, vista la delicatezza e la gravità dei fatti in discussione, di voler invitare a partecipare al Consiglio Anche il nostro concittadino Ministro dell’Ambiente.

La saluto cordialmente,

Simona Cossu

Consigliera Comunale di Rifondazione Comunista La Spezia

“Serve un piano straordinario: l’Acam affonda e i sindaci continuano a suonare”

23 marzo 2013, by  
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Il sindaco Federici e gli altri membri dell’assemblea dei soci sono degli irresponsabili, perché hanno sottovalutato le problematiche legate alla fallibilità di Acam, che avevamo posto in più di una occasione, soprattutto nelle ultime settimane, dopo il pronunciamento del Tribunale di Palermo, al quale i giudici spezzini hanno fatto esplicito riferimento. Oggi, grazie all’arroganza e alla presunzione dei sindaci e alle responsabilità dei dirigenti dell’azienda e dei Comuni, ci troviamo completamente impreparati“.


Carte alla mano, Rifondazione Comunista si scaglia contro i sindaci-soci della multiutility di Via Picco, commentando la sentenza con la quale il Tribunale della Spezia ha stabilito che Acam non può fallire e non può ricorrere ad alcuna procedura concordataria poiché persegue fini pubblici. Simona Cossu, consigliera che di recente è passata all’opposizione della giunta spezzina, ma che su Acam aveva mostrato un’opinione molto critica da tempo, mostra il verbale della riunione di commissione dell’8 marzo scorso, nel quale c’è proprio il botta e risposta con il sindaco sulla questione della fallibilità e dell’entità del debito che ricadrebbe sulle casse dei Comuni. E il sindaco, che allora aveva sostenuto che la natura giuridica di Acam avrebbe potuto condurre ad un concordato e che i Comuni sarebbero responsabili solamente della parte di capitale versato, non si sposta di un centimetro, e oggi ritorna a ribadire le sue convinzioni (clicca qui).
Come ha ammesso lo stesso amministratore delegato di Acam Garavini, le possibilità che si giunga all’accordo sulla ristrutturazione del debito sono decisamente flebili – ha spiegato questa mattina Simona Cossu – quindi la situazione è davvero disperata. Occorre che si predisponga un piano straordinario da parte dei Comuni, per questo chiediamo una assemblea dei soci in seduta aperta e un consiglio comunale straordinario su questo tema. Cosa inserire nel piano? Il taglio di tutte le spese non necessarie per far fronte ai servizi pubblici. Ci riferiamo a spese come quella per il logo della città, la Festa della Marineria, il Festival della Mente. Se vogliono realizzare queste manifestazione, con una città sommersa dalla spazzatura, sappiano che noi ci mettiamo di traverso. Poi sarà utile individuare patrimoni da liquidare e aumentare gli affidamenti in house. I Comuni devono trovare le risorse per far fronte ai debiti che franeranno loro addosso e dovranno evitare che il passivo di Acam si spalmi in egual misura su tutti: l’addizionale Irpef, se dovrà aumentare come prevedibile, lo farà solo per i redditi alti“.

Non c’è spazio per ribaltare la sentenza – ha sostenuto il segretario provinciale Massimo Lombardinon ci sono precedenti. La magistratura ha emesso una sentenza senza ascoltare i poteri forti della città che volevano mettere un tappo sulla questione. Ci sono decine di situazioni che meritano una stura in questa città. Ma manca la consapevolezza, anche politica, di quello che sta succedendo. E’ come se Acam fosse il Titanic che affonda, e i sindaci continuano a suonare“. “Quegli stessi sindaci – ha aggiunto William Domenichini che hanno la grave responsabilità politica di aver stipulato contratti di servizio nei quali l’azienda era in perdita e di voler continuare a giocare il futuro di Acam all’interno delle stanze dei bottoni“.

da www.cittadellaspezia.com del 22/03/2013

Situazione Acam: lettera della capogruppo Simona Cossu al presidente del consiglio comunale Laura Cremolini

22 febbraio 2013, by  
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Gentile Presidente,

sono a scriverLe per sottolineare la gravità del momento che colpisce il  Gruppo Acam. 
E’ iniziata lunedì 18 c.m. la cassa integrazione in deroga per 800 dipendenti, nello stesso tempo abbiamo letto notizie di stampa allarmanti, riguardo i cosi detti “superminimi” e riguardo l’andamento ostile alla Cassa Integrazione delle assemblee dei lavoratori.
Oggi la notizia che i Comuni azionisti di ACAM avrebbero autorizzato la presentazione di una richiesta al Tribunale di concordato preventivo. La questione è di una gravità assoluta, i lavoratori e i cittadini, tutti, si  aspettano parole di chiarezza, l’organo Istituzionale dove ciò deve avvenire è il Consiglio Comunale, non la stampa, non qualche profilo Facebook.
Le chiedo di fare valere la dignità del Consiglio Comunale, che lei si onora di rappresentare e di convocare, con procedura d’urgenza, una seduta dello stesso avente per oggetto “Situazione del Gruppo ACAM”. Le chiedo altre sì di convocare il Sindaco affinché possa riferire al Consiglio Comunale sulla vicenda.
Cordiali Saluti,
Simona Cossu
Capogruppo Prc/FdS  La Spezia