“Ciao partigiano Fulmine, esempio di lotta e continua testimonianza antifascista”

16 agosto 2021, by  
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La federazione spezzina di Rifondazione Comunista esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Ciro Domenichini, il partigiano “Fulmine”, avvenuta nella giornata odierna all’età di 99 anniCiro è stato un eroe della lotta partigiana sui monti della Val di Vara nelle colonne di Giustizia e Libertà, ma anche un esempio e un modello nel tempo per le giovani generazioni della sua amata Follo


I giovani hanno infatti ascoltato per anni i suoi ricordi di ribelle, di combattente e di liberatore dal nazifascismo. Un testimone brillantemente raccolto dal suo carissimo nipote William, nostro compagno di tante battaglie politiche, che ha saputo raccontare le sue gesta nel libro “Fulmine è oltre il ponte” uscito due estati fa e che ha avuto un ottimo successo di pubblico, non solo della nostra provincia.


Ciro ci ha lasciato proprio a due giorni dalla commemorazione dei terribili fatti del 28 luglio 1944, quando Follo fu incendiata dalle truppe nazifasciste in rappresaglia contro i partigiani del luogo. Una tragedia che, anche grazie alla sua preziosa testimonianza, non verrà mai dimenticata dalla popolazione follese.

Tutti i compagni della federazione Prc si stringono alla famiglia Domenichini, in questo momento di grande dolore.


Rifondazione Comunsita, federazione provinciale La Spezia

Agenda elettorale Massimo Lombardi (Rete a Sinistra): domani tour in Val di Vara, Levanto e Montaretto

27 maggio 2015, by  
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Ultimi intensi giorni per la campagna elettorale di Massimo Lombardi, candidato di Rete a Sinistra – Pastorino presidente.
Dopo la grande giornata di ieri assieme a Pippo Civati, oggi alle 17.30 al centro “Allende” si terrà  l’“Orazione Civile sulla Responsabilità” di Roberto Lamma e Massimo Olcese, l’attore genovese celebre per il duo “Olcese e Margiotta”, giunto a Spezia a sostenere Lombardi con la sua performance teatrale a ingresso libero.
Un evento politico-culturale molto atteso, che sarà introdotto dalla giornalista Paola Settimini dopo un breve intervento del candidato.
Domani, giovedì 28 maggio, Massimo Lombardi dedicherà l’intera giornata alla Val di Vara e Riviera: dalle 11 in poi farà tappa presso i comuni di Riccò, Pignone, Calice, Brugnato, Borghetto, Rocchetta, Sesta Godano e Zignago. 
Alle 17.30 Lombardi si sposterà sul mare di Levanto per un incontro con la cittadinanza assieme alla candidata in consiglio comunale Olivia Canzio presso la sala mostre del comune in piazza Cavour.
A seguire si salirà a Montaretto di Bonassola, storica cellula rossa, dove Lombardi terrà un discorso pubblico presso la locale piazza del paese.

“Cordoglio per la scomparsa del poeta Giorgio Angelinelli”

29 gennaio 2015, by  
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La federazione provinciale di Rifondazione Comunista esprime forte dolore per la scomparsa del poeta e fotografo Giorgio Angelinelli, grande amante del nostro golfo e della nostra città, autore di versi (in dialetto e non solo) indimenticabili che hanno descritto mirabilmente il territorio spezzino, dalla Val di Magra alla Val di Vara, passando per l’amato Termo, il suo luogo di origine.

Le sue poesie erano delle pennellate che descrivevano la spezzinità nel profondo dei luoghi e delle persone, la sua scrittura dialettale mirava a “internazionalizzare” i sentimenti che evocava con delicatezza .

Nel corso della sua attività artistica ha partecipato a numerosissimi concorsi letterari ricevendo riconoscimenti in tutta Italia anche nel campo fotografico, altra disciplina che amava.

