Referendum Grecia, Ferrero: “Risultato straordinario, la democrazia vince contro il terrorismo”

6 luglio 2015, by  
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La vittoria del no al referendum in Grecia è un risultato straordinario per la Grecia e per tutti i popoli europei. Contro il terrorismo finanziario della Merkel ha vinto con ogni evidenza la democrazia: resistere e dire no alla troika è possibile, ora la troika sarà costretta a cambiare le sue posizioni. In Italia bisogna prendere esempio dalla Grecia, la sinistra si deve unire, l’appello a tutti quelli che sono oggi ad Atene è quello di costruire subito una Syriza italiana.

Paolo Ferrero,

segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Atene, 5 luglio 2015

Ravera: “Rifondazione in piazza in Liguria al sostegno del governo Tsipras”

2 luglio 2015, by  
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Da Imperia a Spezia, Rifondazione Comunista promuove e/o partecipa a tutte le manifestazioni in sostegno del governo di Alexis Tsipras, solidale con il popolo greco che affronta indubbiamente la prova più dura della sua recente storia di nazione indipendente e democratica.

In Liguria gli appuntamenti previsti sono: venerdì 3 a Genova dalle 17.30 in piazza De Ferrari, venerdì 3 a Spezia dalle 17.30 in piazza Mentana. Sempre venerdì doppio appuntamento a Savona: dalle 15.30 gazebo informativo in corso Italia e dalle 18.30 presidio in piazza Saffi sotto la Prefettura. Sabato mattina sarà invece Imperia a mobilitarsi in via San Giovanni.

Più in generale a partire dalle elezioni europee ultime, quando è nata la lista L’Altra Europa con Tsipras, passando per la vittoria di Syriza e la costituzione del governo di sinistra in Grecia, abbiamo sempre trovato nel “modello greco” la formula migliore per una rinascita delle forze progressiste anche in Italia.
Il sostegno che diamo alla Grecia è quindi un sostegno “naturale” perché si ispira a politiche e a forme di politica che sono state costruire dal basso. La crisi economica è stata pilotata dalle grandi banche e dai poteri finanziari ed è stata fatta pagare tutta quanta ai popoli dei paesi più in difficoltà: ciò che oggi vive la Grecia, possono viverlo – a dispetto delle ipocrite parole dei rispettivi leader di governo – il Portogallo, la Spagna e anche l’Italia.
La solidarietà che oggi esprimiamo ad Atene, al popolo greco e ad Alexis Tsipras è il miglior augurio che possiamo fare a noi stessi per unire le lotte dei popoli europei e migliorare la vita delle persone più indigenti, ridando anche una speranza ad una sinistra di alternativa vera, concreta e vissuta ogni giorno dalla gente.

Marco Ravera,

segretario regionale Rifondazione Comunista

Ferrero: “La Grecia e le bugie interessate dell’Europa”

28 aprile 2015, by  
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Non riuscendo a comprare il governo greco o a piegarlo ai voleri della Troika, i poteri forti europei impersonati dalla Commissione e dall’Eurogruppo, stanno conducendo una campagna mediatica contro il governo greco teso a screditarlo. Se nella prima settimana dopo le elezioni tutti sono saltati sul carro di Tsipras, nelle settimane successive il refrain utilizzato da tutti i grandi giornali europei è stato duplice: i greci sono inaffidabili e incompetenti oppure i greci hanno ceduto alle richieste della Merkel. L’obiettivo è tanto semplice da risultare banale: screditare il governo greco agli occhi dei popoli europei in modo da cercare di evitare che Syriza ed in generale la proposta della sinistra di antiliberista possa diventare un punto di riferimento per chi vuole cambiare le cose.

