“Non ci uniamo al coro. Draghi non è un benefattore dell’umanità”

12 febbraio 2021, by  
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Non ci uniamo al coro politico-mediatico di esaltazione di Mario Draghi. Si tratta di un film già visto con Monti nel 2012 con conseguenze nefaste per milioni di italiane/i.
Quali sarebbero le imprese di cui dovremmo ringraziare questo Superman?
La troika?
La svendita del patrimonio e dell’industria pubblica sul panfilo Britannia?
Lo strangolamento della Grecia di Tsipras?
Le letterine con cui ha ordinato all’Italia di tagliare la sanità e la scuola, di precarizzare il lavoro e abolire l’articolo 18. di fare la legge Fornero?

Ridicolo che Draghi venga presentato come benefattore dell’umanità. Lo ricordiamo come il banchiere centrale che, dopo aver lavorato per Goldman Sachs come Monti, ha sostenuto l’austerity neoliberista dicendo che l’Europa non può permettersi il suo stato sociale?

Draghi è uno dei più intelligenti e preparati funzionari del capitalismo finanziarizzato globale.

Che gli si consegnino le chiavi della Repubblica è la dimostrazione che il pilota automatico ha sostituito la Costituzione.

 

Maurizio Acerbo,

segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Forenza (Prc – Altra Europa-Gue): “Cerchiobottismo della Commissione europea, continuare con la mobilitazione per bloccare Ttip e Ceta”

10 luglio 2016, by  
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«La Commissione Europea, in un esercizio di raro equilibrismo politico, – dichiara Eleonora Forenza, deputata europea dell’Altra Europa con Tsipras – gruppo Gue/Ngl –  ha fatto sapere che sebbene sia convinta della natura esclusivamente comunitaria dell’accordo con il Canada, proporrà che il Ceta venga trattato come un accordo misto e quindi che sia votato da tutti i parlamenti nazionali dei ventotto (temporaneamente 28) Stati dell’Unione.
Al tempo stesso, la Commissione depotenzia questa scelta chiedendo che il Ceta entri in vigore in maniera provvisoria subito dopo l’approvazione da parte di Consiglio Ue e Parlamento europeo, quindi prima che si esprimano i Parlamenti nazionali. Se da una parte questo esercizio di “cerchiobottismo” è il risultato delle mobilitazioni dei Parlamenti e dei cittadini e movimenti che si sono battuti per non tagliare fuori i parlamenti nazionali dalla ratifica di trattati importanti per il futuro dell’Europa come Ttip e Ceta, dall’altra la decisione di permettere l’entrata in vigore dell’accordo è un inganno teso a mettere i parlamenti nazionali di fronte al fatto compiuto di dover bloccare o ratificare un accordo già pienamente operativo.
Non è ben chiara inoltre la fretta di far entrare in vigore un accordo commerciale di questa portata mentre ancora siamo in attesa che la Corte europea si esprima sulla natura mista o esclusiva dell’accordo tra Ue e Singapore, un caso che farà scuola per tutti gli accordi successivi.
Inoltre sempre oggi sia il governo francese che quello italiano hanno ammesso che le possibilità che si possa chiudere un accordo sul Ttip prima dell’estate sono pari a zero. In entrambi i casi la Commissione europea, che avrebbe preferito continuare come se in queste settimane tra mobilitazioni europee e Brexit non fosse successo nulla, si trova invece a dover fare i conti con la necessità di ripensare la politica commerciale della UE: da parte nostra come parlamentari del Gue/Ngl continueremo a batterci, dentro e fuori il Parlamento europeo, per ampliare il dibattito pubblico su questi trattati e aumentare le pressioni affinché il Ttip e Ceta vengano fermati. In questa direzione va anche il rapporto di cui sono relatrice e che  è stato approvato oggi durante la plenaria: affermare che i diritti umani e sociali così come gli standard ambientali non possono essere subordinati alla logica del profitto o affidati alla favola della deregolamentazione che produrrebbe prosperità per tutti».
Eleonora Forenza,
parlamentare europea Prc – Altra Europa con Tsipras – gruppo Gue/Ngl 

Nuova vittoria della Sinistra unita in Grecia, Rifondazione: “Fare lo stesso in Italia in alternativa a Renzi e Salvini”

21 settembre 2015, by  
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Con la nuova vittoria di ieri di Tsipras ha vinto la sinistra alternativa a Renzi e alla Merkel, cioè al centrodestra e al centrosinistra. 

