“Sì allo sciopero generale del 16 dicembre, domani raccolta firme contro la stangata-bollette del governo Draghi”
10 dicembre 2021, by admin
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Una scelta necessaria di fronte a un governo che dal Pnrr alla manovra di bilancio riempie di soldi le imprese e i ceti benestanti.
Sciopero della scuola: “Il governo risponda con i fatti. Più soldi e assunzioni per la scuola pubblica”
9 giugno 2020, by admin
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Ravera e Ricciardi (Prc Liguria): “Cordoglio per le vittime della strage di Bruxelles”
23 marzo 2016, by admin
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Esprimiamo a nome del Partito della Rifondazione della Liguria la nostra vicinanza e il nostro cordoglio alle vittime della strage di Bruxelles. Lascia senza parole questa allucinante pulsione di morte, totalizzante, che coinvolge se stessi e le altre persone, che riduce tutti e tutte a simboli da annientare.
Vogliamo dire con chiarezza che questa barbarie si combatte non accettando il terreno della guerra di civiltà. L’unico modo di vincere questa guerra è quella di costruire ponti di dialogo, corridoi umanitari per i profughi, è quella di costruire la pace smettendola di provocare, finanziare e alimentare la guerra nel Mediterraneo.
Oggi pomeriggio alla Spezia si terrà presidio contro il terrorismo e per le vittime di Bruxelles in Piazza Garibaldi alle ore 18. L’iniziativa è organizzata da Cgil, Cisl, Uil, Anpi, Pd, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Possibile, Italia dei Valori, Se non ora quando.
Marco Ravera,
segretario regionale Prc Liguria,
Jacopo Ricciardi,
segreteria regionale Prc Liguria – Responsabile Movimenti
“12 dicembre a Spezia: oggi in piazza contro le politiche di destra di Renzi e per ricordare la strage di piazza Fontana”
12 dicembre 2014, by admin
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“Il 12 dicembre in piazza alla Spezia a fianco dei lavoratori contro il governo Renzi”
10 dicembre 2014, by admin
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Rifondazione Comunista spezzina sarà presente al corteo indetto da Cgil e Uil per lo sciopero generale nazionale di venerdì 12 dicembre, con raduno in piazza Bayreuth alle 9.30.
Sosteniamo tutte le lotte, che in Italia sono riprese con forza in questi ultimi mesi, contro le politiche di austerità, per il lavoro e il reddito, la difesa dell’ambiente e dei beni comuni, per la scuola pubblica e il sapere critico, per la difesa della Costituzione e la democrazia partecipativa.
Renzi, che ha costruito le sue fortune in nome dei giovani, sta invece distruggendo il futuro delle nuove generazioni: vuole precarizzare definitivamente il lavoro e la vita con la generalizzazione del lavoro a termine e dei voucher. Vuole distruggere l’articolo 18 perché chi lavora sia sempre sotto ricatto. Vuole cancellare le norme dello Statuto dei Lavoratori che proibiscono il demansionamento e la videosorveglianza. Vuole il lavoro povero e senza diritti.
Insieme al lavoro, Renzi sta aggredendo l’ambiente con lo Sblocca Italia, attaccando la scuola pubblica, manomettendo la Costituzione, operando per accelerare la ratifica del TTIP. Il governo Renzi vuole che tutto sia merce. Vuole che il lavoro, la natura, il welfare, la vita, siano ridotti a meri strumenti di profitto nelle mani di poche multinazionali, del grande business economico e finanziario. Sono questi i suoi committenti e amici: quelli che per una cena possono spendere mille euro, senza vergognarsi nemmeno un po’.
Renzi finge di litigare in Europa, ma è solo teatro. In realtà il governo italiano attua le politiche di austerità della Merkel, senza fare nemmeno come la Francia che se pure in maniera insufficente, si rifiuta di applicare i folli vincoli del Fiscal Compact. In attuazione di quei vincoli, la legge di stabilità taglia ancora su sanità, trasporti, asili nido, politiche sociali. Il governo Renzi inoltre rilancia le privatizzazioni, cioè continua con le scelte che hanno indebolito il nostro sistema produttivo, dismesso ogni capacità di innovazione, messo gran parte dell’economia nelle mani di poche multinazionali.
I tagli e le privatizzazioni non fanno altro che produrre nuova disoccupazione, aumentare la povertà e le disuguglianze, peggiorare la crisi.
Se il governo Renzi fa politiche sempre più di destra, in continuità con i governi Berlusconi, Monti, Letta, va unita tutta la sinistra antiliberista per costruire l’alternativa. Come è avvenuto in tutti i paesi europei.
Come abbiamo iniziato a fare con l’Altra Auropa con Tsipras.
La sinistra non ha niente a che vedere con Renzi. La sinistra esiste ovunque ci si batte per la dignità e i diritti del lavoro, l’uguaglianza, l’ambiente, la libertà dei saperi, la democrazia e la partecipazione.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Lombardi: “Cordoglio ai familiari e alla Uil per la scomparsa di Walter Andreetti”
14 giugno 2013, by admin
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Rifondazione Comunista La Spezia si unisce al cordoglio unanime per l’improvisa scomparsa di Walter Andreetti, segretario della Uil spezzina.
La sua morte rappresenta un’importante perdita per il mondo del lavoro della nostra provincia.
Nel corso degli anni abbiamo più volte avuto scontri polemici anche aspri, ma sempre all’insegna della correttezza, nel rispetto dei reciproci ruoli e della rispettiva differenza di vedute.
La storia politica di Andreetti viene dalla sinistra anni ’70 e in particolare da Lotta Continua: così lo ricordano diversi suoi ex militanti, confluiti in seguito in Rifondazione.