A questo doppio binario non sfugge l’ultima – per ora – puntata della telenovela, quella sul ministro Varoufakis che – ci dicono le euroveline – sarebbe stato messo da parte per essere sostituito con il moderato Euclid Tsakalotos. Questa parolina “moderato” è il vero punto della campagna di disinformazione: il messaggio è che il governo greco sta cedendo alla Merkel ed entrano in campo i “moderati”. Chi conosce Euclid – dirigente dell’ala movimentista di Syriza e partecipante attivo ai vari social forum di questi anni – sa bene come questa affermazione sia completamente falsa. Il punto è molto semplice: la Commissione Europea e l’Eurogruppo stanno nascondendo dietro i contrasti con il ministro Varoufakis trasformato in personaggio folcloristico, una pratica dilatoria che punta a strozzare la Grecia attraverso un ricatto: soldi solo in cambio di privatizzazioni, libertà di licenziamento e ulteriore manomissione del sistema pensionistico. L’Unione Europea ha fatto in questi giorni polverone attorno a Varoufakis, cercando di far passare tempo e mettere la Grecia con le spalle al muro.

Il governo greco ha giustamente deciso di smascherare questo ricatto e di togliere ogni alibi ai poteri forti europei. Per questo ha dato vita ad una delegazione trattante più ampia, che ha lo stesso mandato politico di prima e che vede riconfermata la fiducia a Varoufakis quale ministro titolare delle trattative nell’eurogruppo. Sempre per togliere alibi agli avversari, il governo greco presenterà a stretto giro le riforme che intende fare. Vedremo nei prossimi giorni cosa risponderà la casta neoliberista europea – tra cui siede a pieno titolo Renzi e il suo governo – sapendo che entro la fine di giugno si arriverà al dunque sul punto fondamentale, quello del debito.

Il punto chiarissimo è infatti questo: oggi il governo greco vuole un accordo intermedio che permetta di impostare il lavoro e la trattativa per affrontare il tema centrale, quello del debito pubblico. Il debito pubblico greco – esploso grazie alle folli politiche imposte alla Grecia dalla Troika – e che ha travasato decine di miliardi dalle tasche dei greci a quelli degli speculatori, è infatti il vero nodo attorno a cui si gioca la partita. La posizione greca è chiarissima: il debito è ingestibile a livello nazionale e all’interno delle regole oggi applicate, occorre che il debito venga gestito dalla Bce a tasso di interesse zero, non solo per la Grecia ma per tutti i paesi europei. La proposta greca è quindi l’unica proposta sensata che sia in campo perché propone di togliere la gestione del debito pubblico dalle mani della speculazione e dei mercati per riportarlo ad una gestione pubblica, come avviene in tutto il resto del mondo: dagli Stati Uniti al Giappone per non fare che due esempi di paesi non in odore di bolscevismo. Non si dimentichi che Obama ha avuto in prestito in questi anni dalla Federal Reserve4.500 miliardi di dollari a tasso di interesse zero (avete letto bene, zero).

Per questo, invito i lettori a non farsi distrarre dalle veline dei nemici di classe – banchieri, speculatori, politici neoliberisti in generale – ma a costruire il consenso attorno alla proposta avanzata dal governo greco: i popoli la devono smettere di regalare i soldi agli speculatori attraverso gli interessi sul debito pubblico e i debiti devono essere gestiti dalla Bce, come succede in tutto il resto del mondo. La lotta non è tra popoli ma dei popoli contro gli speculatori e per questo la sovranità sulla moneta deve essere tolta alle banche private e posta al servizio dei popoli.

www.ilfattoquotidiano.it

 

Paolo Ferrero,

segretario nazionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Lombardi: “Settimana di grande successo per la Sinistra spezzina e italiana. Continuiamo uniti su questa strada”

14 febbraio 2015, by  
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Si è conclusa una grande settimana per la sinistra spezzina con le due importanti iniziative organizzate in città nelle giornate di lunedì 9 e giovedì 12 febbraio.

Il successo del presidio di lunedì pomeriggio sotto la Banca d’Italia in solidarietà con il popolo greco e il suo governo presieduto da Alexis Tsipras, è stato poi bissato dalla grande affluenza di pubblico che giovedì ha riempito giovedì il centro Allende per il dibattito “A sinsitra con i lavoratori”, organizzato dal gruppo consiliare comunale Prc.