 
Chi pensava di aver chiuso il dossier greco col diktat di luglio si è sbagliato: dalle elezioni greche riparte la battaglia contro l’austerità in tutta Europa.

 
Ora sono due le priorità: rafforzare la Sinistra Europea, di cui Alexis Tsipras è vice presidente (e di cui siamo fondatori come Rifondazione Comunista), e non lasciare solo Tsipras, come invece è successo a luglio. 
 
Questo significa in Italia anzitutto dar vita rapidamente ad una sinistra unita, a partire delle elezioni amministrative, alternativa a Renzi e a Salvini, che faccia della lotta all’austerity e della giustizia sociale il centro della sua proposta politica.
 
Segreteria nazionale di Rifondazione Comunista

Spezia, venerdì 3 luglio alle 17.30 in piazza Mentana presidio in solidarietà al popolo greco

2 luglio 2015, by  
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È sempre più evidente che in Grecia si sta giocando una partita che condizionerà il futuro assetto dell’Europa e degli Europei, una partita che quindi riguarda anche tutti noi.
 
Siamo con la democrazia, che è sempre “giustizia e libertà”, contro la protervia dei poteri finanziari che vogliono imporre al popolo greco le politiche di liberismo selvaggio che hanno scatenato la crisi mondiale e stanno distruggendo l’Europa.
 
Per questo invitiamo a partecipare al presidio che si svolgerà domani, venerdì 3 luglio 17.30 in Piazza Mentana alla Spezia, assieme a tutte le forze politiche, associazioni, comitati e cittadini che hanno cuore la democrazia.
 
Comitato spezzino in solidarietà alla Grecia
Gruppo di Azione Non violenta, Altra Liguria, Rifondazione Comunista, Azione Civile e Rete a Sinistra La Spezia

Ravera: “Rifondazione in piazza in Liguria al sostegno del governo Tsipras”

2 luglio 2015, by  
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Da Imperia a Spezia, Rifondazione Comunista promuove e/o partecipa a tutte le manifestazioni in sostegno del governo di Alexis Tsipras, solidale con il popolo greco che affronta indubbiamente la prova più dura della sua recente storia di nazione indipendente e democratica.

In Liguria gli appuntamenti previsti sono: venerdì 3 a Genova dalle 17.30 in piazza De Ferrari, venerdì 3 a Spezia dalle 17.30 in piazza Mentana. Sempre venerdì doppio appuntamento a Savona: dalle 15.30 gazebo informativo in corso Italia e dalle 18.30 presidio in piazza Saffi sotto la Prefettura. Sabato mattina sarà invece Imperia a mobilitarsi in via San Giovanni.

Più in generale a partire dalle elezioni europee ultime, quando è nata la lista L’Altra Europa con Tsipras, passando per la vittoria di Syriza e la costituzione del governo di sinistra in Grecia, abbiamo sempre trovato nel “modello greco” la formula migliore per una rinascita delle forze progressiste anche in Italia.
Il sostegno che diamo alla Grecia è quindi un sostegno “naturale” perché si ispira a politiche e a forme di politica che sono state costruire dal basso. La crisi economica è stata pilotata dalle grandi banche e dai poteri finanziari ed è stata fatta pagare tutta quanta ai popoli dei paesi più in difficoltà: ciò che oggi vive la Grecia, possono viverlo – a dispetto delle ipocrite parole dei rispettivi leader di governo – il Portogallo, la Spagna e anche l’Italia.
La solidarietà che oggi esprimiamo ad Atene, al popolo greco e ad Alexis Tsipras è il miglior augurio che possiamo fare a noi stessi per unire le lotte dei popoli europei e migliorare la vita delle persone più indigenti, ridando anche una speranza ad una sinistra di alternativa vera, concreta e vissuta ogni giorno dalla gente.