Alla famiglia di Andreetti e alla Uil le più sentite condoglianze da parte della federazione spezzina di Rifondazione Comunista.
Massimo Lombardi
Segretario provinciale Prc la Spezia
Olivieri (Prc/Fds): “Sui tagli alla Sanità il Pd della Spezia parla con lingua biforcuta”
1 agosto 2012, by admin
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Quando, un ventina di giorni fa, il Governo Monti ha varato il decreto spending review, i muri della Spezia sono stati tappezzati di manifesti del Pd che tuonavano contro i nuovi tagli alla sanità.
E, pochi giorni dopo, diversi dirigenti del Pd spezzino hanno rilasciato dichiarazioni di fuoco contro quei tagli che venivano definiti “inaccettabili”.
Ieri invece i senatori dello stesso Pd, assieme a quelli del Pdl e dell’Udc, hanno approvato il decreto che prevede proprio quei tagli.
Oltrettutto il testo approvato dal Senato è “peggiore” di quello originariamente proposto dal Governo, secondo un comunicato congiunto della Cgil e della Uil nazionali. Alla Spezia il Pd parla con lingua biforcuta.
Sergio Olivieri
Segretario regionale
Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra Liguria
Bucchioni (Prc/Fds La Spezia): “Commissione per la sicurezza sul lavoro senza numero legale: atto grave”
7 marzo 2012, by admin
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La Spezia – “Questa mattina alle 10.30 era convocata la terza commissione consiliare per la sicurezza sui luoghi di lavoro – afferma il presidente Edmondo Bucchioni – “A tal proposito erano state convocate le organizzazioni sindacali Cgil Cisl Uil per un’audizione. Purtroppo la commissione non si è potuta svolgere a causa della mancanza del numero legale, questo mi sembra un comportamento molto grave e preoccupante da parte dei commissari che non erano presenti in maniera adeguata in modo da rappresentare il Consiglio Comunale.
Si fa presente che ormai a fine consiliatura sarebbe stato importante fare il punto sulla sicurezza proprio per dare un segnale di attenzione da parte di tutto il Consiglio alle problematicità inerenti la sicurezza sui luoghi di lavoro. Come presidente della terza Commissione Consiliare voglio ringraziare i Commissari presenti: Cenerini Fabio, De Luca Luigi, Gagliardelli Paolo, Masia Roberto“.
Edmondo Bucchioni, capogruppo Prc/Fds in consiglio comunale della Spezia
Prc/Fds La Spezia: “Totale adesione allo sciopero di domani contro la vergogna della manovra Monti”
12 dicembre 2011, by admin
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Rifondazione Comunista/Fds La Spezia aderisce con forza allo sciopero indetto domani dai tre sindacati Cgil-Cisl-Uil contro l’iniqua e ingiusta manovra-Monti che un parlamento di meri esecutori si appresterà a votare con l’ennesimo voto di fiducia.
Esattamente come ha sempre fatto il precedente governo Berlusconi.
Una macelleria sociale inaudita che colpisce le classi più deboli del Paese a dispetto dei grandi evasori e ladri di stato, lasciati ovviamnete al riparo. Un colpo al cuore di lavoratori e pensionati costretti a sopportare sulla propria pelle il peso di un deficit finanziario creato dalla quella stessa classe economico-finanziaria che Monti incarna perfettamente e che è pronta a succhiare nuovamente il sangue alla popolazione.
Chiamiamo il mondo del lavoro e tutti i cittadini a manifestare domani sotto la prefettura per comunicare a chi ci governa che non possiamo accettare manovre che strozzano la nostra vita rendendola impossibile.
Per questo chiediamo immediatamente lo sciopero generale: sarà l’inizio di una lunga stagione di lotte, perchè sia chiaro a tutti che la crisi non la paghi sempre e solo la povera gente.
OPPOSIZIONE AL GOVERNO MONTI!
IN PIAZZA PER LO SCIOPERO GENERALE!
Rifondazione Comunista/Fds La Spezia
Ancora un grave incidente sul Lavoro nella nostra Provincia: è una Vergogna!
1 giugno 2010, by admin
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Pochi giorni fa tre incidenti sul lavoro nel territorio spezzino, ora un altro operaio lotta tra la vita e la morte all’ospedale di Pisa dopo essere caduto ieri da un’impalcatura a Riccò del Golfo. Siamo stanchi dover ripetere le stesse parole dopo ogni incidente che accade nella nostra provinca ormai con cadenza quasi giornaliera.
Nel nostro piccolo, Rifondazione ha già presentanto in diversi comuni della provincia un ordine del giorno sulla sicurezza sul lavoro: l’ultimo ente in ordine di tempo ad averlo approvato è stato il comune di Follo nella seduta dello scorso venerdì 28 maggio. Ma l’attenzione dev’essere generale e condivisa altrimenti risulterà insufficiente.
Come in tutti i settori, chi sbaglia deve pagare. E non il lavoratore, troppo spesso “accusato” dalla voce comune di “leggerezza e sbadaggine” o “troppa confidenza” sul posto di lavoro. Sono gli imprenditori, i titolari d’azienda che devono garantire con ogni mezzo la sicurezza nei propri cantieri, creando le condizioni affinchè si azzerino i rischi per l’incolumità del lavoratore.
Putroppo nel Paese dei condoni, delle leggi per i fuorilegge, dei decreti che ostacolano l’attività dei magistrati come quella dei giornalisti, garanti della circolazione delle notizie e quindi della democrazia, tale auspicio assomiglia sempre più a un inutile grido nel deserto dell’indifferenza da parte del governo e della stragrande maggioranza della classe politica italiana.