Vallescura, la corsa alla paternità di una discarica

21 giugno 2011, by  
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La vicenda di Vallescura ha messo in luce l’ambiguità della politica follese e, aldilà della querelle di basso profilo apparsa recentemente nella cronaca locale, dove la grottesca diattriba risulta essere la paternità della riapertura della discarica di Vallescura, riteniamo doveroso riconoscere nei cittadini di Val Durasca gli unici interlocutori seri e responsabili, avulsi da qualsiasi logica di parte o di partito.

La maggioranza che governa il comune di Follo evidentemente si è dimenticata di aver votato un documento in cui si impegnava il Sindaco ad evitare ogni nuovo conferimento a Vallescura. Prendiamo atto che l’amministrazione oggi ha cambiato opinione su un’operazione che è rimasta tale, assumendo una scelta che avrebbero potuto assumere mesi addietro, senza fare tante strumentalizzazioni.

Alla luce dei fatti, la vicenda di Vallescura è stata il pretesto di costruire una polemica inutile, in cui si è stata data priorità alla ricerca dei contenziosi piuttosto che alla risoluzione dei problemi.

Rifondazione comunista ribadisce che, nel rispetto del piano provinciale dei rifiuti, un atto da noi ampiamente condiviso, sia inopportuno aprire un precedente circa l’utilizzo di siti di servizio esclusi dalla programmazione, come nel caso di Vallescura, nel rispetto della programmazione stessa.

Continuiamo, nel nostro ruolo di opposizione, ad assumerci la responsabilità della mozione presentata e votata in consiglio comunale e ci chiediamo se la stessa coerenza è patrimonio dell’amministrazione che deve governare il territorio, visto che le condizioni non sono cambiate per nulla.

Leggete l’odg contro la riapertura della discarica di Vallescuradoc (doc – 16.5 kB) presentato da Rifondazione Comunista ed approvata dal Consiglio comunale

Morgillo smetta di far il teatrante, i berluscones giocano con la salute della gente

11 marzo 2011, by  
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E’ evidente che sui temi ambientali la schizofrenia del consigliere regionale del Pdl Luigi Morgillo tocca gli apici della propaganda più sordida. Qualche settimana fa è passato da attaccare la sinistra, rea di aver devastato le sponde del Magra e dintorni (salvo dimenticare chi sostiene l’abominio dell’outlet a Brugnato!), per poi criticare la nuova legge regionale del Piano Casa che non permette di cementificare i parchi, e quindi il Parco Magra Montemarcello, come proponeva il Pdl in Liguria.

Ora l’esilarante commedia, se non fosse per la drammaticità delle vite dei cittadini che vivono certe vicende, tocca al tema dei rifiuti. Morgillo evidentemente ignora che c’è un piano provinciale dei rifiuti, in cui sono individuati i siti di servizio, oppure fa finta di non sapere per semplice tornaconto propagandistico. Ma i cittadini devono sapere che gli sproloqui di Morgillo vengono fatti sulla loro pelle!

Come i berluscones spezzini non dissero nulla quando l’inceneritore di Pietrasanta, costruito da un’impresa a tutti ben nota, venne sigillato dalla magistratura perchè il software di controllo era taroccato? Forse perchè Morgillo non chiede voti ai pietrasantini? Ci risparmi questa becera propaganda, ci risparmi le prediche da cherubino evitando commedie di basso livello. La verità è che lo sproloquio morgilliano nasconde una verità molto semplice, mascherata di quel populismo che vede i suoi fedeli sindaci sventolare documenti dell’ISDE in consiglio comunale, come il fido Cozzani a Follo, solo strumentalmente, per poi aderire alla propaganda di impianti nocivi come gli inceneritori il giorno seguente e stendere il tappeto rosso pubblicamente a queste scelleratezze.

Ora siamo alla follia: oltre a proporre impianti che producono diossina, causa di enormi quantità di tumori, siamo addirittura a chiedere di ampliare il bacino di produzione di CDR. Per Costa e compagnia, La Spezia deve diventare la ciminiera della Lunigiana e anche qualcosa in più? Un follia che cala la maschera ad una politica scellerata e supina ai solite lobby inceneritoriste e che presenteranno un domani il conto anche con le discariche delle ceneri (1/3 dei rifiuti bruciati!).

Morgillo&company inizino una volta tanto a fare delle proposte serie. Rifondazione Comunista da anni sta portando avanti progetti concreti per sostenere l’unica via sostenibile economicamente ed ambientalmente: Rifiuti Zero, una realtà che va da decine di comuni italiani fino a città come San Francisco!
Invece di strumentalizzare il disagio dei cittadini, si lavori alla risoluzione delle vertenze territoriali, a partire da Vallescura, per chiedere legalità e rispetto delle regole, invece di perseverare a fare l’ambientalista di giorno, e il cementificatore/inceneritorista di notte. Ad ogni modo attendiamo il neo disobbediente no global Morgillo sulle barricate.