La qualità degli interventi, a partire dall’avvocato giuslavorista Roberto Lamma per arrivare ad Andrea Ornati, Lorenzo Cimino, Lorenzo Schiavi e Michele Fiore ha entusiasmato la platea, richiamando i cittadini alla consapevolezza su quanto sta accadendo in Italia e in Europa.

Oggi grazie ad Atene si respira un entusiasmo nuovo e l’adesione popolare massiccia è significativa di un fermento che vede nella politica della sinistra di alternativa il punto di riferimento per chi vuole giustizia sociale e democrazia, che i governi europei assoggettati alla Merkel, a cui Renzi non fa eccezione, non possono e non vogliono garantire in quanto schiavi dei poteri dell’economia mondiale.

Così la difesa dei lavoratori, sotto attacco dal famigerato “Jobs act” renziano, va di pari passo con quella del popolo greco, che con Syriza si è ribellato a questi ricatti, devastato dal ricatto bancario della Germania e della Bce.

La porta in faccia chiusa dal ministro Shauble al collega greco Varoufakis ha descritto perfettamente l’arroganza tedesca nei confronti dei piccoli greci, che dal 26 gennaio scorso hanno cominciato la loro nuova Resistenza. Noi abbiamo il dovere di stare al loro fianco.

I poteri economici sovranazionali sono nemici della democrazia e della giustizia sociale, in Grecia come in Italia.

Solo una Syriza italiana (una sinistra unita da Sel al Prc, dal Pcdi a quanti non si riconoscono più nel Pd, specie dopo lo scandalo primarie in Liguria), con il sostegno fondamentale della Cgil e dei lavoratori, può farcela a rompere il muro delle “larghe intese” targate Renzi-Alfano, le stesse che stanno cambiando – nottetempo e a colpi di spugna – la Costituzione repubblicana, l’unica carta che ancora ci difende dalla barbarie del “mercato” capitalistico.

Per questo motivo oggi a Roma si sta tenendo una grande manifestazione della sinistra italiana al grido di  “Cambiamo la Grecia per cambiare l’Europa”.

A Bruxelles come a Spezia, in Liguria e in tutta Italia, dobbiamo continuare uniti su questa strada di riscossa popolare contro la violenza economica verso i popoli europei.

Massimo Lombardi,
segretario provinciale Rifondazione Comunista La Spezia

Ravera: “Il 14 febbraio a Roma per dare sostegno al popolo greco”

11 febbraio 2015, by  
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Ravera (Prc): Il 14 febbraio a Roma per dare sostegno al popolo greco

Le grandi mobilitazioni e le elezioni avvenute in Grecia hanno dato un segnale e una speranza a tutta Europa: è possibile un’alternativa al neoliberismo e alla stretta dell’austerità indicata dalla Troika, è possibile rimettere al centro la democrazia e la partecipazione ai processi decisionali tramite rappresentanza politica e restituire dignità ai popoli travolti dalla crisi dei padroni.
Si stanno moltiplicando in tutta Italia le mobilitazioni di solidarietà al popolo greco che culmineranno il 14 febbraio con una grande manifestazione nazionale a Roma: Rifondazione Comunista parteciperà al presidio che si terrà a Genova mercoledì 11 febbraio alle 18 in piazza De Ferrari.

Contro questa idea di Europa in mano a mercati, banche, Troika e i governi liberisti e autoritari. La Grecia ha scelto la dignità, i diritti e la democrazia. Siamo tutti greci.

Marco Ravera,
segretario regionale Rifondazione Comunista Liguria

A sostegno del governo e del popolo greco!