Noi lo ricordiamo come uomo di sinistra, ricco di quegli ideali fatti di impegno civile, di militanza e di passione per la vita politica.
Alla famiglia Angelinelli va tutto il nostro cordoglio e vicinanza in questo triste e doloroso momento.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Rifondazione a Paita e Vesco: “Stop a nuove edificazioni”

21 gennaio 2014, by  
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Siamo sgomenti di fronte alle parole degli assessori Paita e Vesco. 
In questi anni hanno avallato le peggiori cementificazioni sul territorio, sostenendo che è l’economia. Alla Spezia da Marinella all’Outlet, passando per il Waterfront, il consumo del suolo è diventato un dogma. Hanno sostenuto ed ottenuto una proroga al Piano Casa che cementifica ulteriormente, finanziando peraltro somme urgenze con aumenti delle accise sulla benzina.
Hanno dimenticato il territorio dimenticando un’economia rurale fondamentale, e stigmatizzato chiunque chiedesse una legge seria sulla VAS ed oggi siamo di fronte per l’ennesima volta, come tutti gli anni, a fatti sconcertanti, indegni di un paese normale. Ci chiediamo se è possibile farla finita con questa presa in giro, con queste dichiarazioni post disastri e se sia possibile iniziare a fare piani non straordinari, ad abolire la parola emergenza, bloccando le costruzioni, ritirando la proroga al piano casa. Chiediamo che la regione Liguria proponga al governo un piano di manutenzione ordinaria e salvaguardia del territorio. Il resto sono solo dichiarazioni per salvar l’insalvabile, con precise responsabilità politiche che non sono occultabili.
Chiediamo inoltre che la Regione Liguria si mobiliti immediatamente per esonerare i cittadini della Val di Vara dal pagare i pedaggi autostradali in seguito alla chiusura della statale Aurelia e della provinciale della Val di Vara.
Segreteria provinciale Prc La Spezia

Caos Ripa: “Finalmente anche Casabianca si è convinto. Occorre ripristinare la salvaguardia del territorio”

2 aprile 2013, by  
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Finalmente anche l’ex assessore provinciale alla viabilità Giorgio Casabianca si è convinto delle nostre posizioni in tema. Siamo lieti che oggi il responsabile infrastrutture del Pd si ponga il tema della gestione della strada provinciale della Ripa. Una situazione inaccettabile, che sta gravando ancora una volta sui fragilissimi tessuti economici dell’area.
Sono anni che Rifondazione, attraverso il lavoro dei nostri circoli territoriali, chiede alla Provincia di mettere mano alla conclusione del PRUSST che collegherebbe la bassa Val di Vara con la bretella autostradale, bypassando la Ripa. Tuttavia in questi anni si è solo perso del tempo prezioso, parlando di opere assurde ed inutili come il traforo di Buonviaggio, sostenuto anche da Casabianca e sul quale si sentì di intervenire favorevolmente anche l’assessore regionale Paita.
Si è parlato anche di caselli autostradali inutili come quello di Beverino, ma mai del vero grave problema: lo stato delle strade esistenti. Prendiamo ad esempio un caso emblematico: la frazione del comune di Follo, Tivegna, restata isolata per ore a causa di una frana che ha chiuso l’unica via di accesso. Eppure la Provincia è al corrente che l’altra via di fuga, appunto provinciale, è inagibile da tre anni. Siamo felici che ci si renda conto della situazione, tuttavia Casabianca ed il Pd dovrebbero capire che il tempo delle opere faraoniche ed elettoralistiche è terminato. Occorre ripristinare la salvaguardia del territorio.
Segreteria provinciale Prc La Spezia

“L’outlet di Brugnato è solo speculazione, nessun sviluppo per il territorio”