No alla riapertura di Vallescura, si al rispetto della pianificazione

3 marzo 2011, by  
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Con grande soddisfazione Rifondazione comunista rivendica la posizione tenuta nell’ultimo consiglio comunale a Follo, sul tema della riapertura della discarica di Vallescura da parte della provincia. Dopo esserne venuti a conoscenza abbiamo presentato e discusso un nostro documento in commissione consiliare, integrato ed accettato all’unanimità, portato poi in consiglio comunale è stato approvato. Per Rifondazione comunista è un grande risultato politico che pone il nostro partito indipendente da ogni guerra tra bande e dalla parte dei cittadini.

Abbiamo chiesto ed ottenuto che l’amministrazione si attivi presso le istituzioni sovraordinate affinché sia sospesa ogni ipotesi di utilizzo del sito di Vallescura, appoggiando le istanze del comitato di cittadini contrari alla riapertura del sito, così come l’immediata verifica del memorandum ACAM-HERA circa la prospettiva di un utilizzo della discarica onde evitare strumentalizzazioni di ogni tipo, tipiche di quella cattiva politica che pone fintamente in contraddizione le esigenze occupazionali con i problemi ambientali.

Dispiace che il Partito democratico follese abbia scelto di assecondare il presidente Fiasella, giustificando scelte insostenibili e razionalmente incomprensibili per l’interesse della popolazione follese. Siamo lieti che l’amministrazione comunale da noi criticata tempo addietro, si sia impegnata ed esposta, con il sindaco Cozzani in prima persona, che a differenza di quello che è apparso ieri sulla stampa, su questo tema appoggiamo avendo fatto proprio un documento che la impegna la sua giunta in difesa dell’ambiente, della salute dei cittadini, perchè Vallescura non venga utilizzata.

In virtù di questo diciamo un solo no, quello alla riapertura della discarica di Vallescura, ma tanti si: applichiamo il piano provinciale dei rifiuti e con esso tutte le strategie di riduzione dei rifiuti e di incremento della raccolta differenziata, applichiamo il modello Capannori ai nostri territori e si studi piani strategici per considerare il ciclo dei rifiuti come una risorsa e non come un peso, traguardiamo grandi orizzonti coinvolgendo i cittadini attraverso esperienze che funzionano, attraverso una partecipazione vera e concreta, non pletorica e fine alle solite dinamiche clientelari.

Un altro mondo è possibile! Rifondazione Comunista sarà parte attiva affinché questo avvenga!

Scaricate l’odg contro la riapertura della discarica di Vallescura - doc (doc - 16.5 kB) presentato da Rifondazione comunsita in commissione ambiente

Vallescura, scelleratezza del Pd e assenza dell’amministrazione Cozzani. Noi stiamo con la gente

6 febbraio 2011, by  
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Sono bastati 2 anni per decretare il fallimento politico a livello provinciale del comune di Follo, dal distretto sanitario, alle politiche sui rifiuti, fino alla constatazione che alle prossime provinciali una parte dei cittadini follesi (seggio 8 ) voteranno il candidato di Bolano e tutto questo con il silenzio/assenso della giunta Cozzani. Di male in peggio, ieri sera, il Pd follese con l’avvallo del partito provinciale, ha convocato la cittadinanza per comunicare che Acam e Provincia hanno intenzione di utilizzare la discarica di Vallescura per conferire la frazione organica stabile.

Una situazione politica agghiacciante che pone tanti perché e poche certezze. Perché si tira in ballo un sito che non è neppure inserito nel piano provinciale dei rifiuti? Perchè, dopo pochi giorni che il comune della Spezia si è impegnato alla bonifica di Saturnia (Pitelli) e Rocchetta Vara, con il conferimento dell’inerte che produce Saliceti in due “buchi” dalla capienza di 1.300.000 metri cubi si sente la necessità di utilizzare un altro sito per il conferimento in cui c’era una discarica “tal quale”? Eppure i circa 25.000 mc di inerte annui trasformati da Saliceti, che con l’aumentare della raccolta differenziata diminuirebbero.

Perché ad un incontro in cui la Provincia (Fiasella) ed Acam (Garbini), vengono chiamati dal Pd locale per raccontarci la bontà, la necessità di tale scelta e far ingoiare la pillola alla popolazione, mentre gli amministratori locali come il Sindaco Cozzani dimostrano l’estraneità a queste scelte sia non andando alla conferenza dei servizi indetta o nel caso non siano stati convocati, e poi nemmeno si presentano ad un incontro simile? Follo non conta più nulla?

L‘unica certezza è che la popolazione follese (e non solo) non ha nessuna voglia di esser presa in giro. Rifondazione comunista chiede pertanto che vengano rispettate le scelte assunte, dal piano provinciale ai recenti impegni presi dal comune capoluogo, esprime l’indignazione per come il Pd sostenga scelte inopportune e fuori da ogni logica della pianificazione sui rifiuti, denuncia la totale assenza dell’amministrazione locale alle politiche provinciale (Cozzani unico sindaco assente della zona!) e sostiene l’indignazione dei cittadini.

Si applichi il piano, non si cerchino altri buchi: 1.300.000 mc bastano per 60 anni, cos’altro vogliono lor signori?