10 febbraio 2015, by  
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“Contro la Bce, contro la Troika al fianco del popolo greco”. E’ con questo slogan che si sono dati appuntamento in un luogo simbolo, ovvero davanti alla Banca d’Italia della Spezia, i sostenitori del popolo e del governo greco. Un presidio di solidarietà nei confronti della Grecia e contro le politiche di austerità e rigore volute dalla Germania della Merkel. A lanciare l’iniziativa Rifondazione, Sel, Partito Comunista d’Italia e l’Altra Liguria.
Il popolo greco sta ricevendo dei ricatti da parte della Merkel, della Troika e dalla Banca centrale europea” – dice Jacopo Ricciardi, della segreteria regionale del partito di Rifondazione Comunista – “anche nel nostro piccolo, alla Spezia, abbiamo voluto organizzare un presidio unitario per essere vicini ad Alexis Tsipras, al governo e al suo popolo”.
Presente anche l’ex sindaco della Spezia, Giorgio Pagano: “Dobbiamo batterci al fianco del popolo greco non solo in nome delle esigenze di giustizia che la Grecia avanza, ma soprattutto in nome dell’Europa” – dichiara – “se non si raggiunge un accordo con il governo greco, l’Europa politica, economica e la democrazia stessa è a rischio”.
Durante il presidio, si è svolto un rapido flash mob con le maschere dei principali personaggi delle vicende economiche europee, da Junker alla Merkel, da Renzi al ministro greco all’economia Varoufakis.
“Manifestare al fianco del popolo greco” – dichiara Andrea Licari, dell’Altra Liguria – “non vuol dire solo manifestare per Alexis Tsipras e per la sua politica innovativa, ma significa lanciare un segnale forte a quel popolo che in questi anni è stato duramente colpito dalle politiche europee ingiuste della Troika. Allo stesso modo anche l’Italia è stata duramente colpita da queste politiche e quindi essere greci oggi significa essere europei in senso federale“.
Le recenti turbolenze politiche in Grecia e le elezioni anticipate hanno aumentato il rischio di un’uscita della Grecia dall’euro, una possibilità che tuttavia rimane improbabile.
Non penso che la Grecia voglia uscire dall’euro” – dichiara Andrea Ornati coordinatore provinciale di Sel – “bensì voglia dire basta all’austerity e riportare l’economia nazionale, nel senso di investimenti, al centro del programma europeo“.

www.cittadellaspezia.com

Spezia a sostegno del popolo greco contro la Troika: oggi alle 17.30 presidio presso la Banca d’Italia

9 febbraio 2015, by  
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Oggi, lunedì 9 febbraio alle ore 17.30, davanti alla Banca d’Italia (Via S. Antonio n. 19, La Spezia) chiediamo che tutti i cittadini, tutte le forze politiche e sociali, scendano in piazza per protestare contro il taglio di liquidità alla Grecia, che rischia di portarla al default e che creerebbe un drammatico precedente teso ad estirpare, sin dal principio, ogni tipo di dissenso nei confronti di chi si ribella alle politiche di austerity.

Ovviamente il premier italiano Matteo Renzi, due giorni fa grande sostenitore di Tsipras e del suo governo, si è già sdraiato sulla posizione espressa da Mario Draghi affermando come la decisione della Bce sia legittima ed opportuna.

E’ importantissimo far sentire, in questi giorni, la voce dei cittadini europei a favore delle posizioni del legittimo e democratico governo greco che si sta battendo per una revisione del debito. 

Un debito che è nato privato ed è diventato “pubblico” solo per salvare banche e istituzioni finanziarie (nord europee) che hanno speculato e giocato col fuoco dei derivati.

La battaglia della Grecia è la battaglia di tutti i cittadini europei contro le elites nazionali e internazionali che, negli anni della crisi, si sono arricchiti oltre ogni limite a danno dei lavoratori, dei precari e disoccupati.

Salvare la Grecia vuol dire salvare l’Europa e in particolare i paesi in difficoltà come il nostro sul fronte del debito.

L’Europa avrà un futuro solo se sarà ripristinato un equilibrio sostenibile tra paesi del nord e paesi del sud, solo se la ricchezza sarà ridistribuita all’interno dei singoli paesi, solo se le istituzioni finanziarie torneranno a rispondere ai governi democratici.