Marco Ravera,

segretario regionale Rifondazione Comunista

La democrazia non si svende e non si vende. Firma l’appello in solidarietà con Tsipras e il popolo greco

29 giugno 2015, by  
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Pubblichiamo la dichiarazione del capo del governo greco ai cittadini di quel paese. Pensiamo sia necessario che tutti i cittadini democratici europei lo sostengano. Vi chiediamo di firmare con MicroMega questo brevissimo testo, da inviare alle autorità di tutte le istituzioni europee:

Siamo con la democrazia, che è sempre “giustizia e libertà”, contro la protervia dei poteri finanziari che vogliono imporre al popolo greco le politiche di liberismo selvaggio che hanno scatenato la crisi mondiale e stanno distruggendo l’Europa. 

FIRMA L’APPELLO

La lettera di Tsipras al popolo greco

Greche e greci, 
da sei mesi il governo greco conduce una battaglia in condizioni di asfissia economica mai vista, con l’obiettivo di applicare il vostro mandato del 25 gennaio a trattare con i partner europei, per porre fine all’austerity e far tornare il nostro paese al benessere e alla giustizia sociale. Per un accordo che possa essere durevole, e rispetti sia la democrazia che le comuni regole europee e che ci conduca a una definitiva uscita dalla crisi. 

In tutto questo periodo di trattative ci è stato chiesto di applicare gli accordi di memorandum presi dai governi precedenti, malgrado il fatto che questi stessi siano stati condannati in modo categorico dal popolo greco alle ultime elezioni. Ma neanche per un momento abbiamo pensato di soccombere, di tradire la vostra fiducia. 

Dopo cinque mesi di trattative molto dure, i nostri partner, sfortunatamente, nell’eurogruppo dell’altro ieri (giovedì n.d.t.) hanno consegnato una proposta di ultimatum indirizzata alla Repubblica e al popolo greco. Un ultimatum che è contrario, non rispetta i principi costitutivi e i valori dell’Europa, i valori della nostra comune casa europea. È stato chiesto al governo greco di accettare una proposta che carica nuovi e insopportabili pesi sul popolo greco e minaccia la ripresa della società e dell’economia, non solo mantenendo l’insicurezza generale, ma anche aumentando in modo smisurato le diseguaglianze sociali. 

La proposta delle istituzioni comprende misure che prevedono una ulteriore deregolamentazione del mercato del lavoro, tagli alle pensioni, nuove diminuzioni dei salari del settore pubblico e anche l’aumento dell’IVA per i generi alimentari, per il settore della ristorazione e del turismo, e nello stesso tempo propone l’abolizione degli alleggerimenti fiscali per le isole della Grecia. 

Queste misure violano in modo diretto le conquiste comuni europee e i diritti fondamentali al lavoro, all’eguaglianza e alla dignità; e sono la prova che l’obiettivo di qualcuno dei nostri partner delle istituzioni non era un accordo durevole e fruttuoso per tutte le parti ma l’umiliazione di tutto il popolo greco. 

Queste proposte mettono in evidenza l’attaccamento del Fondo Monetario Internazionale a una politica di austerity dura e vessatoria, e rendono più che mai attuale il bisogno che le leadership europee siano all’altezza della situazione e prendano delle iniziative che pongano finalmente fine alla crisi greca del debito pubblico, una crisi che tocca anche altri paesi europei minacciando lo stesso futuro dell’unità europea. 

