Solidarietà al presidente Fiasella denunciato da Papi per la vicenda inceneritore del Pollino
11 novembre 2011, by admin
Archiviato in Dalla Provincia, Primo piano
Esprimiamo solidarietà al presdiente della Provincia Marino Fiasella, chiamato in giudizio dal Enso Papi, ex Presidente di Confindustria spezzina, per la vicenda dell’inceneritore del Pollino in Versilia.
Rifondazione Comunista, già nell’ottobre 2008, aveva espresso sgomento e sconcerto perché dalle inchieste in corso era emerso che la popolazione della Versilia era esposta alle emissioni inquinanti dell’inceneritore del Pollino. In quell’occasione avevamo anche espresso l’auspicio che la Magistratura facesse chiarezza sui fatti e sulle responsabilità in merito al presunto utilizzo di «software realizzato per falsificare i dati» per il rilevamento delle emissioni nocive dell’inceneritore versiliese (diossine e monossidi di carbonio tra le maggiori sostanze altamente tossiche, cancerogene e mutagene).
Indipendentemente dalle posizioni che decideremo di assumere nel caso di elezioni primarie per la scelta del candidato del centrosinistra e della sinistra alla carica di Presidente della Provincia, riconosciamo a Fiasella l’onestà intellettuale e politica di aver sempre condiviso la nostra battaglia contro gi inceneritori. Una coerenza a causa della quale é oggi tratto in giudizio da chi quegli impianti li ha costruiti e li ha gestiti.
Federazione provinciale spezzina di Rifondazione Comunista
Gravissime parole di Papi sulla raccolta differenziata
31 gennaio 2010, by admin
Archiviato in Ambiente, Primo piano, Società
“Un ciclo dei rifiuti economicamente ed ecologicamente corretto e sostenibile non deve superare il 35-40% di raccolta differenziata, oltre sarebbe dannoso”.
Con queste gravissime parole, il presidente della confindustria spezzina Enzo Papi strumentalizza una delle pratiche più civili e maggiormente sostenibili rispetto alla gestione dei rifiuti, come la raccolta differenziata, mentendo sapendo di mentire. Secondo la (il)logica analisi del sig. Papi, realtà che vanno da Capannori a Novara, ai comuni del nord Italia come Ponte delle Alpi che fanno percentuali di differenziata oltre l’80%, sostengono pratiche ecologicamente ed economicamente insostenibili?
In queste realtà non solo si rispetta l’ambiente, ma si sono costruiti modelli di sviluppo compatibile con le esigenze umane, rilanciando pratiche e progettivi produttivi che hanno rilanciato l’economia artigianale, agricola e commerciale: pensiamo alla distribuzione a chilometro zero, al rilancio dell’acqua pubblica, alle strutture di riparazione, senza contare allo sviluppo industriale del settore del recupero di materiale. Tutto ciò è alla base di una progettualità che evidentemente manca al massimo esponente degli industriali spezzini.
Certo non meraviglia il fatto che il sig. Papi abbia taciuto mestamente sulle vicende che hanno visto interessati gli impianti prodotti dalla sua azienda, come quello di Versilia. Quello è un modello di sostenibilità? Emissioni dannose, nocive alla salute.
Invece di difendere gli interessi di chi costruisce inceneritori, il sig. Papi pensi a come mettere freno alla crisi economica spezzina senza additare ad altri le proprie responsabilità. Vorrà dire qualcosa sugli oltre 2000 disoccupati o anche qui la colpa è di chi fa proposte serie poi demonizzate da chi governa nell’ombra l’economia spezzina da decenni?
Ma forse questa è la vera utopia, parafrasando il condiviso commento del Sindaco Federici alle esternazioni del presidente di Confindustria: alla Spezia (come in Italia) mancano imprenditori che sanno rischiare, e, aggiungiamo, che sanno solo speculare su beni comuni facendo ricadere i rischi sulla collettività ed avvelendosi dei benefici monopolistici.