 
Rifondazione Comunista La Spezia
Sinistra Ecologia e Libertà La Spezia
L’Altra Liguria – La Spezia
Partito Comunista D’Italia La Spezia

Elezioni in Grecia, Lombardi: “Vittoria di Tsipras e Syriza di portata storica. In Liguria e in Italia costruiamo la Sinistra contro il partito unico degli affari e della Troika”

26 gennaio 2015, by  
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Il 25 gennaio 2015 sarà ricordato come un grande momento storico per la Grecia e per l’Europa tutta. 
 
La piccola Syriza, che solo pochissimi anni fa era un insieme di tante sigle nella galassia della sinistra greca, oggi rappresenta il 36% del suo popolo e governerà questo grande paese, culla della nostra civiltà e della stessa democrazia.
 
Nel nome di Alexis Tsipras, che Rifondazione ha sempre sostenuto a differenza di quanti saltano adesso sul carro del vincitore, sale il grido di riscossa per un popolo che ha subito negli ultimi anni delle umiliazioni insopportabili da parte della Troika costituita dall’asse Draghi-Merkel.
 
Un’Europa che strozza i propri concittadini più poveri non è l’Europa che vogliamo: il compagno Alexis ha tradotto alla perfezione il sentimento dei greci che hanno detto basta ai diktat di Berlino e Francoforte.
 
Syriza ha dimostrato che c’è una strada alternativa a quella instaurata in questi anni dai partiti di centrosinistra e centrodestra proni ai voleri della Germania e della Bce.
Da più parti d’Europa i valori della Sinistra fatta di solidarietà, equità egiustizia sociale stanno conquistando il cuore della gente, come dimostra la formazione di Podemos in Spagna. Ora dobbiamo fondare anche in Italia una Sinistra unita e degna di questo nome, non legata ai poteri del capitalismo più bieco, degli affari sporchi, della malavita, del profitto a tutti costi, dell’obbedienza cieca alla Nato e alla Bce, come sta facendo il governo Renzi assieme al centrodestra, e come hanno fatto precedentemente i vari Letta, Monti e Berlusconi.
Sulle ali dell’entusiasmo che giunge da Atene dobbiamo lavorare tutti insieme (partiti, associazioni, singoli cittadini, lavoratori e studenti) senza personalismi o protagonismi dannosi, per costruire la Syriza nostrana.
Proprio la Liguria potrà essere il primo banco di prova: il caso-Cofferati segni l’inizio di una nuova stagione per la Sinistra ligure e italiana. Non facciamoci sfuggire la nostra grande occasione.

Massimo Lombardi,

segretario provinciale Rifondazione Comunsita La Spezia

Elezioni europee 2014, Lombardi: “Appello per un front de gauche spezzino, uniamo la Sinistra a sostegno di Alexis Tsipras presidente”

 

Il Partito della Sinistra Europea, di cui Rifondazione Comunista fa parte, ha deciso di candidare Alexis Tsipras a presidente della Commissione Europea in vista delle elezioni del 2014.

Siamo stati tra i primi ad avanzare la proposta e ci mettiamo a tutti coloro che condividono la lotta da sinistra contro l’austerità e i trattati neoliberisti europei, dal Fiscal compact a quello di Lisbona.

Una lista che sostenga Tsipras, il giovane capo di Syriza, che in Grecia ha saputo creare una vasta colizione in grado di arginare il nazismo crescente e di sfiorare la vittoria alle elezioni nazionali, sfuggita solo a causa delle larghe intese greche, ossia l’alleanza tra Pasok (centrosinistra) e Nea Dimokratia (centrodestra).

Una lista che senza se e senza ma sieda nel Gue nel prossimo parlamento europeo e che punti a rovesciare le politiche di austerità della troika formata da Francia, Germania e Banca Centrale Europea.

Da tempo, anche alla Spezia, abbiamo sollecitato una discussione in proposito. L’ idea che sta alla base di questa proposta è quella della coalizione di forze su un piano di pari dignità che non ricada negli errori del recente passato e che abbia come valori fondanti la Costituzione, l’antifascismo, la difesa dei beni comuni, del lavoro, dell’ambiente, dei diritti civili, della salute. 