14 novembre 2012, by  
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Ci risulta del tutto fuoriluogo ogni forma di entusiasmo per l’attesa del parere dell’Autorità di Bacino in merito alla messa in sicurezza dell’area dell’outlet di Brugnato. Stiamo parlando di un parere di parte che l’Autorità di Bacino avrà la responsabilità di valutare e che getta non pochi dubbi sul destino del nostro territorio e sulla gestione economica dei costi di messa in sicurezza. Come sia possibile che un territorio che verrà dichiarato sicuro sia assoggettato a continui sfollamenti in seguito agli allerta della Protezione civile? Esistono evidentemente due forme di messa in sicurezza, quella per gli affari privati, per cui si chiede la rattifica degli organi di questa Repubblica, e quelli per i cittadini, che consistono nel far sloggiare la gente dalle proprie case.
Perchè la San Mauro ha iniziato i lavori senza la dovuta comunicazione? Le modificazione alla viabilità sono state considerate? Il casello di Brugnato verrà ampliato o dobbiamo credere al cavallo di troia del casello di Beverino? Se vengono previsti certi interventi viabilistici non v’è traccia di modifiche alla pianificazione territoriale. Poi c’è la spada di Damocle del ricorso al TAR: fino a marzo 2013 non ci saranno udienze ed è plausibile una richiedere di sospensione dei lavori. Se questo è vero perchè iniziano?
Tuttavia sbaglieremmo a derubricare la vicenda dell’outlet solo ad una mera questione tecnico-burocratica. Si tratta di una scelta politica scellerata, in primo luogo sotto il profilo dello sviluppo della Val di Vara. In primo luogo sulla menzogne dei posti di lavoro e sviluppo. Amministrazioni e sindacati dovranno fornire cifre e derivazioni economiche precise, non previsioni o tiri di dadi: quanti saranno gli occupati nella gestione dell’outlet? Quanti saranno le maestranze occupate per l’eventuale costruzione? Già le promesse di lavoro delle ditte locali sono state ampiamente tradite, visto che le ditte appaltanti non sono per nulla spezzine.
Rifondazione non solo denuncia la follia di questo progetto e la confusione e la nebulosità, favorita da un’informazione sempre compiacente dei decisori, di cui è circondato ma chiamerà presto a un confronto pubblico quei soggetti che hanno ritenuto di basare lo sviluppo della Val di Vara su una speculazione invece di programmare uno sviluppo compatibile.

Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Andrea Licari, coordinatore circolo cultura, ambiente e territorio Val di Vara

Salvaguardiamo il territorio! Grande successo per la fiaccolata a Borghetto organizzata da Fasce Rosse, Sel e Prc

26 ottobre 2012, by  
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In un giorno così carico di emozioni e di dolore per le vittime della tragica alluvione di un anno fa, ieri pomeriggio a Borghetto Vara si è tenuta una bellissima e partecipatissima fiaccolata organizzata dai volontari delle Fasce Rosse, da Rifondazione Comunista e dal locale circolo di Sel.

La risposta della gente di Borghetto, che ha percorso i due chilometri di distanza che li separa dalla vicina Brugnato, è certamente tra i migliori messaggi lanciati ieri a tutta Italia, a dispetto della grande sfilata in alta uniforme di tutte le istituzioni possibili e immaginabili che ieri hanno popolato il piccolo paese della Val di Vara.

“Salvaguardiamo il territorio”
, c’era scritto con molta semplicità e senza bandiere di partito nel grande striscione che guidava il corteo, formato da gente comune, semplici cittadini di Borghetto. Dietro lo striscione c’erano anziani, mamme, giovani e tantissimi ragazzini: sono loro la speranza di un futuro lontano dal cemento che preservi la nostra meravigliosa terra per vivere in armonia e non in contrasto con essa. La natura si riprende sempre i suoi spazi e, purtroppo, l’uomo spesso paga con la vita.

Impariamo a rispettare la natura come bene comune, contrastando ogni tipo di speculazione umana dettata solo dal soldo e dall’interesse personale e non collettivo. Con questo messaggio ll’ingresso di Brugnato, si è poi tenuto un minuto di raccoglimento in memoria di chi un anno fa ha perso la vita in maniera così tragica e improvvisa. La loro testimonianza serva a tutti da monito perchè non riaccada mai più, nella nostra provincia come altrove, un disastro simile.