Greche e greci, 
in questo momento pesa su di noi una responsabilità storica davanti alle lotte e ai sacrifici del popolo greco per garantire la Democrazia e la sovranità nazionale, una responsabilità davanti al futuro del nostro paese. E questa responsabilità ci obbliga a rispondere all’ultimatum secondo la volontà sovrana del popolo greco. 

Poche ore fa (venerdì sera n.d.t.) si è tenuto il Consiglio dei Ministri al quale avevo proposto un referendum perché sia il popolo greco sovrano a decidere. La mia proposta è stata accettata all’unanimità. 

Domani (oggi n.d.t.) si terrà l’assemblea plenaria del parlamento per deliberare sulla proposta del Consiglio dei Ministri riguardo la realizzazione di un referendum domenica 5 luglio che abbia come oggetto l’accettazione o il rifiuto della proposta delle istituzioni. 

Ho già reso nota questa nostra decisione al presidente francese, alla cancelliera tedesca e al presidente della Banca Europea, e domani con una mia lettera chiederò ai leader dell’Unione Europea e delle istituzioni un prolungamento di pochi giorni del programma (di aiuti n.d.t.) per permettere al popolo greco di decidere libero da costrizioni e ricatti come è previsto dalla Costituzione del nostro paese e dalla tradizione democratica dell’Europa. 

Greche e greci, a questo ultimatum ricattatorio che ci propone di accettare una severa e umiliante austerity senza fine e senza prospettiva di ripresa sociale ed economica, vi chiedo di rispondere in modo sovrano e con fierezza, come insegna la storia dei greci. All’autoritarismo e al dispotismo dell’austerity persecutoria rispondiamo con democrazia, sangue freddo e determinazione. 

La Grecia è il paese che ha fatto nascere la democrazia, e perciò deve dare una risposta vibrante di Democrazia alla comunità europea e internazionale. 
E prendo io personalmente l’impegno di rispettare il risultato di questa vostra scelta democratica qualsiasi esso sia. 
E sono del tutto sicuro che la vostra scelta farà onore alla storia della nostra patria e manderà un messaggio di dignità in tutto il mondo. 

In questi momenti critici dobbiamo tutti ricordare che l’Europa è la casa comune dei suoi popoli. Che in Europa non ci sono padroni e ospiti. La Grecia è e rimarrà una parte imprescindibile dell’Europa, e l’Europa è parte imprescindibile della Grecia. Tuttavia un’Europa senza democrazia sarà un’Europa senza identità e senza bussola. 
Vi chiamo tutti e tutte con spirito di concordia nazionale, unità e sangue freddo a prendere le decisioni di cui siamo degni. Per noi, per le generazioni che seguiranno, per la storia dei greci. 
Per la sovranità e la dignità del nostro popolo. 

Alexis Tsipras 

Firma l’appello di MicroMega in solidarietà con Tsipras e il popolo greco

Forenza: “La Francia non può respingere gli emigranti alla frontiera”

16 giugno 2015, by  
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“Gli avvenimenti al confine italo-francese di Ventimiglia si configurano come vera e propria emergenza umanitaria – ha dichiarato Eleonora Forenza, eurodeputata dell’Altra Europa con Tsipras – gruppo GUE/NGL, in un’interrogazione presentata oggi alla Commissione Europea.

Sebbene le autorità francesi dichiarino che non è stato sospeso Schengen, si stanno attuando veri e propri respingimenti collettivi in violazione del Regolamento 562/2006/CE, secondo cui le verifiche di frontiera vanno effettuate garantendo il rispetto della dignità umana e dei diritti fondamentali. La Francia deve ottemperare alle procedure previste in materia di protezione internazionale: i migranti che si presentano alla frontiera per fare richiesta di asilo non possono essere respinti indiscriminatamente verso il paese dal quale provengono ma solo a seguito di una procedura individuale. Se si tratta di riammissioni di richiedenti asilo effettuate in base al Regolamento Dublino, va garantito il diritto di difesa contro il ritrasferimento. Pertanto – conclude la parlamentare europea – si chiede se il comportamento delle autorità francesi sia in linea con i regolamenti e i trattati Europei e quali iniziative la Commissione stia intraprendendo per bloccare i respingimenti indiscriminati alla frontiera e monitorare il rispetto delle normative vigenti“.