Noi proponiamo di costruirla in modi democratici sul principio di una testa un voto, in un processo in cui tutte le soggettività antiliberiste possano essere protagoniste di un percorso comune, non una delega ad una nuova elite di illuminati. Un percorso che rafforzerà le lotte locali su Acam, trasporto pubblico, centrale Enel, acqua pubblica e difesa del suolo.

Per questo, anche nella nostra provincia, rinnoviamo l’appello a tutte le forze politiche, associative, sindacali, per la formazione di un fronte unitario della sinistra, come già esiste negli altri paesi europei, con il fondamentale obbiettivo comune della rappresentanza parlamentare della Sinistra in Europa. Insieme ce la possiamo e ce la dobbiamo fare.

Massimo Lombardi,
segretario provinciale Rifondazione Comunista La Spezia

14 novembre 2012: contro l’euroausterità e il governo Monti, con l’Europa che resiste!

12 novembre 2012, by  
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Prc e Gc La Spezia aderiscono allo sciopero Cgil e al corteo degli studenti spezzini

Rifondazione Comunista e Giovani Comunisti della Spezia aderiscono allo sciopero CGIL proclamato per mercoledì 14 novembre in occasione della giornata di mobilitazione contro le vergognose politiche di austerità del governo Monti che strozzano sempre più i cittadini italiani nel nome della troika formata da Germania-Francia-BCE-FMI.

Mentre la Cgil terrà un presidio in Piazzetta del Bastione, i Giovani Comunisti e Rifondazione parteciperanno al corteo di protesta organizzato dagli studenti spezzini che percorreranno le vie cittadine a partirte dalle ore 9 con ritrovo in Piazza Europa. Nell’occasione i partecipanti potranno firmare per abrogare con i referendum le scandalose leggi dei governi Berlusconi-Monti in tema di lavoro, per il ripristino dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori che impediva la libertà di licenziamento prima della “riforma” Fornero.

Di seguito l’appello di Rifondazione Comunista e dei Giovani Comunisti:

Siamo con le lavoratrici e i lavoratori che oggi in tutta Europa scioperano.

A chi dice che non ci sono alternative alle politiche di austerity volute dalla Merkel e dalla Troika, rispondiamo che dalla crisi non si esce tagliando i diritti e il futuro.

Le politiche di austerity peggiorano la crisi economica e creano una crisi di civiltà, una barbarie in cui si distruggono tutti i diritti sociali e del lavoro e si distrugge assieme la democrazia. Mentre si salvaguardano la finanza e gli speculatori.

Siamo contro il governo Monti che, sostenuto da centrodestra e centrosinistra, ha approvato la controriforma delle pensioni, la cancellazione dell’articolo 18, i continui tagli a scuola, sanità, servizi sociali, il pareggio di bilancio in Costituzione e il Fiscal Compact. Il Fiscal Compact, che chiede al nostro paese tagli di 47 miliardi l’anno per i prossimi 20 anni, è un trattato contro i popoli d’Europa, contro le conquiste sociali che fanno parte della storia europea.

Vogliamo costruire un’alternativa con l’unità delle forze di sinistra e antiliberiste. Colpendo gli speculatori e la deregulation finanziaria, facendo pagare i ricchi con la patrimoniale, costruendo nuova occupazione con un piano per il lavoro e l’ambiente, tagliando le spese militari, ripristinando i diritti sociali e del lavoro.

Ti chiediamo di firmare per i referendum:

-per il ripristino dell’articolo 18;

-per la cancellazione dell’articolo 8 e la difesa del contratto nazionale;

-per l’abrogazione della controriforma Fornero delle pensioni;

-per eliminare i privilegi dei parlamentari;

 

Riprendiamoci il presente e il futuro.

Diritti, lavoro, democrazia.

CAMBIARE SI PUO’!

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