Fasce Rosse

Rifondazione Comunista La Spezia
Circolo di Sel Val di Vara

Ricordando l’alluvione del 25 ottobre 2011: oggi le Fasce Rosse, Sel e Rifondazione unite a Borghetto e Brugnato, per non dimenticare

 

Oggi, giovedì 25 ottobre 2012, le “Fasce Rosse”, Rifondazione Comunista La Spezia e Sel Val di Vara ricorderanno il tragico evento di un anno fa a Borghetto Vara e a Brugnato assieme ai volontari che con passione e competenza sono giunti nella nostra provincia portando un vento d’aria nuova sul modo di stare insieme ma anche sul modo di fare politica.

La giornata inizierà con un comizio alle 15.30 a Brugnato in piazza Brosini, proseguirà a Borghetto alle 17.30 presso il bar Conti con una mostra fotografica intitolata La solidarietà delle fasce rosse durante l’alluvione” con comizio aperto alla cittadinanza e si chiuderà alle 18.30 con una grande fiaccolata che congiungerà i due paesi.

La tragedia ha dimostrato che è impensabile continuare a operare scelte nella logica dell’urbanistica contratta, senza coniugare con saggezza le necessità economiche di  una comunità con gli equilibri ambientali del territorio.

Quell’esperienza ha segnato i volontari che dal giorno dopo l’alluvione, con “pala e picco”, hanno lavorato insieme alle BSA per rendere possibile una ripresa sia industriale che sociale” afferma Massimo Carosi in rappresentanza delle Fasce Rosse.Le popolazioni dei borghi colpiti avevano bisogno soprattutto di solidarietà, ma di quella attiva, concreta, quella di chi, nel momento del bisogno, si rimbocca le maniche e si mette a spalare evitando di “buttarla in politica”, anche se la “politica” con il disastro che c’è stato c’entra, eccome se c’entra!! La partecipazione è stato l’elemento di cambiamento, di solidarietà e di appartenenza ad un territorio martoriato molto spesso da scelte non condivise ma imposte. Ancora oggi l’esperienza delle Fasce Rosse è viva e ha dato il suo contribuito anche alla rinascita delle zone terremotate in Emilia insieme alle BSA, Brigate di Solidarietà Attiva di cui saranno presenti due delegazioni di Lazio e Pavia“.

Per William Domenichini della segreteria provinciale spezzina di Rifondazione ComunistaDal 25 ottobre scorso la gestione del nostro territorio non può essere quella che è stata per anni. La necessità di mettere in salvaguardia l’ambiente non significa realizzare grandi opere, ma opere diffuse su tutto il bacino idrografico per rallentare la formazione dei picchi di piena. Ciò che è accaduto evidenzia come siano necessari studi approfonditi, che ad oggi non sono mai stati presi in considerazione perché evidentemente in contrasto con interessi particolari. Occorre ricordarci dell’alluvione rilanciando un modello economico sostenibile, la cui unità di misura siano gli interessi di una comunità e non i profitti dei privati, che crei vera occupazione, garantisca il presidio territoriale e non le solite colate di cemento utili esclusivamente al partito trasversale degli affari. Le politiche cementificatorie hanno fallito, consentendo la distruzione del territorio. Occorre finirla con gli accanimenti terapeutici, pensati per curare le malattie e non le cause che le hanno generate, mentre oggi il governo Monti taglia su tutto, tranne che sulle spese militari.