 

on. Eleonora Forenza,

Altra Europa con Tsipras, gruppo GUE/NGL

 

 

SYRlZA al 45%, il popolo greco l’arma vincente di Tsipras: “Non firmeremo nuovo Memorandum”

8 giugno 2015, by  
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Alexis Tsipras e SYRIZA hanno in Grecia solo un grande alleato: il loro popolo

SYRIZA viaggia al 45%. Questo è il riconoscimento dei greci ai sforzi di SYRIZA per liberare il loro paese dai banchieri e dai speculatori e dare un futuro e un lavoro dignitoso alla gente e specialmente ai giovani! 
Senza mezzi di informazioni compiacenti, con tutti i poteri forti della Grecia e dell’Europa contro di loro e la continua minaccia del fallimento Tsipras e SYRIZA continuano a conquistare il cuore e la passione del popolo greco dimostrando una unità forte dei cittadini, dei lavoratori e della gente colpita dalla crisi con il loro governo. Alla fine c’è chi guadagna consenso per la sua sincerità, coerenza, coraggio e umiltà per proteggere i deboli e c’è chi perde voti a milioni di fronte ad una consola di PS. Tsipras va in parlamento, parla, spiega, dialoga. Ha le occhiaie, sembra stanco. È preciso, chiaro e trasparente. Dal 25 di gennaio i greci sanno che hanno il loro governo, i loro ministri, la loro vera democrazia. Perché la democrazia non si misura dallo stato di necessità e di emergenza. Non si ricatta. 
SYRIZA cresce di 23,6 punti percentuali la sua distanza da Nuova Democrazia, secondo l’ultimo sondaggio della Metron Analysis che ha pubblicato oggi il giornale “Parapolitka”. 
SYRIZA viene primo con 37,2% nell’intenzione di voto, mentre la Nuova Democrazia segue con 17,7%, il populista Fiume con 6,1%, i criminali di Alba Dorata con 4,4%, i comunisti ortodossi di KKE con 4,3%, i moderati Greci Indipendenti con 3,2%, i socialisti di PASOK con 2,9%.
Una volta contata l’astensione SYRIZA viene primo con 45%, mentre la Nuova Democrazia segue con 21,4%, che sarebbe il vero risultato delle probabili elezioni in Grecia! 

Il 59% si dichiara soddisfatto per le strategia delle trattative del governo con le istituzioni europee ed internazionali, mentre il 35% non è d’accordo. Il 47% dei greci crede che il governo deve accettare la proposta delle istituzioni e dei creditori per avere il finanziamento del paese, mentre il 35% crede che si deve essere respinta. Il 79% è a favore della moneta unica, mentre solo il 19% vuole il ritorno ala dracma. Ma come è possibile che anche in queste condizioni il popolo greco crede ancora nell’Unione Europea e la sua moneta?