Temi ripresi anche da Andrea Licari, coordinatore del circolo Sel Val di Vara: “Con il 25 ottobre qualcosa in tutti noi è cambiato: una piccola comunità in cui tante, troppe stupide divisioni ci hanno per troppo tempo separato l’uno dall’altro. Ecco perché questa data ha segnato un passaggio fondamentale in tutti noi in cui forse dovremmo capire come, a causa del dolore che abbiamo provato sulla nostra pelle, non esistano in realtà scale sociali: una sola pala in mano e felici di sapere che colui che l’altro giorno non consideravamo, ora sta bene. Il circolo tematico Sel Val di Vara, nato proprio con l’intento di distaccarsi da quella politica infame, ingorda ed ipocrita che ha a cuore soltanto la parola potere, ricorderà il terribile avvenimento assieme a quelle forze straordinarie di volontari che con gratuità e passione hanno portato il loro sorriso, il loro aiuto. Abbiamo sempre creduto, del resto, che la parola politica abbia purtroppo smarrito il suo fondamentale intento: determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano. Intento che vorremmo ricordare con la mostra fotografica dei volontari durante l’alluvione e con la fiaccolata che congiungerà Borghetto e Brugnato, unite come non mai nella difficoltà e nella speranza di rinascere”.


Hanno aderito: Brigate della Solidarietà Attiva Lazio e Pavia

PROGRAMMA:


Ore 15.30: comizio a Brugnato piazza Brosini

Ore 17.30: Mostra fotografica “La solidarietà delle fasce rosse durante l’alluvione” e comizio aperto alla cittadinanza presso il bar Conti di Borghetto di Vara

Ore 18.30: Fiaccolata con direzione Brugnato

Interventi di:

Massimo Carosi (Fasce Rosse)

William Domenichini (Prc La Spezia)

Andrea Licari (Sel Val di Vara)

Lombardi: “Il territorio spezzino è vittima di troppi interessi”

11 ottobre 2012, by  
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Da Il Secolo XIX del 10/10/2012

No all’outlet di Brugnato, al casello di Beverino, alla cessione di Acam Gas, all’incenerimento dei rifiuti. Si a un’economia incentrata sul verde e sulla salvaguardia dell’ambiente. Lo ribadisce il segretario provinciale di Rifondazione Comunista Massimo Lombardi rispondendo al segretario Uil Walter Andreetti che nei giorni scorsi aveva espresso dure critiche nei confronti del Prc, contrario alla realizzazione dell’outlet, come ribadito dal voto nell’ultimo consiglio comunale spezzino.

«C’è un filo che sembrerebbe legare le ultime dichiarazioni di Andreetti, Enzo Papi e Raffaella Paita» afferma Lombardi «dobbiamo spezzare la catena di interessi che va solo a danno dei cittadini e delle giovani generazioni».

Dunque per Rifondazione l’outlet non è sinonimo di lavoro…

«Un mostro di cemento nella valle del biologico è una pazzia per gli speculatori. Con la precarietà totale  il lavoro è solo uno specchietto per le allodole. Andreetti pensi al suo mestiere, non sarà di certo la Uil a dettarci la linea».

Secondo voi che politiche si dovrebbero intraprendere?

«Il nostro territorio è fragile, lo dimostra la frana della Via dell’Amore. La vera sinistra è per il lavoro, ma stabile: Monti, dopo Berlusconi, lo sta smantellando definitivamente. Si pensi piuttosto a creare occupazione nella salvaguardia e manutenzione ambientale, lo ha detto anche il presidente Alessandro, al quale va la nostra piena solidarietà e stima».

Siete contrari anche al casello autostradale di Beverino? 

«Contrarissimi. Altra opera inutile e folle, a pochi chilometri tra i due caselli già esistenti. Un caso che se ne parli ora con il cantiere del 3° lotto dell’Aurelia aperto? Non vorremmo trovarci un secondo retroporto con i container anche in Val di Vara».


A proposito, il comitato portuale ha avviato la procedura per la concessione-Contship, che ne pensate?

«Che il porto sarà in mano a un monopolista per 53 anni, molti spezzini non vedranno la scadenza. Ci chiediamo se tale infrastruttura debba essere gestita nell’interesse di pochi per sperare nei benefici a caduta. Occorre un porto che si sviluppi nel rispetto della città, non in antitesi».

Altro tasto dolente, la questione Acam…
«Abbiamo assistito a mille teatrini a danno dei lavoratori, ora nessuno li strumentalizzi, specie chi ha fallito in continuazione i propri piani. Da tempo chiediamo un vero piano industriale basato su acqua pubblica, rifiuti zero, energie rinnovabili. Basta ai matrimoni finti e ai proclami indegni, mentre i dipendenti Acam si giocano il proprio futuro. Per noi sono una priorità: no a spezzatini, nessuna cessione di Acam Gas. Sarebbe un disastro».

E il ciclo dei rifiuti? Da Termomeccanica è tornata la proposta di bruciarli…

«Basta speculare sulla salute delle persone. C’è un piano dei rifiuti, Papi prenda atto che sono le istituzioni democratiche a pianificare le scelte collettive, non gli industriali. Rifondazione da anni porta avanti una proposta chiara, con il modello Capannori e il riciclo virtuoso dei rifiuti. E’ l’unica soluzione possibile».

Secondo voi cosa manca a questo territorio?

«Innanzitutto il lavoro. Poi gli spazi pubblici per i giovani, l’accesso al mare per gli spezzini, penso al muro di Marola. Manca una politica per la casa, per la salute, per i diritti civili. Tutte questioni da noi sollevate in passato ma poco ascoltate, salvo poi riutilizzate per scopi propagandistici. Mi viene in mente il tanto sbandierato registro delle unioni civili: a Spezia è stato già deliberato nel 2006, a Sarzana nel 2007, sempre su nostra istanza. Ma evidentemente in troppi hanno la memoria corta».

Le vostre proposte di oggi?

«Chiamiamo a raccolta tutte le forze in opposizione alle massacranti politiche di Monti. Lo abbiamo già fatto invitando la sinistra a lottare unita, partendo dalla raccolta firme contro l’abolizione dell’articolo 18 che cominceremo nei prossimi giorni in tutta la provincia».

“No al casello di Beverino, si investa piuttosto in prevenzione”

13 settembre 2012, by  
Archiviato in Ambiente, Dalla Provincia, Partito, Primo piano

 

Riteniamo allarmanti le dichiarazioni apparse sulla stampa dell’assessore regionale alle infrastrutture Raffaella Paita riguardo all’ipoesi di realizzazione del casello autostradale di Beverino.

L’opera infatti non ha alcun senso ne dal punto di vista economico ne soprattutto dal punto di vista ambientale. L’assessore inoltre non si preoccupa neppure di metterla in dubbio nonostante le sue stesse affermazioni riguardo la mancanza di fondi che permettererebbe “solo la realizzazione dell’uscita autostradale”.

Un’idea assolutamente insensata che produrrebbe solamente ulteriori danni al fragile ambiente di quella Val di Vara già devastata dall’alluvione dello scorso anno e che necessita sì di interventi ma di messa in sicurezza del territorio e non davvero di caselli autostradali.

Ci chiediamo: ma quando la politica che ha in mano le grandi decisioni deciderà finalmente di impiegare risorse ed energie per realizzare opere veramente utili per i cittadini smettendola una volta per tutte di favorire interessi che poco hanno a che fare con il bene comune?

In questo senso accogliamo con soddisfazione la notizia del mancato dissequestro del cantiere del centro commerciale di Romito nel comune di Arcola, bloccato lo scorso febbraio dalla magistratura per presunte irregolarità nel progetto. Un’altra opera inconcepibile, a due passi dall’argine del fiume Magra, per costruire un ennesimo centro commerciale in una provincia oberata da tali strutture.Invece di gettare soldi in opere inutili si lanci un serio programma di tutela e di salvaguardia del territorio, vero volano di buona occupazione.


Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

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