Questo è il grande merito di SYRIZA e di Tsipras che hanno puntato sempre alla ricostruzione dell’Europa dal basso, di riscrivere i trattati e trasformare l’Europa dei banchieri in un continente di democrazia, solidarietà e giustizia sociale. Tsipras è andato al parlamento per parlare al cuore della sua gente: Non c’è la prospettiva di un nuovo Memorandum. La grande sfida è la ristrutturazione del debito“.
Tsipras sfida l’austerità in sei punti: 
– vuole bassi surplus primari, che sono stati accettati dai creditori, fatto che permetterà la diminuzione del costo per il popolo per 8 miliardi i prossimi 18 mesi e per 1,5 miliardi i prossimi 5 anni. 
– vuole diminuzione, ristrutturazione del debito, per liberare definitivamente il suo paese dai ricatti.
– vuole la protezione delle pensioni e del salario reale.
– vuole ridistribuzione del reddito a favore della maggioranza sociale del paese.
– vuole il ritorno della contrattazione collettiva del lavoro e inversione del corso della deregulation delle relazioni di lavoro. Il governo in collaborazione con l’ Organizzazione Internazionale di Lavoro prepara una nuova legge.
-vuole un forte programma di investimenti pubblici per far ripartire la economia greca e creare posti di lavoro.
Dopo cinque anni abbiamo bisogno di una soluzione che metterà definitivamente fine al dibattito dell’uscita della Grecia dall’eurozona, che funziona come una profezia che si auto avvera, che metterà fine all’austerità e la crisi di debito“, ha detto Tsipras al parlamento.

Questo governo e questo parlamento non voteranno un nuovo Memorandum. E se stiamo dando una dura battaglia è perché non siamo abituati come voi a firmare qualsiasi cosa che ci portano“, ha continuato Tsipras guardando verso Samaras e Venizelos.

 

Argiris Panagopoulos, portavoce di Syriza

Agenda elettorale Massimo Lombardi (Rete a Sinistra): sabato sera con Paolo Ferrero e Eleonora Forenza in Piazza della Loggia

23 maggio 2015, by  
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Dopo il tour in provincia assieme al candidato presidente Luca Pastorino, si preannuncia per domani, sabato 23 maggio, un’altra giornata densa di appuntamenti per il candidato di Rete a Sinistra Massimo Lombardi.
 
In mattinata, dalle 10 alle 12, Lombardi sarà a Lerici presso il tradizionale mercato del sabato dove incontrerà i cittadini.
 
Nel pomeriggio, alle 16.45, Lombardi incontrerà a Spezia Marco Bersani e altri esponenti dei movimenti cittadini presso il centro “Allende” in occasione della rassegna “Parole di Giustizia”. 
Successivamente si sposterà al quartiere spezzino del Favaro dove alle 17.30 si terrà un’iniziativa pubblica assieme ai candidati Lorenzo Cimino e Gipo Sommovigo presso il locale circolo Arci di via Oldoini.
Alle 18.30 Lombardi volantinerà in centro città fino alla serata, quando si terrà l’iniziativa clou.

Alle 21 in Piazza della Loggia Massimo Lombardi interverrà in un comizio pubblico assieme al segretario nazionale di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero e all’europarlamentare Prc-Altra Europa con Tsipras Eleonora Forenza.

Dopo gli interventi seguirà una festa con dj set fino a mezzanotte organizzata dai “Molesti crew”. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare!

Agenda elettorale Massimo Lombardi (Rete a Sinistra): domani alle 17.30 iniziativa su Acam all’urban center

21 maggio 2015, by  
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Dopo l’emozionante incontro di oggi tra Massimo Lombardi, candidato al consiglio regionale della Liguria per Rete a Sinistrae Argiris Panagopoulos, portavoce del presidente del consiglio greco Alexis Tsipras, la campagna elettorale proseguirà domanigiovedì 21 maggio, dalle 10 alle 12 al mercato di Sarzana.

Nel pomeriggio grande appuntamento per l’iniziativa pubblica su Acam presso l’Urban center del teatro Civico: alle 17.30 si discuterà dello smembramento patrimonio dell’azienda pubblica spezzina assieme ai lavoratori, che potranno portare liberamente il proprio contributo. 

Introdurrà l’avvocato Nicola Giusteschi Conti, coordinerà l’avvocato Daniele Bordigoni, conclusioni di Massimo Lombardi.

Siti internet: www.reteasinistra.it  www.conpastorino.it
Twitter: @MAXLombardiSP

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